Narciso Ricotta
di Luca Patrassi
Le dichiarazioni del sindaco Sandro Parcaroli nel corso del forum a Cronache Maceratesi sono al centro del dibattito in città. A muoversi, tra ironia ed attacco frontale, sono i capigruppo Democrat Narciso Ricotta e di Macerata Bene Comune Stefania Monteverde. «L’attuale amministrazione – osserva Ricotta – è entrata nel quarto anno di governo della città e, nel mentre si accinge al termine del proprio mandato, invece di presentare il bilancio di ciò che ha fatto seguita ad elargire ancora promesse. Il sindaco dice che il 2024 sarà l’anno della posa della prima pietra del nuovo ospedale: se ogni volta che ha fatto questo annuncio avesse veramente messo una pietra oramai una parte dell’ospedale sarebbe stata già realizzata mentre del nuovo nosocomio non c’è ancora nemmeno il progetto e quello attuale è in difficoltà strutturali e gestionali. Oramai i maceratesi per una visita o un controllo debbono rivolgersi al privato pagando la prestazione. Di fianco al nuovo ospedale sarebbe dovuta passare anche la intervalliva che avrebbe collegato la nuova uscita della superstrada da Campogiano verso la Pieve per poi arrivare in via Mattei: non se ne parla più da qualche anno».
Il richiamo agli slogan usati in campagna elettorale dal centrodestra: «In campagna elettorale Parcaroli aveva assicurato che Macerata sarebbe diventata una città dove essere felici di venire a vivere e lavorare ma, al contrario, la popolazione diminuisce e le attività chiudono; i commercianti del centro storico che dopo la vittoria gli avevano donato le chiavi della città ora riceveranno in cambio il nuovo centro commerciale Simonetti di Piediripa. Il sindaco aveva promesso di portare Macerata sul tetto d’Europa ma la città è rimasta sulla collina come cantava Jimmy Fontana, che non è stato nemmeno celebrato a dieci anni dalla sua morte: a valle della collina c’è sempre Piediripa in cui doveva sorgere la Silicon Valley italiana che è rimasta Valleverde e doveva essere realizzato il nuovo mercato ortofrutticolo che non si è visto».
Il centro deserto
Altre note critiche secondo Ricotta: «A Sforzacosta si sentono i cattivi odori del Cosmari la cui presidenza, però, è andata più lontano, a Civitanova dove la puzza non arriva: intanto la gestione scellerata dei rifiuti porterà in dono ai maceratesi un forte aumento della Tari. La famosa Valpotenza, la nuova strada che doveva rilanciare quella vallata, non è stata ancora nemmeno progettata: un bando è andato deserto e poi è scaduta inutilmente anche l’altra data fissata per luglio scorso; la realizzazione del nuovo Centro Fiere va a rilento e della famosa Raci, storica manifestazione agricola, si sono persi i ricordi. La sicurezza che il centrodestra aveva garantito ai cittadini si è concretizzata soltanto nell’installazione delle telecamere a dispetto delle quali il crimine prolifera: basti vedere, da ultimo, i furti seriali a danno di negozi nel cuore della città».
La ricostruzione che non si vede all’orizzonte e la strategìa legata al Pnrr: «Riguardo la ricostruzione post terremoto dobbiamo constatare che per il Convitto nazionale, per la chiesa di San Paolo e per la basilica delle Vergini non si sono fatti passi in avanti. I fondi del Pnrr sono stati spesi per progetti improbabili che non porteranno alcun sviluppo alla città come il recupero delle fontane storiche piuttosto che la costruzione di una pista da skike – sport “diffusissimo” in città – a Fontescodella. Alcune opere di riqualificazione lasciate dalla precedente amministrazione sono state completate come il Mercato delle Erbe di via Armaroli, la Casa del custode ai Giardini Diaz, l’ex Rossini vicino alla stazione ma rimangono chiuse e non utilizzate; addirittura il campo sportivo dei Pini è stato inaugurato e subito dopo chiuso rimanendo, ancora oggi, non regolarmente aperto al pubblico. Lo Sferisterio ha chiuso due bilanci in rosso ed ha, addirittura, difficoltà nel pagamento regolare dei fornitori; in compenso vi è tornato “il balletto” che, però, è dei direttori artistici con l’addio a metà strada di Pinamonti ed un cambio del cartellone in corsa che sarà annunciato a breve».
