Matteo Renzi “rottama”
la classe dirigente del Pd maceratese

PRIMARIE, IL POST- VOTO - Segnale forte in provincia di Macerata dove tutti i massimi esponenti del partito sostengono Bersani che viene nettamente battuto dal sindaco di Firenze. I commenti di Broccolo, Candria, Micozzi, Sciapichetti, Perfetti, Cecchetti, Silenzi, Fiordomo, Leoni e di alcuni esponenti del centrodestra. I risultati in tutti i Comuni: a Montelupone vince Vendola

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di Matteo Zallocco

“Tutti i dirigenti provinciali PD schierati con Bersani e il popolo maceratese ha scelto Renzi. Si pone un dilemma: è il primo dato che genera il secondo o il secondo che genera il primo?”. 

La domanda che pone su facebook Teresa Lambertucci, iscritta del Pd, sintetizza perfettamente il dato delle primarie in provincia di Macerata, in netta controtendenza rispetto a quello nazionale. Da noi si è imposto Renzi con il 42,76% mentre Bersani si è fermato al 38,5, davanti a Vendola (14,9), Tabacci (1,95) e Puppato (1,50).

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Roberto Broccolo, segretario provinciale del Pd

I dirigenti del Pd sono giustamente soddisfatti per la buona affluenza (il dato ufficiale comunicato oggi è di 16.427 votanti)  ma dovrebbero riflettere sulla netta sconfitta della loro campagna elettorale interna al centrosinistra, i cui elettori sembra abbiano voluto dare un segnale di cambiamento più contro i vertici locali che contro Bersani, sostenuto tra gli altri anche dal parlamentare Mario Cavallaro, dagli assessori regionali Sara Giannini e Pietro Marcolini e dal consigliere regionale Angelo Sciapichetti.

Come si spiega questo voto in controtendenza? Lo abbiamo chiesto a Roberto Broccolo, segretario provinciale del Pd: “Non erano primarie di congresso per eleggere il segretario, erano aperte a tutti i cittadini. Sono state primarie vere e siamo molto soddisfatti sia per la partecipazione che per il risultato ottenuto dai candidati del Pd. Si è dimostrato che la disaffezione verso la politica non è poi così alta”.

 

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Esildo Candria, coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà

In vista del ballottaggio di domenica peserà molto il voto dei sostenitori di Vendola. “Penso che sia un buon risultato aver ottenuto il 15% per un partito nato solo due anni fa che non ha una struttura e non ha una rappresentanza istituzionale in molti comuni – commenta Esildo Candria, segretario provinciale di Sel -. E’ un buon punto di partenza e sicuramente è una vittoria il dato complessivo della partecipazione. Si sono rimesse in moto le persone e la politica del centrosinistra. Abbiamo vinto come coalizione e Sel rappresenta una parte importante di questa. Al ballottaggio valuteremo le questioni programmatiche che sono punto fondamentale per qualsiasi alleanza”.

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QUI MACERATA – Tra i maggiori centri della provincia Bersani si è imposto solo nel capoluogo, seppur per un pugno di voti (979 contro i 956 di Renzi). Ma è anche vero che la “rottamazione” a Macerata non ha funzionato del tutto visto che tra i principali sostenitori del sindaco di Firenze ci sono alcuni esponenti politici di lunga data, a cominciare da Graziano Pambianchi.

Il segretario cittadino del Pd Paolo Micozzi sottolinea l’altissima partecipazione: “2.575  elettori si sono recati ieri nei sei seggi dislocati in città e nelle frazioni per scegliere il candidato Presidente del Consiglio. Questo è il dato fondamentale che va registrato e che ricambia della fiducia che sempre è stata riservata all’elettorato. I veri vincitori sono stati dunque i cittadini e tutti i volontari che hanno reso possibile con la loro disponibilità la riuscita dell’evento. Quanto al risultato, fermo restando che tutti i candidati hanno partecipato con serietà e correttezza alla competizione, gli elettori di Macerata si sono equamente divisi tra Bersani e Renzi, entrambi esponenti del PD. Credo quindi che la scelta di sospendere l’articolo dello Statuto del PD che stabilisce che il candidato Presidente sia di diritto il Segretario nazionale sia stata una scelta vincente che ha portato al voto oltre tre milioni di elettori in tutta Italia. Si andrà dunque al ballottaggio e l’auspicio è che venga riconfermata la partecipazione democratica di domenica scorsa tanto più che avendo già affrontato tutte le formalità burocratiche le procedure saranno senz’altro più veloci”.

