Un momento del Consiglio
di Laura Boccanera
Cultura e permalosità. Così si potrebbe titolare il consiglio comunale aperto che ieri sera si è svolto a Civitanova di fronte ad una vasta platea composta da direttori artistici, associazioni e operatori culturali. Un consiglio voluto dalla minoranza per discutere della programmazione culturale ed esposto dal consigliere di Dipende da noi Roberto Mancini.
Roberto Mancini, consigliere comunale e leader del movimento Dipende d Noi
Un confronto proficuo con tante associazioni che hanno illustrato le proprie attività ed aspettative. Non è scontato infatti riuscire a discutere per 3 ore di cultura al di là della contingenza degli eventi e degli spettacoli, davanti ad una platea di addetti ai lavori. Un esperimento dunque riuscito, vetriolo finale a parte, quando verso mezzanotte uno scambio di considerazioni stizzite da parte della presidente dei Teatri Maria Luce Centioni e della direttrice della pinacoteca Enrica Bruni che hanno accusato Mancini di parlare di cultura ma di non aver mai partecipato alle iniziative organizzate dal Comune, ha acceso la dialettica.
Il tavolo si è aperto con la disanima di Mancini che ha sottolineato: «Il Consiglio comunale aperto di questa sera può servire, se superiamo la tentazione della polemica di fazione e dell’autocelebrazione, a promuovere una svolta che nasca dal confronto tra i soggetti culturali. Una rete permanente e un progetto di ampio respiro, di visione condivisa, competente, capace di futuro». Tra i punti critici della politica culturale attuale Mancini ha evidenziato la necessità di passaggio «da una gestione frammentaria, con incarichi diretti, a una gestione organica, che preveda bandi per i finanziamenti alle associazioni e alle attività culturali; da eventi-vetrina ad attività permanenti, da eventi a pagamento a eventi e attività gratuite, da una situazione di provvisorietà degli enti comunali a una gestione organica, con direttori professionisti e con curriculum specifico e consigli di amministrazione che non rispecchino tanto la rappresentanza politica quanto le competenze; dalla scarsità di luoghi per la cultura, spesso poco aperti e concessi solo dietro pagamento, all’aumento degli spazi e della loro accessibilità. Ma soprattutto serve il passaggio a un coordinamento partecipato delle attività culturali» – concludendo con l’invito a convocare un tavolo permanente dei soggetti culturali per il progetto Cultura e stabilire un incontro semestrale con i cittadini.
A replicare il sindaco Fabrizio Ciarapica che è anche assessore alla cultura: «Credo che Civitanova in questi 6 anni non sia seconda a nessuna città a parità di cittadinanza in tutte le Marche e forse anche in Italia, pur non essendo città capoluogo – ha detto – Anzi, sono convinto che la strada intrapresa in questi anni sia giusta e vada rafforzata con il contributo di tutti». Ciarapica ha poi ricordato tutti gli eventi realizzati, i festival, il coinvolgimento dei più giovani negli eventi istituzionali, la peculiarità di Civitanova Alta come cittadella della cultura e museo diffuso, la nascita del Magma, il progetto di street art e tutti i festival strutturati da Civitanova Danza, all’Opera, da Vita Vita a Popsophia. «Continueremo a potenziare tutto ciò convinti di essere sulla giusta strada, il pubblico qualificato e i numeri dei visitatori fin qui ci hanno premiato».
A prendere la parola poi una serie di operatori culturali come l’attore e regista Giorgio Felicetti che ha auspicato un teatro più vivo e più aperto e meno gestito da realtà esterne a quelle locali: «il teatro non è un luogo in cui ogni tanto si va a vedere uno spettacolo, non c’è una gestione culturale. Il teatro è un bene pubblico come le scuole e gli ospedali. Si può pensare di aprire una scuola solo 10 giorni all’anno?». Tra gli interventi anche quello di Alvise Manni del centro studi civitanovese, di Stefania Manciullo (associazione Aps Fluidonumero9) che ha criticato la mancanza di trasparenza nell’accesso ai contributi, la mancanza di interlocutori professionisti e la sovrapposizione tra eventi con finalità turistica e attrattiva e culturale. A prendere la parola anche Luciano Baiocco del Movimento culturale Risorgere, Riccardo Ruggeri, Luca Pantanelli, Tiziano Luzi, Anna Donati, Alfredo Sorichetti ed Enrico Lattanzi direttore del Magma. Fra gli interventi dei consiglieri (hanno preso la parola Lavinia Bianchi, Francesco Micucci, Letizia Murri e Mirella Paglialunga), quest’ultima ha sottolineato la necessità di luoghi di aggregazione che non sia solo movida e di «guardare agli spazi culturali non come contenitori».
