Dall’avvocato maceratese Andrea Marchiori riceviamo:
«Presso le edicole cittadine è posta in vendita al prezzo di 2,99 euro una bustina denominata “Dai ca…o!” contenente un braccialetto in silicone con una evidente scritta riproducente la medesima affermazione. Ovviamente le scritte non sono con la punteggiatura.
All’interno si trova un depliant pubblicitario con una fotografia di una mano che mostra il dito medio ed altri tipi di braccialetti tra cui due con la scritta “Che mi…ia guaddi!!” e “Uffa che pa..e!”.
Nel depliant è contenuto anche questo messaggio “Ruggero De Ceglie è un padre sboccato e volgare preoccupato che suo figlio, Gianluca, sia un bamboccione: sempre davanti al computer, una passione per i bruchi e una fidanzata racchia, Fabiana. Per smuoverlo e fargli conoscere la vita, Ruggero coinvolge il figlio in una sequenza di prove di iniziazione come rubare al supermercato, comprare la droga, giocare d’azzardo, partecipare ad una rissa…Ogni volta finiscono nei pasticci, e Ruggero sistematicamente si defila lasciando il figlio in guai sempre più grossi, al grido del tormentone “Dai ca..o, Gianluca”.
Sia nel depliant che nella bustina è indicata come età consigliata 8+ e la dicitura “attenzione linguaggio esplicito” dicitura quest’ultima che nella bustina esterna è in parte coperta dal ripiego e camuffata da altre scritte di varie dimensioni per di più multicolori.
Profondamente indignato di ciò, provvederò ad interessarne la Procura della Repubblica affinché sia valutata la legittimità della messa in commercio di un gadget di tal genere con i suddetti contenuti espliciti rivolti a bambini, inneggianti la commissione di reati quali il furto e la rissa, l’uso di stupefacenti e la pratica del gioco d’azzardo, oltre che l’utilizzo di termini scurrili ed irriguardosi anche nei riguardi delle donne. La cosa che mi ha dato particolarmente fastidio è che il prodotto è consigliato ai bambini di età superiore ad otto anni che più degli altri possono essere destabilizzati da tali messaggi».
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hahhajaujauj
Io penso che ci siamo rimbecilliti.Ma si può mettere in vendita questa merce così diseducativa e insignificante?Ma anche gli edicolanti che mettono il prodotto in vendita non se lo fanno un piccolo esame di coscienza?Un plauso all avv. Marchiori per la sua iniziativa,e che vada in porto.
Io sto con De Ceglie 🙂
Gentile Avvocato se serve un appoggio io sono con Lei.
Ho sempre sostenuto che i figli di oggi, sono il frutto dei genitori di oggi e dopo aver letto il suo articolo sono senza parole: non oso pensare cosa saranno domani, i figli dei figli di oggi….
Liana Paciaroni
Mi preoccuperi per i genitori, di un bambiono di 8 anni, che comprassero la insulsa bustina per i propri figli…
consiglio all’avv. Marchiori forme meno risibili di pubblicità rispetto allo straparlare di reati di istigazione (?!) e/o solleticare il facile e banale moralismo pubblico
Caro Andrea, condivido al cento per cento la tua denunzia e francamente mi meraviglia che non tutti si rendano conto del male che la nostra società sta facendo ai giovani, ai ragazzi, agli adolescenti. Siamo in piena e gravissima emergenza educativa e bisognerebbe quindi riuscire a fare rete tra istituzioni, sciola, chiesa, famiglie, per cercare di invertire la rotta,prima che sia troppo tardi.
