di Mauro Nardi
Ha perso la vita questa notte, in un terribile schianto a Recanati, Sara Montani, 19 anni di Treia. La ragazza viaggiava a bordo di una Ford Fiesta condotta dall’amico L.M., anche lui diciannovenne e residente a Montecassiano. Nell’auto altri tre ragazzi tra i quali C.M., 19 anni, amica del cuore di Sara, con i quali la giovane stava raggiungendo le località di mare per trascorrere una serata all’insegna dell’allegria e della spensieratezza. Proprio pochi giorni fa, infatti, aveva concluso il suo ciclo di studi superiori, sostenendo l’esame di maturità al liceo scientifico Galileo Galilei di Macerata. Lo schianto è avvenuto poco prima della mezzanotte nel tratto di strada compreso tra l’Oleificio Bartolini e il ponte sul Potenza. Non si conoscono ancora le esatte dinamiche dell’incidente ma stando ad una prima ricostruzione il conducente ha perso il controllo del mezzo che è finito in una scarpata, per poi continuare la folle corsa abbattendo alcuni vigneti prima di fermarsi contro tre alberi di frutta. La Ford è rimmasta coricata su un fianco e tre degli occupanti sono stati sbalzati fuori, mentre all’interno sono rimasti il conducente e la giovane treiese che nello schianto ha battuto violentemente la testa contro il montante che sostiene finestrino e parabrezza. Le cinture di sicurezza regolarmente allacciate non sono servite a salvarle la vita. Sara Montani è morta sul colpo e i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che stendere sopra il corpo il lenzuolo bianco. La ragazza, nata a a Roma il 19 ottobre 1993, era residente a Treia in contrada Schito. Ora si trova all’obitorio dell’ospedale Santa Lucia di Recanati a disposizione delle autorità giudiziarie. L.M., il ragazzo che era alla guida della Ford, è invece ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Civitanova Marche. Meno serie le condizioni degli altri tre, che sono stati curati e subito dimessi dai sanitari del punto di primo intervento di Recanati. Sul luogo dell’incidente sono giunti il 118, i Vigili del Fuoco e la Polstrada alla quale sarà affidato il compito di fare chiarezza sul tragico schianto. La morte di Sara Montani è purtroppo l’ultima di una lunga serie lungo la famigerata comunale di Chiarino. Un tratto veramente maledetto, stretto e caratterizzato da curve e tanti sali scendi che rendono difficile la visibilità. Condizioni non certo ideali sopratutto quando scende il buio, lo stesso buio che ora scenderà nell’anima dei familiari e nei tanti amici della povera Sara.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Mah…é orribile continuare a leggere di vite,anche molto giovani, spezzate dalla strada. Io praticamente in macchina ci vivo,faccio moltissimi km per lavoro e per piacere.Chiarino l’ho fatta tutti i giorni per almeno 2 anni, quindi diciamo che la conosco bene.É stata triste teatro di molti incidenti,specie prima del “restyling” dell’asfalto.Continuiamo a fare strade prive di guard rail.E quando lo mettiamo,non curiamo il punto di inizio che può diventare una lama inesorabile.Continuiamo a fare strade ricolme di passi di ingresso delle case.Caso più evidente la Regina.E,non da ultimo,continuiamo a non tenere sotto controllo le nostre strade se non nel modo più facile,ovvero con velox nascosti a mo di imboscata.
Signori,purtroppo gli incidenti succedono,sono successi e succederanno sempre,ma é pur vero che non si fa nulla per evitarli.Le case automobilistiche si sono mosse con auto più resistenti,airbags,Abs e,soprattutto l’esp.Le strade sono quelle di 20 anni fa.Con gli alberi non protetti e l’asfalto rattoppato che si allaga ad ogni pioggia.Il problema é che ci sono il quadruplo delle macchine rispetto a vent’anni fa.Meditate governanti.
un’altra ennesima tragedia, troppe ne ho viste e raccontate. Anche nell’anno della mia maturità se ne andò una splendida ragazza…..non dimentico ancora dopo tanti anni. La cosa più dura è vedere lo strazio di chi resta. Non ci si abitua mai. Riposa in pace.
R.I.P.
Non si possono leggere notizie così.. :(( condoglianze alla famiglia…
Possiamo mettere tutti i guard rail, esp, abs, airbag ecc. che vogliamo, ma se continuiamo a correre come matti, sorpassare in curva, non tenere le distanze di sicurezza, crederci tutti Alonso a Indianapolis, quando ci scappa il morto poi per favore non diamo la colpa alle strade o alle auto.
Giovani questo e’ un appello che faccio a voi che siete il futuro di questa nazione. Amate il codice della strada,
leggetelo attentamente, si puo scaricare in internet, vi salvera’ la vita. In Italia abbiamo 11 morti al giorno per incidenti stradali, le classi di eta’ piu’ rappresentative sono comprese tra i 15 e 29 anni. L’Italia e’ la Nazione che ha piu’ morti in incidenti stradali in Europa. La vita e’ un dono, non sprecatelo.
Condoglianze alla famiglia.
RIP
come una lama tagliente oggi ho avuto questa terribile notizia. la mia anima lacerata come quella della sua famiglia che conosco bene, vi voglio bene e le parole mi si fermano in gola,