di Piergiuseppe Mariotti *
Quali saranno gli effetti del decreto sulla spendig review, recentemente convertito nella legge 135/ 2012, per la città di Macerata e per l’intero territorio provinciale?
Probabilmente la morte della città, che si è sempre definita città di servizi e che senza tali servizi resterà, e poi lo smembramento del territorio della nostra provincia tra quelle di Ancona e di Ascoli.
Del resto a cos’altro si può ipotizzare quando, gradualmente, si assisterà alla totale o, nella migliore delle ipotesi, parziale chiusura degli uffici della Provincia e di quelli delle Amministrazioni statali a decentramento provinciale.
Gli effetti saranno paragonabili a quelli conseguenti alla chiusura della sede della Banca d’Italia, moltiplicati per il numero degli uffici interessati (prefettura, questura, comando CC, comando VV.FF, comando Polstrada, Inps, Inail, Direzione provinciale del lavoro, Motorizzazione civile, provveditorato, ecc.).
A questo si aggiunga anche la più che probabile disgregazione del territorio provinciale che, in parte finirà per chiedere di essere annesso alla provincia di Ancona, ed in parte resterà con la macroprovincia Marche Sud, perdendo completamente identità e peso politico ed economico.
Cosa si può fare per evitare questo “disastro annunciato”. L’impressione è che la politica locale si sia mossa in modo scomposto e privo di una valida strategia, mentre la popolazione stia assistendo praticamente inerte alla fine della sua città ed allo smembramento della sua Provincia.
La prima azione messa in campo dai politici locali è stata la proposta di ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto legge sopra richiamato; ma qui le prospettive di successo sono scarse sia perché la Regione, che sola può farlo, non sembra intenzionata ad accogliere la richiesta di presentare tale ricorso e sia, sopratutto, perché esimi costituzionalisti (Prof. Valerio Onida, in un recentissimo parere reso alla Regione Marche, e prof. Vincenzo Cerulli Irelli, in un altrettanto recentissimo parere reso all’Unione delle Province UPI) ritengono che la norma da impugnare possa essere considerata conforme alla Costituzione e, quindi, il ricorso improduttivo di effetti.
Quale strategia di riserva è stata allora considerata? Quella di proporre al Governo la ricostituzione delle 4 province esistenti prima della nascita della provincia di Fermo, nel 2009. È una proposta sensata? A mio parere poco sensata e scarsamente logica visto che si vorrebbe chiedere al Governo di ammettere, per le sole Marche, una doppia deroga ai criteri demografici e territoriali fissati per il riordino delle province (almeno 2.500 Kmq ed almeno 350.000 abitanti). Infatti due delle quattro province proposte non avrebbero i requisiti richiesti poiché a Ascoli-Fermo manca il territorio ed a Macerata manca la popolazione. E non si dia ascolto alle sirene di qualche deputato che vaneggia di possibile compravendita di comuni tra le province proprio per salvare Macerata. Questa cosa non si può fare perché lo ha chiarito il Governo e lo affermano chiaramente anche i due pareri citati. Per cui sperare che il Governo conceda alle Marche una doppia deroga, per di più proposta dai soli vertici della politica locale senza la partecipazione e condivisione dei territori, è pura follia.
Cos’altro si poteva fare? Sicuramente si poteva tentare, in accordo con i territori interessati, una diversa distribuzione territoriale che portasse all’unione delle province di Macerata e Fermo, sulla base di un chiaro accordo sulla ripartizione dei servizi provinciali, sul modello della provincia di Pesaro-Urbino.
Avremo avuto così 3 province in regola con i parametri governativi ed una, quella di Ascoli residuale e derogatoria ma per necessità visto che, confinando con altre regioni, non può accorpare altri territori.
Ovviamente su questa proposta avrebbe dovuto svilupparsi un dibattito partecipato dai territori e dai comuni interessati al nuovo assetto, soprattutto per le due ex province di Fermo e Macerata che presentano molteplici affinità storico-culturali-religiose, ma anche economiche e territoriali, proprio quei requisiti che il Testo Unico degli Enti Locali, all’art. 21, pone a base di ogni modifica delle circoscrizioni provinciali attuata secondo il sistema ordinario fissato dall’art. 133 della Costituzione.
Sostanzialmente i rappresentanti e i responsabili politici che operano nelle due ex province avrebbero dovuto percorrere questa strada coinvolgendo i comuni nelle rispettive Conferenze provinciali delle autonomie ed anche con pronunciamenti ufficiali dei propri organi provinciali e comunali. Questo avrebbe consentito di presentare al CAL una proposta con probabilità di successo nettamente maggiori della disgraziata ipotesi che ora viene propugnata.
Su cosa baso queste mie considerazioni, prima di tutto sul ragionamento di buon senso che richiedere ed ottenere la deroga per un solo territorio è più facile che ottenerla per due territori (che poi sarebbero il 50% delle province previste nella Regione); poi sulle considerazioni ancora una volta colte dai due pareri degli esimi costituzionalisti sopra citati i quali sostengono, giustamente, che il Governo ed il Parlamento in sede di adozione del definitivo provvedimento legislativo di riassetto, non essendo vincolati dai predetti parametri di popolazione e territorio che sono stati prima indicati, potrebbero esprimersi favorevolmente sulla proposta di riordino delle province delle Marche se questa proposta, anche in parte derogatoria dei criteri generali, avesse il convinto e maggioritario sostegno dei territori interessati, magari anche attraverso il positivo intervento dei parlamentari locali che, per una volta, potrebbero giocare in squadra con e per il territorio e non solo e sempre per se stessi, così come hanno fatto quando hanno votato la fiducia al provvedimento che avrebbe comportato la scomparsa della nostra provincia e la morte della nostra città.
