Matteo Ricci e Francesco Acquaroli in diretta su Sky Tg24
di Leonardo Giorgi
In fisica, il paradosso dell’onnipotenza mette a confronto due entità che non possono coesistere: cosa succede quando una forza infinita sbatte contro un muro che non può essere spostato? Nulla. È un po’ la stessa cosa che succede quando, a pochi giorni dalle elezioni regionali, l’uscente Francesco Acquaroli (che proprio oggi compie 51 anni) e il candidato governatore Matteo Ricci si incontrano in collegamento su Sky Tg24 per il faccia a faccia prima del voto. Da una parte la tranquillità di chi viene da cinque anni di mandato e sa che il suo centro destra è quello di Fratelli d’Italia (quindi quello di Giorgia Meloni); dall’altra, l’eurodeputato che lo incalza, che sfrutta ogni secondo concesso dai tempi stretti della diretta per snocciolare almeno un punto in più del suo programma, da navigato comunicatore televisivo qual è.
Matteo Ricci
Quello andato in onda su Sky stamattina è stato un confronto (mai fuori dalle righe) che non farà cambiare idea a chi è già schierato da una parte o dall’altra, ma che sicuramente dà agli indecisi un’immagine ancora più chiara della visione politica dei due principali candidati alle urne. Questo grazie anche alle domande della moderatrice Giovanna Pancheri, che vanno a toccare i nervi scoperti della campagna elettorale e della situazione marchigiana: sanità, trasporti, Zes, sicurezza, fine vita e molto altro. Una partita durata un tempo (45 minuti), dopo una preparazione di mesi e mesi: da una parte l’attacco zemaniano di chi azzarda qualcosa per un gol in più, a volte anche andando fuori tema rispetto alla domanda posta; dall’altra il catenaccio di chi non vuole assumersi rischi e difende il suo operato e quello della sua squadra.
Per Ricci, da subito, è un’ulteriore partita per voltare pagina: «Non si vota per il presidente del Consiglio. Acquaroli si nasconde dietro la maschera della premier Meloni. Io invece ci ho messo la mia faccia. Chi si accontenta della mediocrità, vada con lui». Il presidente uscente replica puntando sulla trasformazione della Regione negli ultimi cinque anni: «Prima eravamo nell’anonimato, oggi abbiamo visibilità e una direzione chiara».
Francesco Acquaroli
Il cuore del match, come da pronostici, si è spostato rapidamente sul tema più sentito dai cittadini: la sanità. Ricci è netto: «La sanità marchigiana non va, le chiacchiere stanno a zero, lo dicono anche gli elettori di Acquaroli. Faremo una grande battaglia nazionale per riportare il finanziamento pubblico almeno al 7% del Pil». Acquaroli difende il lavoro fatto dalla sua giunta: «Abbiamo ereditato una situazione complicata, con un ospedale unico e una sanità territoriale smantellata. Ora abbiamo un piano sociosanitario rinnovato, 50 punti salute attivati e siamo stati i primi a introdurre la farmacia dei servizi». Sì, ma l’assessore alla Sanità? Avete un nome? «Valuteremo solo dopo le elezioni se continuare con l’assessore attuale (Filippo Saltamartini ndr)» risponde Acquaroli. Neanche Ricci dà una risposta precisa, ma sottolinea: «A prescindere dal nome, sarà una persona competente, a differenza dell’assessore degli ultimi cinque anni». A tal proposito circola il nome dell’ex sindaco di Macerata, Romano Carancini.
Sul tema del fine vita, i toni si fanno più pacati. Acquaroli auspica una cornice normativa nazionale per evitare disparità tra Regioni, mentre Ricci assume una posizione più netta: «Serve una legge sul fine vita. Se il Parlamento non lo farà, dovranno essere le Regioni ad agire. Noi riporteremo al centro le questioni sociali, ignorate dalla politica di Acquaroli».