Alla fine degli interventi programmati ha preso la parola anche la presidente dei TdC Maria Luce Centioni: «Mi sento di dover proteggere l’ente che rappresento dalle accuse fatte in questa sede. Apprezzo Mancini come professore, meno come spettatore degli spettacoli teatrali, a teatro non l’abbiamo mai visto, si lamenta della cultura a Civitanova, ma di quella poca che c’è non se ne cura. Nei Teatri di Civitanova ci sono persone laureate e dipendenti validi, l’obiettivo è raggiungere tutte le fasce culturali della città perché la cultura un fatto di tutti e non solo di chi ne parla». A seguire anche la direttrice della Pinacoteca Enrica Bruni che ha battuto sullo stesso repertorio: «non abbiamo mai visto Mancini in Pinacoteca, lo invito per illustrargli questo gioiello che abbiamo così che possa capire che dietro alle visite guidate, alle collaborazioni con le scuole, alle lectio c’è anche tanta professionalità».
Amare le considerazioni finali di Mancini: «Il sindaco Ciarapica poteva cogliere l’occasione per guidare questo processo virtuoso. Invece ha detto che tutto questo non serve e basta la Commissione cultura, un organismo politico interno al Consiglio che non rappresenta affatto i soggetti culturali attivi a Civitanova. È un errore madornale, credo dovuto sia alla volontà di egemonizzare personalmente il settore cultura, sia alla pura e semplice incomprensione del valore della richiesta che gli veniva fatta».
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“Osservo che la dott.sa Enrica Bruni è la direttrice della Pinacoteca di Civitanova Marche e seppure ha aperto le finestre della Casa Annibal Caro, ritengo che scenda di livello quando diventa anche usciere e quindi addetta al controllo delle entrate e delle uscite dei singoli visitatori!
Comunque, considerato che assume anche tale ruolo dovrebbe essere in grado di fornire per iscritto le affluenze che si hanno sistematicamente, in maniera programmata e giornalmente in Pinacoteca, con indicazione dei nominativi!
…”Ciarapica vuole l’egemonia”!!! Forse il consigliere Mancini fa riferimento all’egemonia culturale della sua parte politica!!? Mah…ai bischeri l’ardua sentenza!!! gv
Vorrei inoltre specificare che, chi entra nella Pinacoteca Civica Marco Moretti, come in moltissimi altri musei e non solo italiani, lascia su di un apposito libro la firma, la data di visita e la provenienza. Questi dati vengono forniti dal direttore della Pinacoteca all’Azienda Teatri Di Civitanova puntualmente, quindi tutto ciò vuol dire che chi non è a conoscenza di queste regole, non ha mai messo piede in un museo e pertanto gli consiglio vivamente di farlo, per aggiornarsi su cose che non conosce, come, magari, su molte altre. gv
…solo uno!!?
La cultura intesa come intrattenimento è propaganda e certo che il sindaco vuole l’egemonia su eventi spezzettati, non coordinati nè programmati anticipatamente. Di seguito l’intervento della associazione.
Buona lettura
Missione 5 cultura SPESA CORRENTE (frizzi, lazzi, intrattenimento e Rossini) 1.769.648€ SPESA INVESTIMENTI 25.601€ totale spesa 2022 1.795.249€
…. E non conosciamo le voci perché prima non programmano
“Chi non legge, a 70 anni, avrà vissuto solo una vita, la propria, chi legge, ne avrà vissute molte altre, migliaia”
Umberto Eco ci ha lasciato questa celebre citazione che Civitasvolta ha fatto propria dal 2010 in città.
BiblioExpress, il progetto della biblioteca sulla spiaggia, coniuga la valenza fondamentale della lettura con le istanze ambientali.
La spiaggia solidale, l’altro progetto rende possibile la diffusione della cultura tra tutti quelli che scelgono diversamente dalla massa e che una volta portavano gli ombrelloni a mano da casa per godere la spiaggia libera. Abbiamo potuto fornire di libri per bambini la biblioteca creata a Porto Recanati per il quartiere più dimenticato.
Abbiamo donato più di cento libri alla scuola primaria di via Ugo Bassi che riorganizzara’ la sua biblioteca nel momento in cui finiranno i lavori edili .La lettura appunto da incrementare attraverso la distribuzione di una serie di biblioteche” fuori di sé.”
Mi spiace considerare inutili le casette con il book crossing appena approvate, mi spiace perché significa non conoscere la storia culturale di Civitanova. È una vecchia idea della biblioteca comunale fallita miseramente dopo poco tempo
il cultural bus poteva funzionare molto meglio perché racchiude in sé l offerta culturale con il controllo di chi fruisce fra i diversi quartieri e si basava sul recupero di vecchi bus dell’atac donati insieme ai libri da trasportare Parliamo di scuole, dei tdc, della biblioteca comunale, dell’emeroteca, dell’archivio storico.