… spero che in questo vaste programme da stato etico delle figure Panini sia ancora possibile guardare un programma televisivo anche se demenziale e un po’ scemo, o comprare dei braccialetti con su scritte della parolacce (è di questo che stiamo parlando), ma aspetto conferma dalla premiata ditta avvocati associati
@ Bruno Cortona
se per lei vivere in uno stato etico significa avere la possibilità di vedere programmi demenziali oppure comprare braccialetti con scritte volgari allora lei misura la sua libertà su parametri veramente molto al di sotto del valore dell’essere umano. Io credo che un gadget come questo non dovrebbe essere venduto non per moralismi ma perchè riproduce una cultura fatta di slogan ed omologazione. Sarebbe molto più bello vedere ragazzini di 10 / 12 anni andare in giro con braccialetti con scritte del tipo “la cultura rende liberi” oppure “leggi più libri e guarda meno programmi demenziali” ma dubito che i loro genitori glieli comprerebbero. Sembra impossibile al giorno d’oggi ma se la società ha come scopo lo sviluppo dell’essere umano bisogna reindirizzare i nostri comportamenti su modelli più profondi ed elaborati e non su 2 buffoni.
Approvo in pieno quanto dice Ribechi..nè una virgola di più, nè una di meno! Per me non dovrebbe essere nemmeno necessario l’esposto..ma dovrebbe essere automatico il sequestro e il divieto di vendita di tali prodotti demenziali, di poca educazione!
La libertà non è quella di imparare ai ragazzi ad essere maleducati, ma quella di fargli avere una cultura, un lavoro e una speranza!
caro Ribechi, “stato etico delle figure Panini” era una locuzione vagamente ironica (pensavo fosse chiaro), e comunque rinfrescando qualche elementare nozione di base può ben comprendere come intendevo l’esatto opposto di quanto lei scrive…
diciamo che preferirei che ognuno fosse libero di comprare i braccialetti che crede, con dei messaggi da anime belle come quelli da lei preferiti o con quelli buffoneschi-televisivi per cui forse da bambino/adolescente mi pare non così grave simpatizzare; e soprattutto non credo che attraverso la vendita di figurine e braccialetti si concorra allo “sviluppo dell’essere umano” o alle correzioni delle storture della società, ammesso e non concesso che ci sia qualcosa da correggere e che mio figlio debba per questo motivo tenere comportamenti “reindirizzati” secondo le sue moralistiche e banali preferenze o quelle dell’avv. Marchiori. Detto questo, lei è liberissimo di pensare che io, parlando di figurine, mi misuri con “parametri veramente molto al di sotto del valore dell’essere umano”… la cosa si commenta da sè.
Le formulo i migliori auguri per le sue prossime battaglie contro il legno storto dell’umanità
Oddio quanto moralismo……Quante crociate inutili…Al contrario io mi preoccuperei di fare esposti e denunzie contro tutti quei politici della ex – DC e del PSI che hanno massacrato Macerata a livello urbanistico con palazzi da vomito fatti da architetti ignoranti e geometrucoli passacarte. Lo schifo piu’ totale è sotto gli occhi di tutti e di cosa ci si preoccupa ? Dei “Soliti idioti” ovvero un duo comico-satirico criticabilissimo ma che francamente nella scala delle priorità della indignazione sta piuttosto indietro rispetto al danno culturale iniziato nel secondo dopoguerra in materia edilizia. I veri “soliti idioti” non sono quelli di MTV quanto piuttosto i politici di quella scuola demo-socialista che ha ancora squallidi rappresentanti tra i presunti notabili maceratesi.
Avv. Marchiori la ringrazio per la sua iniziativa.
Sono un nonno. Ho due splendidi nipotini e, quando li guardo, sono preoccupato per loro, per il loro futuro.