Poi l’economia. «Stagnante» secondo Ricci, che sottolinea: «La Zes è una zona elettorale speciale, senza fondi. Toglieremo i soldi dalla Svem, un carrozzone inutile, per aiutare davvero le imprese». Acquaroli rivendica la Zes come «opportunità concreta» e ha elencato i risultati ottenuti: «Siamo la prima Regione italiana per utilizzo dei fondi europei, l’occupazione è cresciuta sopra la media nazionale».
Altro fronte caldo è quello delle opere pubbliche. Acquaroli ha parlato di «oltre 4 miliardi e mezzo di investimenti» e della necessità di uscire dal «medioevo infrastrutturale». Ricci replica sarcastico: «L’aeroporto ha cinque voli al giorno, spesso vuoti. I controlli si fanno su un bancone di truciolato. Meritiamo di meglio, Acquaroli non ha fatto un’inaugurazione nel suo mandato». Al che, il governatore uscente risponde: «Solo perché chi c’era prima non ha lasciato cantieri».
Alla domanda su eventuali rinvii a giudizio (in riferimento all’indagine che ha coinvolto il candidato del centro sinistra quest’estate), entrambi i candidati ribadiscono la loro posizione garantista, ma con sfumature diverse. Acquaroli, in particolare, sottolinea l’importanza di «valutazioni attente» per non danneggiare le istituzioni che si rappresentano, in base al motivo per cui si viene rinviati a giudizio.
Sul tema della partecipazione, Ricci punta sulle aree interne, proponendo incentivi all’acquisto della casa e asili nido gratuiti. Acquaroli evidenzia il lavoro fatto per avvicinare i cittadini alle istituzioni, «coinvolgendo tutte le generazioni».
Durante lo scambio diretto, Acquaroli mette in dubbio la sostenibilità economica del programma del rivale. Ricci rassicura: «Non aumenterò le tasse, non l’ho mai fatto in tanti anni da amministratore. L’Atim la chiudo, stia tranquillo Acquaroli. Cambieremo tutto sul turismo. Comunicherò la nostra regione ogni santo giorno, come ha fatto Zaia in Veneto e Bonaccini in Emilia-Romagna. Punterò sulla cultura, che a voi di destra fa un po’ schifo, attirerò più turisti stranieri». Poi la domanda a parti invertite: Ricci accusa Acquaroli di aver dato la colpa ai cittadini per l’aumento delle liste d’attesa. Il governatore nega: «La domanda è cresciuta ovunque, ma la colpa è di quel centro sinistra che ha definanziato la sanità nel decennio scorso».
«Chi pensa che i marchigiani meritino di più ha una grande opportunità di cambiamento», ha detto Ricci nel suo appello conclusivo. Acquaroli ha invece chiesto fiducia nella continuità: «Cinque anni fa la Regione era rassegnata. Ora abbiamo avviato riforme strutturali e siamo sulla strada giusta per tornare competitivi».
Meritatissimo governatore Acquaroli Avanti Tutta
Il bello è che Ricci ripete solo quelle 2/3 frasi nemmeno fosse un disco "E' ora di cambiare" "Le Marche del cambiamento" "Aquaroli un disastro". Avessimo letto un articolo sul programma, su quello che vuole fare, su cosa vuole partire per investire. La nullità praticamente.
Ricci non ha risposto alle domande, come ha fatto notare la giornalista. Uno che non sa rispondere ad una giornalista, può dare risposte ad una regione??
Vincerà Acquaroli grazie alle spropositate sproporzionate idee di Ricci . Ci ogliono i fatti come è stato con Acquaroli e non le chiacchiere e polemiche sul passato.
Ma con che faccia Ricci parla di Sanità, è il suo PD che ha chiuso la maggior parte dei presidi delle alte Province, per quanto riguarda i finanziamenti non sono mai scesi oltre la provincia di Ancona!!
Grande Francesco Acquaroli, continuerai ad essere il nostro Presidente per altri 5 anni
Il popolo marchigiano è un popolo lavoratore. Credo che pochissime persone lo avranno visto e credo che a due giorni dalle elezioni le persone abbiano già deciso per chi votare.
