Dall’ex sindaco di Macerata, Gian Mario Maulo:
Ho letto con sollievo misto a rammarico il testo firmato da una cinquantina di esponenti del Pd, molti dei quali provenienti dalla sinistra storica, che apre il dibattito in vista delle elezioni provinciali: un tentativo di coinvolgere, un segno di disponibilità all’ascolto, un panorama aperto, una prospettiva politica di alleanza con il centro… D’accordo! Ma una frase molto significativa delinea una strategia che non può sfuggire al popolo di centrosinistra: “dare vita ad un’alleanza nuova ed ampia per il governo della Provincia di Macerata costituita da PD, Udc e Idv e che si apra ad altre forze per delineare un nuovo centrosinistra”. Ma come? un’ampiezza così stretta? Una novità che cancella una realtà? Con la sinistra, neppure nominata, ridotta ad ‘altre forze’ cui aprirsi? Ma la sinistra non è parte integrante del governo di città e comuni? E non lo è stata, meritatamente e lealmente, nell’ultimo governo di centrosinistra in Provincia? Come si può ridurla ad un anonimo accessorio a cui aprirsi, come fosse un ospite sopraggiunto per il quale ‘aggiungere un posto a tavola’?
Neppure un freddo calcolo di numeri consiglia di rimanere scoperti a sinistra! tanto meno di costringerla ad alternative autonome per dignità e per valore.
Tanto meno in una provincia in cui la sinistra è stata artefice della liberazione insieme al centro, ha contribuito da decenni alle amministrazioni del territorio, è presente in questo momento in molte amministrazioni locali, è portatrice di istanze e valori che sono il tessuto stesso del centrosinistra: solidarietà, condizioni del lavoro e occupazione, ambiente ed energie alternative, condizione giovanile, diritti umani…
Si vuole ridurre la sinistra ad un interlocutore solo aggiuntivo, partendo da un’alleanza ‘altra’ già precostituita? Si vuole fare posto all’UDC ‘sfuocando a sinistra’ con una ‘dissolvenza’ ingenerosa, improbabile, anzi impossibile? o si vuole riconoscere all’Idv una rappresentanza della sinistra oltre al ruolo magistrale dell’antiberlusconismo? o si pensa al PD come interprete-pigliatutto a sinistra?
Personalmente non sono d’accordo! io confido in un ‘centrosinistra plurale’, avvertito delle disfatte di stagioni litigiose, costituito con pari dignità sulla base di un forte programma concreto di ‘cose da fare’, con un leader scelto in un confronto aperto, se possibile anche con le primarie di coalizione, senza preclusioni per nessuna personalità di area compresa fra la sinistra e il centro, una personalità con un forte carisma di comunicazione e di collegialità nel lavoro di squadra. Ma per fare questo bisogna partire da una coalizione ampia ed aperta, con un ruolo paritario di tutte le forze della coalizione. Tutti contemporaneamente attorno ad un tavolo: nessuno in sala di attesa, tanto meno chi dentro c’è già da decenni!
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Congresso Pd, il documento dei 50 per la Provincia di Macerata:
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Caro Giammario, comprendo bene la sostanza di quanto scrivi e su questa concordo. Ma fermiamoci qui.Tu sai meglio di me come l’amico Romano Carancini, insieme a noi, abbia vinto, purtroppo solo per un soffio, sul centrodestra. Sai anche come me che il “modello” regionale è risultato vincente, sai come me che l’ottimo Vendola ha vinto, ma al centro ostacolando la destra pugliese c’era la Poli Bortone che con il suo 8% ha fatto argine.Sai come me e non puioi non saperlo che quando il PD era al Governo nopn realizzò la legge sul “conlitto di interessi” e come me sai anche che l’ignominioso Scudo Fiscale è passato con un “settore” del PD assente in aula.Ora, io non ce l’ho con il PD, affatto. Mi sembra, tuttavia,una lettura un po’ “sfocata” quella din non considerare la triplice alleanza PD, UDC, IDV, di cui si parla. Mi rivolgo all’amico Gimmario, collega di Filosofia: tu sai certamente che il “realismo” non guasta e che ci sono “correnti di pensiero” ( quelle “pragmatiche” o “utilitariste” che non sono affatto “figlie di un Dio minore”. Il “Dio maggiore” crea spesso abbagli, così come un “eccesso” di idealismo. Insomma, mi insegni anche tu che i “modelli ideali” dalla loro astrattezza debbono “scendere sulla realtà”. In realtà, nel Veneto, ad esempio, ci dice il “flusso dei voti” che la Lega recepisce voti “anche” a sinistra. Perchè? Forse perchè il “vero” Porta a Porta la Lega riesce a farlo, tanto quanto lo facevano, e con grande perizi, maestrìa e passione due partiti storici come la DC o il PC? E’ un invito a fiflettere.Tu sai come me che Berlusconi è forte operchè controlla informazione e altro e non si può attendere la “Caduta degli dei” ( con il permesso di Luchino Visconti), solamente con la nostalgia.Tutto ciò premesso, nessuno, e tantomeno l’IDV vuole escludere quella che tu,giustamente, chiami “tradizione storica della sinistra”. E chi ci pensa? E’ altrettanto certo che qualsiasi alleato non può esporsi a tentazioni suicidarie. Vedi, il rpoblema che tu poni del PD “assopigliatutto” a “sfavore” della sinistra è, in parte sbagliato. Questo perchè, menre Berlusconi è “forte” nel “sostegno” del suo Marchio (PDL) è probabile che altrettanto non avvenga per il PD. Ciò, implica, a fortiori, una riflessione “pragmatica” sulle alleanze che io spero non larghe, ma larghissime.
