di Matteo Zallocco
Roberto Broccolo, quando ufficializzerete l’alleanza con l’Udc e la candidatura a presidente di Antonio Pettinari?
“E’ questione di giorni – risponde il segretario provinciale del Pd -, in questo periodo mi sto incontrando spesso con Pettinari per la definizione del programma, stiamo impostando un tavolo programmatico con tutti i partiti ma prima dovremmo completare alcuni passaggi negli organi interni del Pd”.
L’alleanza sembra ormai definita con Udc, Idv e la quarta lista che coinvolgerebbe Socialisti, Verdi ed esperienze civiche come quella di Massimiliano Bianchini…
“Riteniamo importante far stare con noi anche Sel, cercherò fino all’ultimo di ragionare con loro perchè le convergenze programmatcihe ci sono”.
Ma Sel ha già presentato un proprio candidato (Acquaroli) in contrasto con la vostra scelta di allearvi con l’Udc e di candidare Pettinari. I vendoliani dicono anche che ormai fate parte del Terzo Polo e non del centro sinistra…
“Ovviamente questo non è vero, non confluiamo certo nel Terzo Polo, il Pd è una forza autonoma forte che non ha voluto esprimere una propria candidatura, seppur ci fossero nomi autorevoli al proprio interno, proprio per creare un’alleanza importante. Questa operazione è stata caldeggiata dal segretario nazionale Bersani, con cui mi sono incontrato a Roma la scorsa settimana assieme al segretario regionale Ucchielli. Vogliamo lanciare il Laboratorio maceratese unendo le forze che combattono il berlusconismo. E’ un’operazione strategica fortemente voluta a livello nazionale e regionale”.
Bersani arriverà a Macerata nel corso della campagna elettorale?
“Credo di sì, arriveranno tanti big nazionali per lanciare questo progetto”.
Ma a livello locale, anche all’interno del Pd, non mancano i dissensi per questa operazione…
“Quando vengono fatte scelte importanti come questa si possono anche creare situazioni del genere”.
Come riuscirete a convincere gli elettori a votare chi fino a due anni fa è stato il vice presidente di Capponi, candidato del centro destra?
“Questo è un progetto importante così come la figura di Pettinari. Candidare il segretario regionale dell’Udc significa dare valore politico a questa operazione”.
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La scelta di candidare Pettinari non è piaciuta certo a tutti all’interno del Pd.
Il coordinamento provinciale di “Cambia l’Italia” (area Marino del Partito Democratico), esprime il proprio sconcerto:
“Non ci risulta – si legge nella nota stampa – che alcun organismo dirigente del partito abbia mai assunto decisioni in tal senso, ne’ che siano mai state svolte primarie o altri tipi di consultazione degli iscritti, come da statuto. D’altronde il congresso provinciale, appena conclusosi con l’elezione dell’attuale segretario Roberto Broccolo, ha visto la vittoria di una maggioranza la cui sostanziale differenza rispetto alla minoranza consisteva proprio nel sostegno ad una vasta alleanza politica che comprendesse sia SEL che UDC, senza esclusione di altre componenti. Al contrario l’ipotizzata coalizione, frutto dell’intesa delle oligarchie dei due partiti, vedrebbe l’immotivata esclusione di varie forze politiche e l’altrettanto immotivato ruolo dominante dell’UDC, negando valori e principi propri della nostra tradizione politica: laicità, merito e rinnovamento della classe dirigente.“Cambia l’Italia” ha già chiesto, quindi, l’immediata convocazione dell’assemblea provinciale per un confronto chiarificatore e definitivo sulla questione”.
