di Alessandra Pierini
La spending review e la riduzione delle Province marchigiane da cinque a tre starebbero mettendo a dura prova il “modello Marche”. E’ quanto afferma il giornalista Giovanni Bucchi in un articolo apparso questa mattina su Italia Oggi.
«Il governatore Pd Gian Mario Spacca – si legge nell’articolo – ha chiarito di non voler promuovere ricorsi alla Corte costituzionale contro l’articolo 17 del decreto, come invece invocato da più parti. Una decisione maturata in attesa che il Cal (Consiglio delle autonomie locali) entro il 2 ottobre formuli un’ipotesi di riordino. Fondamentale è stato il parere tecnico chiesto allo studio milanese del presidente emerito della Corte costituzionale, Valerio Onida, secondo cui il decreto sulla spending review, e in particolare la parte riservata alle Province, non violerebbe la Costituzione. Dunque, un ricorso alla Consulta sarebbe senza senso. Il rifiuto di Spacca – continua Bucchi che se la prende anche con Pettinari – ha fatto infuriare gli amministratori delle Marche sud, quelli cioè che si vedranno sottrarre le poltrone. Il più arrabbiato di tutti è Antonio Pettinari, presidente della Provincia di Macerata (e pure del Cal). Caso strano, Pettinari, alla guida di un’amministrazione di centrosinistra (nella legislatura precedente ne guidava una di centrodestra, ma tant’è), è pure il segretario regionale dell’Udc. Ossia, del partito più filo-governativo che oggi siede in Parlamento, di quello scudocrociato che tira la volata al Monti bis e che per primo ha predicato la necessità di azzerare le Province, mentre ora si discute solo di ridurle. Lui invece la sua la vuole salvare a tutti i costi. «C’è la volontà di questo territorio di non permettere la cancellazione della nostra realtà»scandisce Pettinari che ha riunito tutte le forze politiche, associative, sociali e istituzionali approvando all’unanimità un documento in difesa della Provincia di Macerata. La battaglia del segretario marchigiano dell’Udc mette insieme il diavolo e l’acqua santa pur di tenersi stretto il proprio ente, trovando l’appoggio del Pd maceratese, del sindaco Pd di Fermo, Nella Brambatti, e soprattutto del presidente della Provincia di Fermo, l’esponente di Sel Fabrizio Cesetti».
Se fino a ieri Cesetti sembrava tutt’altro che orientato all’accorpamento e puntava sulla centralità di Fermo per ottenere il ruolo di capoluogo, l’articolo apparso sulla stampa nazionale fa pensare ad una svolta nella vicenda nella direzione indicata nei giorni scorsi dal segretario comunale di Civitanova Piergiuseppe Mariotti (leggi l’articolo) che vedeva la provincia bicefala Macerata-Fermo come unica proposta fattibile.
Mentre Spacca valuta l’opportunità del ricorso alla Corte Costituzionale, che molto probabilmente non presenterà, in tutta Italia le Province si stanno già muovendo in autonomia e hanno già presentato un ricorso contro il Decreto Presidenza del Consiglio dei Ministri al TAR Lazio le Province di Matera, Lodi, Sondrio, Lecco, Treviso e Rovigo.
Intanto il Comitato per Macerata e il suo territorio è arrivato a contare 2750 firme e ha scritto una lettera aperta ai rappresentanti di enti, istituzioni e associazioni di categoria: «Con fatica stiamo cercando – come comitato – , da circa un mese e mezzo, di informare i cittadini sulla portata e la potenza che tale provvedimento creerà, se portato a termine. Macerata ed il suo territorio verrebbero privati di Questura e Prefettura, dei comandi provinciali delle forze dell’ordine e dei VV.FF., dei collegi e ordini professionali, degli uffici provinciali afferenti a ministeri o di rappresentanza territoriale, DPL, INPS, INAIL oltre a tutte le sedi provinciali delle associazioni di categoria e sindacali; per la precisione, abbiamo contato 17 uffici che verrebbero chiusi o declassati. Tale riorganizzazione, che inciderà su tutti noi da qui ai prossimi anni, creerà un vuoto di servizi, relegando Macerata ed i Comuni del territorio a località prive di alcuna valenza per imprenditori, professionisti, artigiani ed investitori in genere. Le attività commerciali subiranno una brusca battuta d’arresto nei volumi di affari, verranno rivisti i piani di collegamento su gomma del TPL che collegano attualmente Macerata con i grandi centri interessando, nel contempo, i piccoli paesi di provincia. Tutto ciò sarebbe fortemente ridimensionato; persino il trasporto ferroviario (la Civitanova – Albacina – Fabriano) potrebbe essere soppresso. Capitolo a parte , ma ancora più grave, potrebbe essere costituito da un ulteriore riorganizzazione dell’area vasta Sanitaria, con la chiusura ( più volte annunciata), dei piccoli ospedali e lo spostamento del baricentro sanitario verso Sud. Lungi dal tentare di alimentare un inutile catastrofismo, vi invitiamo a pensare e a verificare che quanto prospettato potrebbe essere una via senza ritorno per la nostra città ed i Comuni del territorio. Vi invitiamo a voler aderire al nostro comitato di cittadini, sia come singoli che come ente o associazione , nonché a essere presenti, con la forza , le attitudini ed il ruolo di ognuno per sensibilizzare chi, in questa fase, ha in mano le redini della partita».
