Dall’Associazione Maceratiamo, riceviamo:
Il Consiglio comunale dovrebbe parlare domani di Minitematica discutendo la mozione presentata da Pantana, Conti e Guzzini volta a far costituire in giudizio il Consiglio comunale contro il ricorso al Tar (leggi l’articolo) presentato da alcuni cittadini maceratesi insieme all’associazione MaceraTiAmo. Anche un osservatore disattento avrà notato l’enorme incongruenza a cui conduce la trasversalità di quello che si chiama “Partito del mattone”.
Una delibera presentata dal centro sinistra riguardante un imminente, ennesimo saccheggio di suolo viene difesa dalla destra che, secondo le consuete prassi partitiche, ma anche manifestamente critica in altre sedi rispetto alla Minitematica, è finora sembrata propendere per un’altra direzione.
Non ci dilunghiamo nel merito né nel dettaglio della nostra posizione nei confronti della Minitematica, già altre volte esplicati, per cui è già stata data la possibilità ai singoli cittadini di formarsi un’opinione in proposito, ma cogliamo questa occasione per ricordare agli abitanti della nostra città che sono stati vari maceratesi, solo supportati dalla nostra associazione, a presentare ricorso per una delibera che di “mini” ha ben poco: basti ricordare che è di poco tempo fa la discussione in Consiglio per un nuovo centro commerciale che la Minitematica prevede ai piedi di Santa Lucia, nei pressi della Chiesa del SS. Sacramento.
Se la crisi economica non limitasse notevolmente gli investimenti e si dovessero realizzare i massacri edilizi previsti la nostra città cambierebbe irrimediabilmente aspetto. È bene infatti ricordare che, al piano casa da circa un milione di mc da edificare, la Minitematica ne apporta altri 437.000 e che a Valleverde (e continuiamo a chiamarla cosí?) sono previsti 42 capannoni a ridosso della meravigliosa Abbazia di San Claudio.
Perché tutto questo? Perché le lobby hanno ancora la meglio in questa città.
Tra i tanti documenti presentati per il ricorso credo sia interessante per i lettori la relazione sul Parco di Villa Vatielli, del quale questa amministrazione vorrebbe fare scempio costruendovi l’ennesimo palazzo senza senso e, per giunta, con un aggravio di traffico e inquinamento di cui quella zona, come tante altre ma forse anche piú di tante altre, non ha bisogno.
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Almeno dal 1980 il primo stramaggioritario partito maceratese è quello dei mattonari.
Presente dal 1980 in quasi tutti i gruppi rappresentati in Consiglio Comunale, presente dal 1980 dentro gli Uffici Tecnici, presumibilmente dal 1980 sempre in possesso dei numeri riservati di alcuni Sindaci e qualche Assessore….
In una città che non cresce di popolazione, con oltre 600 appartamenti sfitti, con una diminuzione catastrofica di studenti universitari residenti si pretende di continuare ad edificare, costruire centri industriali/commerciali, violentare il territorio……
Io non voglio entrare nel merito di queste cose perchè non ci capisco niente ma, da ignorante che sono, non posso non notare che si continua a costruire ovunque rovinando la nostra meravigliosa campagna che si restringe sempre di più come una macchia d’acqua che si asciuga.
In giro ci sono tantissime case vecchie che, ristrutturate, diventerebbero delle meravigliose villette e allora, perchè non sistemare quelle prima di costruirne delle nuove??
Almeno speriamo che non si continui a costruire come nella zona delle Vergini dove, ogni volta che ci passo, prego Dio di non incrociare altre macchie perchè , tra macchine parcheggiate sulla carreggiata e strade strette, in due non ci si passa.
Almeno in altre zone hanno dato molta importanza al verde tra le case, alle Vergini, a parte un laghetto sempre sporco, non c’è un filo d’erba e se c’è è mal tenuta.
Ma questo è un altro argomento scottante perchè se ogni cittadino si impegnasse a ripulire un metro quadrato di terra invece che aspettare gli operai del comune, tutto sarebbe molto più bello e piacevole da vivere.
Invece vige la regola “dato che pago le tasse ci deve pensare il comune” e intanto marciscono tra le lucertole!
Comunque con tutto il rispetto per le idee di ognuno, questa è soltanto una mia considerazione personale che non vuole offendere nessuno.