Stefania Monteverde
Gli assessori “fai-da-te”: «La giunta – osserva il capogruppo del Pd – non è più un organo collegiale guidato dal sindaco ma ognuno procede per conto suo: ultimo esempio ne è il fatto che, finalmente, su Sferisterio Live Parcaroli è giunto a darmi ragione circa il rischio che fare nello stesso periodo concerti pop e lirica possa andare a discapito di quest’ultima. Mi chiedo, allora, perché non lo spiega anche all’assessore Sacchi: chi comanda il Sindaco eletto dai cittadini o l’assessore nominato dal Sindaco? Infine, la decantata filiera politica del centrodestra sta portando a Macerata tramite la Regione la cancellazione della sanità pubblica ed attraverso il Governo, con la legge di bilancio in votazione, tagli di fondi per il Comune. Penso che anche chi ha votato Parcaroli sia oramai rimasto deluso».
Le auto in piazza
L’analisi della consigliera Stefania Monteverde di Macerata bene Comune: «Ho letto con interesse le interviste rilasciate dal sindaco Parcaroli a Cronache Maceratesi. Da cittadina anche con speranza, visto che secondo Parcaroli tutto il bene per Macerata accadrà nel 2024. Però, meglio essere prudenti e poco creduloni. Penso ai tanti annunci per nuovo ospedale di Macerata, prima annunciato entro il 2023, poi sicuro gli espropri subito e non ancora avvenuti, ora un nuovo annuncio al ‘24, ma in realtà ancora tutto fermo e intanto non si riesce a prenotare una risonanza. Penso alla questione culturale a Macerata con un’Associazione Sferisterio in grave ritardo con la programmazione del ‘24, che cambia direttori e sovrintendenti, che è fuori da tutti i circuiti internazionali, che chiude con bilanci in rosso, e soprattutto chiude con la città, senza Notte dell’Opera. Nemmeno ha festeggiato con la città la lirica diventata Patrimonio Unesco, e spiace che l’amministrazione si sia rifiutata di inserire lo Sferisterio nella lista dei Tteatri storici candidati a Patrimonio Unesco. Il sindaco non può ancora annunciare di fare la Fondazione per lo Sferisterio: è tempo di metterlo in atto, lo studio per lo statuto è già nei suoi cassetti».
Monteverde tocca anche altri settori. «Penso anche allo spopolamento del centro storico – aggiunge – ormai parcheggio per le auto e via di scorrimento, mentre il sindaco benedice la nascita di un nuovo centro commerciale e ai commercianti maceratesi indica la linea di sviluppo:” tenete aperta la domenica”, come dire “fate da soli”. Penso alla mancanza di attenzione alle scuole: nessun progetto per una sede unica per il liceo scientifico di Macerata, la più grande scuola del territorio con 100 anni di storia, senza pensare agli errori con le scuole di Tolentino e Recanati. Penso all’aumento delle tariffe per le mense e il trasporto scolastico, oltre a quello per la Tari che è stata aumentata del 18% per le famiglie nei prossimi due anni. E questo perché non si riesce a guidare la scelta per una nuova discarica: il sindaco aveva assicurato che lo avrebbe fatto entro dicembre, e ora ha rinviato all’anno che verrà. Intanto le tasse dei contribuenti aumentano. E sono passati tre anni di governo».
