Stop al sequestro e restituzione del locale. Così ha deciso il gip Pannaggi dopo i sigilli scattati la scorsa settimana nel pub “Le 4 porte” per motivi di sicurezza, dopo che era stato rilevato che nel locale si svolgeva attività di discoteca (leggi l’articolo). E ‘ stata dunque accolta la tesi di Nicola Piccinini, avvocato di Fabrizio Scagnoli, titolare del noto locale del centro di Macerata. Venerdì scorso la Polizia aveva messo i sigilli al pub di via XX settembre per la mancanza della licenza da sala da ballo. Il Gip Pannaggi ha ritenuto illegittimo il sequestro del locale. Lo ha fatto leggendo anche le memorie difensive dell’avvocato Piccinini in cui veniva sottolineato come la questione della sicurezza legata alle serate danzanti dovesse essere punita in via amministrativa e non penalmente.
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Quelli che sparavano a zero dove sono ???…..
Ve l’avevo detto io che i sigilli erano eccessivi…… anche se comunque ora il locale dovrà comunque provvedere a mettersi a norma di legge con la giusta licenza e con qualche ritocco al locale per garantire la sicurezza nel caso in cui ci fossero più persone.
Tutto è bene quel che finisce bene ma…… SEMPRE OKKIO ALLA SICUREZZA NEI LOCALI PUBBLICI !!!…. le persone valgono più dei profitti !!!!!!!
..e ancor più “okkio”.. agli abusi di potere..
Buongiorno a tutti
mi chiamo Maurizio Pasca e sono presidente del Silb (associazione italiana imprenditori locali da ballo) con sede in Roma, ho letto i commenti di alcuni e devo essere sincero, qualche commento mi ha sorpreso. Premesso che viviamo in uno stato di diritto e quindi significa legalità, un esercizio che svolge un’attività senza le dovute autorizzazioni, per legge è un locale abusivo, quindi dovrebbero essere applicate tutte le sanzioni previste, tra le quali, anche la chiusura, se è in gioco la sicurezza pubblica di chi partecipa a queste feste. Ora leggo che il locale in questione svolge l’attività di discoteca, senza le relative autorizzazioni, da circa vent’anni, io mi chiedo, dov’erano i controlli? I gestori di questo locale sanno che per aprire una discoteca ci vogliono delle autorizzazioni diverse da quelle per aprire un bar e che hanno dei costi decisamente ben diversi? hanno mai sentito parlare dell’art. 68 e 80 del TULPS? Lo sanno che oltre a scolgere un’attività abusiva svolgono anche una concorrenza sleale nei confronti di chi invece svolge la propria attività legalmente e che questi possono chiedere un risarcimento danni? Io spero sempre che ognuno svolga l’attività per cui è autorizzato in modo legale e leale, ma mi accorgo sempre di più, che l’abusivismo è talmente incrancrito, che non è più controllabile.
@ Maurizio Pasca
Sig. Pasca
E’ stato un semplicissimo malinteso
a creare tutti questi malintesi-
Allora 20 anni orsono
i proprietari –
Registrarono alla Camera di Commercio- questa attività ludico commerciale con la ragione sociale di
” Le Quattro Porte ”
allora si pensava che la ragione sociale – denominata ” le quattro porte “-
avesse insito nel suo nome anche le necessarie autorizzazioni- per cui il pensiero era – delle 4 una doveva servire per l ingresso e le altre 3 come uscite di sicurezza …
Capito ??
Solo un semplice malinteso –
🙂
P.S.
A scanso di equivoci –
LA NATURA DI QUESTO COMMENTO E’ PURAMENTE IRONICA !!!
@ Pasca
Lei ha ragione ma non conoscendo il locale non sa che è solamente un pub dove si mangia e si beve.
Il problema nasce dal fatto che a Macerata non ci sono discoteche (l’ultima che c’era è stata fatta chiudere) e quindi il mercoledì e a volte il giovedì viene un dj che suona della musica tipica da discoteca.
Una dscoteca concorderà con me che ha bisogno in primis di una sala dove poter ballare e a “Le 4 Porte” non esiste tutto ciò…. ci sono solo tavoli e chi vuole ballare lo fa su di essi.
Concordo con lei per quanto riguarda la questione sicurezza ma non per la concorrenza sleale visto che ….. NON C’è CONCORRENZA !?!
Purtroppo la realtà maceratese è molto complessa, qui invece di remare a favore dei locali del luogo e quindi dell’economia di questa città si fa il contrario !!!
Non so perchè si faccia così…. non so se per invidia o altro ma purtroppo si tende spesso a criticare e penalizzare le attività della città qualsiasi esse siano anche se comunque le più tartassate sono quelle che svolgono lavoro notturno.
Concludo dicendo che sono d’accordo con delle giuste sanzioni da applicare perchè altrimenti rischieremmo che altri locali possano raggirare costantemente leggi e istituzioni…… è giusto quindi che venga sanzionato tutto ciò che c’è di irregolare….. ma da qui a parlare di ABUSIVISMO…. ce ne passa !!!!!
Sono perfettamente daccordo con Maurizio Pasca. Le norme di sicurezza sono di fondamentale importanza per un locale pubblico. Ogni tipo di attività deve rispettare determinate leggi. In questo caso poi quasi sicuramente il Certificato Prevenzione Incendi non sarà stato regolare dal momento che le discoteche debbono rispettare delle leggi precise ed in particolare le uscite di sicurezza.