* Piergiuseppe Mariotti, già Segretario e Direttore generale della Provincia di Macerata, Segretario Generale della Provincia di Fermo e a breve segretario comunale a Civitanova (leggi l’articolo)
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ridisegnare le province,per effiicenza senza campanilismi……..
Parlare di corde a casa dell’impiccato
parole belle parole ancora parole strategie ipotesi ricorsi tavoli dibattiti SEDIE POLTRONE POSTI FISSI….. LA SOSTANZA E’ SEMPRE LA STESSA …. non ci sono più i soldi per pagà gente che sappiamo bene NON SERVIVA ASSUMERE NON SERVE E NON SERVIRA’ MAI A NULLA ma solo ed esclusivamente ad AUMENTARE IL CATASTROFICO ASSURDO RECORD DEL MONDO DEBITO PUBBLICO che noi tutti dobbiamo pagà !!!!
quanto spendiamo mensilmente x questi pensatori?
e dei 65000 (sessantacinquemila) dipendenti delle province che verranno cancellate nessuno ne parla? FINO ALLO SPENDING REVIEW INTOCCABILI INAMOVIBILI IMBOSCATI A TEMPO INDETERMINATO assunti come sanno tutti benissimo….Nelle marche sono soltanto 2200 (duemiladuecento)….faranno la fine dell’ALCOA ???
QUANTO COSTANO ALLA COLLETTIVITA’? …… I TAVOLI LE POLTRONE COMINCIANO A SCOTTARE BOLLENTI?????
Tenendo presente che siamo l’unica Nazione che ha 2 amministrazioni intermedie tra lo Stato ed il Comune (altrove in Europa esiste Stato==>Regione==>Comune oppure Stato==>Provincia==>Comune) e tenendo presente che io continuo ad essere favorevole all’eliminazione di TUTTE le Province mi chiedo, seguendo il ragionamento del Dott.Mariotti:
Se si dovesse chiedere una deroga, lasciando stare tutto come ora non sarebbe (eventualmente) stato meglio accorpare Fermo ed Ascoli (che erano già accorpate fino a pochi anni fa) e lasciare “residuale” Macerata???
Perchè dovremmo slittare, verso sud, quando a sud della Regione ci sono 2 Province che potrebbero tornare ad essere 1 come era fino a pochi anni fa?
Purtroppo leggo tanta demagogia e pochi fatti concreti anche nei commenti fin qui letti.
I dipendenti della provincia non saranno e non potranno essere mandati a casa; innanzitutto in qualità di dipendenti pubblici non è ancora previsto che possano essere licenziati e comunque rimane sempre il fatto che poi non avremo più addetti alle nostre strade, alle nostre scuole superiori, ai centri per l’impiego, nonché tutte le risorse ad esse attinenti.
Ma la cosa che più sconcerta è perché, in questa bizzarra riforma, province come quella di Ancona, con un territorio ben inferiore a quello della nostra provincia, invece sopravviverà… continuando a ricevere fondi, che noi non avremo più, potendo quindi disporre, non solo di tutti i vantaggi della città capoluogo di regione ma anche di ulteriori provvidenze economiche che non faranno che aumentare il già evidente dislivello oggi esistente.
Forse tanti di voi non hanno presente cosa significherà, per l’utenza, perdere poi tutti le emanazioni, nel nostro territorio, dello stato centrale. Alcuni esempi?
Passaporti, pratiche automobilistiche, licenze di vario genere, certificati per la prevenzione incendi, certificasti camerali, commissioni per il rilascio di autorizzazioni (ma ci sarebbero tantissimi altri esempi) saremo tutti costretti a farli in Ancona.
Sarà un vero risparmio?
E’ proprio una riforma fatta senza criteri di equità.
Se il governo Monti pensava di ridurre le spese le province doveva abolirle tutte.
Una delle ultime notizie, tra l’altro, è quella che, con l’accorpamento del Tribunale di Camerino con quello di Macerata, non ci sarebbe posto nel palazzo di Giustizia della nostra città per il personale proveniente da quel Tribunale in via di chiusura.
Il paradosso sarà che si dovranno reperire nuovi locali, spendere altri (tanti) soldi per attrezzarlo e renderlo idoneo ai nuovi impiegati che migreranno qui… ma allora dove sta il risparmio?
i dipendenti delle province non sono licenziabili? ? ? Quando inizieranno a mancare i fondi (soldi) per pagare il loro stipendio LAVORERANNO GRATIS suppongo o magari si cercheranno altri lavori VERI !!(come molti già stan facendo) Qui nn si fa demagogia ma SI DESCRIVE TERRA TERRA LA REALTA’ molto lontana dai fumosi discorsi a “belle parole” dei PALAZZI dove sonnecchia LA CASTA PROVINCIALE !!!