Sempre una sentenza. Acquaroli è 0
Tutte e due da mandare a casa
Forza Acquaroli
Beh sulle infrastrutture la vedo dura
Sentir parlare RICCI di sanità è come bestemmiare . Caro RICCI , quando è arrivato ACQUAROLI com'era la sanità che ci hai lasciato ? Non te la ricordi o fai finta di non ricordartelo ? Se non te lo ricordi VUOL DIRE CHE SEI SMEMORATO e ad uno SMEMORATO il governo della regione non gli si può affidare per fare altrettanti disastri .
anche se siamo tutti più o meno d'accordo sul fatto che i politici sono tutti uguali...cosa per me non vera stamattina abbiamo visto e sentito la differenza tra un politico (Ricci)e uno scappato di casa in cerca di fortuna e l'ha trovata nella politica.....amministrare programmare confrontarsi decidere non è per tutti tanto meno per lui.
Giuliano Cossali sempre meglio uno scappato di casa che un politico come Ricci. Solo chiacchierare niente sostanza, daltronde come tutti i piddini, M5s verdi azzurri celesti ecc.. Insomma una grande ammucchiata che dopo 30 gg di governo litigano tra loro.
Giuliano Cossali si vede che non conosci Acquaroli, uno che fin da ragazzo ha avuto la passione per la politica. Quell'altro solo per le poltrone.
Giuliano Cossali purtroppo lei vaneggia e non merita quindi una risposta
Gli amici di Ricci volevano l'ospedale Unico. Una catastrofe per la sanità marchigiana fortunatamente sventata dalle elezioni....
Proponiamo un corso accelerato di lingua italiana per il personaggio uscente?
Tiziana Streppa chi vuole capire capisce.i chiacchieroni sanno fare bene le chiacchiere e nient'altro.
Gianni Mengani le chiacchiere sono legate alla sostanza reale #votoricci
Tiziana Streppa non avevo dubbi.
Tiziana Streppa ma lei è una docente di dizione? Beh se attacca un personaggio politico sul modo di parlare..allora siamo alla frutta...la sostanza conta non l'apparenza come in ogni cosa .....
La forma e la sostanza vanno di pari passo, sono complementari. Anche lo sviluppo del pensiero è determinato dalla forma e dalla sostanza
Ricci parla come Ricci probabile governatore. Acquaroli parla come uno messo lì che ci deve stare
Ricci che incalza sulla sanità Ma per favore ! Avete fatto più danni della grandine prima di Acquaroli Ma veramente pensa che la gente abbia perso memoria ? Incommentabile sei Ricci !
Elisabetta Manuale La Fondazione Gimbe calcola che il grosso dei tagli sulla Sanità nazionale sia avvenuto tra il 2010 e il 2015 (governi Berlusconi e Monti), con circa 25 miliardi di euro trattenuti dalle finanziarie del periodo, mentre i restanti 12 miliardi sono serviti per lattuazione degli obiettivi di finanza pubblica tra il 2015 e il 2019 (governi Letta, Renzi, Gentiloni, Conte)
5 anni di deforme . Ci vuole un grande presidente come Ricci e non uno che non sa mettere in fila frasi di senso compiuto e si nasconde dietro la presidente del Consiglio
Acquaroli bis
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Marchigiani, Maceratesi votiamo senza se e senza ma il Presidente Acquaroli, a tutta !!! Vamos !!!!
Attenzione, ArriVamos!
…e poi, magari…’non ci hanno visto arrivaremos’… gv
Come è stata bocciata la politica sanitaria di Cerescioli cinque anni or sono, lo stesso risultato dovrebbe essere espresso per quella di Acquaroli. Bartoloni, di ” se e ma” sull’attuale gestione sanitaria marchigiana ce ne sono tanti irrisolti, il tifo da stadio non ci permetterà di avere cure decenti, purtroppo!!!!