Mi sembra che nell’intervista che l’On. Casini a rilasciato a Repubblica sia stato molto chiaro, cito sue testuali parole:””Bersani fa bene a riorganizzare le forze dell’area. Ma è chiaro che all’Udc il Nuovo Ulivo non interessa, a meno di una deriva costituzionale. Con Di Pietro di mezzo è impossibile pensare ad una collaborazione, i suoi toni non fanno che favorire Berlusconi. Io non posso avere niente a che fare con chi ad esempio ritiene un successo per la democrazia che dell’Utri non parli dei diari di Mussolini. Per questo in caso di elezioni a stretto giro di posta non potremmo che orientarci sul Terzo Polo”.
Ora sulla base di tale dichiarazione, non vedo come a Macerata si possa operare l’esatto contrario. Abbiate il coraggio di verificare se c’è ancora una maggioranza in consiglio sui temi caldi, altrimenti si torni alle urne. Del resto è quello che chiedete tutti i giorni a livello nazionale…
@Mincio
Quello che ha detto Casini lascia il tempo che trova.
Poichè un discorso è il Governo Nazionale e un altro quelo locale… Se poi serve ci sono così tanti “se” e “ma” che giustificano ogni tipo di alleanze.
Del resto l’UdC, alle ultime ammnistrative, ha corso sia con il centrosinistra che con il centrodestra (non solo a MC o in Regione) così come qui il centrosinistra ha tenuto CI e Rifo mentre, a livello regionale, li ha lasciati fuori.
La politica è l’arte del (l’im)possibile ed i nemici di oggi sono gli alleati di ieri e potranno essere di nuovo gli alleati di domani.
Del resto il centrosinistra ha sbraitato contro il conflitto di interesse ma poi per 5 ani non è stato capace di fare uno straccio di legge… E del resto Berlusconi ha promesso che l’avrebbe risolto e non lo ha fatto…
Del resto Moro ha inventato le “convergenze parallele”, dopodichè si è inventato tutto e il contrario di tutto.
9 volte su 10 non è questione di programmi (anche se tutti dicono che sono fondamentali) ma (solo) di incarichi, poltrone e prebende per se, gli amici ed i parenti…..
Per Mincio: quanto ha detto Casini su Repubblica è vero. Tuttavia se si legge alla fine dell’intervista è lo stesso Casini ad elogiare il “modello marchigiano”. Ovvero PD\IDV\UDC. Valgono poi le considerazioni sostanziali di Cerasi. Relativamente alla seconda parte della riflessione di Mincio, sulla necessità di ritorno alle urne c’è da chiedersi ( anche) se siano trascorsi i mesi necessari per la “garanzia” della pensione dei parlamentari.
Le parole di Garufi sono illuminanti, spero che anche Maulo le ascolti. Maulo è’ stata una personalità positiva che ha rappresentato il cambiamento a Macerata, ora eviti di arroccarsi su posizioni ormai purtroppo superate e compia un gesto di genorosità per far vincere il centro sinistra.
x Guido Garufi:
Dopo l’attacco di ieri dei “Grillini” al presidente del Senato alla festa del PD, Casini ha ribadito che: Grillini e IDV seminano odio e sono incompatibili con qualsiasi progetto di governo.
Ora io credo che tali parole siano oggettivamete importanti quanto gravi per qualsiasi esponente IDV/Grillino, senza distinguo alcuno, e quindi neanche per la realtà marchigiana e/o maceratese. Non può esserci nessun accordo razionale quando ai vertici dei rispettivi partiti la considerazione politica e personale dell’uno nei confronti dell’altro è a tali livelli.
@ Cerasi
Bene vedo che Lei stesso ha ben presente tutte le criticità e le anomalie che sono presenti nella ns realtà sia regionale che locale.
Certo che per voi che vi accingete ad essere l’alternativa alla politica della “fogna” cosi la ribattezzata Bersani, dell’era Berlusconi, un simile ragionamento mi lascia immaginare ciò che ci aspetta in futuro, una squadra di governo con PD-SEL-IDV-UDC-FLI. Hai proprio ragione la politica è l’arte del (l’im) possibile.