Lasciamo loro in dote una società priva di valori, una società dove non ci sono piu’ regole e dove chi rispetta i valori veri della vita viene deriso. Una società dove l’unica cosa ritenuta importante è fare soldi. Non importa come e con quali mezzi. Un tempo, se una azienda avesse preso una iniziativa come quella segnalata dall’avv.Marchiori, ci sarebbero stati i commercianti a stopparla rifiutando, senza clamori , di esporre certi prodotti. Comportamento che faceva parte del senso comune di rispetto per se stessi e per gli altri. Viviamo in una società nella quale il gioco d’azzardo, una volta combattuto, è stato trasformato in tanti giochi, che si possono fare tranquillamente in tanti esercizi commerciali alla luce del sole e che contribuiscono a rovinare famiglie ed il gestore di tutto questo è lo stato.Si potrebbero fare esempi all’infinito. A 63 anni non voglio fare il moralista o il bacchettone, ma se non ci impegniamo tutti a ricostruire quel modo di pensare,di fare, di essere che mira al bene comune, al sano sviluppo di una società civile, non potremo pretendere che i nostri nipoti ed i loro figli ci possano ringraziare per quello che abbiamo lasciato loro.
Bravo, Avv. Marchiorri!!
Ha tutto il mio appoggio e non certo per moralismo, ma per quanto espresso egregiamente dal sig. Giuseppe, nel commento precedente al mio.
La libertà non è fare tutto ciò che ci pare, bensì è il rispetto di sè stessi e degli altri.
Condivido al 101% l’iniziativa dell’avvocato Marchiori.
Quello che mi lascia perplesso è che ci sia qualcuno che pensi a commercializzare scemenze simili perchè convinto che sia una buona possibilità di business…
@ Giuseppe
Caro nonno lei fa parte di quella generazione che, a modo suo, ha lottato per i fiori nei cannoni, l’amore libero, la marijuana e il sei politico e ora dopo aver fallito TUTII gli obiettivi di gioventù si sente nel diritto di criticare proprio quanto da lei generato……
Un minimo di mea culpa ci starebbe proprio bene, almeno un decoroso silenzio!
Se ne compro uno uno con “dai ca..o” e lo regalo all’avvocato, è ingiuria?
Oppure suggerisco agli illustri avvocati di andare in Procura a denunciare Radio 105 per lo spettacolo lo Zoo di 105!
Molto educativo!!!!!!!!!!!!!! ma i negozianti hanno il coraggio di venderli?
non vi è colpa in chi lo vende ma in chi lo ha inventato….IN PRIMIS….questo è uno dei prodotti completamente inutili di cui non si avvertiva NECESSITA’…..oltremodo vi è stato anche un’ONERE nel produrli…..a chi li vende viene semplicemente fatta una proposta senza obbligo di accettare l’acquisto del prodotto….dipende dalla testa della persona se accettare o meno la proposta fatta…..ogni anno comunque strano a dirsi in questi periodi vengono messi in commercio determinati braccialetti in caucciù…..EVIDENTEMENTE I PRIMI CALDI “fanno male”
@ LAPETENA
Caro signore o signora, non sono abituato a replicare alle persone sciocche. Questa volta pero’ sento di fare un’eccezione.
In gioventu’ non ho lottato per le cose che ha elencato e non ho fallito i miei obiettivi
Ho dedicato il mio tempo al recupero di giovani dalla tossicodipendenza, come a tante altre forme di volontariato. Nel mio piccolo ho cercato di lavorare per una società migliore.
Certo, visto da un altro punto di vista, considerato che il mio impegno non è servito ad evitare che esistessero persone come lei, forse veramente ho fallito i miei obiettivi.
Caro Andrea, condivido in pieno la tua iniziativa come pure il giudizio su questi prodotti.
Temo però che, per quanto giusta, la tua sia una battaglia di retroguardia, nel senso che questa che tu evidenzi è solo la punta dell’iceberg. Il guaio è che i nostri figli crescono in un mondo in cui questo genere di approccio è la regola: dal merchandising alla televisione fino all’atteggiamento di tante persone (come è facile riscontrare anche da certi commenti qui sopra) che usano la sopraffazione come unico criterio di vita.