Liana Paciaroni
Cara signora Liana Paciaroni,
ha fatto caso che proprio alle Vergini le nuove strade sono così strette che l’autobus non riesce a girarci? Altro che verde mal tenuto! E di quell’obbrobrio universitario a metà tra una clinca e un carcere ne vogliamo parlare?
Il problema vero, anche se pare un assurdo grottesco, è che i nostri concittadini mattonari nel frattempo sono invecchiati: e dunque, probabilmente, si sono incancreniti nella loro paranoia edilizia. L’unico suggerimento – Monicelli ci avrebbe fatto un film, una sorta di “Amici loro” – potrebbe essere quello di usare i loro larghi proventi di questi decenni per internarli (e buttare la chiave), avendo cura di regalar loro (sì: regalare a spese nostre, per sfregio dei loro utili) una confezione di costruzioni Lego ciascuno.
Chiaro: non in cliniche private e spersonalizzanti dove i loro risparmi di una vita (e la grama pensione…) si volatilizzerebbero in un soffio. C’è per fortuna l’IRCR di Macerata, dove si sta benissimo e dove presto – grazie alle innovazioni di questi giorni – si starà anche meglio. Mi sembra una soluzione ottimale: loro si sono sacrificati tutta una vita per rendere bella e funzionale la nostra città. E’ giusto che ora ottengano dalla stessa loro città quanto di meglio può garantire loro una vecchiaia serena.
Scusate l’ignoranza, ma dove si trova villa Vatielli?
@ Bimbo Triste
Villa Vatielli (eredi Bracci-Vatielli-Mignardi), meglio conosciuta come Villino Maria, trovasi nei pressi della stazione, L’ingresso avviene da via Gigli attraverso un cancello da un pilone diruto. Per la cronaca il parco risulta vincolato con D.M. del 20/11/1951.
Grazie GAbor Bonifazi,
sono curioso di andare a vedere questo posto che non conoscevo . (magari poi, ci sono passato davanti un milione di volte senza averla notata)
Trattasi di un villino neoclassico con un cedro (mi pare) meraviglioso. Un complesso in stato d’abbandono in parte aggredito dalla sovrastante Società Bocciofila Borghigiana.
@ gabor
il parco risulta vincolato con D.M. del 20/11/1951…. Ciò significa che -teoricamente- non potrebbero fare un qualche trucco di magia per edificare qualcosa, giusto???
ha fatto bene l’opposizione una volta tanto a mostrare l’intenzioni del Sindaco che quando era capogruppo del PD ha difeso la minitematica fino alla fine, poi da SIndaco cerca di lavarsene le mani ma alla fine la giunta il 23 giugno scorso si è costituita in giudizio. Leggete le dichiarazioni di Carancini nella delibera della minitematica, veramente interessante: “DELIBERAZIONE N. 34 del 27 APRILE 2009 REP. N. 720
PAG. 35
OGGETTO: VARIANTE AL PRG PER MODIFICHE PUNTUALI, DEPUTATA A PORRE
RIMEDIO AD INCONGRUENZE ED ERRORI. PROVVEDIMENTO DI ADOZIONE.
DISCUSSIONE DEL GIORNO 21 APRILE 2009
….è sufficiente guardare i numeri di questa delibera per capire sostanzialmente che oltre
la metà degli interventi autorizzati concessi sono diretti alla correzione di errori, all’eliminazione di
incongruenze, errori da correggere obbligatoriamente, oppure incongruenze di alcune previsioni di
piano regolatore risultanti sin dall’origine, o in conseguenza di variazioni; quindi già sostanzialmente
gran parte di quella che è la variante è in pratica una sorta, non voglio dire di atto doveroso, ma
sicuramente in quella direzione…
PAG. 36
Faccio un’ultima considerazione…, io per esempio penso che se
posso svolgere una critica, è che questa mini tematica, dando atto e ringraziando il Sindaco della
presentazione, non è stata sufficientemente valorizzata sotto il profilo politico, perché sarebbe stato
necessario rafforzarla ancora di più, e vi spiego per quali ragioni.
Guardate che la mini tematica insieme al piano casa hanno dei tratti comuni assolutamente
fondamentali, significa ribaltare sostanzialmente il criterio partecipativo rispetto alle varianti
urbanistiche, perché guardate amici consiglieri che la mini tematica non è altro che l’accoglimento di
una serie di istanze, non tutte, selezionate, sulla base di quello che chiedono i cittadini.