In questa Italia gattopardiana, è ora di farla finita con i giochetti delle tre carte. Le province vanno abolite TUTTE e di fatto ci guadagneranno tutti i cittadini.
La stessa manfrina la si sta facendo con la riforma elettorale: chiudiamoli dentro in “conclave” e vediamo se si mettono d’accordo!!!!!
Standing ovation per Joe The Dodger: sono perfettamente in linea con te, ci costerà più di quello che si risparmierà e, soprattutto, si andrà a mettere una lapide definitiva sulla città di Macerata (come lucidamente sostenuto dal dott. Mariotti).
Vedrete poi che, come sempre accade in Italia, avverrà questo: in fretta ed in furia verranno accorpate AP MC e FM, come premessa (e promessa) della futura abolizione di tutte le province che però non avverrà mai… dunque quello della nostra provincia sarà solo un inutile (e costoso) sacrificio.
Vedo poi che il grillismo o, comunque, il populismo facile, inizia a fare danni seri. Mi domando come possa un tizio tipo Shadow sostenere che quello di impiegato in provincia non sia un lavoro vero. Allora, se così è, tutti i lavori da dipendente pubblico sono da imboscati e fannulloni…..stiamo scherzando o cosa????
Rispetto per chi lavora.
@ Nicola Perfetti TUTTI SANNO DEI DIPENDENTI DELLA PROVINCIA come sono stati assunti e QUANTO LAVORANO….finiamola !! RISPETTO PER CHI E’ DISOCCUPATO PLEASE!
Anche io penso che tutte le Province dovrebbero essere abolite, così come penso che incisivi provvedimenti andrebbero fatti in direzione di un riordino dei Comuni (accorpamenti e Consorzi obbligatori di servizi, quanto meno in relazione ai Comuni più piccoli) e di un taglio drastico dei compensi e dei vari emolumenti del consiglieri regionali (e questa sarebbe la vera battaglia contro la casta e per una sana spending review, che nessuno nelle Marche sta combattendo).
Però, in mancanza di una totale soppressione delle Province, è necessario, anche per evitare di fare danni maggiori di quelli che ci si propone di ridurre, discutere dei criteri stabiliti dal Governo per accorpare le Province esistenti. In questa ottica l’intervento del dott. Mariotti mi sembra molto lucido e razionale, anche perchè coglie bene, oltre ad un’affinità economica, politica e culturale con il fermano, anche la preferenza di quel territorio di convogliare verso Macerata piuttosto che ritornare sotto il dominio ascolano.
Cosa che ha invece capito benissimo il deputato di Ascoli Ciccanti, il quale, proprio per evitare e disinnescare questa alleanza temutissima tra Fermo e Macerata, sta da tempo blandendo i politici maceratesi, facendo loro balenare l’appoggio di Ascoli alla sopravvivenza della Provincia di Macerata. Come a dire: noi ascolani vi appoggiamo, ma voi maceratesi lasciate cadere ogni ipotesi di alleanza con Fermo. Invece, anche secondo me, e qui concordo in pieno con Mariotti, è proprio questa la strada migliore e più praticabile.
@ Nicola Perfetti
A proposito di grillini che producono già danni …. CHE FORSE IL PAUROSO DEBITO PUBBLICO DI 2000 (duemila) miliardi di debito pubblico LI HA FATTI GRILLO o i grillini??? ??
Pensare prima di scrivere commenti GRAZIE !!!
@shadow: siccome evidentemente io sono uno di quelli ignoranti che non sa le cose, per piacere, mi spiegheresti come sono stati assunti tutti i dipendenti della provincia?
@ Nicola Perfetti
…stiamo parlando del “segreto di Pulcinella”…. spero di averti spiegato meglio e chiarito…
@shadow: poi non mi voglio incazzare. Tuttavia il “pensare prima di scrivere certe cose” non lo accetto nè da te nè da nessun altro. Chiaro?
@ Nicola
Io esprimo le mie idee…. giuste o sbagliate …. Non mi interessa suscitare ire di nessuno ….il copia e incolla lo lascio fare a chi vuole liberamente LA REALTA’ DEI FATTI E’ OVUNQUE VISIBILE e se poi c’é gente che nn vuole accettare LA REALTA’ a me non interessa!
l’eventuale soppressione della provincia, più che una morte annunciata, è a mio avviso, il frutto di una serie di errori culturali, politici ed economici che nei decenni si sono ripetuti, a danno di tutta la comunità, e che sono imputabili al fatto che la provincia di Macerata sia stata identificata esclusivamente con la stessa città di Macerata. Opinione che leggendo l’articolo ancora è ,ahimè , diffusa. Nella città infatti è sempre prevalsa l’idea di una certa superiorità, autosufficienza, spesso anche arroganza nei confronti degli altri territori. Il compito della Provincia, (dove tutti i Presidenti hanno clamorosamente fallito) doveva essere quello di fare sistema, di svolgere funzioni di un ente di secondo livello per raccordare, concertare risorse e obiettivi, cosa che invece è stata sempre disattesa. Abbiamo assistito a stupide lotte di puro campanilismo dove il potere economico di Civitanova (ora impoverito dalla crisi) era per Macerata un grosso timore, così come i territori montani erano un peso sullo stomaco… Ora con Monti scopriamo che serviva più coesione e una politica più lungimirante?? Troppo tardi…
di fronte all’ottusità umana e agli interessi economici e politici non contano i comuni, le province, le regioni …. ha ragione chiomaalvento (che probabilmente è pelato … scherzo).
dovrebbe essere tutti per uno uno per tutti ed invece stupidi campanilismi portano a sperperi di denaro e inefficenza.
pensate solo alla politica per il turismo. ma è così in tutti i settori.
io sono per la soppressione (a livello politico) di tutte le province, quanto meno per la loro riduzione, ma sono perché si sviluppi sempre di più il coordinamento di tutte le attività tra le varie aree omogenee della regione.
