L’ingresso dell’ex sede della Banca d’Italia. Nei riquadri il rettore John Mc Court e il sindaco Sandro Parcaroli
di Luca Patrassi
Commenti di segno positivo alla notizia anticipata ieri da Cronache Maceratesi dell’acquisto in dirittura d’arrivo da parte di Unimc della ex sede di Bankitalia, una vicenda che si avvia a soluzione a 14 anni dalla chiusura del monumentale immobile di via Matteotti. Il sindaco Sandro Parcaroli: «Siamo contenti, il nostro giudizio sull’operazione non può che essere positivo. La ex sede di Bankitalia era chiusa da tanti anni con ripercussioni negative non solo su quella zona ma su tutto il centro storico. Ora l’iniziativa di Unimc contribuirà a rilanciare il cuore della città, per quanto ci compete stiamo lavorando a fondo per attirare investimenti e per riqualificare il centro storico. Comunque un segnale molto importante quello che arriva dall’ateneo che ha avuto e continuerà ad avere tutto il nostro sostegno anche nel potenziamento dell’offerta dei servizi per gli studenti».
Soddisfazione espressa anche dal consigliere del Gruppo misto, ex Lega, Andrea Blarasin: «Anzitutto va dato atto e merito al rettore Mc Court di aver chiuso una operazione brillante a vantaggio dell’ateneo e di tutta la città. Ricordo che all’epoca della chiusura della sede di Bankitalia, nel 2009 fui l’unico politico a far sentire la protesta immaginando le conseguenze che poi negli anni si sono purtroppo manifestate e non solo per il centro storico. Bene quindi che si sia voltata pagina con un progetto di riapertura del palazzo monumentale e di rilancio della ex Bankitalia: Unimc conferma con questa grande operazione il radicamento in centro e i Comune resterà al suo fianco anche nell’individuazione e nella realizzazione di percorsi sinergici per potenziare i servizi agli studenti».
«La trattativa è ancora in corso. Aspettiamo il sì definitivo del Ministero e lasciamo il tempo necessario al Demanio per verificare la congruità del prezzo concordato». Questo il commento del rettore John McCourt sulla trattativa di acquisto della sede maceratese della Banca d’Italia.
«Avrei preferito aspettare la firma di tutte le carte prima di ufficializzare l’acquisto della ex-sede della Banca d’Italia in corso Matteotti. Preferisco comunicare con gli atti e non con gli annunci. È una trattativa ancora in corso con una delle istituzioni più prestigiose dello Stato, che sto seguendo personalmente. Con la Banca d’Italia ho avuto un dialogo molto fruttuoso e un ascolto importante. Adesso aspettiamo il sì definitivo del Ministero dell’Università e della ricerca e lasciamo il tempo necessario al Demanio per verificare la congruità del prezzo concordato. Non appena possibile poi, procederemo con la firma del contratto d’acquisto».
«Se tutto andrà per il verso giusto – prosegue il rettore – sarà un’acquisizione di grande impatto per l’Università e per la città. E’ nostra intenzione investire proprio nel cuore di Macerata, in una sede prestigiosa e con una forte attenzione alla sostenibilità, pianificando il riutilizzo di un palazzo bello, storico ma da anni fuori uso. L’operazione darà nuova linfa al centro storico e ci permetterà di raggruppare diverse attività al suo interno per una gestione più efficace. Acquistare un intero isolato di quasi 9 mila metri quadri è il segnale di un Ateneo dinamico, che guarda verso il futuro con fiducia, convinto di rafforzarsi nel territorio a beneficio delle future generazioni di studenti e della comunità tutta. Mi auguro che questo nostro gesto possa funzionare da traino per una necessaria rivitalizzazione del centro storico nei prossimi anni».
(Clicca per ascoltare le notizie in podcast)
Per fortuna l'Università che fa da traino. Le iniziative del comune inveve ancora non sono pervenute. Utilizzano ancora il termine sinergia che sembrava innovativo 20 anni fa...
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Si rilancia il centro storico???? Ma vanne…
Sig. Florentino,
ma quanto e’ acido…….
Non si vende la pelle dell’orso prima di averlo catturato.
La gatta frettolosa fa i gattini ciechi.
@Bartoloni: non è acidità, ma crudo realismo. Non se ne può più di sentire “menate” sempre più insulse
il bastian contrario è diventata una necessità a Macerata….sic!….
Ottimo acquisto da parte della nostra Università e in tempi opportuni. Che l’Università, da sempre, sia il “motore immobile” della nostra città è sotto gli occhi di tutti e che Macerata abbia perso, nel tempo, altri “epicentri dinamici” ( cfr. Casermette) è altrettanto evidente e incontrovertibile. Il nuovo Rettore, Prof. Mac Court, in modo indiretto ma fondante, porge materia di stimolo urbanistico e ci propone ( alla classe politica) una nuova lente di “lettura” sulle “magnifiche sorti e progressive”, come direbbe Leopardi, del Centro storico e della sua funzione, del Parcheggio a Nord che, per fortuna, ha il nome di Belvedere Leopardi.Qui occorre aprire una parentesi, tra giallo film comico: non ricordo quante ( ma tante) amministrazioni avevano puntato sula sua ( del parcheggio) realizzazione. Tutti ne parlavano e nessuno lo realizzava. Perchè? Come mai? Per antica simmetria ricordo che il Rettore Febbraio, acquistò la vecchia “struttura” del Dazio ( all’inizio di Corso Cavour), Struttura nobile ed elegante ora sede di vari dipartimenti. Tale “presa della Bastiglia” suscitò l’ira e la reazione ( anche giornalistica) di molti, si arrivò persino, pensate un po’, ad una interpellanza parlamentare.Chi mai avrebbe dovuto, al posto, dell’Università, acquistare ( con comodo) quell’edificio? Occorre Agatha Cristie per comprendere…Ritorniamo al presente. Appare ovvio che la “mossa” del Rettore e della nostra Università, è quella che si può definire, con gli scacchi, Montalbano permettendo, la “mossa del cavallo”. Sono convinto che il Sindaco Parcaroli si darà da fare a Roma per intercettare i fondi necessari. Tra l’altro, nomina consequentia rerum, Sgarbi potrebbe essere interessato, molto indirettamente, al cosa. A partire da Salvini ovviamente. Comunque è una cartina al tornasole, gioverà parecchio per conoscere e riconoscere che, negli anni, patet latet, si è oppostio alla realizzazione. Non solo qualche partito ma centri di interesse.
Ottima scelta grazie Magnifico Rettore.