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Interviene anche Gian Mario Maulo, ex sindaco di Macerata ed esponente del Pd maceratese:
La candidatura ‘moderata’, o ‘di centro’, per la Presidenza della Provincia è sbocciata a tavolino, per calcolo, senza un progetto, prima del programma, sulla base della somma delle percentuali di consensi pregressi: si toglie l’8% dell’UDC al centrodestra. si sommano tanto di PD e tanto di IdV e si arriva primi al ballottaggio; al secondo turno basta confermare i voti del primo e agganciare un po’ di incerti di area e si arriva in Corso della Repubblica, con la sinistra all’angolo, astenuta o ininfluente.
Una candidatura, per lo meno inopportuna, calcolata come una primavera da calendario: ma che freddo fa! Il candidato, persona seria e competente, fino a ieri si è schierato sul fronte opposto. E poi UDC e PD si dichiarano astrattamente convergenti a livello nazionale solo per riscrivere le regole del gioco; per tutto il resto si dicono alternativi; nei nostri enti locali governano su fronti opposti; e le renitenze delle due basi di partito sono già dichiarate.
Ma i suggeritori venuti da lontano con una lungimiranza su misura hanno imposto il gioco spartitorio dei quattro cantoni: tu in Regione, io in Provincia, lui in Comune, e, in base ai risultati, tanto ciascuno per assessorati e presidenze. D’altra parte gli obblighi politici erano stati contratti l’anno scorso in Regione: quella di Macerata è solo una deduzione logica.
Tutto calcolato, eccetto gli elettori; come se i comportamenti politici potessero essere indotti e previsti statisticamente; come se gli elettori fossero pedine. Eppure la mobilità politica è sempre più evidente: sono lontani un secolo i tempi in cui gli spostamenti di consensi si misuravano in decimali. Oggi perfino exit-poll e proiezioni sono inaffidabili, improbabili, in-credibili: tanto più lo sono le previsioni a tavolino in base alle percentuali pregresse. E poi gli spostamenti dalle previsioni sono tanto più probabili, quanto più le elezioni sono territoriali, legate a persone, storie, situazioni più note alla gente che ai politici di razza.
Quale lungimiranza è alla base di una candidatura che mette ai margini un’area politica con cui si governa da anni a livello locale, per imbarcarsi in una traversata con rematori strabici, con basi recalcitranti, con elettori che non si sommano ma si dividono, se addirittura non si escludono? Basta un esperimento regionale per fare primavera?
Le convergenze sperimentate, praticate, consolidate sono altre: il centrosinistra, dialettico ma integrato, ha una storia di collaborazione amministrativa, lunga e positiva, ed ha orientamenti programmatici compatibili! Quale futuro può avere una scelta di solo calcolo tattico, che archivia una storia, emargina un’area politica consistente, ignora un’istanza sociale oggi ancora più attuale con i problemi di indotti dalla crisi?”
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Un pò dispiace vedere il segretario provinciale del Pd Broccolo, affannosamente, arrampicarsi sugli specchi per tentare di giustificare un’operazione decisa a tavolino dai vertici romani del suo partito.
Per di più è anche costretto ad ammettere che, anche a livello locale, il percorso è strettamente riservato a pochi (lui si incontra con Pettinari, lui fara da trade-union con gli altri Partiti, ecc.) lasciando fuori da tutti i giochi/riunioni/discussioni gli iscritti e, sembrerebbe, anche tutti gli organi locali del Partito.
Da buon politico ad una domanda diretta (“come riuscirete a convincere gli elettori a votare chi fino a due anni fa è stato il vice presidente di Capponi, candidato del centro destra?”) evita di rispondere prendendo una tangente (“questo è un progetto importante così come la figura di Pettinari. candidare il segretario regionale dell’Udc significa dare valore politico a questa operazione”) a ulteriore dimostrazione che il boccone da ingoiare non è dei più saporiti.
