Gli immobili ristrutturati al centro dell’inchiesta
di redazione CM
Acquisti di immobili, auto di lusso, gioielli e triangolazioni di bonifici e assegni. Così, secondo gli inquirenti, venivano riciclati i soldi incassati grazie alla maxi frode sui bonus edilizi scoperta nell’indagine “110% plus”, condotta da Guardia di finanza e carabinieri e coordinata dalla procura di Macerata (leggi l’articolo).
I vertici di carabinieri e Guardia di finanza con il procuratore Giovanni Fabrizio Narbone
Sette le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Giovanni Manzoni per Marsel Mati, 31 anni, albanese, residente a Tolentino; la madre Shpresa Mati, 59 anni; la sorella, Marsida Mati, 29 anni e la moglie Alba Mati, 25 anni; Pier Luigi Longhi, architetto di 66 anni, residente a Martinsicuro; Carlo Pisciotta, ex commercialista radiato dall’Albo, 65 anni, di Tolentino; Giuseppe Ruiti Spurio, 56 anni, consulente del lavoro di Tolentino. Per Marsel Mati e Longhi è stato disposto il carcere, per tutti gli altri i domiciliari con braccialetto elettronico. Devono rispondere a vario titolo di associazione per delinquere, riciclaggio, autoriciclaggio, indebita percezione e trasferimento fraudolento di valori.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti a capo del sodalizio ci sarebbe Marsel Mati, imprenditore edile, che avrebbe diretto e coordinato tutti gli altri. Secondo l’accusa, il gruppo avrebbe gonfiato le fatture dei lavori di miglioramento energetico e adeguamento anti sismico di alcuni edifici a Tolentino, Civitanova e Serrapetrona, così da ottenere, grazie al sisma bonus e all’ecobonus, crediti di imposta non dovuti per un totale di 4,7 milioni. E sarebbero stati proprio l’architetto e il consulente del lavoro a certificare i lavori e caricare le pratiche per ricevere i crediti.
Due le società al centro dell’inchiesta: la Gruppo Marma e la Immobiliare Centro Italia. La prima utilizzata per effettuare i lavori, la seconda per acquistare e rivendere immobili. Secondo gli inquirenti di fatto farebbero tutte e due capo a Marsel Mati, che però avrebbe utilizzato come prestanome i suoi familiari e Pisciotta. Che a loro volta sono accusati da una parte di aver favorito la frode, dall’altra di aver contribuito a reinvestire i presunti guadagni illeciti. Il gip ha disposto il sequestro di beni per 2,6 milioni, cioè la somma già incassata sul totale di 4,7 milioni ritenuti il provento della frode. Tra questi, anche 10 fabbricati, 12 terreni, quattro auto, orologi di lusso, 13 quadri di cui verrà accertato il valore e la provenienza, oggetti preziosi, denaro contante e un assegno di circa 30mila euro.
Le accuse di riciclaggio e autoriciclaggio sono contestate perché secondo gli inquirenti Mati avrebbe reinvestito parte dei soldi incassati grazie ai bonus, soprattutto per comprare altri immobili, spesso con triangolazioni di denaro da una società all’altra o tra componenti del presunto sodalizio. Ma anche auto, tra gli altri infatti viene contestato il caso dell’acquisto di una Mercedes da 104mila euro a nome del Gruppo Marma, rivenduta poco dopo a 98mila euro a un secondo concessionario. Oppure gioelli, ci sarebbe stata infatti una triangolazione tra le due società al centro dell’inchiesta e una terza (che si occupa di vendita di preziosi), per un totale di 28mila euro.
A Marsel Mati inoltre viene anche contestato di aver minacciato un militare della Finanza. Durante le indagini, tra maggio e giugno dell’anno scorso, le Fiamme gialle hanno effettuato un’ispezione alla Gruppo Marma e Mati, secondo l’accusa, proprio per cercare di impedire gli accertamenti avrebbe detto a un militare che sapeva dove abitava.
Gli indagati sono difesi dagli avvocati Vando Scheggia, Giancarlo Giulianelli, Riccardo Leonardi e Massimo Di Bonaventura.
Maxi frode coi bonus edilizia: 7 arresti, sequestrati beni per 2,6 milioni
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È per criminali come questi che il governo (quello di prima e quello attuale) ha deciso di togliere questa opportunità per gli onesti cittadini! Per l’incivilta’, lo spirito criminale, l’avidità e l’egoismo di pochi, ci rimettono tutti. È per quelli che si credono furbi e non pagano le tasse, che tutti noi paghiamo più tasse. È per la disonestà di pochi (almeno spero!)parlamentari europei corrotti, che tutti noi italiani abbiamo fatto una figuretta di m…. di fronte al mondo! Vergogna!!
Per la signora Frapiccini. In Italia manca il senso dello Stato e avidità ed egoismo non è da ascrivere a pochi ma a molti. Quindi l’onesta è una virtù poco praticata. Ed i sociologi dovrebbero scrivere libri su questo tema.
Purtroppo questo è il nuovo sistema di vivere e non da ora ma da alcuni anni se sei un disonesto e un criminale sei qualcuno e vieni esaltato basta vedere molti programmi televisivi e non ultimo il festival di Sanremo quel ragazzo e non dico cantante perché non lo è però con quel gesto riempirà i prossimi concerti se così li vogliono chiamare ,poi la cosa scandalosa dell’arresto di M.M.Denaro se arresto si vuol chiamare senza manette se avesse rubato una gallina per sfamarsi altro che manette…purtroppo questi programmi spazzatura li guardate moltissimi di voi se staccate la spina forse faranno programmi meno volgari ecc…ecc…
Col 110 lo stato incassa subito un bel po’ di iva e tasse recuperando il sommerso perche’ tutto fatturato e il PIL va su,senza tirare fuori un euro. Ma poi…..bisognera’ pagare le banche che stanno anticipando e soprattutto ogni intervento sta costando il doppio. Quindi debito su debito per i prossimi anni chi paghera????
Per il sig. Marchegiani. Il ragazzo che ha distrutto l’addobbo doveva essere arrestato in flagranza di reato ai sensi dell’art. 635 C.P. (Danneggiamento):
https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-xiii/capo-i/art635.html .
io veramente non ho parlato di nessun arresto ho solo detto di non vedere certi programmi spazzatura però la maggioranza li guardano e per fare ascolti o diventare famosi fanno di tutto il peggio possibile la nuova moda per fare soldi facile se queste stronzate non venissero seguite forse le cose miglioreranno …certo che quella scenata l’avesse fatta uno del pubblico sarebbe stato sicuramente portato via dalle forze dellordine…poi se vuole una mia opinione a me piaceva il festival di Sanremo della canzone italiana no il festival degli esibizionisti ecco perché di Sanremo si parla di tutto meno di canzoni