Prima tutti buonisti, poi quando accade l’incidente tutti a protestare. Utilizzare quel locale come discoteca è UN ABUSO, ma la nostra giustizia purtroppo è quella che è.
Il sig. Pasca ha inoltre particolarmente ragione sul fatto che in questo modo si danneggia chi rispetta la legge e si esercita una concorrenza sleale.
Sarà pur vero che il titolare dovrà eseguire dei lavori per mettersi a norma, ebbene fino a quando non saranno eseguiti i lavori IL LOCALE DEVE RESTARE CHIUSO.
@ Valentini
Mi scusi se mi permetto di controbattere ma sapendo alcune questioni tecniche le posso dire che anche se ci sono delle irregolarità il locale possiede tutte le licenze per rimanere aperto .
Ripeto ancora una volta che anche per me la sicurezza in un luogo pubblico è FONDAMENTALE…. ma è vero anche che state trattando nello specifico una situazione che non conoscete perchè i giornali non hanno riportato alcuni dettagli tecnici di importanza vitale per capire tutta la questione….. ad esempio il certificato per la prevenzione antincendio è a norma di legge e non “fuorilegge” come detto in precedenza !!!
Per tutto ciò che riguardano le uscite di sicurezza poi non sapete che il locale possiede tale uscita per un numero max di 200 persone e quindi non è vero CHE DEVE RESTARE CHIUSO MA PUò LIBERAMENTE RIMANERE APERTO .
Purtroppo la situazione non è stata analizzata bene e dunque mancano troppe componenti per far comprendere la motivazione della chiusura che legalmente è stata invalidata dal Gip non per dei cavilli legali ma perchè CONTRO LE NORME LEGISLATIVE !!!
La situazione la conosco abbastanza bene visto che riguarda un mio amico e nonostante tutto sono convinto che comunque sia è giusto che paghi per delle mancanze che sono solo a livello burocratico (mancanza di un’apposita licenza oltre a già quelle di cui è in possesso).
Se Fabrizio deciderà poi di voler far entrare più persone nel suo locale dovrà provvedere ad aumentare le uscite di sicurezza.
In ogni modo la mettiate la chiusura cautelativa non può avvenire e per questo il Gip ha emesso la sua sentenza in così breve tempo….. quindi se le critiche proprio dobbiamo farle rivolgiamole al nostro Sistema legislativo che prevede tali norme.
Sig. Valentini la mia è solo una precisazione e non una difesa a spada tratta ad un amico….. ho letto in passato dei suoi commenti e molte volte mi sono trovato d’accordo con lei ma questa volta mi consenta di dissentire perchè la questione è stata trattata molto male da parte dei media.
Francesco Clerico
@ francesco clerico
Lungi da me creare polemiche, faccio le mie osservazioni semplicemte da tecnico.
Innanzitutto una cosa è avere il C.P.I. per attività di ristorazione ed un’altra cosa è il C.P.I. per attività di Pubblico Spettacolo.
Sono perfettamente daccordo sul fatto che i media pur di far cassetta a volte sbattono in prima pagina notizie che fanno scandalo senza approfondire le varie problematiche. Io però mi attengo al fatto che alcune persone preposte hanno trovato irregolarità tali da richiedere la chiusura del locale.
Le problematiche per ottenere permessi del genere sono di varia natura; evidentemente i vigili avevano ritenuto che tutto non fosse in ordine. Inoltre non sono daccordo sulle 200 persone perchè se la memoria non mi tradisce mi sembra che il limite che fa scattare determinate leggi è quello di 100 persone.
Cordialmente Carlo Valentini
Egr. Sig. Pasca,
ho frequentato le discoteche della riviera per un ventennio e conosco assai bene molti dei proprietari o dei gestori e pur comprendendo le ragioni della sua indignazione mi vien da sorridere al solo pensare che voi del Silb siate a lamentarvi della sleale concorrenza subita da piccoli pub cittadini e venga qui a gongolare per la chiusura, peraltro illegittima come stabilito dalla procura, dell’unico luogo di aggregamento con musica di una cittadina universitaria come MC ormai in stato comatoso dal punto di vista dell’intrattenimento. Ho motivo di ritenere che, almeno negli anni in cui frequentavo, non ci fosse un solo e dico UN SOLO locale da ballo o discoteca che fosse in regola con tutte le normative, a volte surreali, richieste. Purtroppo per voi l’era delle folle oceaniche che riempivano le disco della riviera sopratutto negli anni 80/90 a 50milalire a ingresso è finita da un pezzo e sono certo che abbiate risparmiato abbastanza per non dovervi preoccupare x questa “sleale” concorrenza, invece di venirsi a lamentare qui dovreste, voi del Silb, riposizionarvi sul mercato attuale e magari in virtù del vostro peso contrattuale, spingere per far recepire misure più elastiche che consentano a tutti di campare e divertirsi in santa pace senza che nel bel mezzo della festa piombi la volante di turno per mandare tutti a nanna ma queste cose succedono solo qui, nella nostra piccola realtà, non ho memoria infatti di serate interrotte dalle autorità per mancanza di requisiti nel pieno della festa e con magari 3000 persone dentro al Pascià o al Peter o al Cocoricò ecc impegnate a spendere dei gran bei soldi ..come mai a voi queste cose non succedevano?