Nota del Comune di Macerata:
Venticinque spartineve, 3 spargisale, 7 turbine, 150 tonnellate di sale, 140 spalatori, 3,000 metri cubi di neve rimossi,13 ordinanze emesse.
Questi soltanto alcuni dei numeri dell’emergenza neve che recentemente ha colpito Macerata a cui vanno aggiunti quelli che hanno riguardato la raccolta rifiuti: dal 2 al 13 febbraio sono state raccolte a mano 124 tonnellate di rifiuti solidi urbani, 27 tonnellate di frazione umida, 15 tonnellate di carta e 12 di plastica contro le 4.000 che generalmente vengono rimosse in periodi normali.
Da sottolineare che le precipitazioni nevose, anche a Macerata hanno avuto carattere di forte eccezionalità superando di gran lunga la mitica nevicata del 1956. Basti pensare che solo nei due week end critici si sono accumulati 60 nel primo e 40/50 centimetri di neve nel secondo, per arrivare a cumuli di deposito totale di 1 metro e 20 centimetri.
“Innanzitutto – interviene il sindaco Carancini – desidero ringraziare tutti i maceratesi per il comportamento che hanno assunto durante l’emergenza e con loro anche i dipendenti comunali, il personale dell’Apm, la Smea, i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine e tutte le associazioni di volontariato, in particolare il Gus, che con dedizione, passione e spirito di servizio hanno instancabilmente prestato la loro indispensabile e preziosa opera, non ultimo il personale delle ditte che per questa eccezionale emergenza hanno garantito turni di lavoro fino a 12 ore sabati, domeniche e notturni compresi. Il piano neve – prosegue il sindaco – è stato approntato immediatamente e ha funzionato. Certamente più volte in corso d’opera abbiamo avuto la necessità di rimodularlo in relazione al perdurare di situazioni fortemente critiche ed insistenti che però fortunatamente non hanno creato casi di isolamento gravi. A questo proposito vorrei ricordare che nei periodi di massima allerta il Centro Operativo Comunale ha funzionato 24 ore su 24 con reperibilità notturna in collegamento con il Soi e la Protezione civile. Infine, vorrei sottolineare anche che tutte le richieste di intervento relative a situazioni di disagio delle fasce deboli sono state prese in carico e a testimonianza di questo ci sono diverse comunicazioni di ringraziamento. Per quanto riguarda i costi, in attesa di una stima più analitica, posso affermare che, indicativamente, il costo giornaliero dell’emergenza si attesta intorno ai 35.000,00 euro”.
E a proposito di emergenza neve è di questa mattina la revoca dell’ordinanza emessa dal sindaco Carancini in quella occasione per il divieto di conferimento dei rifiuti oggetto di raccolta differenziata e con cui si invitava la cittadinanza a ridurre al minimo quello dei rifiuti indifferenziati e della cosiddetta frazione umida..
Infatti con il miglioramento delle condizioni atmosferiche le postazioni e i cassonetti sono stati liberati da ghiaccio e neve e quindi nuovamente accessibili consentendo alla Smea di ritornare a lavorare a pieno regime
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Conosco diversi ragazzi maceratesi disoccupati che volevano andare a spalare la neve a cui è stato risposto di no. Grazie GUS!
Tutto molto chiaro e trasparente come al solito in stile PD.
1 – “il costo giornaliero dell’emergenza si attesta intorno ai 35.000,00 euro!?!??!?!!??!?!
35000 euro x quanti giorni?
2 – 150 tonnellate di sale!?!??!?!? 3 spargisale!??!?!??!?!?!
Non discuto ma sale non s’è visto in giro, chiedo qualcuno l’ha visto? dove l’avete utilizzato!??!?!?! Avete fatto una bella spaghettata immagino… 🙂
2 – ” i dipendenti comunali, il personale dell’Apm, la Smea, i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine e tutte le associazioni di volontariato, in particolare il Gus”
Li ringrazio ma era tutta gente “loro”, speriamo di avere i conti dettagliati di tutto, giusto Cerasi?
I ringraziamenti del sig. Sindaco sono particolarmente apprezzati dagli operatori sociali e dai nostri ragazzi “spalatori”.
Il Gus tutto è fiero ed orgoglioso di aver fatto la propria parte.
La popolazione di Macerata ha dimostrato di capire e condividere questa iniziativa che, mi piace specificare, si è svolta anche in altri comuni marchigiani alcuni governati da amministrazioni di centrosinistra ed altre dal centrodestra….
Abbiamo avuto elogi da tutti questi “governi locali”…….
Per Macerata, purtroppo, dobbiamo registrare anche qualche stizzito ed acido commento che accettiamo con rassegnazione.
La nostra serenità, le nostre convinzioni ci hanno aiutato ad essere tempestivi nel momento delle decisioni ed ora ci sorreggono nel ritornare, in silenzio, al meraviglioso e difficilissimo nostro lavoro quotidiano.
