Si susseguono gli interventi in merito alla realizzazione del monumento dedicato a Padre Matteo Ricci.
Scrive Massimo Pizzichini, consigliere comunale dell’Udc: “La proposta del monumento in bronzo fatta dal comitato promotore delle celebrazioni ricciane fa discutere i maceratesi e i meno lungimiranti danno un giudizio negativo non ponderato. Non si tratta di essere laici o cattolici, parsimoniosi o spendaccioni, ma di essere pragmatici e di non lasciarci sfuggire le occasioni che passano e che non sono ripetibili.
La città troppe volte si è lasciata sfuggire occasioni che non sarebbero costate nulla o poco alle casse cittadine e avrebbero dato lustro alla città, sia in termini turistici che di indotto.
Il nostro concittadino a 400 anni dalla sua morte avvenuta a Pechino il 15 Maggio 1610, deve essere ricordato nel tempo, le celebrazioni hanno una fine temporale, il monumento rimane per sempre.
L’attualità di Padre Matteo Ricci deve essere da esempio in questo periodo di migrazioni, Lui andò in Cina portando con se tanta fede e molta scienza, senza imporre la tradizione occidentale, ma rispettando gli usi e i costumi di quella terra che lo ospitava, imparando la loro lingua per farsi meglio comprendere ed insegnando in cinese, la fisica, l’astronomia, la geografia, la matematica, la musica.
P. Matteo Ricci merita uno sforzo da parte di tutti Noi e l’ opera d’arte può essere un giusto riconoscimento per il Gesuita e un monito per il presente e il futuro su come deve essere interpretata la multiculturalità.
Sotto l’aspetto economico va detto che l’impegno di spesa di 600.000.00 euro va diviso tra più Enti possibili, la Fondazione Carima si è già impegnata per il 50% della spesa e il resto dovrebbe sostenerla, la Regione, la Provincia e il Comune di Macerata.
Massimo Pizzichini
La cifra che la nostra Amministrazione dovrebbe affrontare sarebbe di poche decine di migliaia di Euro per un’opera che rimarrà per sempre a Macerata. Un investimento per la nostra città che potrà sfruttare in termini turistici il monumento.
L’opera d’arte si incastona perfettamente con il ruolo di Macerata città della cultura che a stento cerca di decollare nonostante gli sforzi profusi dai vari Enti, C.C.I.A.A. Fondazione Carima, Università, Accademia di Belle Arti.
L’Amministrazione Comunale di Macerata dovrebbe essere la prima artefice di questa iniziativa senza se e senza ma, anche perché il costo che dovrebbe sostenere è assai limitato.
L’artista a cui è stata commissionata l’opera d’arte, non a caso, è il maceratese Cecco Bonanotte, nato a Porto Recanati il 24 Agosto 1942, ha frequentato il nostro Istituto d’Arte, dopo il diploma si trasferisce a Roma e frequenta l’Accademia di belle Arti, di cui diverrà insegnante di disegno e modellismo decorativo. E’ riconosciuto scultore di fama mondiale, ha vinto numerosi premi nazionale e internazionali. La Sua specialità è scultore in bronzo con soggetti religiosi.
Il coraggio di osare, per non rimanere con il nulla”.
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Comunicato stampa da parte di Sinistra Ecologia e Libertà: “Francamente indispone la perentorietà con la quale Monsignor Giuliodori interviene in merito alla discussione sulla statua di padre Matteo Ricci. Evidentemente, ancora non si è reso conto di vivere in una città in cui le idee e i punti di vista sono diversi e molteplici e non certo univoci. Per fortuna, nonostante l’impegno profuso da anni per zittirle, esistono anche nel mondo cattolico maceratese voci che non temono di esprimere il loro punto di vista. Per fortuna, perché con la loro presenza evitano che si guardi al mondo cattolico con un misto di fastidio e sufficienza ogni volta che vengono prese posizioni che ben poco hanno a che vedere con questioni di carattere religioso e che mirano inopportunamente a condizionare l’autonomia decisionale delle istituzioni cittadine. Che qualcuno decida di usare le risorse di cui dispone per “costringere” altri a dover giustificare l’eventuale indisponibilità a partecipare o comunque ad accettare decisioni già prese è un metodo affatto nuovo, anzi spesso lo si è usato nel settore sanitario ed in altre circostanze, per cui sarebbe opportuno che non ci si presti una volta di più a questo gioco.