Condivido a pieno l’analisi di Gian Mario Maulo, in particolare l’immagine della dissolvenza a sinistra… Ci tengo a sottolineare da un lato la contraddizione tra una proposta provinciale (quella del pd) rivolta a soggetti politicamente leggeri ed elettoralmente insufficienti: un esempio è Macerata, dove questa sinistra “fuori fuoco” pesa ben più del 13-14%. Dall’altro lato, trovo tanto l’appello quanto il dibattito abbastanza sterile per quanto concerne i contenuti: quale proposta per la provincia, oltre a battere la destra? I trasporti, i rifiuti, le proposte per il lavoro (ricordo che quest’anno la giunta Capponi-Udc non ha ad esempio avviato il bando per giovani diplomati e laureati): insomma, quale la cornice di questo ‘programma innovativo’ tanto vituperato dall’appello dei 50? e soprattutto, è possibile segnare i caratteri di ‘rinnovamento’ ancora invocato dall’appello, che tanto dovrebbero far divergere questa coalizione da quella di centro-destra?
In ultimo, voglio sottolineare che questi accenni di analisi hanno un orizzonte ampio, di collaborazione e coalizione, contrariamente ad un appello che, legittimamente, rappresenta innanzitutto una proposta tutta interna al partito Democratico. Ecco dunque che l’oscillamento delle alleanze e il vuoto programmatico vanno letti come esigenze interne ad un partito forse in difficoltà, privo di una bussola chiara, che vede nella sola prospettiva della vittoria elettorale la speranza di un’uscita dall’impasse. Ringrazio Gianmario per il contributo e l’onestà intellettuale che ne hanno caratterizzato l’intervento, al di fuori di schemi precostituiti o parole dettate da quadri dirigenti nazionali, suoi e di altri partiti.
Gianmario, ti voglio bene e ti rimpiango. Grazie.
Per Mincio: comprendo quello che dici ma la questione “grillini” è diversa dall’IDV. Mi spiego: è probabile che Grillo voglia fare le sue liste. Ovviamente Casini “utilizza” questa “sfumatura”. Dunque mi spiego meglio: Casini ha sempre dichiarato di voler tentare il terzo Polo. Questo può avvenire solo se e a patto che si frazionino le forze parlamentari. Ma il vero problema di Casini non è l’IDV. L’idv è un problema apparente e pretestuoso. Il “nemico” di Casini è la Lega che non gli consente “metamorfosi” romane. Persino Fli ( Fini) con i suoi distinguo, simili a quelli di Cossiga che inventò il motto ” distinti e distanti” ( che a me piaceva molto)è, in qualche modo, un ” avversario” di Casini. Dunque l’UDC è, per così dire, “bloccata”. Io riconosco all’UDC la massima dignità di resistenza e di identità. E’ difficile resistere in questo Bipolarismo falso ed ingannevole, Bipolarismo non dell’alternativa ma dell’alternanza.Inoltre Casini deve “garantirsi” la fedeltà di Cuffaro in Sicila. La Sicila è una vera polveriera ed è il vero laboratorio. Per l’amico Savi: comprendo benessimo la tua posizione che è, per simmetria, convergente con quella di Giammario.Tuttavia, se vuoi, anche tu sei un collega di Filosofia comme Gimmario, tento una argomentazione.La “scomparsa” della Sinistra della quale si parla ha un mandante: Veltroni. Ho più volte scritto e riflettutto su questo. Mentre Berlusconi ( oltre al danaro) è “davvero” una novità, a sinistra non è accaduto altrettanto. Berlusconi sa meglio di tutti noi messi insieme come si “vende” un Marchio ( PDL). Ne ha ora la proprietà, fatta salva la variante Fini, e conosce il “mercato dei flussi elettorali. Il PD, invece, è la sintesi dell’area “cattolica” e dei DS. Se fossimo statiin uno Stato diverso, tutto sarebbe stato naturale ( mi scuso per il bisticcio di parole). Ma così non è.O non è così in Italia. Il PD a fatto “fuggire” a sinistra molte forze, troppe. Se invece i DS fossero rimasti tali e così anche la Margherita ( o PPI) la cosa sarebbe stata molto diversa.L’ipotesi di Bersani, l’Ulivo, non mi sembra affatto peregrina. L’Ulivo potrebbe essere un contenitore di diversità. Si dirà, cosa che si sta già dicendo: ma è una ammucchiata.Ma che la “Destra” è una ammuchiata. Quando non lo è, è solo perchè tutti obbediscono. E obbediscono perchè Berlusconisa vendere bene il Marchio.
@MIncio
Quando lei dice “…per voi che vi accingete ad essere…” a chi o cosa si sta riferendo?
Perchè personalmente non mi accingo ad essere proprio nulla