(Foto servizio di Guido Picchio e Lucrezia Benfatto)
Stabilire se sia nata prima l’idea di Valleverde o quella dello svincolo di San Claudio è un po’ come capire se viene prima l’uovo o la gallina. Certo è invece che Valleverde per smettere di essere una grande incompiuta (leggi l’inchiesta) e per realizzare la vocazione per la quale è nata ha necessità dello svincolo di San Claudio. Altro punto non trascurabile è quello relativo alle risorse necessarie per realizzare l’eventuale opera viaria. Sono mesi che si parla di bilanci disastrati, di tagli governativi, delle enormi limitazioni poste agli enti locali attraverso il Patto di stabilità e anche se il neonato Comitato pro svincolo (leggi l’articolo) garantisce che le spese saranno coperte dagli oneri di urbanizzazione (tra i quali 14 milioni provenienti da Valleverde e 2 dalla lottizzazione Simonetti), in questa fase è giusto farsi qualche scrupolo in più rispetto al passato.
Il momento di crisi che stiamo attraversando non deve certo intimorire rispetto ad investimenti volti allo sviluppo futuro del territorio ma richiede più che mai lungimiranza nelle scelte. Quello che si chiede in questa fase delicatissima alla politica, agli amministratori,ai “palazzinari” e ai “capannonari” tutti è di proiettarsi almeno 20 anni in avanti per capire cosa effettivamente può offrire prospettive concrete che ci permettano di risorgere nei prossimi decenni. Se in passato la progettazione era sicuramente complessa, in questo secolo in cui i cambiamenti avvengono con una velocità frenetica tanto che in alcuni casi non si riesce neanche a coglierli mentre avvengono, figuriamoci cosa vuol dire riflettere su archi temporali tanto estesi. E’ questa però la chiave di volta per affrontare il futuro. I tempi elettorali (5 anni in cui si cerca di conquistare voti per ottenere un secondo mandato), unità di misura delle decisioni politiche, sono inadeguati rispetto alla programmazione e allo scatto in avanti che vengono richieste in questa fase. Un nuovo atteggiamento e un nuovo modo di guardare al futuro è indispensabile anche nel caso di Valleverde e dello svincolo di San Claudio.
Il primo a sperare che si cominci a guardare avanti è Enzo Reschini, diventato presidente del Consorzio Valleverde dopo le dimissioni di Graziano Pambianchi: «Abbiamo speso 13 milioni di euro per le opere di urbanizzazione, si buttano così i soldi? Siamo nell’assurdo, si scherza con i soldi e con i sentimenti degli altri. Su 67 lotti, 43 sono produttivi, tutti con proprietari. E’ un’area che può portare soldi e benessere, bisognerebbe sfruttare questa opportunità, invece siamo fermi in un laghetto, quello in cui finisce la strada a quattro corsie. A questo punto non avrebbero dovuto autorizzarci». Reschini sottolinea anche i problemi dell’economia: «Pesaro, Ancona, Ascoli e Fermo hanno tutte una zona industriale ben collegata, Macerata invece non ha niente mentre l’impresa locale maceratese ha alta tecnologia, sa fare e lavora senza sostegni. La politica è lontana dall’impresa, la nostra economia sta morendo, siamo in ritardo di dieci anni e continuiamo a parlare di una strada. Valleverde è finita da un anno e il Comune non l’ha ancora presa in consegna. Aspetto l’invito del Sindaco per sapere cosa ci aspetta».
Il sindaco Romano Carancini fa perno sul programma amministrativo: « La strada da percorrere – ci dice – è illuminata dal programma che prevede che le vie di accesso alla città devono essere privilegiate. Sono la Mattei- Pieve che si congiunge allo svincolo di Campogiano, il collegamento Montanello- Villa Potenza e lo svincolo di San Claudio. Una volta che ci siamo insediati abbiamo preso atto di una serie di situazioni che ci hanno portato a fare delle scelte. La Montanello-Villa Potenza può essere realizzata con due milioni di euro che sono fuori patto perciò immediatamente disponibili. Per quanto riguarda la Mattei-Pieve, l’intervento della Provincia ci dà grande soddisfazione e rende ancora più concreta la possibilità di ultimare l’opera, ora si tratta di capire come trovare i soldi necessari. Per finire rinnegheremmo noi stessi, se non ponessimo l’attenzione sullo svincolo di San Claudio, dove abbiamo già due milionni di euro della lottizzazione Simonetti. Lo svincolo deve essere fatto rapportandosi con gli altri enti. Ho grande rispetto per la Calvigioni che deve essere capita. A breve apriremo un tavolo per confrontare posizioni e prospettive con il Comune di Corridonia e la Provincia di Macerata per collaborare senza contrapposizioni. I privati possono avere un ruolo determinante. Per quanto riguarda l’inchiesta di Cronache Maceratesi su Valleverde, io non credo sia un’incompiuta. A mio parere lo è solo sotto il punto di vista della pianificazione intercomunale ma in realtà corrisponde alla prima parte di un’opera che si è fermata solo per questa terribile crisi che stiamo attraversando».