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Nicola Perfetti, coordinatore del comitato per Renzi a Macerata

Soddisfatto Nicola Perfetti, giovane avvocato ex Udc coordinatore del comitato Renzi: “Il risultato è stato strepitoso, sotto gli occhi di tutti, innanzi tutto per l’affluenza. E’ stato un grande esercizio democratico, è filato tutto liscio, grazie alla collaborazione tra i volontari – bersaniani, vendoliani, renziani, ecc. – che sono stati eccezionali e vanno ringraziati. Il voto per Renzi a livello locale è strepitoso, a Macerata siamo sotto di 20 voti, quando si pensava fosse una roccaforte bersaniana, dove Renzi sarebbe rimasto molto sotto. Abbiamo vinto 42 a 38 in provincia, conquistando tutte le città più importanti ad eccezione del capoluogo, dove siamo dietro di pochissimo. Al ballottaggio si ripartirà da zero a zero: invito tutti gli elettori a stringere i denti perché c’è il ballottaggio da vincere”.

Questo invece il commento di Angelo Sciapichetti, consigliere regionale, sostenitore di Bersani: “Hanno votato migliaia di cittadini che si sono messi in coda due volte: per la preiscrizione e per il voto, dimostrando sensibilità e voglia di partecipare. Il centrosinistra non deve disperdere questa ennesima dimostrazione che i cittadini ci hanno dato, per costruire un programma all’altezza dei tempi. Mi aspettavo un risultato del genere; si notava nettamente che gli elettori più politicizzati erano per Bersani, mentre quelli un po’ più delusi o distanti dalla politica avrebbero scelto Renzi. Secondo me Renzi rimane una risorsa, ma Bersani ha più esperienza per guidare il Paese, viene visto come una persona già sperimentata a livello governativo, è ricordato tutti come un ottimo ministro. Mi aspetto che questa maggiore esperienza sia l’elemento vincente anche al ballottaggio”.

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Gianni Menghi, vice-coordinatore comunale del Pdl Macerata

Dichiarazioni anche dal centrodestra con una nota stampa Gianni Menghi, vice coordinatore Pdl Macerata: “Dietro l’exploit di Matteo Renzi, che sbanca regione e provincia e sfiora il successo per un pugno di voti pure a Macerata, ci sono tanti motivi che suggeriscono altrettante domande. Ad esempio, hanno pesato di più giochi e riequilibri interni insieme ai segnali e ai dispetti  di alcuni ambienti e personalità oppure tutto è maturato nella testa e nella pancia di un popolo di centro sinistra che è sempre più un corpo elettorale di libera opinione e sempre meno un blocco sociale e politico di riferimento? Il dato certo è che l’apparato del Pd deve fare i conti con un risultato inaspettato e bruciante (mentre il furbissimo sindaco Carancini non si è schierato apertamente: ha evitato la conta ma ha dimostrato debolezza). Mi pare sbagliato però tirare conclusioni affrettate: le primarie sono rischio e antidoto allo stesso tempo. Critica e consenso, rottamazione e conservazione, antagonismo e responsabilità  fanno scintille, non mancano shock e scossoni ma tutto fa brodo e resta nel campo del centro sinistra. Ecco un’altra ragione perché il centro destra produca un’iniziativa politica autonoma e costante che non si identifichi con la opposizione alle varie giunte di centro sinistra ma la affianchi e anzi la inserisca dentro un lavoro di dialogo e presenza nella società marchigiana e maceratese. Primarie o no, diamoci una mossa”.

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Cristiana Cecchetti, coordinatrice del Comitato Rnezi di Civitanova

QUI CIVITANOVA – Matteo Renzi batte Pierluigi Bersani 921 a 864.  Soddisfatto il comitato guidato da Cristiana Cecchetti che ha creduto fortemente nel messaggio del sindaco toscano: “Come era accaduto in occasione delle recenti amministrative, Civitanova è stata ‘più realista del re’, dimostrando che la volontà, il desiderio di cambiamento delle persone è stato recepito ed espresso compiutamente anche quando tutto ‘l’apparato’ dava indicazioni di voto diverse – commenta la Cecchetti alludendo alla dichiarazione del sindaco Corvatta che aveva consigliato di non votare per Renzi (leggi l’articolo) – Il comitato è giustamente orgoglioso del risultato ottenuto con la sola forza dell’impegno di volontari meravigliosi e di contenuti ed idee fresche ed innovative. I quadri dirigenti dovrebbero riflettere: Renzi e i suoi sostenitori sono una risorsa, non un problema. Detto questo ora dobbiamo risolvere l’ostacolo di consentire il più ampio afflusso al voto di ballottaggio, permettendo anche a chi non ha votato al primo turno di andare ai seggi, magari iscrivendosi come elettore di centro sinistra da giovedì a venerdì nei punti preposti oppure on line”.

