Due punti persi o uno guadagnato? La domanda sorge spontanea dopo il primo pareggio stagionale (in otto giornate) ottenuto domenica dalla Sangiustese in casa contro il Gubbio. Sangiustese che probabilmente avrebbe meritato di più avendo cercato insistentemente la vittoria per tutto il secondo tempo giocando un buon calcio. Qualcosa sicuramente i rossoblù hanno guadagnato da questa domenica, ossia la consapevolezza di poter disputare anche quest’anno un campionato onorevole in Seconda Divisione attraverso le caratteristiche indicate a fine partita dall’allenatore Tiziano Giudici (“un grande gruppo e un grande gioco”).
Gioco che a differenza degli anni passati quest’anno stava latitando. Almeno in casa dove i rossoblù incontrano difficoltà oggettive giocando con una sola punta e contro squadre più abbotonate non riescono a trovare varchi. Le precedenti sconfitte casalinghe contro Itala San Marco e Pro Vasto hanno palesato tutto ciò. E lo si è visto anche ieri nella prima parte di partita dove i calzaturieri hanno manifestato un po’ di paura nel non riuscire a sfatare questo tabù del Villa San Filippo dopo le belle prestazioni in trasferta che hanno portato alle vittorie sui difficili campi di Carrarese e Poggibonsi. Tutte squadre che, come il Gubbio, hanno a disposizione una rosa oggettivamente più competitiva. Ma domenica una Sangiustese versione diesel ha ritrovato la consapevolezza nei propri mezzi. Le potenzialità ci sono anche se restano evidenti problemi in attacco. Contro il Gubbio nella prima gara il reparto offensivo è stato affidato al 17enne Diego Allegretti (nella foto) che, tutto solo contro la difesa degli umbri, ha fatto quel che poteva. E’ certamente fondamentale la presenza di Daniele Vitali che spesso ha agito da seconda punta e che dà un notevole peso tecnico alla squadra. Ancora da rivedere un Massimiliano Fanesi che non è ancora al massimo della condizione e anche domenica, entrato in campo al 18′ del secondo tempo al posto di un altrettanto deludente Bagalini, non ha fatto vedere quasi niente. Molto bene invece i giovani: dal portiere Pandolfi (’87), al terzino sinistro Alessandro Polinesi (’88) che in questo inizio di stagione sta facendo meglio dell’anno scorso e si sta rivedendo il golden boy della stagione della promozione in C. Domenica ha giocato molto bene in mediana il centrocampista di Porto Recanati Luca Pigini (’89) che era un po’ su tutti i palloni. Ciro Iazzetta con i suoi 24 anni non è più un “baby” ma sicuramente ancora giovane e domenica è stato lui a fare vedere le cose migliori saltando spesso l’uomo sulla fascia destra e creando la superiorità numerica. Infine questo Diego Allegretti che a soli 17 anni si è giù guadagnato una maglia da titolare e con i suoi movimenti rapidi riesce sempre a mettere in difficoltà le difese avversarie. Con questi giovani il futuro dei rossoblù fa ben sperare.
m. z.
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