Quoto in pieno chiomaalvento….TROPPO TARDI per tentare di recuperare lo spirito e la valenza che avrebbero dovuto avere le province.
Le argomentazioni dell’articolo purtroppo suonano molto di conservatorismo di centri di potere spesso abbastanza inutili e i vari tentativi di ottenere una deroga appaiono abbastanza ridicoli (come al solito si pensa all’interesse particolare e non a quello più generale del paese) e confermano la distanza tra gli amministratori pubblici ed il sentire comune dei cittadini (sicuramente quelli che non lavorano nel pubblico). Ne è prova quando Mariotti sostiene come esempio la presunta negatività per la chiusura della Banca d’Italia….ma io dico quando per una volta si è chiuso un ufficio totalmente inutile e si intravede la possibilità di accorpare qualche altro ente e quindi risparmiare soldi pubblici, io come cittadino dovrei preoccuparmi o rallegrarmi? E non mi si dica dei risvolti occupazionali perchè sappiamo bene che tutti gli accorpamenti che saranno fatti non determineranno neanche mezzo licenziamento ma solo eventuali trasferimenti, buoneuscite, ecc. ma almeno avremo posto le basi per un risparmio economico che con il tempo aumenterà.
Posso comprendere che chi sia coinvolto direttamente in certe posizioni (spesso di privilegio) cerchi di osteggiare accorpamenti, riduzioni del potere o taglio di qualche privilegio ma il ridimensionamento della “cosa pubblica” declinata nella moltitudine (esagerata!) di forme che abbiamo in Italia (tra cui le province) è l’unica strada che può dare un futuro ai nostri figli….sono consapevole che certi risultati non saranno immediati ma se non si inizia mai….
Concordo con il Dr. Mariotti sui danni che l’accorpamento delle tre province produrrebbe alla città di Macerata ma non solo. Tutti per una cosa o l’altra abbiamo a che fare con servizi gestiti dalla Provincia. Penso solo alle strade. E’ immaginabile come sarebbero gestite se la provincia si allargasse a metà della regione e se il capoluogo (come è oggi) sarà Ascoli.
E’ vero che a causa del patto di stabilità non sono possibili interventi di investimento, ma almeno a febbraio scorso personalmente posso testimoniare che la provincia si è fatta in 4 per togliere la neve e farci circolare in sicurezza.
Non concordo con il Dr. Mariotti sul ragionamento e sulle conclusioni. Se è vero che il Governo non concederà deroghe significa che non ne concederà due ma nemmeno una. Ascoli nella proposta di Mariotti, non avrebbe comunque il rispetto dei parametri fissati dal governo. E sempre per la norma in vigore ciò significa che Ascoli, non avendo rispettati i parametri, si DEVE accorpare con Macerata-Fermo. E torniamo da capo……..
Non si capisce perchè, se non per una questione di quantità di deroghe, il governo sarebbe più favorevole all’ipotesi che fa Mariotti rispetto alle 4 province con Ascoli e Fermo insieme. Le deroghe o si danno oppure no. Una o due, secondo me è il principio che importa.
Se non si accettano deroghe, allora occorre ragionare sulla potenzialità della Regione marche a riuscire numericamente a rispettare, nel suo insieme, territorio e popolazione per 4 province. Con spostamenti di COmuni da una provincia all’altra ? non sono un giurista. non lo so, ma forse è l’unica strada.
Il Dr Mariotti non prende neppure in considerazione la possibilità di accorpare un’unica macro Provincia tra Macerata Fermo e Ascoli Piceno con una condivisa ripartizione territoriale dei vari servizi provinciali sul modello di Pesaro-Urbino perché?….una sola Giunta, un solo Consiglio, un solo Presidente un solo segretario provinciale oltre ad essere un adempimento normativo è già un primo immediato risparmio. Se ci mettiamo il blocco dei turnover e il potenziamento del personale comunale, in pochi anni riusciamo a risanare anche il settore degli Enti Locali. Però anch’io devo essere sincero penso che LE PROVINCE DEBBANO ESSERE ABOLITE TUTTE!!!. Perché non si giustificano questi carrozzoni per servizi veramente marginali come sono la viabilità provinciale, gli istituti tecnici superiori, la formazione professionale la caccia e la pesca o la pianificazione territoriale finalizzati unicamente all’esercizio strumentale del potere politico.