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Giulio Silenzi, segretario del Pd di Civitanova

Registra l’ottima affluenza anche il segretario del Pd Giulio Silenzi: “E’ stato un risultato straordinario per la partecipazione – ha riferito- che non può essere dato per scontato. Il dato evidente è che c’è una volontà di cambiamento che Renzi ha interpretato. Bersani dovrà a mio avviso anche fare propri alcuni punti come ad esempio il limite massimo di due legislature”. Un dato quello delle primarie che però secondo Silenzi non va letto a livello locale: “ogni elezione è differente, le letture forzate che si vogliono fare sono ad uso e consumo di battaglie interne”.

E le letture sul voto infatti non si fanno attendere, soprattutto dal centrodestra che interpreta la “sconfitta” dell’area Bersaniana a Civitanova come un indice di apprezzamento sull’operato del Pd civitanovese: “un pessimo risultato se si pensa al fatto che i vertici del PD cittadino, si erano apertamente schierati a favore di Bersani, calando anche l’asso Corvatta, che pubblicamente ha dichiarato e indirizzato a non votare per Matteo Renzi.  Sta a significare che l’appello del Sindaco è caduto nel vuoto, anzi il messaggio che ne deriva è opposto e chiarissimo e cioè che i Civitanovesi vogliono un rinnovamento della sinistra e che sono stufi da tempo di Silenzi  di Costamagna, di Centioni”.

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Matteo Renzi a Macerata con i sindaci Carancini e Fiordomo

QUI RECANATI – Clamoroso il risultato nella città leopardiana, dove Renzi poteva contare sul sostegno del sindaco Francesco Fiordomo: 913 i voti del sindaco fiorentino, appena 500 quelli di Bersani e 253 quelli di Vendola. “E’ stata una partecipazione straordinaria – commenta Fiordomo – come straordinario è stato il risultato ottenuto da Matteo Renzi a livello nazionale ma anche in regione e in provincia che deve far  riflettere il gruppo dirigente del Partito Democratico. Qualunque sia la soluzione domenica prossima, il cambiamento ci dovrà essere perchè è la richiesta che viene dalla base. Il fatto che Renzi abbia vinto nelle Marche contro tutto e contro tutti, con il 90% dei dirigenti schierati con Bersani, non è dovuto tanto all’impegno di alcuni ma alla voglia di cambiamento che prevale sugli ordini di scuderia e sullo spirito di conservazione.  La sconfitta è quella dell’apparato e dobbiamo rifletterci tutti quanti, ascoltiamo di più e ragioniamo. Sappiamo che domenica sarà la sfida di davide contro Golia ma la porteremo avanti perchè ci piace la politica che non fa le chiacchiere e non fa gli inciuci.

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Tommaso Leoni con Matteo Renzi

 

QUI TOLENTINO – Anche a Tolentino la dirigenza del Pd era schierata per Bersani, ma ha vinto Renzi (458 a 421, con Vendola a 154).

“Le Marche e la provincia di Macerata – scrive Tommaso Leoni, neodicottenne coordinatore del Comitato Renzi – hanno sonoramente bocciato il Modello Marche, ovvero l’accordo privilegiato del Pd con potere d’interdizione da parte dell’Udc.

La proposta di Matteo Renzi di catalizzare i voti anche verso l’elettorato  scontento del centro e del centro destra premia il Sindaco di Firenze nei  luoghi simbolo dell’inciucio Pd-Udc ovvero la Regione Marche e la Provincia  di Macerata.

I cittadini marchigiani hanno ben compreso e meglio ancora ben accettato la  politica innovativa di reale centro sinistra di Renzi in cui provvede direttamente il PD ad attrarre elettori moderati e non, come invece vuole il  segretario Bersani a farseli portare dall’Udc di Casini.

Tanto è vero che Renzi vince nei comuni più a sinistra della  regione, vince a casa del segretario regionale Ucchielli e dell’assessore  Mezzolani in provincia di Pesaro, del presidente Spacca a Fabriano, del vicepresidente Petrini a Porto Sant’Elpidio, ma soprattutto vince in provincia  di Macerata dove l’emblema è stato portato alla massima potenza con la  presidenza della provincia al segratario regionale dell’Udc ed il Pd gioca il  ruolo di comprimario.