Premesso che non siamo proprio convinti che la questione della statua di Matteo Ricci vada affrontata solo ed esclusivamente in base a valutazioni sui costi (che non c’è dubbio sia necessaria, in un momento di gravi difficoltà per il paese e per le casse pubbliche, specialmente per i comuni che sono letteralmente strozzati da una politica governativa il cui solo scopo è di creare le condizioni per ulteriori privatizzazioni dei servizi pubblici) propendiamo piuttosto per un utilizzo assennato e corretto delle poche risorse disponibili per obiettivi capaci di offrire opportunità di lavoro e per investimenti sulla cultura, sull’educazione e sul sostegno ai soggetti più deboli.
Vista la rilevanza dell’opera, è indispensabile una convergenza convinta e collegiale di tutti gli attori per coinvolgere, attraverso la promozione di un concorso di idee, tutti coloro che sono interessati a dare un proprio contributo artistico ed essere in grado così di decidere sui tempi, sui modi e sull’entità delle risorse da dedicarvi. Per dire un deciso basta a forme di anacronistico mecenatismo e a nepotismi imbellettati dalle solite belle parole”.
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Interviene anche Roberto Cherubini dell’Associazione Maceratiamo: “Le osservazioni dell’ ex Presidente della Provincia Capponi, alle quali fanno eco quelle di Tacconi, offendono in primis i tantissimi cattolici maceratesi che con obbiettività e senso di responsabilità hanno criticato un’opera fattibile, ma con altre procedure e soprattutto con altre spese. Sia destra che sinistra, in questa città, ci avevano abituato a stendere un velo rosso al vescovo di turno, il fatto che l’attuale sindaco si riapprori delle proprie competenze è un fatto molto positivo. Esporre con chiarezza le evidenti anomalie presenti nella proposta di quest’ opera non può in nessun modo essere confuso con l’anticlericalismo. Qualsiasi opera che venga realizzata nel Comune di Macerata dovrebbe essere condivisa con i cittadini, fermo restando che le decisioni finali aspettano al consiglio comunale. Se un’opera viene decisa dal vescovo ed “appaltata” privatamente ad un’artista apprezzato dal vescovo, mentre il conto viene presentato alle istituzioni locali, è evidente a tutti, cattolici e non, che c’è qualcosa che non va. Non può certo essere annoverata tra gli “anticlericali” quella famiglia di cattolici praticanti che ha manifestato la propria perplessità per l’iter seguito! Capponi in particolare è profondamente offensivo nei confronti di chi, con oggettività, giudica un evento. Assistiamo purtroppo sbigottiti a comportamenti sconcertanti di politici locali che, pur di non “disturbare” la curia, si arrampicano sugli specchi accusando gli altri di atteggiamenti che sono i loro. Non notare infatti che in questa occasione c’è un’evidente ingerenza della Chiesa, evidenziata bene dal Professor Mignini, dimostra la presenza di un estremismo religioso interessato. Credo che i maceratesi non negherebbero una statua a P.M.Ricci (anche se quella avanti al Duomo è molto bella) ma pretendono che il percorso per la realizzazione sia più limpido e che le decisioni vengano prese dagli organi preposti. Questo non è anticlericalismo, ma oculatezza”.
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l’unica occasione da non perdere era quella che avevi di tacere caro pizzichini. peccato tu l’abbia sprecata per fare della demagogia da quattro soldi, per giunta priva di logica. eh si, perchè parlare di pragmatismo in merito ad una statua che non serve a NULLA è proprio un’argomentazione priva di senso. Affermare poi che il turismo ne gioverebbe è proprio il massimo… ai confini della fantascienza. Sarebbe come andare a Firenze per vedere la fontana del porcellino.
L’intervento di Pizzichini fa ripiombare la discussione indietro di 100 anni.
