Mariano Tobaldi, Elisabetta Ciccarelli e Fabio Scocco, genitori dei nuotatori dell’ASD Macerata Nuoto
di Alessandra Pierini
Le piscine di Fontescodella non sono un tema politico, non sono un argomento di confronto tra maggioranza e opposizione, nè tanto meno un problema dell’amministrazione. L’impianto natatorio è un esigenza dei cittadini, i quali non vanno intesi come insieme astratto, come entità volatile anche se composta di molti. Poca importanza hanno i dibattiti politici, le mozioni discusse e gli slogan elettorali, se poi sono i cittadini i veri scontenti per la mancata soddisfazione di una istanza per la quale non hanno manifestato nelle strade e nelle piazze ma che è tangibile, percepibile in ogni senso.
A sollevare il problema sono questa volta i genitori dei piccoli nuotatori maceratesi e in particolare degli iscritti al settore agonistico della Macerata Nuoto che attendono con ansia la data del 18 giugno. In effetti l’ultima mozione sul tema votata all’unanimità (leggi l’articolo) impegnava l’amministrazione a comunicare al Consiglio la possibilità di risolvere consensualmente o la volontà di rescindere il contratto, entro il termine di approvazione del bilancio, atto principe dell’amministrazione, che sarà discusso proprio a partire da lunedì prossimo. Al momento non risultano atti concreti dell’amministrazione ma tutti nella piscina comunale di viale Don Bosco si attendono una risposta.
«Ci aspettiamo una decisione – dichiara Mariano Tobaldi – in un senso o nell’altro. Gli spazi qui in viale Don Bosco sono insufficienti e non riteniamo giusto che i nostri ragazzi non abbiano un impianto adeguato. Non vogliamo nessun impianto faraonico. Basterebbe una piscina da 25 metri più una per i principianti e i disabili, una palestra e un piccolo ristorante. Visto che il mutuo si sta pagando da qualche anno e che i soldi ci sono, chiediamo una struttura idonea alle esigenze dei nuotatori maceratesi. La gestione di Alfredo Camilloni e della Macerata Nuoto è stata sempre impeccabile nonostante gli spazi insufficienti ma ora anche lui sta pensando di andarsene poichè il suo impegno ed entusiasmo non trovano riscontro nelle scelte amministrative. Se lunedì il sindaco non ci darà una risposta certa, siamo pronti a partire con una petizione e se servirà andremo anche alla Corte dei Conti per denunciare quanto sta accadendo. E’ dalla seconda candidatura di Giorgio Meschini che promettono una piscina a Fontescodella, è ora che il progetto vada avanti» .
In effetti i problemi dell’attuale piscina comunale sono molti: innanzitutto gli iscritti alla Asd Macerata Nuoto superano i mille e gli spogliatoi sono del tutto insufficienti ad ospitarli, per di più i parcheggi sono gravemente insufficienti rispetto ai fruitori della comunale, infine lo spazio è ristretto ed è impensabile organizzare gare, meeting nè piccoli eventi per gli iscritti. «Gli spogliatoi sono indecenti – tuona Tania Monachesi, mamma di due piccoli nuotatori – non per incuria ma perchè non ci entriamo. D’inverno l’aria è irrespirabile e ogni tanto temo che qualche nonna possa sentirsi male. Io compirò presto 40 anni e ho fatto qui il mio primo corso di nuoto. A distanza di decenni la struttura è rimasta identica. I gestori tengono tutto molto bene e hanno anche tagliato l’erba fuori a loro spese. In questa città c’è spazio solo per il calcio e per la pallavolo,non lo trovo giusto». Le fa eco Elisabetta Ciccarelli, mamma di due bambine: «I nostri figli non fanno stretching, nè esercizio fisico perchè non hanno posto e sono sempre costretti a gareggiare in trasferta. Hanno degli ottimi istruttori e tra genitori e gestori si è creata una grande famiglia allargata. La settimana scorsa abbiamo partecipato ad un meeting a Cremona ed è stato davvero molto bello. Migliaia di persone hanno seguito i giovani nuotatori e hanno arricchito quella città. Perchè a Macerata questo non è possibile? Ci siamo convinti che dipenda dalla volontà specifica di soggetti più o meno interessati. Mi auguro solo che Alfredo Camilloni non lasci la gestione, sarebbe un peccato». Nelle immediate vicinanze della piscina ci sono poi locali vari e una palestra lasciati all’incuria: «E’ un posto abbandonato da 30 anni – sottolinea Fabio Scocco – ci sono vetri rotti e locali lasciati a se stessi. Non potrebbero essere usati diversamente?».
Da parte sua, Alfredo Camilloni nicchia sulle sue intenzioni per il futuro: «Non posso confermare, è smentire ma non posso negare che altri si sono fatti avanti e ci hanno cercato, quando sarà il momento decideremo. Per ora ho degli obblighi contrattuali con il consorzio . Mi chiedo però perchè non ci permettono di fare a Macerata manifestazioni che svilupperebbero la città. La piscina avrebbe bisogno di interventi per l’ampliamento degli spogliatoi, il posizionamento di una tribuna e l’innalzamento della piscina per un totale di 40-50 mila euro ma non mi posso permettere di spendere su un immobile di proprietà comunale. Tra l’altro avevo proposto anche di utilizzare l’area verde adiacente alla vasca per realizzare un palabeach ma anche in questo caso siamo bloccati».
