La presentazione della 33esima edizione di Musicultura nella sala Piero Cesanelli dello Sferisterio di Macerata
di Leonardo Giorgi (foto di Fabio Falcioni)
«I giovani vanno ascoltati e studiati. Tutto può sopravvivere: la canzone d’autore tradizionale e quella nuova. Il linguaggio cambierà ancora, l’importante è che la generazione che ascolti quelle canzoni si emozioni. Le canzoni devono sempre emozionare, è quello lo scopo».
È nelle parole di Roberto Vecchioni che si cela il manifesto di Musicultura 2022, la 33esima edizione del festival che dal 1990 (a Recanati prima e a Macerata poi) accende i riflettori sui nuovi artisti più interessanti della scena italiana. Il cantautore milanese è intervenuto telefonicamente questa mattina in occasione della presentazione dell’evento, avvenuta nella sala dello Sferisterio intitolata a Piero Cesanelli, il compianto ideatore di Musicultura scomparso nel 2019. «Sono felicissimo di essere con voi, ma incazzatissimo che non vada Zoom – ha detto Vecchioni al telefono del direttore artistico Ezio Nannipieri -. Io sono un uomo dell’Ottocento, poco tecnico, vado avanti a parole e musica. È bello che ci sentiamo».
È il direttore Nannipieri a chiedere al cantautore una riflessione sull’evoluzione del linguaggio dei testi delle canzoni. «La lingua fa parte di una struttura che è quella della società in cui viviamo – spiega il Maestro, che nel 2020 intervenne a sorpresa sul palco delle finali di Musicultura per portare il suo tributo all’amico Cesanelli con la canzone “Sopramilano” -. Segue quindi le inclinazioni della società stessa. La lingua non deve mortificare le cose belle che l’italiano possiede. Ma la terminologia non è mai rovinata, anche se la lingua diventa più sintetica e veloce. Ci muoviamo in un equilibrio tra i testi dei grandi cantautori e la lingua di un mondo sintetico, rapido e tecnologico dei giovani di oggi. Penso ci siano cose bellissime nel nuovo linguaggio, anche se sono un nostalgico. Ci sono tante parti che vanno bene, altre vanno male. Per esempio ci sono solo due argomenti in maggior parte delle canzoni nuove: la rabbia e la scarnificazione dell’amore, che sta diventando solo sesso, con molta fisicità spesso incontrollata. Ma fortunatamente molti giovani sono andati oltre, anche a Sanremo ci sono state diverse cose interessanti. L’importante è l’emozione: le parole del Tremila devono emozionare i ragazzi del Tremila».
Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata
Come da tradizione, la strada verso le finali di giugno allo Sferisterio parte dalle Audizioni live del teatro Lauro Rossi. Dal 24 febbraio il pubblico (che finalmente tornerà anche in presenza) assisterà per dieci serate alle esibizioni dei 61 artisti in gara, selezioni da una rosa record di 1086 candidature. Ospite della prima notte di Audizioni, la cantautrice Cristina Donà. «Conosco Musicultura da diversi anni, ho conosciuto tanti artisti che hanno partecipato – racconta la cantante, intervenuta in collegamento video -. Uno di questi nomi, Lucio Corsi, l’ho ascoltato per la prima volta tramite le audizioni del 2017. È bello partecipare a manifestazioni che premiano la creatività in modo pratico, sostenendoli economicamente. È un’occasione per entrare nella collettività, in un momento storico dove forse si premia l’individuo. Si incontrano fisicamente altri musicisti, altri mondi musicali. Un’avventura che arricchisce chi partecipa. Le nuove generazioni sono quelle che sono in grado di captare meglio la realtà». «È un vero piacere che un’artista coerente e coraggiosa come Cristina, le cui canzoni hanno la rara virtù di unire generazioni diverse, sia con noi in questa festa della musica live e dell’arte dell’incontro che sono le audizioni di Musicultura – ha spiegato il direttore Nannipieri –. Ci saranno anche altre belle sorprese, ci piace che il pubblico, che finalmente torna con noi in teatro a vivere l’atmosfera delle audizioni, possa scoprirle un po’ alla volta».
La rosa delle 61 proposte in corsa è composta da 8 band e da 53 solisti e soliste, di un’età compresa tra i 21 e i 59 anni; tra le regioni di provenienza più rappresentate troviamo al primo posto l’Emilia-Romagna con 12 proposte, seguita dal Lazio con 7 e dalla Lombardia con 6. Questa la lista 61 artisti ed artiste in gara a Musicultura 2022: Anna e l’Appartamento, Verona; Apu, Forlì; Avorio, Lanciano; Barriera, Capua; Valentina Brozzu, Milano; Filippo Bubbico, Lecce; caspio, Trieste; Costanza, Livorno; Lorenzo Disegni, Roma; Effenberg, Lucca; Elton Novara, Milano; Emit, Lodi; Faax, Roma; Francesco Forni, Roma; Fran e i pensieri molesti, Torino; Luigi Friotto, Chieti; G Pillola, Genova; Ganugi, Prato; giuliettacome, Forlì; Guido Maria Grillo, Salerno; Helen Aria, Aosta; Hurricane, Vicenza; Ilclassico, Bologna; iosonorama, Napoli; Isotta, Siena; Kamahatma, Trecate (NO); Kimerica, Padova; Lamine, Trapani; Matteo Leone, Calasetta (SU); Sara Loreni, Parma; Maestral, Venezia; Luca Maggiore, Forlì; Malvax, Modena; Daniele Mirante, Roma; Moretti, Milano; Moriel, Modena; Pecci, Milano; Valentina Polinori, Roma; Ponente, Palermo; Popforzombie, Torino; proia, L’Aquila; Cassandra Raffaele, Vittoria (RG); Sofia Rollo, Lecce; Sandri, Cesena; Scuro, Lecce; Sir Jane, Bologna; Valeria Sturba, Bologna; Tano e l’Ora d’Aria, Bari; Stefania Tasca, Torino; Te quiero Euridice, Piacenza; Themorbelli, Alessandria; Toolbar, Trento; Tsunami, Roma; Valerio Lysander, Roma; Vena, Milano; Chiara Vidonis, Trieste; Martina Vinci, Genova; Vito, Palermo; Y0, Ravenna; Yosh Whale, Salerno; Zerella, Avellino.
