di Alessandra Pierini
Il Colle dell’Infinito deve essere stato quando Giacomo Leopardi rimirava da lì i monti azzurri e il paesaggio sconfinato un luogo silenzioso e pacifico, dove riflettere, ispirarsi e ritrovare in un attimo il contatto con la natura, di volta in volta madre o matrigna, in base allo stato d’animo del poeta, conosciuto in tutto il mondo. E’ facile immaginare che allora, da colle, lo sguardo di perdeva tutto intorno e i pensieri venivano disturbati solo dal vociare delle donne, dai suoni quotidiani del paese e poco altro. Oggi i tempi sono cambiati, è vero, ma quasi per miracolo (i grandi scempi edilizi degli anni 50, 60 e 70 non hanno riguardato il Colle) quei luoghi in cui Leopardi ha scritto una delle odi più conosciute al mondo sono rimasti pressochè intatti anche se le minacce a quanto si è preservato per due secoli non mancano. “Il Colle dell’Infinito è salvo” esultava lo scorso luglio Giacomo Galassi, assessore all’urbanistica del Comune di Recanati (leggi l’articolo), dopo l’approvazione del Piano regolatore da parte del Consiglio comunale. In effetti quel PRG prevede, per alcune delle proprietà del Colle dell’Infinito e della così detta Valle del Passero Solitario, lo spostamento in altre zone non a “rischio paesaggistico” delle cubature aggiuntive a cui gli stessi proprietari avrebbero avuto diritto in base al vecchio PRG del 1997. Lo stesso documento che è ora nella fase di osservazioni pubbliche, però recepisce alcune modifiche rispetto alla normativa vigente per le quali si rischierebbe addirittura la costruzione di 400 metri quadri di garage interrato.
Nella zona sud-ovest della città, infatti, ci sono alcuni fabbricati, proprio sulle pendici del Colle sul versante così detto “del Passero Solitario”, dove ai proprietari è permesso non solo il risanamento conservativo degli edifici, auspicabile e corretto purché nel rispetto degli alti valori paesaggistici e culturali ma, e soprattutto, una ristrutturazione con accorpamenti. Questa sarebbe esattamente l’intenzione di alcuni proprietari che avrebbero depositato un progetto che prevede la totale demolizione dei fabbricati esistenti e la ricostruzione totale con accorpamenti dei volumi esistenti con costruzione del garage che tutto sarà tranne che una fedele ricostruzione, accettabile in una zona come il Colle dell’Infinito.
Un altro elemento del Piano regolatore che fa quanto meno riflettere è il fatto che la zona “del Passero Solitario”, in gran parte di proprietà privata, viene definita “bosco e percorsi ecologici”(ex parco urbano) e non “agricola”. Questo vuol dire per motivi di pubblica utilità, questa zona potrebbe essere espropriata al fine di costruirvi edifici, chioschi, passeggiate attrezzate, punti di ristoro, attrezzature sportive.
Come se non bastasse il Comune di Recanati sta mettendo in vendita una scarpata a ridosso del Colle dell’Infinito e “Il Grottino”, locale finora di proprietà comunale, che merita di essere conservato e non tramutato. Il termine ultimo per depositare le osservazioni scade il 17 settembre. Finora la questione era stata seguita con particolare attenzione dal Fai (Fondo Ambiente Italiano), la delegazione di Macerata però non è più attiva per divergenze con la sede nazionale e per di più Stefano Papetti, per anni presidente del Fai regionale, è giunto al termine del suo mandato e ha lasciato il ruolo che lo ha visto in prima linea nella battaglia per la salvaguardia dei luoghi leopardiani. Ora toccherà alla nuova presidente, l’ascolana Alessandra Stipa Alesiani far sentire la voce dell’associazione a tutela di un bene universale.
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E ‘l tamponar m’è dolce in questo garage
io il mio contributo al comune di Recanati l’ho gia’ dato , ho pagato auna multa di 39 euro piu spese di notifica per aver superato di 2 km il limite massimo di velocita di 70km orari (sulla regina)
A distanza di anni occorre ammettere che avevano ragione i Sovrintendenti Scoppola e Lippi (peraltro, quest’ultima, unica sovrintendente autoctona) che volevano vincolare con procedura veramente singolare in modo monumentale il riconosciuto e dichiarato valore paesaggistico del Colle dell’Infinito. In materia di tutela delle aree della memoria leopardiana ma anche della ex Montedison di Porto Recanati sempre più inquinata, il vincolo di in-edificabilità deve assere assoluto e non relativo. Chissà se la promessa di cessione al patrimonio comunale del Nervi è mai stata onorata?
L’importante sarà antrpopizzare il paesaggio in qualità anziché in quantità!
Lasciate fare al PD, che sa cementificare la Natura e la Bellezza molto bene.
Naturalmente concordo con Gabor. L’importante è il come, poi il quanto ed infine il dove.