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Il taglio delle provincie e’ inutile.Servira’ solo per fare gli interessi del NWO per la creazione di un governo mondiale.
Il problema va risolto alla radice e cioe’ recuperare la sovranita’ monetaria in quanto la moneta e’ emessa a debito anziche’ a credito (occorre prendere esempio dalla Norvegia).
L’Italia con l’attuale sistema (moneta-debito) e’ costretta inevitabilmente ad indebitarsi con conseguenti tagli ed aumenti di tasse (abbiamo il record mondiale).
Consiglio, a riguardo, la lettura del libro Euroschiavi (http://www.macrolibrarsi.it/libri/__euroschiavi.php?pn=1734&gclid=CMTk3a6ItrICFQFf3godli8AXA)
Infatti ha fatto bene la Norvegia a non entrare nell’euro. LA finlandia invece si sta rendendo conto ora che sta in recessione di stare peggio degli Stati cugini (Svezia, Norvegia). Se dovesse permanere questa situazione la Finlandia uscirà dall’euro.
L’Italia grazie all’euro ha risparmiato 700 miliardi di euro di interessi sul debito dalla metà degli anni novanta ad esso. Prima si spendeva il 16% del PIL solo per pagare gli interessi sul debito, 2 anni fa prima del ciclone finanziario 5% del PIL. Grazie ai bassi tassi molta gente ha potuto fare un mutuo per comprarsi casa, le aziende hanno potuto investire con tassi ragionevoli, la stabilità del cambio ha aiutato gli scambi internazionali ecc… potrei continuare per ore ad elencare i vantaggi che l’Italia ha ricevuto dall’ingresso nella moneta unica. Quello che accade adesso non è colpa dell’euro, ma dei politici e sindacalisti arraffoni che si sono fatte le ville e hanno sistemato parenti e amici e amiche con i soldi dei contribuenti facendoci sprofondare nei debiti e nell’umiliazione internazionale. Grazie a Monti l’Italia ha ritrovato credibilità che quasi certamente verrà perduta di nuovo alle prossime elezioni.
Per quanto riguarda il riordino delle province il discorso è semplice: ABOLITE TUTTE LE PROVINCE! ABOLITE IL MAGNA MAGNA! ANDATE A LAVORARE COME FA LA MAGGIOR PARTE DELLA GENTE COMUNE! CI AVETE ROVINATO!
penso che basta attaccare i dipendenti provinciali anche perchè se li mandiamo a spasso ci sono altri disoccupati guardiamo il vero nocciolo della questione e siamo seri
io personalmente eliminerei tutte le provincie ( i dipendenti assorbiti dai comuni)perchè le poche cose di loro compentenza possono passare ai comuni…ma se questo nn viene fatto allora IO nn desidero passare sotto Ascoli o Fermo….nel bene o nel male….IO sono fiera di essere maceratese
quindi se devono esserci provincie macerata deve restare
Il buon Spacca, sotto l’aspetto bonario, è un manager di ferro che fa ciò che il padrone dice. Mentre per i potentati locali ed esteri si interessa di produzione verso la Cina e di cavallerizzi arabi sul Conero, qui sta distruggendo le poche cose buone rimaste e che possiamo controllare.
Spacca non solo vuole eliminare la nostra provincia per evitare di farci controllare la politica del territorio, ma pure ha distrutto e sta distruggendo le nostre ricchezze naturali, agricole, paesaggistiche e salutifere.
Spacca deve andare a casa: con le cattive, ossia con una rivolta sotto il suo naso in Regione di migliaia di persone dei comitati contro il biogas, o con le buone, non votando i partiti che lo sostengono, o votando – magari – il Movimento 5 Stelle, come qualcuno consiglia…
x Pigi 87: probabilmente ancora non hai capito che il debito e’ una truffa.Prima di snocciolare quei dati informati come avviene l’emissione della moneta.L’Italia paga un debito che non deve.Ti invito a leggere il libro Euroschiavi.