Se Romano Carancini è favorevole all’opera, Nelia Calvigioni, sindaco di Corridonia, ribadisce la sua posizione di forte contrarietà allo svincolo: «Finalmente con la ricostruzione della vicenda fatta da Cronache Maceratesi su Valleverde mi sono sentita capita. Tra il 2003 e il 2004 fu firmato l’accordo di programma tra provincia e Comune di Macerata per lo svincolo e il protocollo d’intesa con il Comune di Corridonia. Già nel 2005, però, l’Anas aveva comunicato che non avrebbe finanziato lo svincolo di San Claudio. Io sono diventata sindaco nel 2007, a cose fatte ma questo non vuol dire che ripudio ciò che è stato fatto dai miei predecessori. Il protocollo oggi non ha più valore perchè le condizioni sono cambiate ma è evidente che questa viabilità non risolve i problemi alla mobilità provinciale ma risolve i problemi della viabilità di Valleverde che è oggi davvero un’incompiuta. Il Comune di Corridonia è stato lasciato solo ad affrontare la questione viabilità dell’intera provincia ma non ci sottraiamo a ciò che è di nostra competenza, sempre facendo i necessari conti con il bilancio. Intanto noi abbiamo migliorato la viabilità ma per risolvere i problemi sono necessari il nuovo ponte su Chienti e lo svincolo di Campogiano, non lo svincolo di San Claudio».
La vicenda Valleverde e svincolo di San Claudio coinvolge anche diversi imprenditori che hanno investito nella lottizzazione e si ritrovano, a distanza di nove anni, con il cerino in mano, senza poter intervenire per modificare la situazione.
Giancarlo Cossiri dell’IFI ha acquistato un lotto ma non ha ancora iniziare a costruire la nuova sede per la sua azienda che ha dovuto trasferire altrove. «Non ho aderito al Comitato pro svincolo – spiega – non perchè non voglio lo svincolo ma perchè non capisco il senso di un comitato rappresentato da Graziano Pambianchi che per anni è stato presidente del Consorzio Valleverde fino alle sue dimissioni. Mi sento preso in giro.Non capisco poi questa fuga in avanti: prima dobbiamo terminare il primo step e il Comune prenda in carico la lottizzazione poi proseguiremo con l’obiettivo dello svincolo. Nel frattempo sono 9 anni che aspetto il mio lotto, ho dovuto fare un altro investimento per far sopravvivere la mia azienda. Ho la licenza edilizia in mano quando il lotto non mi è ancora stato consegnato. Dov’è la logica?»
Se la prende con la politica Franco Mercuri della Orim metalli: «Ho deciso di non far parte del comitato pro svincolo perchè l’azienda mi chiede in questa fase presenta costante e grande concentrazione. Sono ovviamente interessato che Valleverde parta. Quando ho fatto l’investimento mi avevano detto che ci sarebbe stato lo svincolo se no, probabilmente, avrei valutato diversamente il da farsi. La mia azienda rappresenta nel suo piccolo un’eccellenza, ci siamo inventati un lavoro e potremmo crescere. Abbiamo dovuto stanziare risorse importanti per la messa a norma della struttura, in attesa di Valleverde, e se mai ci dovessimo trasferire, butterò via tutto. Sono soldi che mi avrebbero permesso di crescere e svilupparmi. In tutta questa storia, ciò che proprio non condivido è la cattiva gestione politica. Quando un imprenditore prende una decisione, la porta avanti fino alla fine. Non mi sembra che la politica stia facendo lo stesso. Devono capire che hanno dato il via ad una cosa e gli impegni presi vanno rispettati. Si parla della possibilità che Macerata diventi parte della Provincia di Fermo. Magari, almeno eviteremmo un ente inutile».