Egli cerca di sviare dall’argomento principale (1 Una statua non serve l’abbiamo già, 2 costa troppo, 3 l’intervento del vescovo è da censurare) fingendo che, SOLO con la statua, Matteo Ricci può essere degnamente ricordato (prima cavolat@ megagalattica: si può ricordare in mille altri modi)
Ovviamente con la statua che ha deciso il vescovo, con l’artista che ha deciso il vescovo… Con i soldi pubblici (che diventano “miracolosamente” poche decine di migliaia di euro, ball@ numero 2).
Egli finge che non vi sia una contrapposizone laici/cattolici ma poi, per non sbagliare e salvarsi l’anima, prende in mano il vessillo del clero (in chiave elettorale) poichè tutto il suo intervento è un inginocchiamento alla linea del vescovo.
Per ultimo un artista nato e in larga parte vissuto NON a Macerata (visto che si trasferisce a Roma a 19 anni) diventa, sempre miracolosamente, un maceratese (e siamo a 3)
Stia pur tranquillo: non sarà certo con questa anacronistica supina clericale presa di posizione che gli si spalancherano i cancelli del Paradiso..
Verrebbe da pensare che si fa di tutto (e ci si inventa di tutto) per raccattare qualche qualche voto…
Io Pizzichini lo porrei davanti a un quadro qualsiasi e gli direi: adesso fammi la critica.
Maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa va!
Occasione! Perdiamo il treno della Storia, perdiamo, senza Bonanotte.
Per me non sa distinguere un olio da un acquerello, Pizzichini; un Rubens da un De Chirico e stressa co’ ‘sta statua. Tutti imbeccati, lui Tacconi & C. oppure tutti storici dell’Arte so’ diventati, tutti esperti.
Obbasta!!!!! Che nausea.
Qualcuno sa dirmi quali sono state le occasioni che la città troppe volte si è lasciata sfuggire,che non sarebbero costate nulla o poco alle casse cittadine e che avrebbero dato lustro sia in termini turistici che di indotto?
Quando si parla in generale e mai nello specifico è perchè si vuole avere ragione in ogni caso.
Perchè certi, più o meno paludati, rappresentanti di certa “Chiesa” e di certa “politica” non riescono mai a rappresentare le proprie istanze e/o posizioni senza condirle di insulti (anticlericali, provinciali, incompetenti ecc… ecc…) contro chi non condivide le loro idee? Perchè un cosidetto “pastore di anime” osa emettere diktat e minacce più o meno velate?
Andate tutti a rileggervi le posizioni del Prof. Mignini, che nella specifica materia non è proprio l’ultimo arrivato, e meditateci sopra attentamente! Ed il “pastore di anime” rammenti che autorità non è autoritarismo.
giustissimo j.p.!!!e anche fosse vero a noi comuni cittadini ci hanno mai interpellato?perche’ sembra che sia colpa nostra cosi saremmo cornuti e mazziati 2 (o 1000) volte.di idee ce ne sarebbero a milioni ma sappiamo benissimo che non si muove foglia se i soliti noti non vogliono.cmq mi e’ venuta la luce!sono favorevolissimo alla statua ora,ma a 2 condizioni:1°che la paghi il vescovo e i suoi seguaci(e qui niente di nuovo)2°che si metta in quel bellissimo”parco della fantasia” del “grande genio”del cav.prato.lo so che sarebbe duro privarsene ma cosi i nuovi milioni di turisti cinesi e non vedrebbero p.m.r. in tutta la sua grandezza dirigersi appena fuori macerata verso roma,che se non erro fu la prima tappa del suo immenso viaggio!
In pieno accordo con la nausea per questo argomento che denucia Tamara, credo che questa storia stia solo cercando di gettare cenere sugli occhi di tutti.
1 – Nessuno ha negato l’importanza di ricordare un grande personaggio come Padre Matteo Ricci
2 – Tutti hanno constatato che di statua ce n’è già una e un’altra di questa mole semplicemente non è, come dice il sindaco, il momento adatto per farla
3 – Non sono d’accordo nè gli anticlericali, nè i cattolici convinti
4 – E’ stato da più parti criticato il “l’obbligo” imposto dal vescovo che tende a far passare da stupidi tutti coloro che non sono d’accordo con lui
5 – Idem per Capponi che si attacca alla scusa dell’anticlericalismo
6 – Se la Banca Marche ha tanti soldi da “spendere” perchè non lo fa in maniera più utile a chi ne ha bisogno e ai maceratesi in generale??