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Avete sbagliato manico. Fosse stato uno schermitore vi avrebbe portato una palestra di scherma. Ah, lo sta facendo.. Beh diciamo allora visto che è un semplice commerciante e ricordando quel vecchio proverbio che spesso sentivo quanto anch’io facevo parte del mestiere: “ Commercianti e quell’animali lì, avete capito ) se pesa dopo morti” non vedo come un concorrente, perché sempre quello rimane anche se a volte per puro interesse personale si unisce ad altri colleghi al fine di trarne vantaggio, possa venirvi incontro? A scopo elettorale, l’ha fatto e ha anche vinto, ma adesso i tempi sono cambiati, gli interessi non sono più gli stessi, cambiano le prospettive, si guarda alla città per come dovrà diventare con tutti i progetti già finanziati e pronti a partire, pure quelli definanziati col Pnrr che si è rimangiato la parola (Fitto perché lui purtroppo parla) ma mi sembra di aver letto da qualche parte che comunque qualcuno sia partito lo stesso e su come andrà a finire si vedrà. Vi consegnerà una città completamente nuova, con strade, ospedali, ponti sopra e sotto, urbane ed interurbane che dopo cinquant’anni hanno finalmente trovato il demiurgo, l’artefice dell’universo e voi gli state appresso per un insignificante Center Gross come se già non fosse piena tutta la zona fuori le mura. Quando Macerata entrerà nei 100 Borghi più belli d’Italia, vedrete come tutto cambierà. Guardate Civitanova, da anni super frequentata non sarebbe diventata ( naturalmente a bocca sua) la Regina della Movida Adriatica promossa poi nella Perla dell’Adriatico e che adesso con il Donoma che il suo proprietario definisce il più rinomato locale invernale, sempre della riviera però magari stavolta un pezzo di Tirreno o di Mar Ligure forse lo prende e inventore del turismo notturno sennò Civitanova era un mortorio. Mi torna in mente il famoso giovedì del Tartaruga, il Napoletano, quello della pizza e quello che Leonida Berstein chiamava il” ritorno del futuro” ciclo universale dopo un decoroso passato che però mi sembra di capire che nella mariana cittadina tardi un poco e i commercianti sono un po’ preoccupati. Allora intanto date uno sguardo al mondo che vi circonda, non troppo in là sennò rischiate di farvi sfuggire il meglio. Giù al mare, un ideona già allo studio del prossimo COP 64 sul turismo” a daje jò” prevede di posizionare dieci pianoforti lungo le vie più trafficate denominato in slang “ CIVITAPIANO”. Non approfondisco perché lo ritengo ingiusto ma però vedo che vi lamentate dei ladri che approfittando della solitudine dei negozi che si guardano l’un l’altro con quelle lucette al led che sembrano lacrime per l’amore perduto ( il companatico ), ecco, mettete una decina di Jukebox e allietate i visitatori notturni con melodie non solo natalizie. Anche se su in collina sareste capaci di mettere dieci trio per Arpa Flauto traverso e Oboe. Una soffiata: a Natale a Civitanova arriva Bello Figo, pensateci!!!
Avete sbagliato manico. Fosse stato uno schermitore vi avrebbe portato una palestra di scherma. Ah, lo sta facendo.. Beh diciamo allora visto che è un semplice commerciante e ricordando quel vecchio proverbio che spesso sentivo quanto anch’io facevo parte del mestiere: “ Commercianti e quell’animali lì, avete capito ) se pesa dopo dipartiti” non vedo come un concorrente, perché sempre quello rimane anche se a volte per puro interesse personale si unisce ad altri colleghi al fine di trarne vantaggio, possa venirvi incontro? A scopo elettorale, l’ha fatto e ha anche vinto, ma adesso i tempi sono cambiati, gli interessi non sono più gli stessi, cambiano le prospettive, si guarda alla città per come dovrà diventare con tutti i progetti già finanziati e pronti a partire, pure quelli definanziati col Pnrr che si è rimangiato la parola (Fitto perché lui purtroppo parla) ma mi sembra di aver letto da qualche parte che comunque qualcuno sia partito lo stesso e su come andrà a finire si vedrà. Vi consegnerà una città completamente nuova, con strade, ospedali, ponti sopra e sotto, urbane ed interurbane che dopo cinquant’anni hanno finalmente trovato il demiurgo, l’artefice dell’universo e voi gli state appresso per un insignificante Center Gross come se già non fosse piena tutta la zona fuori le mura.
Il Pd in 20 anni non ha fatto nulla a parte che riempirci di stranieri, da quale pulpito vengono le lamentele.
Andrea Monachesi se questa splendida amministrazione sta lì a fare disastri non e’ perché ha vinto ma solo perché hanno perso gli altri
ragion per cui sei monotono con la solita tiritera
…ed ora le faccio una domanda..Ma veramente lei e’ contento di come vanno le cose a Macerata ??
In cantiere ci sono molte idee e diversi progetti che dovrebbero vedere la fine. Gli scritti del PD locale possono essere considerati di stimolo anche se le amministrazioni di sinistra per decenni non hanno visto quello che oggi richiedono. Sono dell’avviso che i tempi delle parole anche per la amministrazione in carica, siano finiti ed è ora che ci facciano vedere qualche cosa al di fuori dei bisticci, che leggiamo sui giornali, tra amministratori.