Grazie Sindaco e grazie maceratesi
Scusate ma che vuol dire 7 turbine? Le turbine sono quelle che vengono usate in montagna e che sono state tipo usate a Cingoli quando c’erano 3 metri di neve e la sparano via! E quando vengono usate la polizia chidue al transito la strada perche’ sono pericolose!! Di spargisale ne avrò visto uno per sbaglio (e dire che spessissimo sono in macchina e faccio un sacco di strada x tutta la provincia) ma le turbine dov’erano? Nei sogni?
Presumo (e ripeto presumo) che i 35.000/giorno siano le spese sostenute per l’utilizzo dei mezzi utilizzati per pulire, bobcat, ecc.
Pertanto sarebbe giusto sapere, nel dettaglio, la lista della spesa e quanti sono i giorni in cui si è speso.
Per quanto riguarda la neve rimossa mi fa specie la cifra tonda tonda di 3.000 metri cubi.
Non uno di più ne uno di meno.
L’avranno presumibilmente pesata o, più probabilmente, hanno fatto ad occhi e (suppergiù) 3.000 metri cubi è quanto è stato rimosso: anche qui sarebbe interessante sapere in che zone vi è stata questa rimozione in quanto in molte vie è stata accatastata ma non portata via.
Dei vari malfunzionamenti della macchina-emergenza invece non vi è nesun traccia, come se non ve ne fosero stati… Ed invece, come ampiamente scritto/destritto, da molti, di scelte sbagliate ce ne sono state, così come ci sono stat (spero in buonafede) delle valutazioni errate..
Invece il Comune si autoassolve con una girandola di parole (“..Certamente più volte in corso d’opera abbiamo avuto la necessità di rimodularlo in relazione al perdurare di situazioni fortemente critiche ed insistenti..”)poichè non dice chiaramente che, talvolta, la macchina ha funzionato male, ma è stata solo “rimodulata”.
Questo è l’ennesimo indizio della incapacità Amministrativa di fare autocritica; solo uno sciocco potrebbe pensare che una macchina complessa come quella del Comune talvolta non possa funzionare male o commettere errori.
Continuare a fare finta che, invece, di errori non ve ne siano (in nessuna attività amministativa) risulta stucchevole…
Che spettacolo de sindaco, se la canta e se la sona da solo!!!
Svegliatelo, svegliatelo! E’ evidente che il sig. sindaco sta sognando un’altra città (e un’altra amministrazione).
Ora che è stata revocata l’ordinanza che vietava la raccolta differenziata, Macerata potrà tornare a fare il 45,40% di differenziata!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ammesso l’eccezionalità delle precipitazioni nevose, senza voler fare polemica politica, io che abito in via Lorenzoni, non ho visto un piano neve, ma oggi 20 febbraio, vedo cumuli di neve che occupano ampiamente la sede stradale, impegnando parcheggi che sono vitali per la zona. Debbo ammettere che nei giorni più critici, lo spartineve è passato permettendomi di utilizzare l’auto (con catene ) per portare a lavorare mia moglie in ospedale. Autobus? Non ci sono autobus per coprire i turni alle 7 di mattina o per tornare alle 10 di sera. Mi permetterei di suggerire, se di emergenza trattasi perché non far circolare di continuo pulmini più piccoli ed agili nelle vie più “strategiche”,e sopratutto gratis, si gratis per evitare l’uso dell’auto e permettere ai mezzi di soccorso e operatori dell’emergenza di svolgere il proprio lavoro. Non sono un tecnico ma il piano neve oltre a liberare le strade dovrebbe prevedere liberare le aree strategiche es.parcheggi di ospedale e scuole e vie d’accesso annessi con lo stoccaggio della neve in aree
prestabilite e non ammassi a caso che hanno peggiorato lo stato delle auto parcheggiate in situazioni critiche. Una amministrazione seria deve saper accettare critiche e consigli e se sono stati evidenziati errori, riflettere e discutere per evitare di ripeterli, non fare come certi comici che innescano per primi la risata sulle loro battute, qualcuno ci casca ma non tutti ridono.