Sulla questione interviene anche Massimo Pizzichini dell’Udc: «In relazione allo svincolo di San Claudio, come gruppo consiliare UDC sosteniamo che pur considerandolo una necessità reputiamo che in un momento di crisi in cui i fondi per interventi pubblici non ci sono occorre darsi delle priorità». L’Udc, inoltre ritiene necessaria la bretella Mattei -Pieve: «è funzionale all’uscita in località Campogiano di Corridonia di prossima realizzazione da parte della società Quadrilatero e che ha il compito di collegare le vallate del Potenza e del Chienti e meglio servire il Centro Fiere di Villa Potenza così da risolvere le problematiche viarie di Piediripa, Sforzacosta, Santa Lucia e trovare la soluzione per l’annoso problema del passaggio a livello di Via Roma.La precedente Amministrazione Meschini si era impegnata in proprio per la realizzazione della bretella in questione, ora alla luce del bilancio appena approvato con inserimento di finanziamenti insufficienti, e alla luce dell’ordine del giorno del PD, si può ravvisare un certo disinteresse da parte della Giunta Carancini per la bretella Via Mattei La Pieve, proprio quando le Amministrazioni provinciale e regionale hanno inserito in bilancio somme ingenti per la realizzazione di tale bretella.La preoccupazione è che alla luce di una scarsa disponibilità finanziaria l’Amministrazione Carancini non riesca a portare a casa né la bretella Via Mattei – La Pieve né l’uscita di San Claudio.»
***
Di Valleverde e svincolo di San Claudio si è inevitabilmente parlato anche nel corso dell’incontro “Consumo del territorio e legislazione di salvaguardia”, organizzato dal “Circolo della Rosa”, momento che ha preso spunto dallo studio degli architetti Ilenia Pierantoni e Andrea Renzi i quali, dopo aver pubblicato la loro analisi su Cronache Maceratesi (leggi l’articolo), nel corso dell’incontro pubblico hanno sottolineato ancora una volta come nella vallata del Chienti le aree edificate e quelle edificabili rappresentino una percentuale consistente del territorio e all’aumento di costruzioni non corrisponde nè un aumento demografico, nè di produttività.
Ha analizzato la questione dal punto di vista legislativo l’avvocato Bruno Mandrelli, analizzando l’inadeguatezza di certe norme in tema di programmazione urbanistica: «Ad esempio è bastato un capoverso in un comma di un articolo di una legge varata dal governo Monti per trasferire la competenza in materia di regolamenti edilizi alla Giunta Comunale anzichè al consiglio». Mandrelli ha anche parlato delle difficoltà pratiche: «Ad esempio a Macerata abbiamo un piano regolatore che aveva come obiettivo una programmazione trentennale. Negli anni però non c’è stata la crescita demografica attesa poi ci si è accorti che la casa può essere fonte di ricchezza per il Comune e prende il via il Piano Casa, tutte cose che ho votato ma che poi non hanno prodotto i risultati sperati. credo sia necessario risvegliare la coscienza politica, intesa nel senso più alto del termine perchè i singoli possano poi trasmetterla in ogni ambito».
Mandrelli ha anche raccontato episodi della sua esperienza di assessore: «Venticinque anni fa visitai ad Issy Les Moulineaux dei nuovi quartieri, erano completamente disabitati nonostante tutto fosse a posto. mi dissero che non ci abitava nessuno perchè mancavano due tombini. Proposi di applicare una norma del genere a Macerata perchè nessuno andasse ad abitare in quartieri non completati ma nulla fu fatto. Dieci anni fa invece proposi di obbligare nelle nuove costruzioni un doppio scarico per i servizi ma mi risposero che una norma del genere avrebbe ferito gli imprenditori che avessero già fatto delle scorte di materiali».
Incisivo l’intervento dell’architetto Marta Massetani: «Abbiamo visto quanto incide il consumo di suolo sul nostro territorio e l’impronta ecologica (l’area biologicamente produttiva necessaria per rigenerare le risorse consumate da una popolazione umana e per assorbire i rifiuti prodotti) per mantenere quanto costruito richiederebbe un territorio 40 0 50 volte il nostro. Continuiamo ad occuparci non di risorse primarie, quale è ad esempio l’acqua ma solo di secondarie. Non ci occupiamo di un sistema viario ottimale ma di uno svincolo. Non abbiamo costruito case per chi ne aveva bisogno ma le abbiamo costruite e basta. la conseguenza è lo scollamento tra i fini della crescita e il benessere sociale, a questo va aggiunta la mancanza di una legge urbanistica, l’assenza di una pianificazione su area vasta (consideriamo che la città di Monaco ad esempio non può pianificare) e il costo per gli espropri. Mentre la Francia espropria a 2 euro al metro quadro, noi paghiamo ben 50 euro al metro quadro. Tutti questi elementi trovano concretizzazione nella Minitematica che ne è l’esaltazione visto che è una maxi variante su interessi specifici e per lo più individuali senza tener conto di quelli comuni. In controtendenza con il Governo regionale che preferisce non regolarizzare la situazione stiamo raccogliendo firme con la proposta di legge di iniziativa popolare sul governo del territorio».
