Il sindaco riapre i campi da padel
«C’è un progetto per ridurre i rumori»

PORTO RECANATI - Revocata, in via cautelare, l'ordinanza di sospensione per il club in zona Eurovillage. Ecco il piano di risanamento acustico presentato dalla società che dovrà essere rispettato. «Sembra una adeguata soluzione di contemperamento tra le esigenze di salvaguardia dei cittadini e quelle di tutela dell’iniziativa economica privata»

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Il padel club Porto Recanati

Si ritorna a giocare a padel a Porto Recanati. Il sindaco Andrea Michelini ha infatti revocato questa sera  l’ordinanza con cui era stata imposta la sospensione dell’attività per il Padel club in zona Eurovillage, che aveva generato con poche polemiche. Fondamentale il Progetto di risanamento acustico presentato dalla società che gestisce i campi.

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Il sindaco Andrea Michelini

L’ordinanza infatti era scaturita dopo un esposto di alcuni residenti che si erano rivolti alla procura per l’eccessivo rumore che arrivava dai campi. Così dopo le misurazioni dell’Arpam che avevano accertato alcuni sforamenti dei limiti di legge, il sindaco Andrea Michelini aveva sospesa l’attività. Ora la società ha presentato appunto un Progetto di risanamento acustico, redatto da due tecnici specializzati, che prevede: la riduzione dell’orario di apertura dei campi da gioco entro il solo periodo diurno (06 –22); l’apertura contemporanea di soli tre campi da gioco; l’utilizzo prioritario dei campi centrali più distanti dalle abitazioni;  la sospensione dell’utilizzo del campo da gioco posto più a nord.

Rispetto a queste misure, si è espressa anche l’Arpam in via preliminare: «Le misure organizzative adottate dall’operatore economico consentono di risolvere la criticità del rispetto del livello differenziale notturno e di migliorare le condizioni di rumore diurno in particolare per i recettori più prossimi al campo di gioco esposto a nord, per il quale è previsto il divieto di utilizzo. Potrebbero non essere sufficienti a garantire il rispetto del valore limite differenziale diurno presso tutti i ricettori. In aggiunta ad interventi di tipo organizzativo  potrebbe essere valutata l’efficacia di eventuali interventi di tipo strutturale che possano dare maggiore garanzia nel tempo e indipendentemente dalla variabilità delle condizioni di gioco del rispetto del valore limite differenziale».

In base a questo, l’amministrazione ha concluso che «le indicazioni formulate dall’Arpam – sia pure entro il contesto di suggerimenti di potenziamento complessivo delle misure proposte – sembrano prospettare una adeguata soluzione di contemperamento tra le esigenze di salvaguardia dell’ambiente cittadino e dei singoli cittadini rispetto alla prospettiva ed ai rischi connessi di inquinamento acustico e quelle di tutela dell’iniziativa economica privata e delle connesse implicazioni patrimoniali». Quindi, si legge sempre nell’ordinanza, «la soluzione di contemperamento sembra consentire di poter revocare – sia pure temporaneamente rispetto alla verifica di regolare attuazione da parte del piano proposto nonché all’effettuazione delle nuove misurazioni fonometriche – l’ordine di sospensione dell’attività economica». Nel contempo però, «data la natura ed il carattere degli interessi coinvolti, sembra altresì opportuno sottoporre a contraddittorio, rispetto a tutte le parti coinvolte (inclusi i cittadini residenti negli edifici limitrofi), la odierna iniziativa di revoca dell’ordinanza adottata, appunto nella prospettiva di adozione del provvedimento finale».

(redazione CM)

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