Non c’è un criterio verticistico tale che come avviene normalmente nell’approvazione dei piani
regolatori la politica decide e poi gli altri subiscono. È stato fatto esattamente come per il piano casa,
l’inverso, cioè siamo partiti dal basso e abbiamo cercato, probabilmente anche con qualche errore, ma
qui vedremo che cosa si può affermare, di dare una risposta ad una serie di considerazioni, questo è il
criterio fondamentale, politico importante.
Ecco perché chiedo ai consiglierei di opposizione di capire questo spirito, perché è giusto che tutti si
approprino della mini tematica, perché tutti considerino la mini tematica una risposta alle esigenze dei
cittadini…..è un atto amministrativo
che va nella stessa direzione dello spirito con il quale il Governo Berlusconi oggi va a fare una serie di
proposte.
Attenzione che il Partito Democratico non ha detto no alla proposta di Berlusconi, ma ha detto sì a
talune condizioni, con questo senza rappresentare alcun pregiudizio verso quell’ipotesi, perché in
questa fase economico sociale lo sviluppo dell’impresa edilizia è certamente un fattore importante, ma
con una differenza fondamentale, che questa operazione, cioè la mini tematica, così come era stato
fatto con il piano casa, soggiace ad una serie di regole che rispettano la partecipazione ed il diritto di
critica, non sottovalutate l’aspetto connesso ai passaggi procedurali, cioè il fatto che vi sono delle
osservazioni, che si dovrà andare in Provincia, cioè la mini tematica come il piano casa, a differenza
della proposta di Berlusconi, comunque rispetta una serie di regole procedurali che hanno la funzione
di controllo rispetto alla variante urbanistica.
Ecco perché io dico che la mini tematica è certamente una risposta, lo è ad una richiesta diffusa, non
specifica, e per quello che posso aver constatato dagli atti non vi è un criterio arbitrario, ecc. ecc. “
Solo per curiosità:
ma chi mette le manine verdi o rosse anche su una semplice domanda o sulla risposta o su un ringraziamento a chi ti ha dato la risposta?
Ringrazio Giovanni Luciani per il prezioso contributo “storico”, sul quale mi permetto alcune osservazioni, non rivolte a lui ovviamente ma a Carancini. Purtroppo con due anni di ritardo, ma magari serve per riflettere.
“oltre la metà degli interventi autorizzati concessi sono diretti alla correzione di errori, all’eliminazione di incongruenze, errori da correggere obbligatoriamente…”
Oltre la metà… e l’altra parte? Se non si tratta di errori o simili, situazioni per i quali è appositamente prevista la minitematica, non è questo il loro posto. Invece…
1 – “questa mini tematica […] non è stata sufficientemente valorizzata sotto il profilo politico”
2 – “tutti considerino la mini tematica una risposta alle esigenze dei cittadini…..è un atto amministrativo”
Bisogna che ti decidi: o è un atto politico, e allora l’amministrazione se ne assume tutta la responsabilità senza millantare esigenze di altri, oppure è un atto amministrativo, dovuto e quindi scarsamente rilevante sotto il profilo politico.
“la mini tematica non è altro che l’accoglimento di una serie di istanze, non tutte, selezionate, sulla base di quello che chiedono i cittadini”
Certo, di quei dieci cittadini che speculano su ogni singolo metro quadro.
“Non c’è un criterio verticistico tale che come avviene normalmente nell’approvazione dei piani regolatori la politica decide e poi gli altri subiscono. È stato fatto esattamente come per il piano casa, l’inverso, cioè siamo partiti dal basso e abbiamo cercato […] di dare una risposta ad una serie di considerazioni, questo è il
criterio fondamentale, politico importante”
Quindi bastava chiedere. Ah, averlo saputo prima…
E comunque, stando così le cose, non c’è bisogno di politici per fare questo, basta un ufficio tecnico che funzioni.
“Ecco perché chiedo ai consiglieri di opposizione di capire questo spirito, perché è giusto che tutti si approprino della mini tematica”
Tranquillo, lo hanno capito benissimo. Ognuno si è appropriato della sua parte.
“…va nella stessa direzione dello spirito con il quale il Governo Berlusconi oggi va a fare una serie di proposte”
Avevo una strana sensazione… ora so cos’era.
