Vista tridimensionale dei nuovi caseggiati di via Maffeo Panteloni
di Luca Patrassi
Difficile ipotizzare che si possa formare già stanotte una folla di curiosi “addetti a sorvegliare i cantieri” ma è possibile che possa invece accadere alle otto di domattina, ora fissata per l’avvio di demolizione dei maxicondomini di via Maffeo Panteloni resi inagibili dal sisma del 2016. Tra l’una e le due di stanotte è previsto l’arrivo e il posizionamento del lungo convoglio di mezzi, il tempo di allestire il cantiere e mettere in posizione le macchine demolitrici, alle sei i mezzi di trasporto lasceranno l’area mentre le prime “picconate” sono previste per le otto di domani. Un intervento storico per la città e molto complesso sia dal punto di vista dell’iter amministrativo che da quello tecnico. Si inizierà con il palazzo nelle immediate vicinanze della scuola Fermi che domani resterà chiusa.
A spiegare l’intervento è l’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi: «Operazione complessa sotto diversi profili, in primo luogo per le incredibili condizioni morfologiche del sito in cui si trovano “incastrati” gli isolati da demolire e ricostruire; sito caratterizzato dai forti dislivelli tra via Pantaleoni a monte e via Zorli a valle, scelto secondo una modalità comune in quegli anni ’50 di concedere le “aree di scarto” per l’edificazione di case popolari di iniziativa privata».
Via Zorli
Un altro elemento negativo: «Secondariamente l’operazione è complessa per le negative condizioni urbanistiche generali dell’intera area di intervento: altissima densità edilizia, assenza di viabilità adeguata o alternativa, assenza di distanze minime tra fabbricati e dalla strada, assenza di parcheggi e spazi pubblici».
Via Pantaleoni
Infine la parte burocratica con un attacco alla precedente amministrazione: «Si sono dovute superare le infinite complessità burocratiche, giuridiche e tecniche che dall’evento sismico del 2016 in poi si sono continuamente sovrapposte e combinate tra loro in un paralizzante mix di normative variabili, inerzie, diritti soggettivi e interesse pubblico. In definitiva una sorta di italica “Via Crucis” lunga circa 8 anni dove, almeno sino al 2021, l’amministrazione precedente ha evitato di affrontare e sostenere quella che per l’attuale Amministrazione apparve subito come una problematica fondamentale e ineludibile da porre con urgenza al centro di qualsiasi decisione, cioè la ricostruzione pubblica a sostegno di quella privata relativamente alla messa in sicurezza di via Pantaleoni».
L’intervento del commissario alla ricostruzione postsisma: «Un tema quest’ultimo assunto e risolto con grande determinazione, rapidità ed efficacia negli ultimi mesi dall’attuale commissario straordinario Guido Castelli di concerto con tutti gli uffici preposti. Tuttavia, se oggi possiamo dare l’avvio ai lavori di demolizione con la concreta speranza di vedere ultimata la ricostruzione entro i prossimi tre anni, lo si deve anche alla resilienza delle 500 persone sfollate dal 2016, alla costanza e professionalità dei progettisti e degli amministratori dei condomini, alla ritrovata e fattiva collaborazione della struttura tecnica comunale e alla tenace fiducia sull’esito positivo dell’intrapresa dimostrata dalle ditte appaltatrici».
L’intervento di stanotte: «Un particolare ringraziamento va anche al comando della Polizia locale che sta facendo tutto il possibile per garantire sicurezza e fluidità viaria nella zona in un periodo particolarmente difficile per i tanti lavori in corso nella città. Sarà anche grazie al loro impegno che questa notte tra le ore 1 e le 2 potrà arrivare in sicurezza sul cantiere il lungo convoglio di mezzi per trasporti eccezionali che occuperanno l’intera corsia stradale già predisposta sul tratto di via Maffeo Pantaleoni. Ultimata la predisposizione del cantiere e il posizionamento delle macchine necessarie alla demolizione entro le 6 di sabato 27 i mezzi di trasporto ripartiranno e le macchine demolitrici potranno iniziare il loro lavoro alle 8. I primi edifici che verranno demoliti saranno quelli dei numeri civici 109-111, la durata prevista è di tre giorni. Successivamente il 2 maggio si procederà con la demolizione dei civici 89/99 per altri 4 giorni, poi si proseguirà con il resto delle demolizioni sino al 15 maggio. Le demolizioni di tutti gli edifici si fermeranno in una prima fase al piano stradale di via Maffeo Pantaleoni al fine di procedere prima alla formazione della paratia di sostegno della strada stessa, poi completare la demolizione dei piani sottostrada. Per il completamento di tutti i lavori di ricostruzione sono previsti circa tre anni di lavoro per un importo stimato di circa 50 milioni».
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Ma quanti umarells ci sono a Macerata?
Ottimo intervento, finalmente popolare e concreto.
C’avete da fare più voialtri di quando il regime fascista assassinò Roma per fare Via della Conciliazione.
Un’impresa che finalmente comincia a vedere la luce.
@Maria Luce Grandoni
Umarell è un termine del dialetto milanese, non è inglese (la “s” non ci va).