7 – Lo stesso vale per Comune, Provincia e Regione…
8 – Soprattutto è stata criticata una spesa così ingente per una cosa di cui si potrebbe fare a meno e/o che si potrebbe fare in un altro momento.
Eccetera eccetera!
Tutto il resto mi pare che siano soltanto motivazioni devianti per fare polemica.
Se veramente ci sono tante persone favorevoli a questa statua… perchè non leggono CM…. oppure perchè non scrivono???
Mi sorge obbligatoria la constatazione che davvero oltre l’80% dei maceratesi non condivida tutto questo.
Conclusione… questo 80% è composto davvero da cittadini cerebrolesi, oppure è il 20% che non vuole ammettere che sta cercando di attaccarsi sugli specchi per non ammettere che questa “benedetta” statua è stata proprio una pessima idea????
Due appunti a Pizzichini che, evidentemente, non ha molta dimestichezza né con le parole né con i numeri.
Prendo un qualsiasi dizionario e cerco “Occasione: insieme di circostanze, per lo più casuali, che offrono l’opportunità di dire o fare qualcosa – circostanza fortuita”
Quale sarebbe l’occasione da sfruttare? Quali sarebbero queste circostanze fortuite che ora ci sono e domani potrebbero sparire? Cos’è che passa ora e non ritornerà?
Niente, non c’è nessuna occasione. C’è solo una proposta che va rifiutata, se non altro, per l’arroganza con cui è stata avanzata.
Quanto ai numeri poi, parlare di “poche decine di migliaia di Euro” è quasi offensivo. Che i soldi escano dal comune, dalla provincia o dalla regione sono sempre soldi pubblici, cioè di ogni singolo cittadino. E, va chiarito, sono pubblici anche quelli della fondazione, dal momento che vengono comunque impiegati per opere di pubblico interesse.
Quindi per i cittadini non fa nessuna differenza da quale conto escano: sono soldi della collettività, tutti, fino all’ultimo centesimo.
PS: con insufficienze in italiano e matematica ai miei tempi si ripeteva l’anno
Carissimi Consiglieri dell’Udc e PDL, che fate i paladini del Vescovo, lo dovreste sapere, ma se non lo sapete ve lo dico io. Quando c’è stata la giornata Europea del Patrimonio, un mese e mezzo fa, sapete come è stato tenuto aperto Palazzo Bonaccorsi di domenica? Grazie al volontariato dei dipendenti e al piano nobile del Palazzo, guarda un po’ chi c’era? La mostra dedicata a Matteo Ricci, ” Sulle orme di Matteo Ricci “, quella curata anche dal Direttore dei Musei Vaticani , Prof. Paolucci; quella come disse Mons. Giuliodori intervistato: ” Questo di palazzo Buonaccorsi è davvero un evento reso possibile solo grazie agli sforzi di realtà sensibili ai progetti culturali. Con la Diocesi hanno infatti collaborato: Fondazione Carima, Comitato promotore P.M. Ricci, Comune di Macerata, Provincia di Macerata, Regione Marche, Università degli Studi di Macerata, Camera di Commercio, Macerata Musei”.
…E sempre quella che avrebbe dovuto fare da vetrina al SOF e che avrebbe rilanciato la cultura maceratese.
Quella rimasta in cartelloni per mesi. Quanti maceratesi l’hanno vista? Quanti lo sapevano?
Domanda: Tutti questi sponsor dietro e perchè non hanno pagato loro il servizio dei custodi? E NO! Erano i dipendenti del Comune , invece, a lavorare per loro di domenica. Poi, capita che gli stessi dipendenti, debbano collaborare per un qualche evento organizzato dal Comune…e non possono per via dell’esubero delle ore lavorative.
bello! buono! giusto!
E dove stanno poi tutti questi risultati?
Tutte queste ricadute positive su Macerata e sul SOF della Mostra supersponsorizzata ?
Ma più di tutto…quanto vorrei sapere, se Tacconi e Pizzichini sono andati a visitarla! SE NON SI SONO PERSI QUEST’ OCCASIONE!!!