@giuseppeo1
Servizi marginali come la viabilità……………
Lei forse vive al centro di Venezia !!! e non si muove mai se non con il treno.
bla bla bla e … bla bla bla
Parole tante ma la REALTA’ dei fatti é la solita
UNICA CERTEZZA L’INTERESSE ANNUALE DEL DEBITO PUBBLICO
cento (100) milioni di euro!!!! NON BASTANO 10 imu annuali a persona !….pensiamo alla neve la caccia la pesca il campanilismo la geografia del territorio
…ma si !
A Matera la pensano diversamente dagli “esimi” professori da te citati, caro Piergiuseppe…Quella provincia è stata la prima e finora unica a muoversi per fare valere i principi della Costituzione di cui all’art.133, che stabilisce come devono essere mutate o istituite le Province (“il mutamento delle circoscrizioni provinciali e l’istituzione di nuove Province nell’ambito di una Regione sono stabiliti con legge della Repubblica su iniziativa dei Comuni, sentita la Regione Stessa”). Come tu sai meglio di me, il T.U.E.L. (Testo Unico degli Enti Locali) ha inoltre stabilito i criteri che si devono osservare per la revisione delle province, onde evitare che tale revisione possa pregiudicare la programmazione dello sviluppo economico in un determinato territorio o determinare il frazionamento di un Comune in più Province. Matera si è avvalsa dell’assistenza del Prof. Piero Ciarlo, ordinario di Diritto Costituzionale dell’Università di Cagliari, proponendo ricorso al TAR Lazio per l’annullamento del provvedimento del Governo (Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 20 luglio scorso in cui sono fissati i due famigerati parametri per il riordino delle province). Matera si sta quindi muovendo su un livello che nessuno qui da noi ha ritenuto di dover percorrere..come mai? Sono forse impazziti a Matera, sono dei meri illusi? Il Docente di Diritto Costituzionale sopra citato ha una fantasiosa lettura della Costituzione? Una cosa è certa: se il Tar Lazio dovesse dare ragione a Matera, questa Provincia dovrebbe sentitamente ringraziare. E’ notizia di ieri che la Regione Molise ha deliberato di promuove ricorso alla Corte Costituzionale, mentre la Provincia di Isernia vuole seguire Matera in un analogo ricorso al TAR Lazio…Qui si parla ancora di CAL, che è un organo di istituzione meramente regionale, che non mi pare abbia tra i suoi compiti quello di pronunciarsi sulla sorte (morte) di una provincia (per le sue funzioni, leggere la Legge Regionale n.4/2007 che lo ha istituito)…
Evidenzio (purtroppo) errore di numeri nel post di shadow nel quale indica in 100 milioni di euro gli interessi annui sul debito pubblico italiano…in realtà parliamo di 80 MILIARDI di euro con previsione di arrivare a 100 MILIARDI nel 2014 quando saranno più incidenti i livelli elevati degli spread sulle attuali emissioni…..che bel regalo per le future generazioni….invece di pensare a tutti i possibili modi di ridurre lo stock del debito (l’accorpamento delle province ha quel senso) ci preoccupiamo che gli spazzaneve debbano rimanere competenza delle province….non capisco quando si dice che “la provincia si è fatta in 4 per togliere la neve..”, a parte la considerazione di un’attività che gli compete e quindi non dovrebbe essere una sorpresa che abbia assolto a tale incarico, aggiungo: se un domani questo servizio dovesse essere gestito tramite altri enti territoriali (regioni, comuni) o addirittura da società private con la stessa o migliore efficienza/efficacia…….quale sarebbe il problema? Capite che se non mettiamo mano forte a ridurre la spesa pubblica corrente domani gli spazzaneve non avranno la benzina per lavorare???
@Luciano 33: Se il servizio pubblico di “spazzaneve” delle strade provinciale (e più in generale quello di manutenzione delle suddette strade) fosse affidato a società private, cambierà sicuramente, almeno, il fatto che quel servizio lo dovrà pagare lei, mentre adesso è gratis, proprio in quanto compito istituzionale.
mauro mariotti: GRATIS???? Mi vuole convincere che adesso è un servizio gratis mentre se fosse affidato ad un privato diventerebbe improvvisamente a pagamento?????? Certo, adesso non mi arriva la fattura a casa ma sappiamo benissimo che il costo di un servizio come questo è affogato nel peso (altissimo) della fiscalità generale (o nel taglio dei servizi forniti). Vede, è proprio questo il punto: io non voglio più avere servizi di cui non si capisce il costo effettivo e quindi il cittadino non ne vede la diretta quantificazione economica e non ne può valutare l’efficienza (che tendenzialmente nel pubblico è molto più bassa che nel privato). Sono ambiti che spesso servono alla politica solo per gestire a piacimento risorse pubbliche e mantenere consenso (a parte l’esempio della viabilità chiaramente parlo in generale di molte attività svolte dall’apparato parastatale). Figuriamoci quindi se non non concordo nell’accorpamento degli enti pubblici territoriali….ben vengano almeno quelli!
Mariotti pro domo sua (in quanto dipendente provinciale anche se prossimo a passare al comune di Civitanova).
