Le ripetute segnalazioni arrivate da parte di numerosi cittadini sulla presenza di strani movimenti all’interno dell’edificio ex Inam in via Foscolo ha portato a un formale interessamento da parte della Questura. Gli agenti, questa mattina, infatti hanno comunicato al Comune la necessità di adottare specifici provvedimenti che portino alla messa in sicurezza del fabbricato.
Interessato della questione, il vicequestore aggiunto Riconi, dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, venerdì scorso, coadiuvato da altri uomini del suo ufficio, ha personalmente condotto un sopralluogo all’interno dello stabile proprio per verificare di persona quanto veniva segnalato dai cittadini. La polizia sottolinea la totale collaborazione da parte della proprietà dello stabile che, informata dell’ispezione, ha fornito le chiavi d’accesso e la massima disponibilità.
Una volta all’interno è stato possibile verificare che un gruppo di tossicodipendenti utilizzava fraudolentemente e stabilmente l’edificio quale base per le loro attività. In alcuni ambienti sono infatti state rinvenute centinaia di siringhe usate, oltre ad un tavolino con il necessario per la fabbricazione delle bustine termosaldate, solitamente utilizzate per confezionare le dosi di eroina. Altre stanze, infine, erano state adibite ad improvvisate residenze con tanto di letti, sedie ed indumenti personali.
A conferma dell’uso illecito e criminoso della struttura, va segnalato anche il ritrovamento all’interno di vari effetti personali, oggetto di furti effettuati nella città di Macerata.
Sul posto è intervenuta anche la Polizia Scientifica per le necessarie operazioni di documentazione fotografica e video, oltre che per la raccolta dei reperti biologici probatori.
Alla luce di quanto emerso sarà quindi intensificata l’attività di controllo ed investigativa al fine di identificare i responsabili, in attesa dei necessari interventi di ristrutturazione dell’immobile.
(foto di Guido Picchio)
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FONTE WIKIPEDIA per i molti che non sanno cosa è…
L’INAM, Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro le Malattie,è stato un ente pubblico italiano che gestiva l’assicurazione obbligatoria per provvedere, in caso di malattia dei lavoratori dipendenti privati e dei loro familiari, alle cure mediche e ospedaliere. È stato istituito con l. 11 gennaio 1943, n. 138 ed assunse la denominazione di INAM con il D.L.C.P.S. 13 maggio 1947, n. 435.
Nel 1977 l’ente è stato sciolto a seguito della nascita del Servizio Sanitario Nazionale e da allora i contributi obbligatori, pagati dai lavoratori e dai datori di lavoro, sono gestiti dall’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS).
SAREBBE ORA DI DEMOLIRLO???
Estratto da “http://it.wikipedia.org/wiki/Istituto_Nazionale_per_l%27Assicurazione_contro_le_Malattie”
IL PALAZZO DA QUALCHE ANNO E’ DI PROPRIETA’ DI UN PRIVATO.
QUINDI IL PROPRIETARIO DEVE ADOTTARE A SUE SPESE SPECIFICI PROVVEDIMENTI CHE RIPORTINO IL SUO FABBRICATO IN SICUREZZA E IN TEMPI BREVI ,CON IL CONTROLLO DEL COMUNE E DEI VIGILI URBANI A FAR RISPETTARE LE REGOLE E LE LEGGI ALLA PROPRIETA’
che centra il comune il palazzo è di un notissimo privato e come dice marco p è a lui che ci si deve rivolgere,poi mi domando tutti sapevano che li c era un giro strano come mai le forze dell’ordine non sono mai riusciti a prendere nessuno era difficile fare un appostamento e stanarli?
Tranquilli….
Quando tutto il quartiere verrà riqualificato, con la solita colata di cemento che violenterà tutto il violentabile, tutto tornerà a posto….
certamente ll propietario aspetta che qualche ente si accolli la struttura… ma per ora scarica il problema alle istituzioni
Il proprietario dell’immobile ha l’obbligo di mantenere in sicurezza il fabbricato, non è compito delle istituzioni! Le istituzioni debbono emettere le necessarie ordinanze per far rispettare la più elementare delle leggi.