Se poi vogliamo valutare i vantaggi dell’Euro possiamo dire che non ci sono stati anzi.Con la lire la benzina costava la meta’, quindi costi di trasporto piu’ bassi.Con l’Euro l’aziende italiane hanno trovato maggiore difficolta’ ad esportare perche’ con il cambio i prodotti italiani venivano a costare di piu’.Se hanno incrementato l’esportazione e’ dovuta solo ed esclusivamente al fatto che all’estero (Sud America, Cina, India, Russia in particolare), l’economia va bene.Poi va aggiunto che con l’entrata nell’Unione Europea l’Italia non ha piu’ potuto tutelare il proprio tessuto industriale in quanto sono stati aboliti i dazi nei confronti dei paesi a basso costo con conseguente de-industrializzazione.
@fabio_rossi
La Norvegia non fa parte dell’UE, come potrebbe aderire all’euro?
Forse lei intendeva Svezia e Danimarca.
La Norvegia fa gli interessi dei norvegesi.Si stampa la moneta e non fa come l’Italia che si fa stampare la moneta (a debito )da una banca privata (Bce) :
http://ilcorsivoquotidiano.net/2012/01/27/italia-norvegia-debito-pubblico/
O riordino province o IVA al 23%… fate voi…
Lasciate stare la Norvegia è un caso a parte… loro hanno il petrolio e anche tanto…
E’ superficiale dire che la Norvegia ha il petrolio.Prova a domandarti invece tutte le cose che non ha rispetto l’Italia.
Se non ti e’ sufficiente il paragone con la Norvegia informati sul Giappone (che non ha il petrolio).
@per Karl Max:
la competizione internazionale non si vince con la svalutazione perenne della moneta. Quello di cui tu parli (forse non lo sai o non ti ricordi o non vuoi dirlo) ha provocato in Italia inflazione a due cifre che a sua volta manteneva alti i tassi di interessi sia per il debito pubblico sia per chi chiedeva denaro in prestito. Di tutto questo la gente quasi non si accorgeva perchè il tutto veniva scaricato sulle future generazioni attraverso debito pubblico a go go. L’Italia per competere a livello internazioale ha bisogno di riforme in tutti i settori e un taglio deciso della spesa pubblica per abbattere la pressione fiscale sulle imprese e sui singoli cittadini. Perchè secondo te la Germania ha dei tassi di interesse sul debito addirittura negativi? Loro le riforme le hanno fatte, noi no.
x Pigi78: se pensi che sia comunista probabilmente non hai capito un bel niente.
Con la tua risposta, dimostri ancora una volta, che non conosci minimamente come funziona il sistema di emissione della moneta.
Ti stai dimostrando pieno di pregiudizi e superficiale.
Provo a spiegarti quale e’ l’attuale sistema di emissione della moneta (visto che e’ un concetto di cui non hai una minima conoscenza):
La moneta va immessa in un sistema economico in funzione di alcuni parametri: crescita della produzione, della popolazione e degli investimenti (o nel caso di quest’ultimi per incentivarli).
Se un paese aumenta la produzione, ipotizziamo del 10%, va emessa moneta del 10% in piu’ di quella attuale in quanto la moneta ha il solo scopo di favorire lo scambio di merce (ha sostituito il baratto).Viceversa se la produzione cala del 10% va prelevata dal mercato il 10% della moneta in quanto, se non fosse fatto, generebbe inflazione.
Nel caso in cui la produzione aumenti del 10% la moneta va stampata del 10% (rispetto a quella esistente)ma a beneficio della societa’ e cioe’ a credito.Mentre attualmente viene stampata,da una banca privata e cioe’ la BCE, a debito cio’ significa che lo stato italiano deve restituire l’importo piu’ gli interessi, quindi con questo sistema si andra’ a diminuire la moneta gia’ esistente in quanto occorrera’ restituire la nuova moneta emessa piu’ gli interessi.Stiamo parlando di una truffa a danno del cittadino che rimarra’ indebitato in eterno a tutto vantaggio dell’oligarchia appartenente all’alta finanza.
http://ioamolitaliatv.it/nien-altro-che-la-verita/sequenza-01-%284%29.html
http://www.youtube.com/watch?v=sBvx5LmoFes
http://www.youtube.com/watch?v=S0l9ZTmE55w
Inoltre, molto probabilmente, non siete a conoscenza (se si forse non avete capito di cosa si tratta),
che recentemente lo stato italiano ha ratificato il Mes/Esm, il Fiscal Compact ed il Erl.
Il tutto nell’assoluta censura dei media italiani (controllati dai poteri massonici).