Quello che maggiormente indigna la città (e da maceratese sono stupito di come i concittadini siano stati inusualmente coinvolti dall’argomento) è l’ARROGANZA con cui la Curia tenta di imporre alla città un progetto esclusivamente proprio, da pagare con (moltissimi) soldi pubblici, da realizzare su un luogo pubblico (e non nel giardino del Seminario).
Non discuto l’importanza del personaggio, che, tra l’altro, ha già a lui dedicato il bel bronzo di Virgì (che ha già avuto, oltretutto, le sue brave peregrinazioni).
Anche in questo caso la Chiesa VUOLE IMPORRE alla società civile, alla politica, ad amministrazioni laiche, il proprio pensiero.
Come sullo studio delle cellule staminali, sul riconoscimento delle coppie di fatto, sull’uso dei profilattici…e di esempi ce ne sarebbe un lungo elenco.
Ma qualcuno ha detto mai a Giuliodori che lo Stato Pontificio non esiste più da qualche decina di anni???
O è proprio vero che il potere temporale del Pontefice si è allargato fino ai nostri confini nazionali???
C’è una questione che qui viene dimenticata, non volutamente.Il Comune è come, mi permetto la metafora, “circondato”, da molti benefattori o comunquesoggetti Pubblci che “già” si sono fatti aventi ufficilamente, dando danaro: Fondazione, Provincia, Regione.Questo “accordo” crea una sorta di “chiave di porco” o “leva”. Mettetevi un po’ nei panni di una amministratore: tutti danno qualcosa e qualcuno molto. Il Comune che ha dato i natali a Matteo Ricci che deve fare? Sembra un gioco retorico ma così non è.Relativamente alla scelta della statua, alla sua posizione, al suo prezzo, e così discutendo, beh, la storia è diversa e ci sarebbe molto da dire.Non partecipo alla belligeranza tra “clericali e anti”, mi pare fuorviante. Ritengo, invece, che il Vescovo avrebbe dovuto e potuto usare toni diversi per la richiesta.
Rinnovo la proposta di eseguire la statua con i soli fondi provenienti da donazioni anonime dei cittadini maceratesi (accredito in conto corrente, durante la messa, partite di calcio tipo partita del cuore e chi più ne ha più ne metta).
L’autore dovrà essere il vincitore di un concorso tra gli iscritti all’accademia di belle arti di mc.
La cittadinanza parteciperebbe attivamente e sentirebbe più suo il monumento.
Ps: i soldi che sarebbero dovuti essere elargiti dal comune e dalla provincia (in totale € 200.000 circa) potrebbero essere destinati per il welfare.
Il vescovo sta cercando di ridare lustro a questa insolente, addormentata, “anticlericale” città????
Che allora faccia in modo che la Chiesa della Misericordia (http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/25571CMC0417), piccolo gioiello maceratese, venga liberata da quello sgorbio che la curia (complici i supini poteri amministrativi dell’epoca) gli fece edificare attorno rovinandola per sempre e chiudendo l’accvesso alle mura ivi esistenti.
Il resto sono solo vuote e strumentali chiacchiere di uno “straniero”, confinato a Macerata (poichè i suoi sponsor sono in ribasso in vaticano), che con le sue antistoriche e demagogiche prese di posizione sta facendo di tutto per far vedere (a Roma) che lui è un gran fico ed ha un bel gregge belante.
Riconfermo la mia idea di scambiarlo (e disposto pure a pagarci sopra) con il vescovo di Pechino
RICONFERMO! E’ COMINCIATA LA CAMPAGNA ELETTORALE E IL POPOLO DEL NULLA (DA DIRE E DA FARE) SCALPITA….. TRANQUILLO PIZZICHINI CHE TANTO I TUOI VOTI INTEGRALISTI CATTOLICI NON LI PERDI ANCHE SE NON DICI CASTRONATE.
CONCORDO IN PIENO CON TAMARA… E BASTA! TRENTANNI CHE STATE IN POLITICA, NON AVETE FATTO UN EMERITO NULLA E STATE SEMPRE LI A CRITICARE PERCHE’ COMUNQUE LA COLPA E’ SEMPRE DEGLI ALTRI.