@ricagni… mi associo in pieno! e prima che qualcuno sospetti che lui stesso, per primo… possa considerarsi complice degli eventi!… impensabile che un proprietario non sappia lo stato della propria proprietà!… impensabile che un proprietario non regoli il proprio edificio con le più elementari norme sulla sicurezza… a meno che non viva in Alaska… impensabile l’irresponsabilità delle forze dell’ordine che non vigilano… e che si siano mosse solo dopo numerose proteste degli abitanti della zona…. VOGLIA! E’ SOLO UNA QUESTIONE DI VOGLIA! voglia di fare bene il proprio mestiere o scelta di farlo alla belle-meglio, finché non ci scappa il morto…
@ Ester
Anche io sono naturalmente daccordo con te. Aggiungerei solo una cosa: è semplicemente assurdo soltanto parlarne, ognuno è responsabile delle proprie proprietà e se vi sono problemi di sicurezza è TENUTO A PROVVEDERE.PUNTO E BASTA.
Sembra facile…..
Se il propietario se ne sta altamente fregando in che condizione è il suo stabile non è perchè vive al Polo Nord o perchè deve tenere (lui solo, ed a piedi) sotto controllo diecimila stabili sparsi in tutto il Pianeta…
Se ne sta altamente fregando perchè è sicuro che il suo menefreghismio difficilmente gli farà passare guai giudiziari.
Cosa significa “tenere in sicurezza un fabbricato”?
Se domani dentro il palazzotto ci scappa una rissa vuoi scommettere che il proprietario avrà tutti gli appigoli legali per lavarsene le mani (anzi addirittura per farsi una doccia), magari sporgendo denuncia contro ignoti per effrazione o danneggiamento di proprietà privata???
E’ piena l’italia di stabili, proprietà, edifici abbandonati, cadenti, disastrati senza che nessuno faccia un bel cavolo di niente: non vorrei che bastasse semplicemente mettere un cartello (proprietà privata/vietato l’ingresso o pericolo crolli) per lavarsene le mani…..
Chissà questo “povero” proprietario come sta in ambasce, adesso… Chissà quanto soffre per tutti questi poveracci che all’interno del suo stabile andavano a farsi del male! Soluzione rapida del problema? Abbattere lo stabile e costruire in men che non si dica un nuovo stabile. Per il bene di tutti, ovviamente! (Ci scommetterei che lui vive di pensione…)
Mettere il fabbricato in sicurezza significa che non deve potere recare danni fisici a persone che passano nelle vicinanze e renderlo inaccessibile. Diversi Comuni hanno emanato ordinanze per far recintare campi di terreno per questo motivo. Se il fabbricato dovesse essere pericoloso e il proprietario non interviene dopo il sollecito dell’Amministrazione, l’Amministrazione stessa può intervenire e mandare il conto dell’intervento al proprietario. Credo che ,conoscendo la persona interessata, farà tutto il necessario per sistemare le cose.
Quindi in pratica è come dicevo io.
Siccome il fabbricato non è pericolante, non mi sembra stia per crollare, non dovrebbero esserci problemi di stabilità (e quindi non c’è pericolo imminente di arrecare danni ai passanti) dovrebbe bastare che l’edificio sia chiuso…. E mi sembra che l’edificio non sia aperto al pubblico, no?
Se qualcuno entra, rompendo un vetro o scardinando una porta, credo si tratti di violazione di proprietà, per cui il proprietario non dovrebbe essere colpevole se qualcuno (all’interno e violando la proprietà) si fa male….
E quindi difficilmente il proprietario farà qualcosa: magari metterà un.catenaccio a qualche porta malferma e metterà qualche asse alle finestre rotte, non molto di più.
Inoltre quel palazzo non deve esser demolito per fare nuove costruzioni?
Se così fosse figuriamoci se il proprietario ci butta una lira per un servizio di vigilanza, telecamere, vetri nuovi (magari pure antisfondamento) e porte interne scorrevoli…..
Mi sembra che i soliti ben informati (Cerasi, ricagni) che partecipano a questa discussione fingano di non sapere il vero motivo del contendere per quel palazzo fra proprietà ed Amministrazione Comunale.
Il proprietario aveva acquistato anni fa dal “pubblico” che vendeva (Università e ASL se non sbaglio) con la speranza e/o promessa di una variazione di destinazione d’uso dell’immobile, perché così com’è adesso, principalmente per uffici penso, non ha mercato a Macerata.
