
A sinistra la locandina dell’evento; a destra la tessera del dopolavoro disegnata da Fortunato Depero
Non si placa la polemica sulla “Rassegna esplicita”, il festival che sabato e domenica prossimi porterà allo Sferisterio, tra gli altri, i giornalisti Pietro Senaldi (direttore di Libero), Gianluigi Paragone (giornalista ed ex leader di ItalExit), Fabio Dragoni (giornalista de La Verità) e Michele Iozzini (coordinatore provinciale di Ancona di CasaPound). La segretaria comunale del Pd Ninfa Contigiani ha deciso di presentare un’interrogazione al sindaco Sandro Parcaroli sull’iniziativa, che ha scatenato un vespaio di polemiche.
«L’evento, come pubblicizzato attraverso canali social e stampa, è organizzato e gestito dall’associazione Castelli di carta di Cernusco sul Naviglio, la quale risulta essere un circolo di chiara e consolidata matrice e appartenenza politica alla formazione di estrema destra CasaPound Italia – sottolinea Contigiani – e l’iniziativa ha ricevuto un contributo economico diretto per il tramite di fondi regionali ed ottenuto il patrocinio del Comune di Macerata. Il programma della rassegna prevede la partecipazione di relatori noti per le loro posizioni e scritti che sono tesi a riabilitare, revisionare o minimizzare figure storiche legate al fascismo in aperta contraddizione con i valori costituzionali democratici e il Comune di Macerata, in quanto ente pubblico e istituzione che rappresenta non una parte, ma tutti i cittadini maceratesi, per questo dovrebbe rispettare e promuovere i valori antifascisti e democratici sanciti dalla Costituzione, nello specifico evitare di concedere sostegno, in qualsiasi forma, a iniziative e soggetti che palesemente si pongono in contrasto con tali principi».

Ninfa Contigiani, segretaria comunale del Pd
Contigiani punta il dito anche sulla veste grafica scelta per il festival. « La comunicazione dell’evento è stata veicolata attraverso una scelta grafica che non si limita a richiamare genericamente l’estetica del Ventennio, ma addirittura arriva a modificare lo stemma del Comune per riprendere con chiarezza la tessera del dopolavoro fascista di Depero, che in origine riporta il motto “fascismo di primissima linea”, torcendo ideologicamente in modo inaccettabile l’immagine dell’istituzione Comune – aggiunge la consigliera dem – l’utilizzo di risorse pubbliche, che siano regionali o comunali poco importa, per finanziare, direttamente e indirettamente, iniziative promosse da movimenti politici apertamente riconducibili a ideologie totalitarie e antidemocratiche, lede la sensibilità della nostra comunità e contravviene ai principi di imparzialità e neutralità che devono guidare la spesa pubblica. Questi fondi, in questo modo, vengono dirottati fuori regione nel mentre si sono operati dall’inizio di questa amministrazione notevoli riduzioni e tagli del sostegno economico tributato al vivace e ricco associazionismo maceratese».
Infine le cinque domande a Parcaroli. «Ci chiediamo se il sindaco ritenga lecito usare i soldi delle istituzioni, dei cittadini, per sostenere le posizioni di chi si richiama esplicitamente a posizioni contro la Costituzione – finisce Contigiani – quindi, come misura, quantifica e qualifica l’amministrazione il proprio sostegno economico all’iniziativa avendo comunque concesso spazi e fornito supporto logistico all’evento tramite gli uffici comunali? E quali sono le specifiche motivazioni che hanno giustificato tale erogazione proprio a favore dell’associazione organizzatrice Castelli di carta in quanto realtà completamente estranea al nostro territorio e parte integrante della galassia di riferimento del suddetto movimento CasaPound, dichiaratamente neofascista e di estrema destra (sedicenti “fascisti del terzo millennio”)? Questa amministrazione ha la prassi, quantomai opportuna in quanto istituzione, di valutare preventivamente alla concessione di un qualunque patrocinio la compatibilità con i valori fondanti della Costituzione repubblicana delle richieste pervenute? Infine, quali iniziative l’amministrazione intende intraprendere per ribadire la netta adesione del Comune di Macerata ai principi democratici e antifascisti ed in particolare per garantire alla cittadinanza che non potranno più accadere situazioni comparabili?».
Sferisterio, arriva la “Rassegna esplicita” con Paragone e Senaldi
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