Ho capito!!! Sono i numeri di Carancini:
3- 7- 13- 14 – 35
su che ruota? o sono per il superenalotto? Ce lo dica sindaco!!!! 🙂
Durante l’emergenza non ho voluto commentare perché era opportuno lasciar lavorare in pace l’Amministrazione Comunale. Ora che la “buriana” è passata, non per essere una voce fuori dal coro, ma credo che il Comune abbia agito abbastanza bene in una situazione che a Macerata si affronta raramente. Non conosco con quali dati ufficiali è stata paragonata questa nevicata a quella del 1956. Io non ero a Macerata ma ricordo che nel mio paese d’origine (Bolognola) per passare da una casa all’altra, talvolta dovevamo scavare delle vere e proprie gallerie. Questa volta in quel Comune (il più alto delle Marche a 1070 m. s.l.m.) è caduta dai 150 ai 200 cm. di neve ma non è stato necessario scavare gallerie. Certo la nevicata di quest’anno, a Macerata, ha creato maggiori difficoltà perché le condizioni della città sono assai diverse da quelle del 1956 (pensiamo soprattutto al traffico, alle maggiori zone abitate e reti stradali, alle maggiori esigenze di oggi, ecc. ecc.). A mio parere non si possono fare paragoni col 1985 perché allora, più che la neve fu il ghiaccio che strinse nella morsa la provincia per circa 15 giorni (furono spaccati tanti allacci e contatori idrici e, fra l’altro, si seccarono molti ulivi, cose che quest’anno sono avvenute di rado). Per finire con i paragoni credo che l’attuale emergenza può essere paragonata a quella del 2005, l’unica differenza è che la coltre di neve allora cadde in una sola volta, mentre quest’anno in due a distanza di quattro o cinque giorni. Ricordo la foto che il Presidente Silenzi ci volle fare allo Sferisterio (con tutti i dipendenti provinciali che avevano preso parte a risolvere quella situazione). Quest’anno anche il Presidente Pettinari, con fare meno scenografico, ha ringraziato tutti i dipendenti che hanno brillantemente operato, come nel 2005, per rendere sgombre tutte le strade provinciali dalla neve. Possiamo anche dire che i famosi 3,00 m. di neve in provincia di Macerata non l’ha fatti da nessuna parte e che l’eccezionalità di quest’anno è data da due forti nevicate succedutesi a distanza di pochi giorni. Alla fine del discorso ritorno a dire che il Comune di Macerata, con mezzi anche poco adatti e in una situazione che viene affrontata raramente, ha agito con grande impegno e con discreti risultati complessivi. Certo qualcosa sento di doverlo rilevare forse è mancata un po’ l’esperienza e, dopo la prima nevicata, si è avuta l’illusione di aver superato la fase più critica. Invece questo non era e, a mio modesto parere, dovevano essere meglio usati quei 4 giorni di tregua che il maltempo ha concesso. La neve va aggredita da quando cade il primo fiocco (è quasi inutile passare il sale quando la coltre è già spessa), l’emergenza va superata nel minor tempo possibile, liberando i marciapiedi da subito (magari con le turbinette che sono state usate in alcune parti del centro storico) per evitare di farlo dopo la seconda nevicata caduta sopra il ghiaccio e la neve compattata dai pedoni (se non si agisce subito tutte le cose diventano più difficili). Ritengo, altresì, che per tante piccole situazioni come ad esempio: sgombrare brevi tratti di marciapiedi davanti le scuole e gli altri servizi pubblici essenziali, buttare un po’ di sale e/o breccino sugli stessi per evitare che le persone scivolassero, aiutare i cittadini più anziani a transennare i loro spazi ove venivano riscontrati pericoli o a rimuovere le stalattiti di giaccio che pericolosamente pendevano dalle linee di gronda, collaborare con i VV.UU. a far togliere le macchine da quei punti strategici dove diventava difficile, per i mezzi sgombraneve, la pulizia delle strade (potrei continuare all’infinito l’elenco di tante piccole cose, comunque utili ad alleviare i disagi dei cittadini ed anche per meglio tutelarne l’incolumità) sarebbe molto utile formare un gruppo comunale di volontari di protezione civile, come esiste ed opera in tanti comuni della provincia. Mi scuso col giornale ed i lettori per la lungaggine. Per questo accetto la punizione delle manine rosse.
Ho letto che l’emergenza neve al Comune di MC è costata 35.000 euro al giorno .
Bene , sarà normale che tra nuove multe e tasse , le dovremmo pagare sicuramente tutti , ma volevo chiedere in quale misura .
Ho visto spalatori , ruspe e camion in azione per il centro , fino all’area mura , cavour , velini , Cairoli ecc. , ma per le strade e sopratutto marciapiedi della periferia , nessuna persona con una pala , tranne i residenti , è stato visto .
Mercoledì mattina ad esempio , mi sono dovuto recare a piedi in piazza della libertà per lavoro , non sapendo dove lasciare un mezzo ; ebbene , sono passato sopra 20 cm. di ghiaccio per tutto il marciapiede di Viale Carradori e arrivato in via Martiri della Libertà , si è aperto un altro mondo ; marciapiede pulito .
Non so dopo quanti giorni è stato liberato quello di via Carradori e similari ; capisco che l’emergenza si affronta prima al centro e poi via via , ma in Via Rosati , dove abito io , e tutta la zona Santa Croce e Collevario , di spalatore nemmeno la puzza .
Fortunatamente siamo nati per lavorare e ce la siamo suonata e cantata .
Allora dico , chi ha maggior servizi , non dovrebbe pagar per un maggior servizio ?
Se non dovevo uscire di casa in quei giorni , non avrei mai visto uno spalatore in azione , tanto da me non sono passati , ed allora non mi devo sentir portato per i fondelli quando si parlano di costi dovuti all’emergenza neve ?