Per ultimo noto che anche per quanto riguarda il programma sembrerebbe che questo verrà deciso dai soliti pochi lasciando fuori gli iscritti (non solo del Pd, ma sembrerebbe dell’intera coalizione)
Chissà quanti avranno un rigurgito di insofferenza, tra gli elettori del centro sinistra preferendo stavolta di non andare a votare proprio o votare, per dispetto, altre formazioni della stessa area politica (che pare si comportino uguale, visto che anche loro aprlano prima di candidati e poi di programma) che non hanno alcuna possibilità di arrivare al ballottaggio???
Laboratorio maceratese ?? Un’altra frase che farà parte del “POLITICHESE” ossia parole senza senso o ridondanti.
Signor Broccolo per favore …………….. 10 mesi fà vi siete alleati al Comune di Macerata con SEL e la Federazione della Sinistra, ora li scaricate per allearvi con l’UDC. Mi pare che c’e’ tanta confusione!!!!
E na madonna, Bersani? Vi siete rivolti al genio in persona per partorire questa alleanza?
Personalmente questa storia non mi convince. Non è tanto una coalizione fra PD e UDC che può essere nelle cose e rispondere ad un trend nazionale e magari anche ad esigenze locali (anche se il laboratorio Maceratese è una immagine che non so perchè ma mi fa sorridere ) Ma qui abbiamo un tizio che prima era ai vertici dello schiaramento opposto e poi ti trovi dall’altra parte come se nulla fosse . Non si può essere “per tutte le stagioni” ! O meglio si può fare ma poi bisogna vedere che ne pensiamo noi elettori. Per non parlare della coerenza con le primarie o dei progetti a quanto pare ancora tutti da definire. Non importa solo cosa fai (l’accordo con l’UDC) ma anche come lo fai , accidenti !
Capponi for ever!!!
Sig. Broccolo , le ricordo che la parola LABORATORIO in italiano significa : LUOGO ATTREZZATO PER RICERCHE E ESPERIMENTI.
LA NOSTRA PROVINCIA HA BISOGNO INVECE DI UNA FABBRICA
CON VERE RISORSE UMANE CHE PRODUCANO BENESSERE E CERTEZZE PER CITTADINI DEL TERRITORIO
NE ABBIAMO FATTI GIA’ TANTI DI ESPERIMENTI !!!!!!!!!!!!
ORA BASTA….
Vorrei iscrivermi alla manifestazione pacifista arcobaleno girotondo contro la guerra per la pace contro il colonialismo francese, dove posso farlo?
CONCORDO PIENAMENTE NELL’ANALISI FATTA DAL SIGNOR MAULO,
TUTTO DECISO TRA POCHI, DA POCHI OLIGARCHI. QUANTO E’ VECCHIA QUESTA POLITICA!!
Ottima ricetta i broccoli con la ricotta!!!
http://www.youtube.com/watch?v=s2JOxwTRxlk
Il PD non ha un cadidato valido per battere Capponi e si affida all’UDC, sono alla frutta… ormai nessuno più crede alle nuove storie… 😛
Caro PD,quanti voti perderai.Quella di candidare Pettinari è la peggior scelta che si potesse fare.Son sicuro che se la Sinistra scenda in campo tutta unita a livello di voti può dare del filo da torcere a tutti gli altri candidati.L importante è che abbiano un buon candidato ed un programma valido.Almeno loro.
L’alleanza PD-UDC deve diventare strategica nei comuni, nelle province, nelle regioni e ovunque si voterà da ora in poi, se vogliamo toglierci dalle palle uno come Berlusconi che continua a governare avendo sbagliato tutto in politica interna come ed ancor più in politica estera.
L’alleanza avrebbe potuto esser fatta con personaggi migliori? Ne sono sicuro, ma…questo ci hanno servito…
IL PROBLEMA E’ A MONTE. PETTINARI NON E’ E NON PUO’ ESSERE UN CANDIDATO DI CENTRO SINISTRA…. DI CENTRO FORSE, MA NEANCHE TANTO. E’ UN CANDIDATO CHE SERVE SOLO A RAFFORZARE LA POSIZIONE DI CAPPONI PURTROPPO. E SICCOME NONOSTANTE L’ETA’ SONO ANCORA INGENUA, CHIEDO A PETTINARI: CON QUALE FACCIA FARA’ L’ANTAGONISTA DI CAPPONI, QUANDO UN ANNO FA GLI FACEVA DA PORTABORSE?
