«I sindaci della valle del Potenza e il presidente dell’Unione Montana si facciano sentire in Provincia per far riaprire la strada Canepina-Caselle, che conduce all’ospedale di Camerino. La vita di ogni persona vale di certo di più dei soldi per riparare la strada, anche solo provvisoriamente, o no?».
A lanciare un appello per riaprire la strada comunale Caselle-Ponte della Cerasa che dalla provinciale Muccese raggiunge l’ospedale di Camerino è l’architetto di San Severino Luca Maria Cristini. Spiega il professionista: «La chiusura della strada Canepina – Caselle, avvenuta ormai un anno fa per le bombe d’acqua del settembre 2022, danneggia principalmente gli abitanti dell’alta Val Potenza, che ne hanno principalmente bisogno come via più veloce per l’ospedale di Camerino.
Oggi l’ambulanza col medico a bordo c’è solo in quell’ospedale e non più in quello di San Severino. Questa solo è a servizio dell’alta valle del Potenza, ovvero di Sefro, Pioraco, Fiuminata, Castelraimondo, San Severino, ma la chiusura di questa strada allunga notevolmente i tempi d’intervento.
É noto come i tornanti per via Aldo Moro e la successiva discesa per raggiungere l’ospedale siano intasati ad ogni ora di camion e mezzi di cantiere che lavorano alla ricostruzione, talvolta carichi di tonnellate di materiale e lentissimi. Sono ostacoli per le autoambulanze in emergenza e in caso di problemi cardiovascolari ogni minuto puó essere prezioso, anzi vitale».
Conclude Cristini: «Allora cosa aspettiamo a riparare la strada come corsia preferenziale per l’ospedale? Mi si dice che presto sarà pronta la Pedemontana, ma si tratta di mesi, se va bene. La vita di ogni persona vale di certo di più dei soldi per riparare la strada».
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