Arrabbiato, ma rassegnato l’intervento dell’ex assessore Claudio Fraticelli: «Macerata è retta da un cartello di palazzinari che opera a stretto contatto con la politica creando così un monopolio economico».
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La ricostruzione dell’avvocato Giuseppe Bommarito sulla vicenda Valleverde:
-La prima puntata (leggi l’articolo)
– La seconda puntata (leggi l’articolo)
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Va Via Pambianchi entra Reschini .
Il nuovo che avanza ….
Ahahah !!!
Sempre piu’ Vallegrigia !!!!!
Più guardo le foto, più mi convinco che dovrebbero farci un aeroporto.
E’ l’unoco modo per non sprecare il lavoro fatto e l’asfalto utilizzato.
Lo svincolo di S. Claudio? Forse nemmeno i nostri pronipoti lo ricorderanno.
Reschini, che è di Corridonia, si è dimenticato di dire che anche Corridonia ha una zona industriale ben collegata. Perché non si presenta come candidato sindaco alle prossime amministriative di Corridonia e mette nel suo programma la costruzione dello svincolo di S. Claudio a spese dei contribuenti di Corridonia? Vedremo quanti voti prende.
Questo è giornalismo! Proprio questa mattina mi cadevano le braccia leggendo le solite storie in alcuni quotidiani locali, ricchi di titoli eclatanti, ma quasi sempre contraddittori con quanto scritto negli articoli che seguivano. Scrivono grosso per non scrivere nulla.
Ora cari signori se volevate sapere qualcosa sulla Lottizzazione Valleverde e argomenti collegati siete serviti. Non ci sono più attenuanti per interventi non documentati.
Grazie a CM, all’Avv. Bommarito ed ora alla Sig.ra Pierini, possiamo dire che il cerchio è chiuso, o quasi.
Per i soci del Consorzio spero che la nave non affondi, ma devono fare presto. Capitan Schettino sta scappando, dopo che i topi hanno fatto le “valigie” da un pezzo.
La cambusa è vuota, che si salvi almeno quella.
Quota ogni parola scritta da Robert… Stavolta siamo proprio d’accordo e spero che i maceratesi approfondiscano queste tematiche sempre ben illustrate da CM invece di parlare di pseudo storie gossippare a sfondo sessuale.
@ filosofo
Se avessero realizzato un a asfaltatura a prova di jumbo, invece che a prova di camion, sarebbe evidente uno spreco enorme di soldi…
In questi tempi bui cerco invano sprazzi di luce ma, non so, non riesco a trovarli nemmeno mettendoci tutta la buona volontà. Non mi piace la polemica sterile, ma quando leggo i commenti della nostra Classe Dirigente (politici ed imprenditori) mi cascano le braccia.
Per i nostri imprenditori. Sulle osservazioni del Sig. Reschini non mi soffermo nemmeno tanto mi sembrano risibili. Ne cito solo una. Dice il nostro: “si scherza con i soldi degli altri”. Con quali soldi? Quelli di chi ha comprato i lotti o quelli che surrettiziamente si sarebbe dovuta accollare la collettività se non ci si fosse messa di mezzo la crisi economica, la vittoria elettorale della Calvigioni e la sconfitta di Capponi?
Per il Sig. Mancini: lei quando le è stato prospettato l’affare ha pensato all’espansione della sua attività oppure è stato invogliato dal costo particolarmente interessante dei lotti (sempre che si fossero addossati ai cittadini i costi del collegamento viario)? Anche questo secondo ragionamento è legittimo; ma è più da trader che da imprenditore. Stavolta è andata male!
Per il politico Sig. Mandrelli. Apprezzo la sua onesta intellettuale, ma nel suo sintetico resoconto leggo la cifra di un fallimento politico: o cercate di cambiare le cose a costo di “farlo con il coltello fra i denti” oppure andavene. Cosa state a fare? La foglia di fico per tutti quelli che si sono arricchiti con operazioni simil Vallevere?
Se avessero realizzato un a asfaltatura a prova di jumbo
@ Gianfranco Cerasi. Non dico che ci debbano atterrare i Jumbo, cioè i vecchi B747, perché quelli sono i Jumbo, ma sicuramente un Crj o un Atr42 o un Dornier 38 o anche un B737 o A319 ci potrebbero atterrare. Sono aerei che atterrano e decollano con meno di 1500 metri di pista. Te lo assicuro io, che sono del mestiere.