Poi è ovvio che non si può rimanere inermi solo perché c’è un problema più grande, e da qualche parte bisogna pur cominciare. Mi piacerebbe quindi che questa possa essere l’occasione per approfondire un tema così importante, senza posizioni preconcette e senza ipocrisie.
che pena Lapatena e “soci” così piccoli intellettualmente da pensare che libertà significa poter dire parolacce….come un bimbo in età pre-asilo! Quella è una questione di dignità, di educazione che poi si trasmuta nei comportamenti e nei rapporti quotidiani! Ancor di più è lo schifo che fa l’ideatore che dalla maleducazione tenta di ricavarne profitti.
Non sarebbe meglio vendere gadget con scritto: amo l’umanità, gli uomini sono tutti uguali, viva la pace, amiamo gli animali, eccc… A GIA’ QUELLI NON TROVEREBBERO ACQUIRENTI NON FANNO “IN”.
Ma per piacere usiamo il cervello!
Sottoscrivo l’iniziativa dell’avvocato e le parole del Sig Martello. E di tanti altri , mentre al sig LaPetena……siccome i figli dei fiori hanno sbagliato (ammesso che hanno sbagliato), dobbiamo continuare ad andare avanti vedendo e accettando cose sbagliate? Dobbiamo ancora sostenere il mandare avanti quel demenziale duetto di idioti che fanno quegli sketch che io ancora non riesco a trovare una battuta che faccia ridere? Io provo tanta pena per questi due.
Ma siccome loro sono furbi, e hanno capito e trovato il modo di come fare i soldi, beh finche la gente li guarda loro continueranno a fare scenette. Evidentemente a molti piacciono. A me no. Il Dio danaro travolge tutto e tutti, poi non lamentiamoci che non ci sono piu i valori. Anche ribellandovi a cretinate come queste è un modo per riappropriarsi dei valori. E gli esempi paralleli ce ne sono molti;
un po come il mondo dorato dei personaggi della De Filippi, quelli di amici e i tronisti di Uomini e Donne e company, che dopo aver vinto, vanno a fare le mitiche “serate” facendo riempire le discoteche nelle serate stive (e giu soldi); un pò come l’ennesimo scandalo del calcio.
A proposito di quest’ultimo, io ce l’avrei la soluzione, se TUTTI i tifosi, appassionati, seguaci abbandonassero stadi, tesseramenti abbonamenti, e parallelamente NESSUNO rinnovasse più gli abbonamento alle TV a pagamento per vedere questi IDOLI del calcio, vuoi vedere che il tutto si ridimensiona? Ma deve essere una azione di massa, non di un centinaio di persone. Vogliamo scommettere che il calcio si darà una calmata? Oppure concordo con Monti STOP al campionato per 2 anni.
Sono uscito dal tema, ma in fondo il fine è lo stesso.
Invece di scomodare la magistratura, che sicuramente avrà attività più importanti da fare, credo sia meglio educare i nostri figli a dare il giusto peso e valore alle cose che ci circondano.
Ma come al solito si cade nella prassi, ormai consolidata, di delegare ad altri quello che dovrebbe spettare a noi e di demonizzare la satira, seppur demenziale, piuttosto che fare i conti con quello che siamo diventati… esclusi i presenti naturalmente.
A prescindere il discorso dell’esposto alla magistratura, che oltremodo dovrebbe funzionare con un passa parola nazionale (ognuno poi decide come vuole)…..se devono essere tolti dal commercio, ovviamente ciò deve accadere in tutta la nazione….comunque in EDICOLA sono posti in vendita GADGET, GIORNALINI e GIOCATTOLI, quindi vi è ampia scelta…..basta poco per distogliere l’attenzione su un prodotto e convogliarla su un altro…..considerato che sono cambiati le parole scritte sul braccialetto, ma questi sono anni che vanno di moda….(poichè sono MAMMA….sono pratica dell’argomento)….comunque i bambini sono bambini e se molte volte utilizzano determinate parole, non bisogna dargli PESO…..il guaio è quando intervengono gli adulti…..