Musical per le vittime di Lampedusa,
successo ma senza amministrazione:
«Patrocinio gratuito negato»

MACERATA - Lo spettacolo realizzato nella Giornata della Memoria e dell’Accoglienza da studenti delle superiori, ha ricordato la tragedia del 3 ottobre 2013 dove morirono in mare 368 migranti. Il Comune non ha reso note le cause della sua assenza

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Lo spettacolo al teatro Don Bosco di Macerata

di Marco Ribechi

I ragazzi del liceo ricordano le vittime a largo di Lampedusa ma l’Amministrazione Comunale nega il patrocinio gratuito. È stata una notte di grandi emozioni e di toccanti riflessioni quella andata in scena ieri al Teatro Don Bosco di Macerata con lo spettacolo “Sotto lo stesso cielo”, realizzato dagli studenti del Liceo Scientifico musicale e coreutico Marconi di Pesaro. Circa di 300 gli spettatori presenti, profondamente toccati e commossi dalla potente messa in scena. Tra questi però nessun rappresentante del Comune che, oltre all’assenza, ha anche negato senza apparenti spiegazioni il supporto a un evento profondamente significativo e dalle finalità educative. «Siamo felicissimi per la risposta del pubblico – spiega Lina Caraceni, responsabile del gruppo cittadino di Refugees Welcome – purtroppo siamo altrettanto dispiaciuti per il silenzio totale con cui l’amministrazione ha risposto alla nostra richiesta di supporto. Siamo un’associazione di volontariato, il sostegno del Comune, a titolo gratuito, ci avrebbe aiutato a ridurre le spese ma evidentemente non abbiamo suscitato minimamente il loro interesse».

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Lina Caraceni

L’associazione nelle settimane passate aveva fatto richiesta ufficiale al Comune per il patrocinio ottenendo però un secco no senza motivazioni. «Si tratta di un musical che da due anni gira l’Europa e l’Italia con grande successo – prosegue Caraceni – tra l’altro è realizzato da studenti e finanziato dal fondo Europeo Asilo, migrazione e integrazione, dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero dell’Interno. Erano presenti anche le telecamere di Rai 3 che hanno realizzato un servizio apposito. A Macerata però, non ci hanno nemmeno degnati di un briciolo di considerazione». Il musical, realizzato interamente da studenti delle superiori riuniti nella compagnia Kintsugi, ha ricordato la tragedia del 3 ottobre 2013 dove, al largo delle coste di Lampedusa, morirono in mare 368 persone migranti, nonostante l’impegno di un gruppo di pescatori che fecero salire sulla propria imbarcazione quanti più uomini e donne possibili. Organizzato e voluto in occasione della giornata del migrante, ha visto la collaborazione di tante persone, famiglie accoglienti, mentori e attivisti che lavorano quotidianamente per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide affrontate dai migranti e sulle loro aspirazioni, non dimenticando che dietro ogni numero ci sono storie, sogni e aspirazioni.

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Le danze per dar voce ai migranti

Tante associazioni locali e non hanno aderito e sostenuto l’iniziativa, tra queste il Comitato 3 ottobre, nato in seguito alla strage con l’obiettivo di far riconoscere, con successo, tale data quale “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza”. «Il musical è nato nella nella convinzione che il ricordo di quel fatale naufragio del 2013 non è solo un monito sulla fragilità della vita umana – conclude Caraceni – ma anche un invito a riflettere sulla responsabilità collettiva di cambiare la direzione delle attuali politiche europee in tema di migrazione per costruire un mondo più giusto e solidale mentre oggi si tende addirittura a criminalizzare il soccorso». L’evento si è aperto con un brano di Lucio Dalla, Come è profondo il mare,  dal cui testo gli studenti hanno iniziato a dar voce, anche attraverso la danza, al dramma dei sopravvissuti, rievocando i momenti prima del naufragio. In seguito le testimonianze dei pescatori che hanno salvato 47 naufraghi accolti in un piccolo barchino piangendo per coloro che non sono riusciti a salvare. infine, sulle note di La Cura di Franco Battiato sono stati ricordati i nomi dei 368 morti con l’ invito a cambiare sguardo, a mettersi nei panni sia di quanti scelgono i pericoli del mare alla ricerca di una vita migliore, sia di coloro che non rinunciano a tendere la mano a chi ha più bisogno. Non è mancata la commozione tra i presenti che a fine spettacolo hanno manifestato grande apprezzamento con ripetuti applausi a scena aperta tributati ai giovani artisti protagonisti.

 

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