Per quanto riguarda la capacità di resistenza di quelle strade… hai ragione tu, mi sa che non sopportano neanche il peso di un camion.
si scherza con i soldi degli altri
Normalmente gli imprenditori dovrebbero tenere a propro carico il rischio di impresa, compreso il rischio di perdere soldi. Non possono pensare che sia la collettività ad assumersi il rischio, mentre i guadagni vanno nelle loro tasche. Come dice Alexis, stavolta è andata male, andrà meglio la prossima (lottizzazione), se ci sarà.
Io sono di Corridonia e lo svincolo a San Claudio per rovinare uno dei pochi angoli belli del nostro comune non ce lo voglio. Se volete fare i soldi, voi maceratesi, andate da un’altra parte. Giù le mani da San Claudio!
Il Sindaco Carancini dice:” dove abbiamo già due milionni di euro della lottizzazione Simonetti. ” Cosa non vera in quanto è dal 2010 che si dovevano chiedere tali oneri alla Simonetti ma ancora non è stato fatto, pare per una dimenticanza degli uffici. Resta il fatto che Macerata ha bisogno di queste tre importanti opere infrastrutturali: lo svincolo di San Claudio, il collegamento Mattei- Pieve ( accordo di programma del 2009/2010 tra Provincia-Comune e Regione come è stato eletto Carancini i fondi sono stati spostati), e il completamente della rete viaria a villapotenza. Se non verranno realizzate queste opere Macerata è votata all’eterno isolamento. Per quanto mi riguarda Valleverde poteva essere una grande opportunità di crescita per la città e soprattutto di lavoro per i giovani, visto che la nostro tessuto sociale sta invecchiando ed abbiamo l’indice di natalità più basso di tutta la provincia, segno che le famiglie giovani si insediano da altre parti.
@Panoramix
..Io sono di Corridonia e lo svincolo a San Claudio per rovinare uno dei pochi angoli belli del nostro comune non ce lo voglio. Se volete fare i soldi, voi maceratesi, andate da un’altra parte. Giù le mani da San Claudio!
Invece la lottizzazione Damen a San Claudio ( 30 ettari, prima agricoli, poi edificabili) le sta bene visto che è stata approvata dal comune di Corridonia nel 2008 ?
@Jordan P. Non mi sta bene per niente. Ho protestato anche per quella. Ma ora si parla di svincolo e per quello, mio caro, non ci sono scuse. A Corridonia non serve, tanto mi basta, passate da un’altra parte voi maceratesi!
Benissimo facciamo due conti: i tecnici e i politici si sono arricchiti secondo voi. I tonti hanno comprato i lotti e i giochi sono fatti. Per voi, quindi, la soluzione è tenersi Valleverde così, violentata dalle strade, con le urbanizzazioni completate e tanti lotti da ammirare nella loro sterilità. Bel paese di cervelloni…accidenti vi stimo per l’acume!
Non vi scaldate troppo, lo svincolo a San Claudio se non lo fa l’ANAS non lo fa nessuno. Mettetevi il cuore in pace. Unica soluzione riconvertire la lottizzazione. Via attività commerciali, via cubatura, un bel parco e ……. equa spartizione del danno tra i soci e chi ha garantito loro ciò che non poteva essere garantito.
mmm….si un bel parco! Con strade a 4 corsie e parcheggi a gogò! Ottima soluzione! Non ci voleva molto per suggerire una soluzione così azzeccata…direi da vero paesaggista. Complimenti. Ovviamente il mio è sarcasmo.
a zappare la terra come si dice da me
@Panoramix
non ho ben capito se è contro lo svincolo perchè è un ambientalista che vuole conservare un angolo di verde o non lo vuole per far dispetto a quelli di Macerata. Se sarebbe servito a Corridonia, la cosa avrebbe avuto un altro peso o no? ……A Corridonia non serve, tanto mi basta, passate da un’altra parte voi maceratesi!
Il PD lancia il nuovo slogan elettorale: “Com’è bello costruire in una Valleverde”
Certo, se penso agli imprenditori che hanno investito sul progetto…
mettetevi nei panni di uno di loro e immaginatevi come reagireste. Poi – leggendo gli interventi nell’articolo – vedo che ci sono anche pareri diversi all’interno e non solo nei riguardi delle amministrazioni.