E FACENDO UN RIEPILOGO DI QUANTO EMERSO FINO AD OGGI, UNO CHE E’ DI SINISTRA E VUOLE ANDARE A VOTARE PERCHE’ LO CONSIDERA UN DOVERE A QUALE SANTO SI RACCOMANDA. COMUNQUE SONO CERTA CHE PETTINARI FARA’ PERDERE TANTISSIMI VOTI AD PD, IN UN MOMENTO IN CUI, CON IL BERLUSCA AL MINIMO STORICO, C’ERA DA MENA’, COME SI DICE A MACERATA. QUINDI, PER QUELLO CHE MI RIGUARDA, LE ELEZIONI PROVINCIALI SONO IN OGNI CASO, PERSE.
@Angeletti, certo che se non c’erano candidati migliori di Pettinari,come lei afferma, siamo messi proprio maluccio…! E lei addirittura vuol farne una scelta strategica ad ogni livello? Bah, fate un pò come vi pare; non c’è fondo al “cupio dissolvi” per chi soffre della sindrome di Stoccolma.
Un suicidio politico. PD = de ProfunDis.
Confermo tutti i commenti con un esempio pratico: una volta mio padre aveva la tessera del Partito Repubblicano, era un sindacalista anche, poi, dopo tangentopoli, passò nei DS e infine confluì (convintamente) nel PD: sempre tesserato, attivo, riunioni etc. Ebbene: proprio mio padre per la prima volta nella mia vita mi ha detto ieri sera al telefono che lui non andrà a votare alle elezioni provinciali!!! Proprio lui, sempre sostenitore del voto come un diritto-dovere, talmente schifato da questa sete di poltrone del PD!!! A me dispiace per il PD, ero un suo sostenitore, ma penso e spero che l’esperimento fallirà. La cosa in se per se non sarebbe una cosa così intollerabile, che un esperimento fallisca, se non fosse che è stato deciso oligarchicamente dai vari segretari e non dal popolo, dalla gente, dagli elettori, dai maceratesi! Ma insomma, siete democratici, o berlusconiani? Un po’, permettetemi il paragone, non vorrei offendere le vittime, e chiaramente la gravità delle due cose che sto per paragonare sono infinitamente distanti, però, in principio, siete un po’ come Gheddafi, che opera una scelta contro il suo popolo, e non per il suo popolo. Per fortuna siamo in democrazia e il popolo stesso potrà decidere di punirvi o premiarvi.
PS questa storia dei capi nazionali che decidono i candidati (vedi l’attuale legge elettorale e il modus operandi di Berlusconi, ma vedi anche come stanno mettendo i bastoni tra le ruote a Carancini, anche se in questo caso sono altri “locali” a combatterlo, Carancini che alle ultime elezioni nazionali fu l’unico – o perlomeno così mi spiegò mio padre – a mostrare insofferenza ai candidati imposti dall’alto – e correggetemi per favore se sbaglio) questa storia dicevo dei capi nazionali che decidono i candidati è un VERGOGNA: il potere non solo deve essere legittimato dal basso, ma deve anche nascere dal basso, altrimenti non è democrazia, bensì tirannia, oligarchia, partitocrazia insomma chiamatela come vi pare. La direzione del potere dovrebbe essere dal locale al globale: le idee che vengono partorite dal basso vanno discusse da uomini che le rappresentino (scelti sempre al livello più basso) nel livello più alto, ovvero nel livello più globale; ma il potere che poi si consolida nel livello più globale non deve essere esercitato per comandare al livello più basso, livello che appunto si dovrebbe semplicemente rappresentare.