(Foto di Guido Picchio)
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finalmente qualche maceratese si muove per far valere i propi diritti.Ma forse è tardi. Riapropriamoci dei nostri diritti che i politici si ricordano che abbiamo solo vicino alle elezioni.Poi spendere altri 50.000 euro per ristrutturare questa piscina sarebbe una follia.Dobbiamo avere strutture sportive adeguate a un capoluogo di provincia un palazzetto dello sport polifunzionale (dove si potrebbero tenere concerti o spettacoli importanti tutto l anno)magari ci sarebbe qualche posto di lavoro in più.Non lasciamo tutto ad Ancona
Alla fine quello che tanti politici della maggioranza hanno sempre ripetuto come una tiritera per tante cose… tipo sul palas..tipo sull’ircr… tipo sulle piscine (ma al famoso incontro fatto da CM sulla cittadella Carancini non aveva detto che portava la soluzione entro brevissimo tempo??) cioè che se qualcuno pensava che c’era qualcosa che non andava doveva rivolgersi alla magistratura, potrebbe rivoltarglisi contro!
Forse la magistratura è interessata a sapere che paghiamo mutui per lavori mai iniziati! E forse è l’unico modo per sbloccare le cose in questa citta’!!!
La mia idea è questa, se sia fattibile o no non ne ho idea, però prospettare qualcosa non costa nulla.
Punto primo, si scinde il contratto con il consorzio di queste fantomatiche piscine
Punto secondo, se non ricordo male, con i 4 milioni di euro di mutuo, ci si fa una vasca dentro all’attuale palas fontescodella, togliendo le tribune retrattili. In questo modo si avrebbe una piscina con gradinate per manifestazioni di una certa rilevanza.
Punto terzo diciamo con 3 mioni di euro piu’ un piccolo mutuo, si costruisce di fronte al centro fiere a Villa Potenza un palazzetto dello sport ( se ne costruiscono anche economici e funzionali in 120 giorni http://www.larucola.org )
La faccio troppo semplice?
Piena vicinanza a Alfredo Camilloni, persona seria con la quale ho avuto il piacere di lavorare.
Con questa sinistra le persone serie se ne vanno!
Cari maceratesi meditate alle prossime elezioni per i prossimi tre anni a Macerata avremo solo chiacchiere da questa amministrazione.
Forse mi sbaglio, ma mi pare di ricordare che la piscina comunale di Viale Don Bosco è stata ristrutturata pochi anni fa! Già ci vuole un’altra ristrutturazione? Mah……………
Siamo stati per anni l’unico comune senza una piscina,
l’hanno costruita a ridosso delle elezioni in fretta e furia,
abbiamo pagato, paghiamo e continuiamo a pagare un mutuo per un polo notatorio che non c’è!
E’ ora che qualcuno porti tutto alla magistartura…
Sono un ex pallanuotista. Ho passato la mia gioventu’ girando le piscine di mezza Italia. Ho imparato a rispettare l’avversario e vivere con la squadra e per la squadra.
Mi ha tenuto lontano dalla strada e dalle cattive compagnie. Mi ha insegnato che l’alimentazione e’ importante. Ho imparato che un abbraccio di un compagno di squadra quando hai sbagliato rigore vale più di mille vittorie.
Oggi sono genitore di due figli meravigliosi che in questa piscina nuotano e crescono.
Abbandonare una piscina comunale significa abbandonare il sogno di tanti bambini.
E senza sogni non c’è futuro….
Basterebbe una piscina da 25 metri più una per i principianti e i disabili, una palestra e un piccolo ristorante.
NIENT’ALTRO ???…..DATO CHE CI SIAMO PURE UN PAIO DI NEGOZI NO ?!
D’ACCORDO PER L’AMPLIAMENTO DELLO SPOGLIATOIO E DELLA VASCA MA PER IL RESTO STIAMO RASENTANDO L’ASSURDO !!!
Una città da sempre ingrata verso le eccellenze sportive che per anni l’hanno resa protagonista a livello regionale, nazionale e continentale! Quei poveracci della Lube costretti a giocare in una scatola per sardine come il palafontescodella ( e i poveracci dei tifosi costretti a parcheggiare in mezzo alla strada o dove capita), il softball che gioca in uno stadio per le barbie! Una città come la vostra che non ha una piscina che si possa definire tale, per permettere a chiunque di allenarsi, di praticare terapie etc…I pallonari vari costretti a solcare campi di patate per 12 mesi l’anno!
Con un impianto che comprenda:
Palasport con all’interno un campo principale e uno piu’ piccolo cosi’ da far giocare in pace la Lube e magari il Basket; Gestione data alle società che pagheranno una quota fissa al comune. Lo stesso impianto potrà essere sfruttato per concerti, fiere, e manifestazioni varie.
Una piscina seria, come a San Severino o a Tolentino! Parte dei profitti al comune ma gestione data a gente competente in grado di rilanciare un settore che ha voglia di emergere!
Al fianco dei due impianti si cosrtuiscono due o tre spazi commerciali da dare in gestione ( pizzeria, bar e negozio merchandising! che scommeto ora saranno sempre pieni nei giorni di attività! praticamente 365 giorni l’anno! )
E vissero tutti felici e contenti!
Io autorizzerei un altro centro commerciale, con annessa piscina… senza guardare troppo per il sottile, cioè chi lo fa, come ha realizzato i capitali che ha, etc. etc.
Basta guardare la super-neo-liberista Corridonia, no? Basta attuare il detto proverbiale: ‘Li sòrdi manna l’acqua per l’insù’….