Mi viene da concludere solo una cosa: questa è una città maledetta, che non sa puntare sull’ambiente almeno quanto non sa puntare sull’industria. Sono sempre più avvilito e convinto che Macerata sia un equivoco, quindi ben venga la decisione del Ministero di sopprimerla (almeno come provincia: a sopprimerla come città ci stanno pensando con dovizia gli amministratori degli ultimi trent’anni e i cittadini che li continuano a votare).
@bertap……. Di quello che ho scritto hai capito solo che suggerisco di fare “anche” un parco magari con attrezzature ricettive aggiungo. Se sei così intelligente suggerisci tu qualcosa. Secondo te lo svincolo se non lo finanzia l’ANAS si realizzerà? E per raggiungere un parco bisogna utilizzare una mulattiera e parcheggiare sui campi?
Non si dia troppa preoccupazione Sig. Davoli. Di imprenditori che hanno investito in Valleverde perchè avevano necessità di sviluppo delle loro aziende ve ne sono pochi. La maggioranza pensava di poter lucrare sul valore aggiunto che sarebbe arrivato mettendo sulle spalle della collettività le opere viarie. Tutto il castello di carta si reggeva su questo piccolo architrave.
Caro Jordan P
San Claudio è un paradiso che potrebbe valere quanto Urbisaglia , sotto ci sono intere rovine non scavate (ci sono rilievi in proposito), non va deturpato con uno svincolo, specie se questo serve per fare una zona industriale inutile e nuova a due passi. Ecco perché.
Certamente lo scenario non è dei migliori.
Polo nato come Industriale . e per il momento di Industriale c’è ben poco
Le prime ad aver finito gli impianti e in attesa di collaudo sono –
Una la CGIL-che produce si ma solo il suo reddito .
e l’altra la Ditta Dinamica—Azienda prettamente commerciale ,
Le altre ??? BHO ????
Il comune di Macerata che rischia di entrare in collisione con quello di Corridonia per
Decidere a chi competono le spese per la realizzazione dello svincolo.
Pambianchi che si dimette e il suo posto lo va a coprire -un altro che non tira se non coglie– ma non per uno bensi per tre ..
I Pakistoniani che minacciano barricate contro gli Albanromeratesi –
Carancini che dice di voler fare dei lavori pagandoli con 2.000.000,oo di EURO che la Pantana dice che invece non ci sono.
Ricotta e Pambianchi che costituiscono il comitato per < Valleverde SI >
Tutti gli altri che mantengono il < Valleverde No >
Monti che va a vedere i conti della Sicilia e forse al ritorno si ferma pure a Macerata…
La Lube Volley che è di Treia
No la Lube Volley è di Macerata
La maggioranza che fa opposizione a se stessa
La minoranza che fa opposizione anch’essa a se stessa.
Macerata opera Festival che è bella
No Macerata opera Festival che invece è brutta
Dante Ferretti cittadino onorario
No Dante Ferretti è già cittadino ..
Terreni che costano 35.000,oo Euro che il Comune voleva acquistare al prezzo simbolico di 1.900.000,oo Euro
L’Ircer che vende sue proprietà per 16.000.000,oo di Euro – ma alla cassa non entra neppure un centesimo – anzi bisogna sborsarne di tasca propria altrimenti qualcuno rischia di non guadagnarci .
Il Palazzetto che si poteva avere gratis e invece si discute ancora se l’ampliamento lo deve fare la Lube oppure il Comune
La piscina????
—— aho sapete che ve dico <????
Me so stufatu qua non se finisce più….
MA CHE BORDELLO !!!!!!!!
Alcuni considerazioni sparse e la convinzione che Valleverde non ha futuro.
Enzo Reschini, diventato presidente del Consorzio Valleverde: …Su 67 lotti, 43 sono produttivi…
I rimanenti 24 lotti (circa il 35% della intera lottizzazione) dunque di che natura sono?
Non credo a scopo commerciale, comunque troppo distanti dall’eventuale svincolo della superstrada per attirare investimenti delle multinazionali (Calvigioni docet) e troppo periferici perché una imprenditoria locale li trovi attraenti.
Quindi o i 24 lotti non sono stati ancora assorbiti dal mercato o sono destinati ai servizi ed allora è probabile che per questi la priorità non sia lo svincolo di S.Claudio ma un rafforzamento delle infrastrutture viarie con Macerata.
Il sindaco Romano Carancini fa perno sul programma amministrativo: « La strada da percorrere – ci dice – è illuminata dal programma che prevede che le vie di accesso alla città devono essere privilegiate…… per finire rinnegheremmo noi stessi, se non ponessimo l’attenzione sullo svincolo di San Claudio….