Ferdinando Cavallini, presidente di Banca Macerata
Il comitato artistico di quest’anno è composto da: Vasco Rossi, Roberto Vecchioni, La Rappresentante di Lista, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Francesco Bianconi, Giorgia, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Sandro Veronesi, Niccolò Fabi, Dacia Maraini, Gaetano Curreri, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Diego Bianchi, Teresa De Sio, Francesca Archibugi, Mariella Nava, Antonio Rezza, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Ron.
Entusiasta il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli: «Il pubblico torna in un teatro che riempiremo, perché i cittadini di Macerata amano Musicultura e amano tornare a vivere. Musicultura sta al Comune come il Comune sta a Musicultura. È uno dei festival migliori d’italia, perché fa emergere molti giovani artisti, e insieme si possono fare belle cose». Ferdinando Cavallini, presidente di Banca Macerata, main sponsor dell’evento: «Sono emozionato e orgoglioso di essere qui. Partecipo a una manifestazione che si preannuncia un successo. L’anno scorso abbiamo dato più concretezza al nostro sostegno, che quest’anno abbiamo consolidato. E l’abbiamo fatto per tre motivi: il primo è che una banca locale deve essere vicino agli imprenditori e alle imprese di successo; il secondo è la valorizzazione dei giovani da parte di Musicultura; l’ultimo motivo è che il festival raccoglie attorno a sé tutti gli attori economici e non, per fare sistema una volta tanto».
Pamela Lattanzi, delegata Unimc
Un festival che chiama a sé anche le grandi eccellenze formative del territorio: Università di Macerata, Università di Camerino e Accademia delle Belle Arti. Pamela Lattanzi, delegata Unimc del rettore Francesco Adornato: «Sono qui per testimoniare una collaborazione pluriventennale. C’è la partecipazione dei nostri docenti e dei nostri studenti. Questi ultimi sono invitati sia a far parte della giuria che della redazione giornalistica, facendo mestiere. Partecipano studenti di tutti i corsi di laurea, a dimostrazione della trasversalità di Musicultura. Inoltre, la partecipazione a giuria e redazione adesso dà anche crediti formativi riconosciuti, da spendere nel proprio curriculum per il mondo del lavoro». Il pro rettore Graziano Leoni di Unicam: «Sono più di 20 anni che questa collaborazione va avanti. Rappresenta per noi un evento molto importante perché dà la possibilità ai nostri studenti di partecipare a un festival che parla di arte e cultura, per noi che siamo un ateneo scientifico». Rossella Ghezzi, direttrice dell’Accademia di Macerata: «È un grande piacere essere in questa platea, per fortuna stiamo superando questi anni difficili. Ringraziamo Musicultura, per coinvolgere i nostri studenti nell’elaborazione grafica di un manifesto e tutti gli annessi prodotti grafici che renderanno ancora più forte l’identità dell’accademia e del festival. È il nostro terzo anno come partner culturale. Il nuovo manifesto è stato realizzato da Nicolas Consoli, che con la semplicità del suo manifesto evoca la ricchezza di idee che questa manifestazione suscita».
L’assessore Riccardo Sacchi
In arrivo a Macerata per il periodo di Audizioni circa 400 persone tra artisti e maestranze. Un’occasione importante, secondo l’assessore Riccardo Sacchi: «L’anno scorso eravamo forse l’unica città dove si suonava musica dal vivo. Stavolta ci sarà anche il pubblico. Inoltre porteranno ritorni economici importanti, grazie alle tante presenze in città». Arrivati questa mattina anche i saluti dell’assessore regionale Giorgia Latini: «Sono veramente contenta di portare il mio saluto. Finalmente riusciamo a fare questa edizione in presenza, nel meraviglioso teatro Lauro Rossi di Macerata. È un evento che sosteniamo con fondi importanti perché siamo convinti che tramite Musicultura riusciamo a promuovere il nostro territorio. Bello vedere come Musicultura faccia emergere talenti nuovi, pensiamo a La rappresentante di lista, duo che aveva partecipato qualche anno fa».
Musicultura 2022, nuovo record: 1.086 partecipanti al concorso
Rossella Ghezzi, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Macerata
Graziano Leoni, pro rettore di Unicam
bello.
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Sono quasi 9 anni che Jimmy Fontana ci ha lasciati. In tutto questo tempo Musicultura non si è degnata di dedicargli neppure 5 minuti. Vogliamo provarci quest’anno?