“il Partito Democratico non ha detto no alla proposta di Berlusconi, ma ha detto sì a talune condizioni”
A condizione che ci sia da mangiare per tutti. Come al solito.
“la mini tematica come il piano casa […] comunque rispetta una serie di regole procedurali”
Sarebbe meglio dire che “dovrebbe rispettare…”. Cosa che non è avvenuta e ha determinato il ricorso al TAR.
per chi volesse conoscere meglio le peculiarità di Villa Vatielli:
http://www.maceratiamo.it/docs/villavatielli.pdf
I cedri migliori e altre alberature stavano a villa Cozza, nel parco dell’ex seminario, nell’ex villa Tombesi (angolo via Batà’), nelle ex ville demolite di via Mameli, nelle casette costruite a bordo del parco di villa Lauri. L’elenco potrebbe essere lunghissimo.
Insieme alla veduta aerea allegata alla sapiente relazione tecnica, letta su suggerimento di Cherubini, avrei aggiunto una veduta aerea della città (immagino ideale per maceratiamo), scattata nel 1944 da un pilota inglese mentre bombardava le casermette -unico ecomostro esistente fuori dalle mura-.
Sono andato a vedere il posto e non ho trovato alcun palazzo, ma solo una squallida casetta a due piani abbandonata in mezzo ad un lembo “verde” che più degradato a Macerata non esiste. Invece ho visto lo squallore di una bocciofila innestata nella sterpaia con la cucina visitata da gatti e topi. Ho visto un’orribile costruzione anni settanta con relativa superfetazione “post moderna” che chiude la vista del cosidetto parco salendo dalla stazione. Ho visto i palazzoni delle scuole e annessi sul lato dell’ex seminario. Ma ho soprattutto notato che tutti gli edifici circostanti e prospicienti mostrano una selva di condizionatori d’aria che smentiscono la tesi sostenuta per cui il “parco” terrebbe la temperatura dell’area costantemente a 25° d’estate.
“Mi vedo costretto a intervenire, come coordinatore provinciale dell’Associazione “Nuova Italia”, interna al Pdl, dopo aver appreso che tre Consiglieri di opposizione, intendono presentare una mozione affinché il Consiglio comunale di Macerata si costituisca in giudizio contro il ricorso al Tar presentato dalla lista civica Maceratiamo sulla Minitematica. Un ricorso al Tar legittimo, che difende la città dall’ennesima colata di cemento che andrà a influire negativamente sulla vita del quartiere Santa Lucia, rubando verde (nel caso di Villa Vatielli) ai cittadini e incrementando il flusso veicolare in una zona già massacrata dal traffico e dallo smog. Quali interessi dietro questa presa di posizione dei tre Consiglieri? Possibile che il “partito del mattone” si sia infiltrato anche nelle fila di un centro destra che finora lo aveva combattuto? Chiedo un chiarimento per sciogliere dubbi e perplessità che tale situazione ha generato nei cittadini maceratesi. E’ importante che in città ci siano anche movimenti civici che fanno fronte comune sulle tematiche che interessano direttamente la qualità della vita nei quartieri.”
@ Wolfang:
Se leggerà bene la mia relazione, capirà che NON ho scritto che la temperatura della zona intorno a Villa Vatielli, grazie al suo parco, si mantiene a 25 gradi. Ciò, infatti, sarebbe una baggianata immensa.
Ho, invece, scritto quanto segue, riferendomi ai benefìci che il verde in generale offre:
“Il risparmio economico è ancora più evidente d’estate, quando la temperatura dell’asfalto può
superare i 60gradi, mentre NELLE ZONE A VERDE, la temperatura staziona a 25 gradi. E’ ovvio che in
questo modo si ha meno bisogno dei condizionatori d’aria, con risparmio per il bilancio familiare e
benefici per l’ambiente in termini di minori emissioni di CO2.”
Con ciò intendo dire che ENTRO le zone a verde, ossia, in particolare entro il bosco di Villa Vatielli, la temperatura si mantiene intorno a 25 gradi, con benefìci anche per le zone circostanti, molto più calde. Si ha, infatti, un effetto mitigatore che si estende alle zone circostanti, proporzionalmente alla vicinanza.
Spero di aver chiarito ciò che Lei ha erroneamente interpretato.
Fulvio Ventrone