Da sinistra Alessia Morani e Mario Morgoni
«Ogni parlamentare del territorio di qualsiasi colore politico non può non avere a cuore il tema della ricostruzione e del futuro dei territori colpiti dal sisma del 2016. Ma questo non consente a nessuno di attribuirsi meriti che non ha». A sottolinearlo Mario Morgoni, Alessia Morani e Francesco Verducci del Pd, dopo l’uscita di Tullio Patassini e Riccardo Marchetti (deputato marchigiano e deputato umbro oltre che coordinatore della Lega Marche) che si sono attribuiti tutti i meriti dei fondi stanziati per il rilancio economico del Centro Italia.
I dem accusano Marchetti e Patassini di «sgomitare in modo scorretto, esasperando una competizione strumentale e autoreferenziale distante anni luce dai bisogni dei cittadini. I deputati Marchetti e Patassini annunciano che grazie alla Lega sono stati stanziati 1,78 milioni per il rilancio economico dell’area del sisma 2016. Ma perché bisogna distorcere così la realtà? Già nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) approvato dal Consiglio dei ministri il 14 gennaio 2021 (era in carica il Governo Conte Bis sostenuto da Pd e Cinquestelle con la Lega saldamente all’opposizione) era prevista una dotazione finanziaria specifica di un miliardo e 780 milioni di euro a carico del Recovery Fund. Oggi, nella versione definitiva è stata solo confermata quella cifra anche se tecnicamente prevista nel Piano Nazionale per gli investimenti complementari. Quindi più che vantare strumentalmente risultati che non sono farina del proprio sacco ci aspettiamo dalla Lega, che oggi è al governo, un contributo di concretezza e di responsabilità sulle tante cose da fare per i territori terremotati del centro Italia privilegiando l’impegno e la serietà e tenendo a bada l’ansia di prestazione che produce esclusivamente sterili esibizioni propagandistiche».
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