di Gianluca Ginella
Video e foto di minorenni che vengono scambiati via Telegram all’interno di chat, è così che l’allenatore di Tolentino ha ottenuto, da quanto emerge dalle indagini, le migliaia di file che gli sono stati trovati su computer e cellulare. Intanto i genitori dei ragazzi delle giovanili della squadra di calcio dove l’uomo, un 54enne da tutti ritenuto una persona insospettabile, faceva l’allenatore, hanno deciso di incontrarsi questa sera per parlare della situazione e probabilmente stare uniti in un momento particolarmente difficile. L’allenatore da un paio di anni lavorava per la società di calcio, in passato è stato lui stesso un calciatore che ha calcato i campi della provincia.
Sposato, con figli, chi lo ha conosciuto parla di una bravissima persona, certamente al di sopra di sospetti. La polizia postale di Ancona, con il coordinamento della procura distrettuale, ha dato il via alle indagini in seguito alla segnalazione di una organizzazione internazionale che si occupa del contrasto alla pedopornografia. Da quanto emerge l’allenatore avrebbe ottenuto i file da chat di Telegram. Video e soprattutto foto sono state trovate nel corso della perquisizione che hanno svolto gli agenti nella casa dell’allenatore, lo scorso venerdì. Un blitz all’alba che ha poi portato all’arresto dell’uomo e al sequestro di hard disc e del cellulare del 54enne che ora si trova in carcere, in isolamento. L’arresto è stato convalidato lunedì dal gip Giovanni Manzoni del tribunale di Macerata che ha confermato la misura cautelare in carcere. Al 54enne viene contestata la detenzione del materiale pedopornografico, le indagini sono comunque in corso. Gli inquirenti hanno trovato oltre 31mila file tra video e foto. Il gip stesso ha rilevato in udienza la necessità di ulteriori approfondimenti per chiarire fino ogni aspetto della vicenda. L’allenatore è assistito dall’avvocato Luciano Pacioni. Nell’udienza davanti al gip si era avvalso della facoltà di non rispondere.
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