Tutte, sopprimetele tutte, le province. Macerata per prima.
finalmente una proposta seria che ha un senso politico , amministrativo ed economico . Ha molto piu’ senso far nascere una provincia unendo due territori molto simili come il maceratese ed il fermano che dar vita ad una maxi provincia senza nessun denominatore comune .Condivido sotto il profilo tecnico le considerazioni del Dott Mariotti anche riferite al fatto che se una proposta di tal genere ( quattro provincie attraverso l’unione di macerata e fermo ) potrebbe avere qualche possibilità di accoglimento in deroga da parte del Governo . Possibile che tra i tanti attori politici presenti nel territorio maceratese Parlamentari,Presidente della Provicnia ,sindaci nessuno abbia avuto l’ardire di avanzare ufficialmente una proposta siffatta . Anche per vedere le reazioni sul versante fermano che , per quanto risulta allo scrivente , potrebbero essere ampiamente positive sia sul versante politico che dei cittadini . Su coraggio sarebbe una sortita politica che potrebbe scompaginare l’assurdo dibattito incentrato oggi su un inutile ricorso al TAR o alla Corte Costituzionale . E’ propiro il caso di dire politici , se ci siete , battete un colpo .
@Luciano33: io a febbraio ho fatto chiamare lo spalatpre (un enorme spalatore, mica un “bobbino” di quelli gestiti da singoli privati) messo a disposizione dalla Provincia e mi è venuto a togliere le tonnellate di neve che avevo dietro il garage, e non solo il mio, ma anche quelli di tutta la via e delle vie attorno…non ho ancora ricevuto alcuna fattura di questo servizio.. Affidiamolo ad una impresa privata, poi vediamo cosa ci arriva a casa….
@ luciano 33
Guarda bene sono CENTO MILIONI DI EURO gli interessi……..tanto 80 o 100 ormai non importa L’ITALIA E’ QUASI FALLITA !!! (se non lo é già)…l
Ma mi spiegate dove sta il risparmio se togliamo le provincie? Sono mesi che me lo chiedo!!!
Se le strade esisteranno ancora, le scuole staranno in piedi, la neve cadrà ecc chi dovrà fare quello che è attualmente compito delle Provincie? Ritengo siano gli stessi che lo fanno oggi o no! Allora se il risparmio è nel “Carrozzone POLITICO” sarebbe stato sufficiente non pagare i consiglieri provinciali, assessore e Presidente se non per le spese di trasporto e lasciarli al proprio lavoro quotidiano svolto prima dell’incarico. Non vi sembra che a risparmiare è solo lo Stato e invece al cittadino aumenteranno notevolmente la spese personali per andare a fare pratiche burocratiche ad Ascoli Piceno? (che se non sbaglio ha sotto tutti i suoi ponti il fiume Tronto che divide le Marche dall’Abruzzo? Da un’indagine economica publicata sui quotidiani recentemente risulta chiaro che la spese sostenute per spostare gli uffici, ampliare quelli necessari assorbire i nuovi impegni saranno di MOLTO SUPERIORI al risparmio ottenuto, Allora perchè non diminuire i consiglieri regionali, deputati e senatori? Perchè non abolire le auto BLU con le scorte? Questo SAREBBE IL VERO RISPARMIO, non abolire le PROVINCIE. Questo non si verifcherà mai perchè troppo semplice ed efficace. PENSATECI SU!
Buon intervento ma bisogna sempre ricordare che prima di tutti c’è il cittadino “normale” che è stanco di pagare tasse su tasse: oltre all’irpef regionale, irpef comunale ora con la provincia c’è anche il 3,5% che si paga sull’assicurazione, poi sulle bollette della luce ci sono delle tasse che vanno alla provincia di competenza.
Al cittadino va bene accorpare o non accorpare basta che non emergono nuove tasse. Tra gente che ha perso il lavoro e famiglie che hanno il reddito che il 50% va in tasse, NON SE NE PUO’ PIU’
A rigor di logica si può affermare che l’Irpef provinciale non andrà abolita perchè l’introito servirà o alla nuova provincia o alla Regione, perchè ripeto i compiti delle provincie QUALCUNO li dovrà fare o sopprimiamo tutti i servizi? Poi dovremo mettere più soldoni (noi cittadini) se è vero che la provincia di Ascoli è indebitata fino al collo. Perchè dovremmo pagare non gli sbagli loro oltre che per quelli dei nostri? E comunque dobbiamo ricordarci che i servizi vanno pagati da tutti nelle DEBITE PROPORZIONI in BASE AL REDDITO e questo in molti (EVASORI) non lo fanno. E’ chiaro che bisogna migliorare l’efficenza dei servizi stessi, me se li vogliamo li DOBBIAMO pagare.
Caro Dott. Mariotti,
si metta l’anima in pace: come può leggere, i maceratesi preferiscono lo smembramento all’ipotesi più logica (quella dell’accorpamento con Fermo). Riusciranno così a cadere in piedi (come Enrico Toti, ma senza stampella: quella, infatti, è già stata impegnata per tirare su qualche soldino).
“Con Fermo mai!”, dicono i campanilisti più integerrimi, che evidentemente non hanno realizzato come si starà sotto Ancona (eppure basterebbe vedere come ci hanno trattato da decenni per la Sanità, etc.)…
“Mariotti parla pro domo sua”, insistono i dietrologi di professione (ossia quelli che, a furia di guardare dietro, non vedono più davanti).
