di Gianluca Ginella
Indagini sullo spaccio di eroina dopo le recenti overdose, finisce in manette un 29enne nigeriano, Alfred Bright, che abita in via Severini a Macerata. L’uomo in casa aveva 62 dosi di eroina, tenute in un bicchiere all’interno di un armadietto. Trovati anche tre ovuli che erano conservati in un frigorifero. L’operazione nasce dalle riunioni tecniche di coordinamento che si sono svolte in Prefettura e che hanno portato ad un incremento dei controlli sul territorio per la prevenzione dello spaccio di droga.
Ieri mattina i poliziotti della volante e della Squadra mobile di Macerata, diretta dal commissario capo Matteo Luconi, hanno messo a segno una perquisizione in un condominio che gli era familiare perché pochi giorni prima in un palazzo vicino avevano arrestato un albanese di 23 anni, Enrikko Jashari (in quel caso è stata trovata cocaina). I poliziotti, dopo le overdose avvenute a Macerata, le ultime sabato (quando è morto il 47enne Luca Del Bello) e lunedì mattina quando una 44enne è stata salvata sulla Carrareccia, hanno avviato una serie di indagini che li hanno portati a individuare una fitta rete di clienti che si riforniva dal 29enne nigeriano.
I clienti gli telefonavano e preso appuntamento si incontravano in strada. Lui arrivava con la dose da consegnare tenendola in bocca, una precauzione adottata dai pusher che, in caso di controlli e per evitare l’arresto, sono pronti a correre il rischio di inghiottire lo stupefacente.
Dopo che i poliziotti hanno analizzato con servizi di osservazione come agiva il 29enne ieri mattina lo hanno preso di sorpresa, bloccandolo mentre usciva di casa. Poi è scattata la perquisizione di un appartamento al secondo piano seminterrato che il giovane usava come deposito della droga.
Nella camera da letto di Bright sono state trovate 62 dosi di droga, confezionate a forma di sfere contenute in un bicchiere all’interno di un armadietto. C’erano poi nel frigo tre dosi, in forma di ovuli. Inoltre i poliziotti hanno trovato quasi 4mila euro in banconote di piccolo taglio, ritenute provento di spaccio. L’uomo è stato arrestato e si trova in carcere a Montacuto di Ancona con l’accusa di spaccio di droga. L’uomo è assistito dall’avvocato Francesca Pettinelli. Sabato la convalida dell’arresto.
L’eroina è stata sequestrata e sarà esaminata per capire se fa parte di una partita legata alle ultime overdose che ci sono state a Macerata. Nel capoluogo, da inizio anno, sono state sei.
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Brillante operazione della Questura di Macerata, che speriamo metta fine, almeno per il momento, a questa serie continua di overdosi, mortali e no.
Certo, l’impegno degli inquirenti non può fermarsi qui, perchè sono molti gli spacciatori, tutti assassini potenziali, che circolano in città e nei pressi, tutti con le palline di eroina in bocca.
Se posso permettermi di dire la mia, in queste cose occorre continuità e soprattutto la presenza costante, sia visibile che con macchine civili, nei luoghi conosciuti come sede di spaccio (via Severini e davanti all’ex distretto sono luoghi individuati da tempo sia per lo spaccio che, a volte, per l’immediata assunzione).
Complimenti, comunque, per questo arresto, che in ogni caso non elimina l’esigenza di potenziare al massimo (anzichè affossarla, come si sta facendo a livello iostituzionale) l’attività di prevenzione.
E’ davvero umanamente avvilente che questi soggetti che scappano dalla miseria più brutale vengano da noi per seminare morte con un’attività che non richiede impegno come un normale lavoro.Scandalizza l’eventuale omertà dei loro simili.E quì non c’entra un accidente il problema della libertà.
Xfetto, bisogna continuare sulla strada che ha cominciato il questore PIGNATARO dopo la morte di PAMELA MASTROPIETRO.
Benissimo ora speriamo incentivino le operazioni con controlli incessanti,e se non avverranno sappiamo gia’ da chi dipende.
Se a fronte della brillante operazione della POLIZIA non si modificano le normative con espulsioni di tanti immigrati che non dimostrano di avere un regolare lavoro ed alloggio ma vagabondano per le nostre cittadine reiterando reati come lo spaccio di droga, intasando i tribunali con difesa d’ufficio e le carceri già sovraffollate il tutto a carico del contribuente, allora continueranno le morti ed i salvataggi in extremis, rendendo quasi inutile e demotivante il lavoro delle FF.OO.
Espulsioni immediate e condanne da scontare nei loro paesi,poi ci vengano a dire che scappano dalla guerra quella manica di falsi buonisti del politicamente corretto.
Hai veramente ragione signor RICCARDO CAVALIERI xche’ questi individui dicono allo stato italiano che sono scappati dalle loro guerre e il ministero dell’INTERNO “abbocca” come un pesce a differenza dei profughi ucraini che scappano veramente dalla guerra che dura da un mese ordinato dal dittatore russo che si chiama PUTIN.
Gentile avvocato Francesca Pettinelli, si metta una mano sulla coscienza! Pensi ai figli e nipoti suoi o a quelli di amici!! La certezza della pena scoraggia (forse) quei delinquenti assassini, ma il garantismo li incoraggia sicuramente a delinquere! Tutelare i diritti delle persone non significa che sia giusto ricorrere a cavilli e cavalli per farli uscire!! Queste “personcine” vengono a frotte da noi perché sanno che non succederà loro niente o quasi!! Ne siamo stanchi!!! Difendiamo i nostri giovani e, quindi, il nostro futuro. Vogliamo gettare le basi per una società di zombi o di uomini e donne sani e capaci?
Sere fa guardavo la trasmissione Airport security che trattava casi in Nuova Zelanda, nazione che sappiamo essere esattamente il nostro antipodo terrestre, scoprendo però che lo sia anche dal punto di vista legale; perché un viaggiatore arrivato in aeroporto, doveva dimostrare di possedere una certa somma, per potervi soggiornare anche solo pochi giorni in vacanza, e se del caso, non avendola, veniva espulso!
nel 2023 si va ad elezioni nazionali, ricordiamocelo.
Ridateci Pignataro