Ovviamente come residenziale sarebbe appetibile, (con probabile ristrutturazione e miniappartamenti magari) ma poi non si è ben capito perché tale variazione di destinazione d’uso non è mai avvenuta (piano casa, minitematica, ricagni, ci aiuti lei) e così quell’immobile ha attualmente ben poco valore nel mercato edilizio, e nessuno ci butterebbe sopra un euro.
@ tex
Si sbaglia circa il mancato cambio di destinazione d’uso, era inserito nella variante “salesiani” ed è stato votato con quello
Dal momento che Tex Willer mi chiama in causa cerco di rispondere secondo le mie informazioni. La ristrutturazione del fabbricato prevederebbe una destinazione commerciale a piano terra e una destinazione abitativa ai piani superiori, il tutto nell’ambito della riqualificazione di tutta la zona dei Salesiani già iniziata.
Mentre il mutamento di destinazione d’uso da uffici a commerciale significherebbe aumentare gli standards urbanistici (parcheggi, verde etc.), il mutamento da uffici ad abitazione urbanisticamente sarebbe invece un passo indietro. Molti comuni concedono questo passaggio senza tanti problemi, Macerata è più restia. Probabilmente,e sottolineo probabilmente, la vecchia giunta aveva data determinate assicurazioni in tal senso che poi sono decadute con la nuova amministrazione. Una cosa è certa: va trovata una soluzione equilibrata che possa andare bene all’Amministrazione e alla proprietà, altrimenti si farà la fine dell’Hotel House.
Due note sulla sicurezza. Il proprietario DEVE rendere inaccessibile con un sistema adeguato l’immobile, altrimenti diventa complice di quanto succede al suo interno; è pertanto suo interesse realizzare una chiusura adeguta. Questo per cercare di chiarire a chi cerca sempre con forzature la malafede di tutti e di tutto, senza mai suggerire idee costruttive.
@ Tex
Non sono così ben informato, tanto che non so assolutamente di chi sia attualmente la proprietà dell’immobile ne perchè fosse stato acquistato se era vuoto da anni e non era stato rimesso a posto.
Però mi sembra di ricordare che, nella grande lottizzazione della zona, ci fosse qualcosa di specifico previsto anche per quell’immobile; magari era stato presumibilmente acquistato proprio perchè qualche uccellino aveva saputo qualcosa….
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Vorrei proprio comprendere cosa significhi “rendere inaccessibile con un sistema adeguato l’immobile”
Perchè non mi risulta che debbano essere lasciati sciolti (all’interno) cani rabbiosi così come non mi risuilta che vadano apposti cartelli con la specifica “sorveglianza armata” poichè è obbligatorio avere delle sentinelle.
Ma non mi risulta neppure che si debba avere un circuito di videosorveglianza o le porte e le finestre blindate…. E non credo che sia previsto dalla legge avere un qualche cecchinio, appostato alla finestra, che spara all’eventuale ospite-inatteso-non voluto.
Pertanto al propietario dovrebbe bastare, eventualmente, piazzare 5 assi su qualche finestre (eventualmetne) rotta dai vandali e magari una catenella e un lucchetto se c’è qualche porta esterna la cui serratura non funziona, così come avevo scritto prima:…..
Se poi qualcuno entra, forzando una finestra o scardinando una porta d’ingresso, è chi entra che viola una altrui proprietà (ed è perseguibile).
E se chi entra, violando la propietà altrui, poi eventualmente si “smatra” per le scale (sfasciandosi qualche costola) non certo il proprietario dell’immobile (che “riceve” la visita e subisce una violazione della sua proprietà) che può essere considerato complice ed essere perseguito….
Evidentemente qualcuno piace il gioco del significato delle parole o fa il finto tonto.“rendere inaccessibile con un sistema adeguato l’immobile”, non mi sembra che sia una frase di difficile interpetrazione: recinzione ben chiusa, accessi chiusi con porte e luchetti, finestre e persiane chiuse. La prossima volta forse farò un disegnino.
Evidentemente qualcuno per leggere legge pure ma difficilmente comprende, visto che poi quanto astiosamente replica mi da ragione in pieno.
Più che il disegnino, credo, che servirebbe iniziare dall’abecedario.