“Gli spalatori però sono gratis…”, come se potesse essere quello il rilievo a favore; e non piuttosto quello di un indotto economico come quello calzaturiero (e non solo) che nell’ipotesi di fusione delle due province si ricompatterebbe, divenendo così realmente competitivo e pericoloso anche per Ancona.
Che dire dunque? Forse citare il noto detto gergale: “Va male? Vaca pegghjo!”. Fine delle trasmissioni.
Macerata, i Maceratesi, i Comuni del comprensorio e i Politici che li rappresentano non valgono un kaiser e di conseguenza non contano nulla di fronte al resto della Regione Marche e di fonte al Bocconiano bollito.Quindi, vada come andrà…
@Luciano33
A proposito di spazzamento della neve (che voleva essere un esempio dei servizi in capo alla provincia) non credo proprio che sia scontato…. basti sentire chi, abitante in zona confinante tra due province, non ha visto lo stesso impegno da parte dell’altra provincia. io che viaggio molto per lavoro posso testimoniare che sia per quanto riguarda Ancona che per Fermo, passata la competenza delle strade di Macerata… non si camminava più per la neve.
@davoli
l’esempio della neve era per far capire che le cose (tutto sommato) nella provincia funzionano…. non è quello il criterio per basare la scelta di difendere la provincia. L’accorpamento con Fermo, però, non può allo stesso modo essere basato sul distretto calzaturiero che (in quanto distretto) per essere tale non necessariamente deve essere ricompreso in una unica provincia. Per far paura ad ancona non occorre accorpare il distretto. Basta farlo, crederci, promuoverlo e renderlo competitivo NEL MONDO, non nella provincia. Ognuno va per sè ed è questo il problema, non la provincia…….
@rapanelli
a forza di sputare su tutto e tutti si diventa poco credibili, peggio di chi si critica.
Faccio rispondere a Mago Zurlì da uno dei miei oltre 500 corrispondenti e-mail:
Titolo: DA QUALE PULPITO!
“Abbiamo letto su Cronache Maceratesi del giorno 11 settembre la proposta del Dott. Piergiuseppe Mariotti, già direttore generale della Provincia di Macerata nel precedente mandato a guida Silenzi, sulla legge di riordino delle Provincie e sulla riduzione della spesa pubblica.
“Peccato che quanto da lui proposto non coincida con la notizia di OGGI, cioè che il Presidente della Provincia di Fermo CESETTI ha deciso di ricorrere al TAR del Lazio, contro il Governo, per il mantenimento della SUA Provincia.
“Condivido, pertanto, il commento di contestazione fatto ieri dal cugino di Mauro Mariotti, che con competenza ha anticipato l’odierno ricorso al TAR del Lazio, deciso da Fermo (attualmente il Dott. Mariotti è ancora in servizio alla Provincia di Fermo).
“Premesso che la stragrande maggioranza dei cittadini è per la soppressione di TUTTE le Provincie e per una riduzione drastica di TUTTA la spesa pubblica, compresi GLI STIPENDI DEI BUROCRATI, che, probabilmente pure nel caso del Dott. Mariotti, possono superare anche i 150.000 euro all’anno, non si capisce come lo stesso, senza alcuna richiesta di approfondimento alcuno, possa aver avanzato una proposta “tecnica”, smentita dopo due giorni dal suo stesso Presidente della Provincia di Fermo con l’avvio del RICORSO al TAR del Lazio, sulla validità del contenuto dell’art. 133 della Costituzione e del TUEL, tuttora in vigore, ma evidentemente DIMENTICATA dal Direttore.
“Un augurio di BUON LAVORO al Direttore Generale, che – come da lui comunicato – a giorni si trasferirà presso la Segreteria del Comune di Civitanova Marche, guidata dal Vicesindaco Giulio Silenzi, sicuro di tornare al vecchio lavoro di fiancheggiatore del “DIVINO”, CON LA STESSA RETRIBUZIONE da TOP MANAGER, ora però pagata dai CITTADINI DI CIVITANOVA MARCHE, avallando come in passato la legittimità delle scelte politiche di Silenzi, che da Presidente della Provincia di Macerata hanno danneggiato in passato proprio la PROVINCIA DI MACERATA (Ponte di Villa Potenza, Ponte di Montecosaro – entrambi INCOMPIUTI – Valleverde con l’Urbanistica, Società partecipate Task, eccereta)…
“Giorgio, che ne pensi?
un Cittadino Normale.”
PERSONALMENTE NON PENSO UN BEL NIENTE, SALVO CHE PRIMA CI LIBERIAMO DI TUTTA QUESTA vecchia m…a partitica E MEGLIO RISOLVEREMO I NOSTRI PROBLEMI.
I MACERATESI E TUTTI NOI CONTIAMO COME IL DUE DI COPPE FIN DALL’EPOCA DELLE INCOMPIUTE DI MACERATA E DELLA CITTA’ DEI CENTOMILA DELL’ONOREVOLE CIAFFI.
ADESSO, PERDENDO PURE LA PROVINCIA, FAREMO “BINGO”!
@rapanelli
ribadisco….. a forza di sputare su tutto e tutti si diventa poco credibili, peggio di chi si critica
Gli attuali Amministratori (tutti?) e Politici (tutti?) in generale si sono dimostrati veramente poco credibili, nel migliore dei casi. Perché ci sono casi anche di Politici incapaci e Politici corrotti.
