Don Giovanni Carnevale nel giorno del ricevimento della cittadinanza onoraria di Corridonia
di Marco Ribechi
Macerata piange Don Giovanni Carnevale l’autore delle teoria su Carlo Magno e la Francia Picena. E’ morto alle 14,30 circa nei suoi amati Salesiani il sacerdote che da oltre 40 anni era famoso tra gli storici per la rivoluzionaria tesi su Carlo Magno sepolto a San Claudio al Chienti. Una nuova visione della storiografia del Medioevo che ha appassionato, e continua ad appassionare, amanti della storia e ricercatori di tutto il mondo. Nato a Capracotta in provincia di Isernia il 4 agosto 1924, nel 1940 entra in noviziato a Mandrione, divenendo salesiano il 15 agosto 1941. Nel 1944 si iscrive all’Università La Sapienza di Roma dove si laurea in Lettere e, nel 1947, affianca agli studi universitari quelli in Teologia a Bagnolo Terme. Il 29 giugno 1951 ad Abano Terme viene ordinato sacerdote e, all’inizio del successivo anno scolastico diventa insegnante al liceo scientifico salesiano di Faenza. Nel 1961 viene trasferito al classico salesiano di Macerata che, da allora, non abbandonerà più.
Proprio in questa fase scopre l’Abbazia di San Claudio al Chienti che diventerà l’oggetto delle sue indagini e ricerche per il resto della sua vita. La sua intuizione fu quella di identificare la chiesa di San Claudio come luogo di sepoltura di Carlo Magno e quindi il maceratese e le Marche in generale come quella Francia Picena male interpretata nelle fonti storiche. Una tesi altamente rivoluzionaria che troverebbe varie evidenze in testi antichi ed anche nella topografia maceratese.
Esperto di latino, greco, tedesco e francese studierà una mole impressionante di volumi per gettare solide basi teoriche a questa sua visione. «Sono sicuro che se ne è andato felice e consapevole che i suoi studi non potranno più essere insabbiati – spiega affranto Domenico Antognozzi, suo assistente dal 2010 – si tratta di 40 anni di lavori costanti, approfonditi, minuziosi e faticosi di cui negli ultimi tempi stiamo vedendo i frutti. Mi ripeteva sempre che noi abbiamo gettato un sasso nell’acqua i cui flutti si espanderanno inevitabilmente». E’ infatti pronto per le stampe il quindicesimo libro “Il Piceno nella decadenza della Roma imperiale”: «In questo volume siamo andati più indietro nel tempo – continua Antognozzi – stavo ultimando le didascalie e proprio in questi giorni avrei dovuto chiamarlo per mostrargli la versione definitiva che purtroppo non potrà vedere».
Domenico Antognozzi mostra due manuali di storia dell’arte per la scuola che contengono paragrafi dedicati a San Claudio e alle teorie di Giovanni Carnevale
Cavaliere Ospitaliere dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme Don Giovanni Carnevale è stato anche un perfetto esempio di salesiano, tanto che i suoi ex alunni lo ricordano con grande amore e stima. Aveva inoltre un’eccellente memoria e conosceva e sapeva recitare a menadito l’intera Divina Commedia oltre che moltissime poesie. «Essere il suo assistente non era una cosa semplice perché era molto esigente – aggiunge Antognozzi – ma ne è valsa davvero la pena. Fin dal 2010, anno in cui ho iniziato a seguirlo, è stato davvero straordinario affiancare un uomo di una cultura così vasta e approfondita, capace di trasmettere la cultura in modo semplice e chiaro, senza contraddizioni». Di lui si ricorda anche lo stile pacato: «Si preoccupava sempre di non aggredire gli avversari – conclude Antognozzi – ovvero tutte quelle persone che per decenni l’hanno sbeffeggiato e deriso. Diceva che noi eravamo lì per esporre le nostre tesi, il tempo ci avrebbe dato ragione. Oggi i suoi libri sono studiati in tutto il mondo, aumenta di continuo l’interesse negli Stati Uniti, in Belgio, in Inghilterra e persino in Germania». L’ultimo desiderio del sacerdote era di essere sepolto proprio a San Claudio. Il funerale si svolgerà martedì alle 10 nella chiesa dei Salesiani.
