I Carabinieri della Compagnia di Tolentino in questi giorni hanno dato inizio ad una serie di controlli per verificare la regolarità nella gestione delle numerose “country house” e case per vacanze, che vengono affittate per brevi periodi a turisti stranieri.
I primi controlli sono stati eseguiti dai Carabinieri nei territori dei Comuni di Sarnano e Gualdo ed hanno interessato quattro “country house” di proprietà di cittadini britannici. L’operazione è stata compiuta dai militari della Stazione di Sarnano i quali hanno accertato che nelle strutture, tutte case di campagna ristrutturate e rese dimore di pregio dotate di piscina e di ogni altro confort, erano alloggiate intere famiglie di turisti inglesi che avevano prenotato la vacanza contattando direttamente i proprietari, ai quali versavano il corrispettivo, che si aggira sui 2000 euro a settimana, tramite bonifico su conti accesi presso banche britanniche.
I controlli hanno fatto emergere irregolarità amministrative e penali a carico dei proprietari delle strutture controllate. Infatti, nessuno di loro si è attenuto a quanto previsto dall’art.32 della Legge Regionale n.9/2006 e dall’art. 109 del Testo Unico della Leggi di P.S. che, rispettivamente, fanno obbligo al proprietario di comunicare al Comune il periodo di esercizio di tale attività e all’autorità di P.S. l’elenco delle persone alloggiate. A ciascuno è state elevata una sanzione amministrativa di euro 1000 ed inoltrata denuncia alla Procura della Repubblica.
Per quanto attiene l’aspetto fiscale, saranno svolti ulteriori accertamenti.
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Giustissimo. Poi bisognerebbe anche andare a vedere tutti quelli che, dopo aver preso finanziamenti a fondo perduto, ristrutturano la casa di proprietà e non iniziano MAI l’attività per la quale hanno avuto accesso ai finanziamenti.
ottimo.
La “perfida Albione” e’ sempre minacciosa….
Si vede che i gestori inglesi si sono “italianizzati”, hanno imparato a fare i furbetti e ricevendo i pagamenti “estero su estero” pensavano di farla franca…..
FORZA GDF !!!!
la scoperta dell’acqua calda….Era ora che cominciassero a bastonare.
Ma guarda ! Abbiamo insegnato qualcosa agli stranieri 🙂
Pensate che l’evasione sia solo in Italia ?
4 mesi fa gironzolando in Francia non mi sono stai emessi il 50% di scontrini/ricevute fiscali
Magari adesso si controlleranno anche quelli italiani.
kyaro
Era ora!
Adesso non fermatevi e continuate a controllare magari iniziando da chi affitta (in nero) un posto letto agli studenti… Macerata, Ancona e camerino ne sono piene…
Bene questi controlli, ma queste sono “cosucce” in confronto alle grandi evasioni del territorio: replico quanto detto sopra da chi mi ha preceduto gli affitti in nero agli studenti delle università di Macerata e Camerino.
Ma soprattutto controllare il centro commerciale dei cinesi a civitanova dove dove l’emissione di fattura è praticamente inesistente.
Da quello che leggo, se è vero che si tratta di country house, allora si tratta di vere e proprie strutture ricettive che hanno operato senza licenza, quindi senza iscrizioni al Registo Imprese, quindi senza neanche partita iva… Quindi, se è vero che sono country house allora è altamente probabile che hanno evaso.
Sempre seguendo quanto scritto possiamo fare anche due conti. 21/% su 2000 euro… quanto sono a settimana? e per quante settimane hanno affittato?
E quanti sono i country house nella provincia? Direi che è ora che la gdf faccia un controllo su tutte le case di campagna ristrutturate da cittadini comunitari, non ci sono solo gli inglesi.
Dovrebbe esserci una leggina che oltre a obbligarli a pagare le tasse e i balzelli che toccano agli imprenditori italiani, gli impedisse di incassare i loro introiti o parte di essi direttamente nella loro patria, ma qui si apre un’altro discorso per il quale nessuno più investe in attività in Italia portando denaro fresco, chi vuoi che ci venga a investire in un paese dove le tasse rasentano il 70% degli utili, la burocrazia è ottusa è confusa, per fare una qualsiasi attività devi pagare il ragioniere, il commercialista, il fiscalista, l’avvocato, l’impiegato dell’ente di riferimento, il tecnico della ASUR, l’assessore e il consigliere , il tecnico regionale, provinciale, comunale…..(sempre che non si trovi all’interno di qualche altro ente o comunità), ma chi glielo fa fare, infatti ora investono soltanto i mafiosi che devono ripulire denaro e non si fanno scrupoli di ungere le ruote giuste. Ma noi continuiamo a bacchettare come venissimo da Marte.
Dovrebbe esserci una leggina che oltre a obbligarli a pagare le tasse e i balzelli che toccano agli imprenditori italiani, gli impedisse di incassare i loro introiti o parte di essi direttamente nella loro patria, ma qui si apre un’altro discorso per il quale nessuno più investe in attività in Italia portando denaro fresco, chi vuoi che ci venga a investire in un paese dove le tasse rasentano il 70% degli utili, la burocrazia è ottusa è confusa, per fare una qualsiasi attività devi pagare il ragioniere, il commercialista, il fiscalista, l’avvocato, l’impiegato dell’ente di riferimento, il tecnico della ASUR, l’assessore e il consigliere , il tecnico regionale, provinciale, comunale…..(sempre che non si trovi all’interno di qualche altro ente o comunità), ma chi glielo fa fare, infatti ora investono soltanto i mafiosi che devono ripulire denaro e non si fanno scrupoli di ungere le ruote giuste. Ma noi continuiamo a bacchettare come venissimo da Marte.