P.S. PER FAIS. COMUNQUE A PIAZZA DEL PORCELLINO C’E’ UN BARACCHINO CHE FA IL PANINO COL LAMPREDOTTO FANTASTICO!
(Commento con un precedente Post)
Non è in discussione la statua.
Il problema , secondo me, è stata la mancata partecipazione al “progetto comune” di avere una statua di padre matteo Ricci.
Mi spiego: una statua c’è, ma è commisurata al valore dell’uomo? E poi è un mezzo busto!.
Quindi va bene spendere soldi così allegramente di questi tempi? No, assolutamente no.
Allora??
Secondo me bisognerebbe realizzare diversi progetti culturali (dal convegno, alla mostra, alla fiera…)durante i quali chiedere ai cittadini (chi vuole!) di partecipare alla raccolta fondi per la Statua di Padre Matteo Ricci.
Al progetto di raccolta fondi dovrebbero partecipare tutte le realtà associative locali, ognuna per quello che può.
Anche la chiesa dovrebbe fare la sua parte, ad esempio destinando le offerte (dico a caso!) del mercoledi al progetto “Ricci”.
Potrebbe diventare una gara tipo “Telethon” con tanto di aggiornamento sui fondi raccolti.
La raccolta fondi dovrebbe essere “spalmata” su un lungo arco temporale, per dare la possibilità a tutti di donare liberamente, chi in un’occasione chi in un’altra.
Questo progetto “Ricci”, servirebbe più che per raccogliere fondi (che prima o poi da qualche parte arriveranno!) servirebbe soprattutto per la “comunione degli intenti”,rendere protagonisti attivi quei cittadini che vogliano sentirsi promotori del progetto “Ricci”.
Domanda: A cosa serve una statua, se regna l’indifferenza?
Domanda: Come toccare “gli animi” dei cittadini maceratesi rendendoli partecipi del progetto e non spettatori passivi?
Io credo che se questa statua sarà difesa solo da parte della politica e dalla chiesa, si rischierà che quando i riflettori si spegneranno, la statua faccia la fine del mezzo busto precedente (nel dimenticatoio per anni). Allora perchè rischiare di “sprecare” 600 mila euro? Facciamo difendere la statua dai Maceratesi, o non servirà a nulla.
Nota Goliardica: Cercasi Statua Vivente per impersonificare Padre Matteo Ricci. Orario di lavoro 8-13, 15-20, festivi inclusi (H24) , durata contrattuale 25 anni, stipendio mensile 2000 euro (totale 600.000 euro). Ps. Richiesta Bella Presenza.
Penso che per valorizzare la città invece di perdere tempo con questa inutile statua si dovrebbe restituire alla sua originaria grandezza la basilica della Madonna della Misericordia, inglobata e violentata nella struttura della diocesi..e riportare piazza Strambi alle origini (nei limiti del possibile). Inoltre, proprio per parlare di statue, non sarebbe male togliere quella di Padre Pio e quella di Papa Giovanni XXIII presenti nella chiesa di San Giorgio. Che c’entrano con una chiesa tardosettecentesca? Allarghiamo il dibattito su queste tematiche e su tutto il patrimonio artistico e culturale del centro storico
Propongo la chiusura del conto corrente alla Banca delle Marche per chi ce l’ha e non è d’accordo con questa spesa. evidentemente questa banca guadagna troppo coi nostri conti correnti, ed è tempo di chiudere i rubinetti degli sprechi (che come si è visto, innescano altri sprechi… spreca la fondazione bancaria e quindi comune e provincia devono accodarsi agli sprechi). Se siete d’accordo organizziamo un giorno specifico in cui ritirare tutti insieme i nostri risparmi dalla Banca delle Marche.
“Un investimento per la nostra città che potrà sfruttare in termini turistici il monumento”… me li vedo i giovani di tutta Europa: “Mamma parto per l’Inter-Rail…vado a Macerata a vedere le statue di padre Matteo Ricci!”, o le famiglie “Gita a Macerata unica città ad aver speso più di 600000 euro per ben due statue di Padre Ricci!!”…ho come dei dubbi.