Il sindaco Carancini, che pure ha annunciato l’intenzione di (ri)aprire un tavolo per la definizione di un accordo sulla realizzazione dello svincolo, cita lo stesso come terza priorità tra i bisogni più impellenti per risolvere i problemi di viabilità insistenti sul capoluogo.
Se a questo si aggiunge il ribadito niet della Calvigioni, e il rimanere alla finestra di Pettinari, non vedo proprio futuro per questo svincolo.
Entrambi gli investitori intervistati mi sono sembrati straniti di brutto, e la sensazione è che sia un comune sentire. Non mi meraviglierei che tutto finisse in carte bollate il che significherebbe la pietra tombale su tutto il progetto Valleverde.
Mandrelli poi, pur volando per altri lidi, con il suo mea culpa (onesto) in fin dei conti ammette che la cosa non ha futuro.
Il tutto l’ho letto così.
Io a Valleverde ci realizzerei varie culture agricole dove tutti gli impiegati e politici della provincia ,comune e uffici vari potranno zappare la terra e rendersi conto come é dura la fatica .A Macerata non devono togliere solo la provincia ma anche il comune .E piantatela di dire cavolate :areoporto ,rovine,deturpare con lo svincolo,non ce lo voglio valore aggiunto a discapito della collettivita’.Se non sbaglio l’economia di una citta’, di un paese viene dall’impresa oppure forse dal pubblico. Diventate anche voi imprenditori artigiani, commercianti ecc poi ne riparliamo.
Poi per ultimo mettete il vostro nome sui commenti abbiate il coraggio.
La lottizzazione Valleverde è un progetto antistorico.
E gli ideatori di questa follia lo sanno bene.
Nonostante ciò continuano imperterriti ad illudere chi ha investito acquistando i lotti per fare una mera speculazione immobiliare dicendo che il problema del mancato decollo della lottizzazione è lo svincolo di San Claudio.
La DC di una volta era clientelare con l’edilizia, ma aveva il senso del peccato.
Oggi troppi politici e progettisti hanno perso ogni decoro e pudore nel mescolare affari e politica
Mi sembra che la posizione del sindaco Nelia Calvigioni sia INEQUIVOCABILE e – da sondaggi fatti in tempi non sospetti (ALCUNI ANNI FA) a Corridonia – lo Svincolo di San Claudio NON INTERESSA LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CITTADINI DEL CAPOLUOGO.
Quindi, guai a parlare DI TIRARE FUORI I SOLDI.
Sul discorso Svincolo di San Claudio il sindaco Calvigioni avrebbe oltre l’80 per cento dell’appoggio dei suoi concittadini, COMPRESO IL MIO, PER QUEL POCO CHE VALE.
Chi MI preoccupa è il vicesindaco ed assessore ai Lavori Pubblici PAOLO CARTECHINI, del PD, in grossa affinità con il nuovo presidente del Consorzio Valleverde ENZO RESCHINI…
Il PD di Corridonia, parte determinante dell’amministrazione comunale sostiene il sindaco Calvigioni, oppure è d’accordo con il PD di Macerata? Apra la bocca sull’argomento – per favore – il segretario cittadino del PD TIZIANA MERCURI…
Stessa richiesta la rivolgo al capogruppo di “Corridonia Città Virtuosa” ALBERTO RITA: sullo scottante argomento non può continuare a tacere…
Dato che il capogruppo della Lista Civica ENZO SALVUCCI ha già detto la sua.
Sempre da sondaggi di questi ultimi tempi, la gente vede positivamente LO SVINCOLO DI CAMPOGIANO, con relativo PONTE e collegamento VIARIO con Macerata: UNICA OPERA FUNZIONALE PER FARE USCIRE MACERATA DALL’ISOLAMENTO E DETERRENTE CONTRO LE MIRE ESPANSIONISTICHE PER STRUTTURE BUROCRATICHE PROVINCIALI DI CIVITANOVA MARCHE.
Come non dispiacerebbe un allargamento del ponte sul Chienti e (ma ciò riguarda Macerata) UNA PIU’ FUNZIONALE ROTATORIA A PIEDIRIPA.
E la patata bollente di Vallescura? SE LA CAPINO QUEI POLITICI, QUEI TECNICI E QUEGLI IMPRENDITORI CHE L’HANNO VOLUTA.
Alla fine, probabilmente, sarà LA MAGISTRATURA A FARCI VEDERE CHIARO SU QUESTA ASTRUSA VICENDA.
Sauro Ferranti, nessuno ce l’ha con te quindi per favore ora non fare il galletto.
A Valleverde ci realizzeresti varie colture agricole?
