Tragedia della famiglia Canullo,
tre indagati per omicidio colposo

MACERATA - Sotto inchiesta il responsabile della centrale operativa del 118, un medico e un agente della polizia. L'indagine non è chiusa, i tre sono stati interrogati. La procura contesta che non sarebbero entrati nella villetta per verificare l'eventuale presenza di persone in pericolo. I corpi di padre, madre e figlio sono stati trovati dopo oltre due mesi
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I rilievi della polizia nella villetta dove si è consumata la tragedia

Tragedia della famiglia Canullo, tre indagati. Il sostituto procuratore Stefania Ciccioli ha iscritto nel registro degli indagati il responsabile della centrale operativa del 118 di Macerata, un medico e il capopattuglia della Volante. L’inchiesta non è stata ancora chiusa, ma i tre sono già stati interrogati in procura nei giorni scorsi. L’accusa per tutti è di omicidio colposo: in sostanza si contesta che i tre, pur avendone avuto la facoltà, non sarebbero entrati nella villetta della famiglia Canullo per verificare l’eventuale presenza di persone in pericolo o comunque bisognose d’aiuto. 

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Alessandro Canullo

La vicenda della morte di Eros Canullo, 80enne, della moglie Anna Maria, 76enne e del figlio 54enne Alessandro aveva scosso tutta la comunità di Macerata. La famiglia da tempo si era ritirata dalla vita sociale, soprattutto in seguito al grave incidente che aveva coinvolto il figlio Alessandro da giovane, lasciandolo invalido. E dopo l’ictus che aveva colpito lei costringendola a letto, a prendersi cura di tutti era Eros. I tre non uscivano praticamente quasi mai dalla villetta di Borgo Santa Croce.  I loro corpi sono stati trovati il 6 settembre 2021, in avanzato stato di decomposizione. Secondo quanto ricostruito dalle indagini della Squadra mobile, infatti, tutto sarebbe precipitato il pomeriggio del 29 giugno 2021. Secondo gli inquirenti, infatti, verso le 18,30 di quel giorno al 118 è arrivata una chiamata dal numero di casa dei Canullo, per una richiesta di soccorso. A chiamare era stato Alessandro, dicendo che il padre aveva avuto un malore.

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I rilievi della Scientifica sul luogo della tragedia

Dopo la chiamata gestita dal responsabile della centrale del 118, sempre secondo quanto ricostruito dalle indagini, sul posto sono arrivate un’automedica, e una Volante il capopattuglia. Secondo la procura, i soccorritori arrivati sul posto avrebbero suonato il campanello senza ottenere risposta e visto che comunque la villetta sembrava in stato di abbandono, se ne sarebbero andati senza forzare la porta per entrare comunque e verificare la situazione. Il punto, stando alle indagini, è che nel frattempo Alessandro era caduto a causa dei suoi problemi di salute e così non era riuscito a rispondere più né al telefono né al citofono. Eros sarebbe quindi morto a causa di un malore, mentre Anna Maria e Alessandro sarebbero morti lentamente, di inedia. Questa la drammatica sintesi emersa dalle pagine della perizia medico legale che venne disposta dalla procura di Macerata.

Dopo aver interrogato i tre indagati, il sostituto procuratore Stefania Ciccioli dovrà chiudere le indagini e decidere se chiedere il processo o l’archiviazione. I tre sono difesi dagli avvocati Gabriele Cofanelli, Giorgio Di Tomassi, Giampaolo Cicconi e Paolo Rossi.

(Redazione Cm)

 

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