Qualcuno vorrebbe fare piazza pulita di “tutti” questi nostri amici con una bella sventagliata di mitragliatrice. Lo dice ogni giorno, ma non dice mai purtroppo con chi li vorrebbe sostituire.
Certo è molto più facile distruggere che costruire. Ci vorrebbe un “uomo forte” dice ancora il nostro amico castigatutti. Ma anche in questo caso non fa mai nomi.
Allora non ci rimane che sperare nella nostra povera e sgangherata democrazia e cercare tra le persone capaci ed oneste quelle da eleggere alle prossime elezioni. O no?
Ma non staranno bene neanche quelle, ancorché elette democraticamente, vogliamo scommettere?
@Gianpaolo
Ma è troppo chiedere che queste cariatidi della politica si facciano da parte? I giovani di buone speranze ci sono, solo che i posti sono occupati con le radici dai soliti. Quello che si chiede non è altro che riuscire a estirpalre…
@cavecanem. Per “fare” quello che dici tu, non basta chiedere. Non so quanti anni hai, ma forse conosci ugualmente Gaber. In una sua canzone diceva … libertà e partecipazione …
E a noi venivano i brividi, perché partecipavamo e ci sentivamo importanti e liberi.
Oggi tutti delegano. Protestano, ma delegano. A Civitanova Marche uno del Movimento 5S si lamentava che prima delle elezioi agli incontri erano in 200, subito dopo le elzioni, 50, ora sono i sei o sette.
Per mandare a casa gli incapaci e mascalzoni bisogna dare fiducia ai capaci e galantuomini, partecipando. Altrimenti se ne stanno a casa
Signore e signori, concentratevi vi prego: siamo tutti contro la casta, siamo tutti contro le “cariatidi politiche”(chissà tra tanti che scrivono incazzati quanti ce ne sono che li hanno continuati a votare) siamo per il risanamento della spesa ma…avete capito che le province non vengono abolite? Che esse conservano i servizi e i compiti loro assegnati? Che continuerete per mantenerle a pagare tasse e addizionali(che per i maceratesi aumenteranno visto che ci appiccicano ad un altro ente in forte dissesto economico) che sparisce solo la nostra di provincia? Che, visto che la futura manterrà i propri servizi li avrete a 100km di distanza? Che a ruota tutta un’altra serie di presidi e servizi emigreranno insieme ad essa? Che quando sarà il tempo vi chiameranno a rivotare per essa ma non sarà più la vostra? E mentre monti dice che deve risparmiare con Macerata e altri malcapitati invia 400mnl di euro alla Sicilia(statuto speciale per caità) che si è finita i soldi e si permette di mantenere 90 consiglieri regionali(pardon deputati) a 15000euro al mese e di tenere la sanità in quelle condizioni. Ma cos’è cari concittadini un’epidemia di tafazzismo?
ricevo e rigiro questa interessante notizia
Ecco cosa ha fatto il premier francese Hollande (non parole, fatti !!) in 56 giorni di governo:
· ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate.
· Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle “vetture aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, oppure è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”. Touchè. Via con le Peugeot e le Citroen. 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati “per aumentare la competitività e la produttività della nazione”.
· Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito “socialmente immorale”) ed ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione.
· Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido
e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali.
· Ha istituito il “bonus cultura” presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare soldi della spesa pubblica, dare un minimo contributo all’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale.
· Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici, sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate.
· Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): “chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve
agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare: prendere o lasciare”.
· Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme singole” in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finchè il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande. Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.
Risultato ???
Lo spread con i bund tedeschi è sceso, per magia. E’ arrivato a 101 (da noi viaggia intorno a 470). L’inflazione non è salita. La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.
Hollande è un genio dell’economia, o i nostri politici sono dei mafiosi e degli incapaci ??
@ el dindo
Verrebbe d dire: la seconda che hai detto….
🙂 🙂 🙂
Purtroppo però qui da ni la situazione è più complicata:oltre che mafiosi ed incapaci ci sono tanti, che fanno i finti tonti, perchè hanno molti privilegi (e fanno un sacco di favori agli amici, spesso con i denari pubblici) a cui non vogliono rinunciare..
Abbiamo, per mille motivi, in definitiva un paese di serie B (molto anche per colpa nostra) ma una classe politica da Interregionale, che pretende (con una squadra di dilettanti, di cui molti a corto di fiato e fine carriera) di muoversi sul mercato mnco fosse il Barcellona e di giocare (e STRAvincere) la Coppa Campioni
(poi, al solito, i nostri politici vinceranno solo la Coppa del Nonno, ma giureranno che vale 10 Coppe Campioni)
ma possibile nessuno capisca che quello che costa e ci farebbe risparmiare sono i vitalizi (da eliminare) e gli stipendi troppo alti dei politici (dalle regioni al governo) fatevi due conti!!!!!!
@ Gianfranco Cerasi, volevo precisare che l’ultima riga fa parte dell’articolo, non è la mia conclusione, anche se la condivido e condivido pure quello che dici tu. Anche per tante altre cose che scrivi su CM. Ciao