Adesso tutti a votare Matteo Renzi al ballottaggio di domenica prossima  per dare la certezza al Pd ed al centrosinistra di avere il prossimo Presidente del Consiglio.Bisogna stare attenti ai falsi segnali. il tifo di Berlusconi per Renzi serve a far si che vinca Bersani in modo poi , essendo Berlusconi in difficoltà ma comunque sempre con un notevole potere di interdizione, di avere anche  nella prossima legislatura un nuovo governo Monti appoggiato nuovamente  dalla strana maggioranza Bersani – Casini – Berlusconi”.

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GLI ALTRI COMUNI – Seppure in termini assoluti si tratta di pochi voti le migliori percentuali sono state ottenute da Bersani nei comuni di Sefro (70,2) e Fiuminata 64,1, da Renzi  a Ripe San Ginesio (83,6) e Colmurano (75,0) da Vendola a Montelupone (36,3) superando i due ballottanti.

I risultati di tutti gli altri comuni oltre a quelli pubblicati ieri (leggi l’articolo):

Acquacanina- Bolognola – Fiastra 

Bersani 28 Vendola 12 Renzi 24 Puppato 2 Tabacci 0

Apiro- Poggio San Vicino

Bersani  57 Vendola 12 Renzi 24 Puppato 2 Tabacci 0

Appignano

Bersani 96 Vendola 42 Renzi 137 Puppato 6 Tabacci 0

Belforte-Camporotondo-Serrapetrona

Bersani 74 Vendola 9 Renzi 60 Puppato 2 Tabacci 3

Castelsantangelo-Visso Ussita

Bersani 36 Vendola 17 Renzi 36 Puppato 1 Tabacci 0

Caldarola – Cessapalombo

Bersani 60 Vendola 19 Renzi 52 Puppato 4 Tabacci 4

Castelraimondo

Bersani 145 Vendola 31 Renzi 103 Puppato 3 Tabacci 3

Cingoli

Bersani 158 Vendola 46 Renzi 146 Puppato 9 Tabacci 3

Colmurano

Bersani 12 Vendola 10 Renzi 66 Puppato 0 Tabacci 0

Esanatoglia

Bersani 70 Vendola 22 Renzi 63 Puppato 3 Tabacci 0

Fiuminata

Bersani 66 Vendola 15 Renzi 21 Puppato 0 Tabacci 1

Gagliole

Bersani 32 Vendola 12 Renzi 30 Puppato 1 Tabacci 0

Loro Piceno

Bersani 63 Vendola 20 Renzi 70 Puppato 3 Tabacci 1

Monte San Giusto

Bersani 90 Vendola 17 Renzi 163 Puppato 1 Tabacci 2

Matelica

Bersani 200 Vendola 58 Renzi 135 Puppato 8 Tabacci 1

Mogliano

Bersani 81 Vendola 41 Renzi 99 Puppato 1 Tabacci 1

Montecassiano

Bersani 133 Vendola 39 Renzi 139 Puppato 7 Tabacci 2

Montecosaro

Bersani 85 Vendola 60 Renzi 134 Puppato 5 Tabacci 2

Montefano

Bersani 72 Vendola 26 Renzi 98 Puppato 8 Tabacci 1

Montelupone

Bersani 34 Vendola 45 Renzi 43 Puppato 1 Tabacci 1

Morrovalle

Bersani 171 Vendola 106 Renzi 156 Puppato 3 Tabacci 14

Pievebovigliana-Muccia-Pievetorina-Montecavallo-Fiordimonte-Serravalle

Bersani 34 Vendola 9 Renzi 44 Puppato 1 Tabacci 1

Pioraco

Bersani 37 Vendola 14 Renzi 19 Puppato 1 Tabacci 0

Pollenza

Bersani 107 Vendola 29 Renzi 163 Puppato 6 Tabacci 4

Ripe San Ginesio

Bersani  8 Vendola 4 Renzi 61 Puppato 0 Tabacci 0

Sant’Angelo in Pontano

Bersani 18 Vendola 4 Renzi 18 Puppato 0 Tabacci 1

San Ginesio

Bersani 77 Vendola 29 Renzi 61 Puppato 4 Tabacci 0

Sarnano-Penna San Giovanni-Monte San Martino-Gualdo

Bersani 104 Vendola 31 Renzi 55 Puppato 6 Tabacci 2

Sefro

Bersani 33 Vendola 3 Renzi 11 Puppato 0 Tabacci 0

Urbisaglia

Bersani 116 Vendola 44 Renzi 95 Puppato 9 Tabacci 3



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