di Filippo Ciccarelli
Quando la centrale operativa del 118 ha segnalato l’emergenza in una casa di Faveto, frazioncina appoggiata sul versante ovest di Ripe San Ginesio, sono partiti subito a sirene spiegate dalla postazione di Passo San Ginesio. Amedeo, Joe e Samuele, l’infermiere e i soccorritori che hanno risposto alla chiamata, si sono inerpicati per le strade congelate e innevate che corrono lungo i Monti Azzurri. Quando arrivano, intorno alle 22.40, dopo mezz’ora di viaggio, si rendono conto che non è possibile arrivare all’abitazione dove li attende la giovane donna 25enne incinta di 4 mesi, che avrebbe subito un distacco placentare. Lasciano allora l’ambulanza e percorrono una discesa ripidissima, facendosi strada in mezzo alla coltre bianca alta un metro e mezzo. Con loro anche il sindaco di Ripe, Paolo Teodori, ed un agente della polizia municipale. Il gruppo arriva e riesce a caricare la giovane sulla barella a cucchiaio, protetta dalle tre coperte di lana e dal telo termico, visti i -7° resi ancora meno sopportabili dalle raffiche di vento gelido. Comincia così la risalita verso l’ambulanza, con i 6 (i tre del 118, il sindaco di Ripe, l’agente della municipale ed il marito della donna) che cercano di fare più in fretta possibile. Ci sono voluti venti minuti per fare quei 500 metri di salita, che separavano la casa dall’ambulanza; una scarpinata al buio e nella bufera, ma che alla fine ha condotto in breve tempo la donna all’Ospedale civile di Macerata, dove le sono state prestate le cure del caso.
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Complimenti ragazzi!
Queste sono le notizie che ridanno la voglia di vivere: sapere che c’è sempre qualcuno che si prodiga per chi ha bisogno.
In un momento per niente facile per mille motivi, tra i quali almeno 800 non li capiamo se non ci troviamo nel mezzo, è ora di smetterla di fare solo critiche e pensare a chissà quante di queste situazioni ce ne saranno state in tutta Italia.
E magari molti hanno tempo di criticare solo perchè ce ne stiamo al calduccio in attesa che la neve sciolga mentre là fuori ci sono tante persone che raggiungono il posto di lavoro perchè la loro presenza non è soltanto necessaria ma addirittura essenziale.
Davvero complimenti ragazzi!
Liana Paciaroni
Semplicemente…….BRAVI !!!!!!!!!
Ogni altra parola sarebbe superflua.
Tutto naturale per i maceratesi doc. Bravissimi
BRAVI RAGAZZI. VI AUGURO TANTA FORTUNA E TANTE SODDISFAZIONI NEL VOSTRO LAVORO.
BRAVI
Sono un volontario che opera nel soccorso di emergenza urgenza 118, e vi posso assicurare che trasportare una persona per 500 metri su una barella non è una passeggiata, se poi consideriamo il freddo, il vento, il buio e la neve, beh … sono stati proprio in gamba!
Vorrei leggere di questi fatti tutti i giorni, escluso il problema per la giovane mamma naturalmente.
Bravissimi….