C’erano già.
Per fare zappare la terra e rendersi conto come è dura la fatica?
E che ne sai se chi critica Valleverde non abbia i calli alle mani e nonostante questo viva nell’incertezza di chi non può gestire quello che accadrà domani.
I problemi dei tuoi dipendenti tu li conosci?
Diventate anche voi imprenditori artigiani, commercianti ecc. ?
Fallo tu l’operaio a 1200 euro al mese e magari ti torna la voglia di ritornare a fare l’artigiano.
Scusa Sauro ma te l’hai tirata, i bersagli delle tue contumelie magari anche giustificate dovrebbe essere altri.
gli imprenditori sono giustamente inferociti, ma se la devono prendere prima di tutto con loro stessi, per aver dato troppa fiducia a persone che hanno pensato solo ai propri interessi e non si sono fermate quando lo potevano ancora fare, quando invece di accordi fumosi, occorreva che qualcuno mettesse i soldi nel piatto, per completare un’opera altrimenti monca.
in ogni caso nessuno dica che l’operazione, per la maggior parte degli investitori, non sia nata che come “speculativa”. basta leggere i pochi vincoli imposti ai soci.
se qualcuno suggerisce di riconvertire la lottizzazione lo fa anche per il bene degli imprenditori forse. rinunciando alla edificabilità di una parte delle aree e facendo una sorta di perquazione del valore negativo risultante tra tutti i soci, si potrebbe limitare il danno.
Ma il lavoro fatelo fare ad altri tecnici o agli stessi solo se lavorano gratis.
A Valerio ,io non me la prendo con gli operai ma con quella massa di burocrati politicizzati che bloccano qualsiasi iniziativa di impresa.Iproblemi dei dipendenti credo di conoscerli ,lo stipendio di 1200 euro non dipende solo dal datore di lavoro.Ma i problemi di un medio,piccolo datore di lavoro tu li conosci?
E che ne sai se chi critica Valleverde non abbia i calli alle mani.Da come qulcuno si esprime.con parole da filosofo : non penso proprio.
Non sprizzo intelligenza da ogni poro certamente ma ne ho abbastanza da capire che quell’area ormai, che ci piaccia o no, è stata violata. Fare la guerra alle diaboliche menti che l’hanno partorita resta solo un atteggiamento sterile e populista. chi aveva da incassare ha incassato, chi aveva da speculare ha speculato, chi aveva intenzione (da sano imprenditore) di allargare ed efficientare la sua impresa è rimasto inzippato! Si, accetto la sida, proponiamo noi una soluzione alla catastrofe invece di sprecare parole che non servono a nessuno se non a soddisfare il personale bisogno di sfogarsi. Ma proponiamo soluzioni reali non frutto di fantasie da romanzo verde. L’ambiente va salvaguardato e goduto, i lotti ci sono, le infrastrutture oramai anche. Ridimensioniamo la cubatura e a fronte di imprenditori non più convinti del proprio lotto, diamo loro la possibilità di convertire sup. edificabile in verde pubblico con un risarcimento a carico del comune (potrebbe trasferire il guadagno sul costo di costruz a chi si libera del lotto, almeno in parte). Abbiamo imprese leader nella green economy nelle Marche che lavorano nel mezzo di parchi fantastici. Rivediamo la destinazione dell’area ma stravolgiamola di quel tanto che la renda ancora una Valle Verde. Di imprenditori che hanno serie intenzioni lì ce ne sono, informatevi. lo svincolo purtroppo è necessario…morale della realtà. A cecco chiedo scusa per il tono, il mio lato passionale ha preso il sopravvento, ma spero vivamente che l’Anas e qualcunaltro si decidano …
nessun problema bertap. mi scuso a mia volta e, come si dice in gergo “quoto” con un bel pollice verde il tuo intervento. mi sembra che anche altri (robert?) si stiano orientando verso l’idea di riconvertire almeno in parte la lottizzazione. vedremo
Sono completamente d’accordo con Giancarlo Cossiri!: quando intorno ad un tavolo in cui si dovrebbero affrontare e risolvere i problemi di Valleverde e tra i promotori del Comitato vi sono quei politici che per decenni hanno governato – direttamente o indirettamente – Macerata, aggravando i problemi non solo di viabilità,, beh! allora c’è aria di portata in giro!
QUI, SE ZOMPA VALLEVERDE, VA A FINIRE CON QUALCHE SUICIDIO.
Caro Giorgio,
aspettiamo con ansia. Non si può sempre speculare sulla collettività e l’ambiente e pretendere di avere anche ragione!