Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova e Sandro Parcaroli, presidente della Provincia e sindaco di Macerata
di Luca Patrassi
Cosmari, le sorprese non finiscono mai. C’è il nuovo direttore tecnico del Cosmari, è il maceratese Elia Leonori, noto anche come dirigente di una società del settore di Pollenza. Domani invece è in programma l’assemblea dei soci del Cosmari convocata dal presidente facente funzioni Giuseppe Giampaoli. All’ordine del giorno la sentenza del Tar del Lazio su ricorso proposto da Cosmari srl per l’annullamento della delibera Anac avente ad oggetto l’inconferibilità dell’incarico di presidente del Consiglio di amministrazione del Cosmari e l’eventuale appello al Consiglio di Stato, poi l’eventuale determinazione in ordine alla nomina del nuovo membro del Consiglio di amministrazione in sostituzione dell’ex sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ed infine eventuale nomina del presidente del Cosmari. Tre i punti, accordo soltanto per uno: il Cosmari non farà ricorso in appello contro la sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Lazio che ha estromesso l’ex sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi dalla presidenza. Sugli altri due punti il buio è fitto anche sulla procedura. Alcuni sindaci vorrebbero procedere alla nomina del solo consigliere mancante, altri vorrebbero rinnovare l’intero Consiglio.
Giuseppe Giampaoli presidente facente funzione del Cosmari
Quanto al candidato presidente in casa Lega circolano i nomi degli ex parlamentari maceratesi Giuliano Pazzaglini e Tullio Patassini e di un leghista di un paese dell’Anconetano. La scelta anconetana non stupisce: se la deputata maceratese della Lega è l’ascolana Giorgia Latini non si vede perché il presidente del Cosmari non possa essere un anconetano. Lega a parte, ci sono diversi i sindaci che sostengono la nomina, anche formale, a presidente di Giuseppe Giampaoli che però sembra abbia ritirato la propria disponibilità. Chissà che Civitanova non rivendichi la guida del Consorzio.
La questione del direttore tecnico: il contratto della durata di un anno per un costo di circa 12mila euro al netto degli oneri è stato firmato venerdì scorso. Peraltro nello stesso giorno è circolata anche una delibera dell’Albo nazionale gestori ambientali nella quale si legge che «le funzioni del responsabile tecnico che non ha superato l’esame per la conferma dell’idoneità entro il 16 ottobre 2023 sono esercitate per un massimo di 180 giorni dal legale rappresentante dell’impresa».
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Come presidenti del COSMARI e delle discariche due nomi, della Lega, sicuramente perfetti per quel ruolo, e chi non li ricorda per le loro capacità dimostrate nel passato recente . Praticamente.... do cojio cojio.
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Mi dicono che all’ambiziosa ascolana, dietro richiesta dell’arbitro che ha fischiato tutte le alzate di ingegno della stessa e di tutti i giocatori della sua squadra, abbia ottenuto il Daspo che gli proibisce di frequentare non il campo da gioco come ci si sarebbe aspettato ma tutti i bar, cantine, enoteche ecc. dove trovare il prezioso nettare a cui sembra dovuta tutta la baldanza mostrata negli ultimi tempi e che forse sia alla base della megalomania di cui appaiono evidenti segni nel suo modo di fare. Per usare termini politicamente corretti, si è scelto di non usare termini più appropriati onde evitare probabili discussioni scientifiche con addetti alla materia. Come riportato sinteticamente in letteratura si tratta di una manifestazione dove si suole caratterizzare un esagerato apprezzamento di sé e delle proprie capacità. Il tutto si riassume in tipici atteggiamenti di superiorità con tendenza a primeggiare e ci si impegna a compiere imprese sproporzionate rispetto alle proprie forze. Che sia così, purtroppo ci si è resi conto quando ha cercato di portare all’altare ( è un modo di dire) personaggi che ancora troppe pagnotte dovrebbero mangiare prima di pretendere la nomea di politico che non è una gratifica tanto positiva ma secondo me visti i curriculum non dico poco consistenti ma completamente insignificanti e non supportati da niente è già tanto. Cosa c’entra tutto questo? Quando sento parlare di destra non più adesa, (strettamente aderente, parola sentita ieri sera in uno sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo) mi chiedo quando mai lo sia stata? L’unico collante non nell’accezione del termine che hanno e che li tiene fortemente vicini, non coesi come loro amano definirsi è la comune abilità per molti ma non per tutti come Forza Italia molto debole in questo ma forte per alcune amicizie che hanno in televisione, di convincere i tanti malcapitati già malviventi ( non nel significato criminale ma proprio come illusi che se la passano male economicamente) e che attiranti dalla furbizia degli slogan, false promesse, deliberate menzogne con l’aggravante della spudoratezza cercano di migliorare o comunque di rendere sufficientemente significativo il senso di tirare a campare. Certo per Forza Italia oramai allo stremo resta ben poco nonostante il colosso che hanno alle spalle ma se i politici sono quelli che sono. Chessò Gasparri in nazionale o Ciarapica in comunale. Per carità sono anche molto bravi, uno è una vita che guadagna abbondantemente, fautore di leggi che ancora incombono come mannaie, l’altro sempre accuratamente in cerca di spalle dove piangere per qualche sogno futuro e di selfie dove coltivare la propria immagine, non in senso figurato perché poi lì magari potrebbero sorgere pareri molto discordanti ma proprio figurativi se si dice così. Insomma la sua figura deve apparire continuamente o mentre guarda il famoso Trialone o inaugura tutto l’inaugurabile, qualsiasi tipo di incontro, di mostra, o un cartellone con su scritto qualcosa o come in quest’articolo che non ho ben capito che ci sta a fare. Appare chiaro che se qualcuno lo ha convinto che essere sempre presente in tutte le occasioni dove ti possono vedere rende alfine l’occhio di chi guarda ..ma non vede perché in questo caso potrebbe anche riempire tutte le Marche di sé che nessuno lo noterebbe , crea una forma di astinenza tale da procurare disagio se non ci sbatti in continuazione o comunque molto spesso… il risultato è questo. Certo non vai da Paestum per vedere i meravigliosi Templi e il Museo Archeologico con referente Tajani e poi a Monza per riverire Galliani e visitare il Museo degli Elefanti, ma ci vai perché pensi di possedere il quid dello statista e speri che qualcuno ti metta in lista. Tornare indietro non piace a nessuno, nemmeno se non potresti di certo lamentarti specie con il raddoppio del mensile ad inizio anno ( certo che non dura in eterno” nessuno riesce a farlo a parte Gasparri o Casini) e se andare avanti, per te, solo ed esclusivamente per te è alquanto gratificante, che fai non ci provi e poi figuriamoci se sei ben disposto al cambiamenti che già in passato si è tentato seppure con scarsissimo successo. Ma chissà, daje ( la j gentilmente offerta dal ministro) oggi, di ieri come già accennato ci sarebbe un romanzo, e poi domani chissà che da qualche parte non arrivi. Dove non si sa, la nave partirà, il cane, il gatto, io e te.
PS. Parlare di Cosmari e leggere alcuni nomi va venire un nodo alla gola prima e poi un pianto difficile da fermare perché non puoi non sentirti preso in giro.