Luca Traini durante il processo in Corte d’Appello ad Ancona
«Girare per le strade di una città per sparare ad ogni persona di pelle nera sul suo tragitto, senza alcuna ragione di scelta che non sia appunto il colore della pelle» è un comportamento che ha una «obiettiva connotazione di odio razziale». Così la Corte di cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui ha confermato la condanna a 12 anni per Luca Traini. Il 31enne di Tolentino il 3 febbraio del 2018 aveva sparato, a Macerata, sei migranti, ferendoli. Traini, che nell’udienza in Cassazione a Roma è stato assistito dall’avvocato Franco Coppi, era accusato di strage con l’aggravante dell’odio razziale. La condanna a 12 anni è stata identica, sia in primo grado, che in appello che nel terzo grado di giudizio. La Cassazione ha chiarito nella sentenza quanto la difesa contestava, ossia che non ci sarebbe stata l’aggravante razziale. Inoltre contestava che non si potesse parlare di strage ma di lesioni personali. Tesi che sono state entrambe bocciate. La Cassazione ha spiegato inoltre, per quanto riguarda la contestazione di strage che nel raid di Traini «mancava del tutto qualsiasi ipotesi di bersaglio specifico poiché i soggetti aggrediti erano proprio degli obiettivi casuali» e questo, continuano i giudici nella sentenza, caratterizza «la condotta di aggressione alla pubblica incolumità del reato di strage». Le motivazioni della sentenza sono arrivate a poco più di un mese da quando si era svolta l’udienza (che si era celebrata il 24 marzo scorso davanti alla Sesta sezione). I giudici hanno anche riconosciuto il diritto ad ottenere un risarcimento per le sei le persone che Traini aveva ferito girando per Macerata al volante della sua Alfa scura: Festus Omag Bon, nigeriano, 34 anni, Jennifer Otiotio, nigeriana, Makam Diabj, 27, Muhammad Toure, 28, del Mali, Wilson Kofi, 24 anni, ghanese, Gideon Azeke, 30, nigeriano.
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E’ vero a condizione che la persona abbia la capacità di intendere e di volere.
non esprimo alcun commento.
È razzismo anche sparare a caso ad ogni persona di pelle bianca?
E’ razzismo, punto. Traini – fascista dichiarato – è colpevole di strage razzista, punto. La sentenza della Cassazione mette fine a qualsiasi diversa interpretazione.
X Massimo Lanzavecchia
Non ha risposto alla mia domanda,punto.
Se una persona di pelle nera spara a caso e colpisce 5 persone di pelle bianca o di religione cattolica , é razzismo?
Se non lo fosse saremo di fronte ad un problema, perché non sta scritto da nessuna parte che le discriminazioni razziali si applicano solo alle persone di pelle nera, si può essere razzisti in tanti modi.
Un serial killer che ad esempio uccide solo le prostitute, e ce ne sono stati diversi anche in Italia, perché non viene condannato per omicidio con l’aggravante razziale?
Che il gesto di Traini sia da condannare, è fuori discussione in ogni caso, ma nel sostenere che Traini abbia sparato “a caso” ad ogni persona di pelle nera, ci andrei un po’ cauto!! gv
Traini ha sparato ai neri perché spacciatori quindi ha identificato nel colore della pelle un unicum neri=spacciatori perciò razzismo e comunque non a caso.Sparare a prostitute già solo chiederlo fa ridere implicherebbe sparare a donne di qualsiasi etnia in quanto potrebbero esserlo tutte ma se un pazzo sparasse solo a ragazze nere potrebbe essere considerato razzismo in quanto nere= prostitute.Idem se qualcuno sparasse a dei bianchi considerandoli mafiosi sarebbe razzismo perché accomuna tutti.Comunque cercare un qualsiasi sassolino in questa vicenda dai contorni chiarissimi denota il razzismo strisciante di cui molti italiani sono impregnati anche se non vogliono ammetterlo.Quello che però è passato inosservato in questa vicenda e che è molto grave per gli effetti che potrebbe avere su elementi fragili è che ci sia stato chi si è impegnato con forza(FN)nel fornire la massima assistenza giudiziaria (legittima tecnicamente)ma tendendo a far passare il messaggio “ragazzi agite avete il nostro appoggio e vi difenderemo fino in fondo”. Tanto che si è arrivati al terzo grado e si è scomodato un “Principe del Foro” quando la vicenda non offriva nessun appiglio vista la chiarezza dei fatti e le motivazioni della prima Sentenza.Speriamo bene ma gli emuli sono stati avvisati! Meditate gente,Traini non è un gigante buono ne tantomeno un Salvatore della Patria nonostante si sia avvolto nel Tricolore, disonorandolo,ma un Terrorista razzista.
Principi le do soddisfazione. No, se un nero in Italia spara 5 colpi e colpisce 5 bianchi non è razzismo, é un prodotto della probabilità. Siamo una comunita formata al 90 per cento di bianchi. Quando invece un bianco mediamente benestante fa domande del genere non c è scampo: è razzista.
Secondo il sommesso parere di Schopenhauer l’Ariosto è, dopo il Petrarca, il più grande poeta d’Italia. Ora, se Orlando avesse avuto notizia dello stupro di Angelica e del suo essere macellata in 32 pezzi, si sarebbe infuriato ben più di Traini.
Un giudice ha tutto il diritto di preferire Dante ad Ariosto e a Petrarca, però un accenno alla causa della furia di Traini nella sentenza avrebbe potuto anche inserirlo…
Francesco Iddas
Non ha capito una sola parola di ciò che ho scritto, quindi ogni commento su quello che ha scritto lei è superfluo.