Luoghi attuali di fruizione e produzione culturale.
I luoghi fisici da recuperare invece sono la ex pescheria, la prima casa colonica di Civitanova, la ex fornace.
Fermiamoci alle scuole silenti e lontane da molte iniziative istituzionali tranne un paio.
Creiamo l’osservatorio dei conti pubblici con la collaborazione delle scuole superiori ad indirizzo economico e scientifico in collaborazione con le università di Camerino e di Macerata al fine di incentivare la consapevolezza di come e con quale alto livello di economicità e trasparenza nella legalità vengano spesi i soldi della comunità.
Nel contempo perchè non creare un organismo in continuità tra il primo e il secondo grado e proporre premi tangibili: libri, materiale scolastico, una settimana al mare) a fronte di concorsi annuali sulla produzione di corti afferenti alla consapevolezza dei sentimenti e alla gestione dell’ambiente adiacente la scuola? Tutto ciò si trova nel progetto “Smontiamo il bullo” .
La CULTURA è plurale, inclusiva, pacifica e bene primario non negoziabile appartenente alla comunità tutta, nella cultura i giovani devono essere protagonisti indiscussi, non escludiamoli, nè “medicalizziamoli”.
I ludi latini, altro progetto di Civitasvolta, coniuga la cultura latina, le scuole del territorio regionale e poi nazionale, le imprese locali nel target del turismo scolastico e culturale.
Se non hanno mai visto il docente universitario un motivo ci sarà, magari non conoscono neanche Annibal Caro (https://it.wikipedia.org/wiki/Annibale_Caro).
Ascoltare l’acculturatissimo assessore qui anche sotto le spoglie di sindaco, mecenate di tutto rispetto e che ha portato Civitanova, prima del suo arrivo immersa nel assoluto buio della conoscenza , la fiamma del sapere , dà un malcelato brivido di piacere con tanto di pelle d’oca. E’ riuscito non solo a sfidare in base a calcoli demografici tutte le pari cittadine prima maceratesi, poi marchigiane ed infine colto da megalomania ossessiva anche d’Italia… e vuoi che oggi non sia già arrivato a vette mondiali? .Dovrebbe dormire di più invece di andare per motivi imperscrutabili che si manifestano solo in grandi personalità a disturbare Clementino sul palco. Mettiamoci anche le lectio magistralis delle libere esponenti da ogni catena politica localissima e della Centioni che dell’usciera della notissima Pinacoteca M.Moretti, seconda anche questa per numeri squisitamente residenziali agli Uffizi, Brera , Musei Vaticani ecc. che arriviamo al dunque. Tolgono qualsiasi motivazione ad un pur innocente commento che verrebbe voglia di esprimere. E poi tra tanta cultura fumante appena uscita da canne roventi.. preferisco starmene in silenzio e nell’ammirazione stratosferica di cosiddetti fenomeni, tacere con un leggero rossore di ritegno.
Si la cultura dei locali notturni…
…dunque: “Chi non legge, a settanta anni (qui no virgola, por favor…) avrà vissuto solo una vita, la propria, chi legge, ne avrà vissute molte altre, migliaia” (dopo, sarebbe da specificare che è anche importante tutto quel che si legge-a parte i vangeli ideologici-e come si legge, credo e non solo…), e questo lo ha detto il grande Umberto Eco, che ha anche detto: “Internet? Ha dato diritto di parola agli imbecilli: prima parlavano solo al bar e subito venivano messi a tacere”!!! Veramente un grande esempio di democrazia, considerando anche che se veramente si volesse fare una scelta su cosa pubblicare di quel che scrivono gli “imbecilli”, chi è che valuterà questa scelta, forse gli Umberto Eco, i suoi “discepoli” e chi la pensa ideologicamente come lui!!? Di “imbecilli”, ognuno ha i “suoi” e può, su internet o altro, scegliere se leggerli o meno, dopo che saranno (a parte gli insulti e le offese) pubblicati, e questa è democrazia, non quella della scelta di chi sono gli imbecilli!!! Le “parole parole parole” sulla cultura libera, aperta, plurale, inclusiva, pacifica e quant’altro, dovrebbero considerare chi sono i maggiori “operatori culturali”, anche oggi (che governa il centro destra e non i “fassisti”), a Civitanova e da quale parte politica provengono, e poi parliamo di cultura “libera”, plurale e soprattutto veramente libera, si, ma di far parlare anche chi non la pensa come il “pensiero unico”, imparando, almeno un po’, a capire cosa sia la democrazia!!! gv p.s.: filosofia del pensiero unico…”O comandiamo noi e la cultura la facciamo noi, oppure non comandate voi e tutto quel che fate sulla cultura è sbagliato”…Amen, si, A men-o che non fate fare tutto a noi!!!