Nessuno meglio di Ezra Pound ci ha insegnato a non confondere il costo con il valore intrinseco ed estrinseco di un’opera d’arte:
CONTRO L’USURA
Con Usura nessuno ha una solida casa
di pietra squadrata e liscia
per istoriarne la facciata,
con usura
non v’è chiesa con affreschi di paradiso
harpes et luz
e l’Annunciazione dell’Angelo
con le aureole sbalzate,
con usura
nessuno vede dei Gonzaga eredi e concubine
non si dipinge per tenersi arte
in casa, ma per vendere e vendere
presto e con profitto, peccato contro natura,
il tuo pane sarà straccio vieto
arido come carta,
senza segala né farina di grano duro,
usura appesantisce il tratto,
falsa i confini, con usura
nessuno trova residenza amena.
Si priva lo scalpellino della pietra,
il tessitore del telaio
CON USURA
la lana non giunge al mercato
e le pecore non rendono
peggio della peste è l’usura, spunta
l’ago in mano alle fanciulle
e confonde chi fila. Pietro Lombardo
non si fé con usura
Duccio non si fé con usura
né Pier della Francesca o Zuan Bellini
né fu la “Calunnia” dipinta con usura.
L’Angelico non si fé con usura, né Ambrogio de Praedis,
Nessuna chiesa di pietra viva firmata: Adamo me fecit.
Con usura non sorsero
Saint Trophime e Saint Hilaire,
Usura arrugginisce il cesello
arrugginisce arte e artigiano
tarla la tela nel telaio, non lascia tempo
per apprendere l’arte d’intessere oro nell’ordito;
l’azzurro s’incancrena con usura; non si ricama
in cremisi, smeraldo non trova il suo Memling
Usura soffoca il figlio nel ventre
arresta il giovane drudo,
cede il letto a vecchi decrepiti,
si frappone tra i giovani sposi.
CONTRO NATURA
Ad Eleusi han portato puttane
carogne crapulano
ospiti d’usura.
@macerata59
ma ci mettevi la salsa verde sul lampredotto?
saluti antonio
Bella citazione architetto!
anche il lampredotto è arte
Pienamente d’accordo con le prese di posizione di SEL (che nel comunicato stampa ha detto esattamente quello che speravo qualcuno dicesse) e di Cherubini.
Sig.Pizzichini esimio LUNGIMIRANTE, io sono un povero cattolico NON LUNGIMIRANTE (SIC!) che osserva:
1) L’artista scelto dal vescovo NON E’ MACERATESE MA PORTO RECANATESE (non abbiamo nemmeno la stessa inflessione).
2) La statua che già esiste è di un MACERATESE: Virgì.
3) Non capisco quale sia e per chi sia l’investimento..per l’artista Buonanotte sicuro, ma può darsi anche per qualche “Buonasera” cittadino! Di certo non per Macerata e per i MAceratesi. Io da povero NON LUNGIMIRANTE non riesco a vedere frotte di turisti che giungono per ammirare la statua di Padre Matteo Ricci del Buonanotte.
4) Da NON LUNGIMIRANTE invece riesco a vedere un bel museo su P.Matteo Ricci che possa raccogliere reperti e attirare “qualche turista” se poi a questo, che costa pure meno della statua, ci aggiungaimo una vivibilità ed una rivitalità del centro penso che qualcosa possa servire.
UN SALUTO DA UN NON LUNGIMIRANTE! E BUONANOTTE AL SECCHIO!
I giovani, ma perchè nessuno pensa mai ai giovani! MI rivolgo a tutti coloro che sono propensi alla realizzazione della statua: ma aprite gli occhi e guardatevi attorno! Macerata è una città morta, zone in completo degrado e abbandonate, il mercato del lavoro è saturo…e nessuno che parla di investire i soldi in progetti destinati ai giovani!
…o magari avete pensato ad una soluzione: a tutti quei ragazzi che non trovano lavoro, a tutte le famiglie che non arrivano a fine mese, ai ragazzi con problemi di tossicodipendenza, agli stranieri senza lavoro gli diciamo di mettersi a guardare la statua di padre matteo ricci (con tutto il rispetto)????…geniale…ma per favore…