Nel 2016 è stata con ferita a don Giovanni Carnevale la cittadinanza onoraria di Corridonia per le ricerche su Carlo Magno e San Claudio
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Mi Dispiace, Sentite Condoglianze, UNA PREGHIERA PER LUI.
I tedeschi, nel tentativo di darsi un passato diverso da quello di spaccacrani con le mazze che in realtà hanno, si sono inventati anche di essere discendenti dei troiani attraverso Francione, quindi il "furto storico" non meraviglia affatto
Il SIGNORE lo accolga nella patria celeste... Riposa in pace
Riposa in pace
Riposa in pace caro professore
Mi dispiace molto, ho quasi tutti i suoi libri
Carlo Magno... Più di cento figli tra mogli e concubine. Eroe
Noooo....R.i.p caro don
Ciao Prof!!!
Ciao don Giovanni che la terra ti sia lieve
Mi dispiace tanto. Una persona straordinaria, di una cultura immensa. Riposa in pace.
L'immagine più dolce che ho di don Giovanni risale a circa quattro anni fa quando, già in carrozzina e con gli acciacchi della vecchiaia, era venuto a Roma per festeggiare il sacerdozio di don Stefano Casu. Che testimonianza preziosa di paternità
Grande Don Carnevale!! Arrivederci e buon cammino.
Ciao don, noi le tue alunne del linguistico ti ricordiamo con stima e affetto.
R.i.p.
RIP
Caro professore riposa in pace
R.I.P.
Sei stato un insegnante eclettico, pieno di sapere che con semplicità hai trasmesso a chi ha avuto l'onore di incontrarti, un uomo e uno studioso che lascerà un segno, grazie
Ciao caro prof!! Ti ricordo con affetto
Grande don carnevale, merito solo applausi per quello che hai fatto, riposa in pace grande prof
Mi dispiace tanto R.P.I DON CARNEVALE
Mi dispiace tantissimo, ciao don Carnevale
Grazie prof, per tutto quello che è stato, per quello che mi ha insegnato, per il tempo trascorso insieme, per tutte le volte che mi è stato accanto nei momenti difficili. Caro prof, lei vivrà in me, ma mi mancherà tantissimo! L'abbraccio forte. Arrivederci prof
4 ANNI FA HO consegnato LA CITTADINANZA ONORARIA a Don Carnevale, con grande emozione, per l impegno scientifico , gli studi su Carlo Magno nel nostro territorio
R.i.p don Carnevale
Riposa in pace Don Carnevale. Quanti insegnamenti e ... quante risate.
R I p
quanto mi dispiace! che la terra ti sia lieve...
R.I.P
Ciao Prof
R.i.p
Sempre considerato molto affascinante la sua visione storica. Sicuramente la sua tesi meriterebbe più attenzione da parte degli storici e una ricerca più approfondita perché qualcosa di importante qui in passato c'è stato.
Lho salutato mercoledì. Caro Don Carnevale..
- R.I.P. -
Caro prof, ricorderò sempre il tuo sorriso
È stato il mio Grande professore di italiano e storia dell'arte al liceo ma soprattutto è stato per me e per tutti quelli a cui ha insegnato un Grande Amico e un vero Maestro. Nessuno lo ha mai dimenticato e non lo dimenticherà mai. la sua allegra risata risuonerà sempre nei nostri cuori
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Il caro don Carnevale, che fu mio professore di Italiano, Storia e Storia dell’Arte al Liceo. Uomo di intelligenza brillante, d’ironia fulminante, dalla voce poderosa e dal cuore tenerissimo.
Era di Capracotta: memorabili le sue lezioni su come il suo dialetto era passato, col tempo, dalle forme del latino a quelle dell’italiano (da fuòrcepa a fuòrbecia, le forbici, per dirne una). Questo paese di Capracotta era divenuto per noi una piccola mitologia!
Indimenticabili davvero gli anni della scuola in classe con lui (e con don Nicolini, don Schinca, don Ciurciola…); e indimenticabili anche le chiacchierate con lui negli anni più recenti, “da Aquisgrana” in qua.
Buon Paradiso, don Giovanni.
Riposi in pace.
Su Carlo Magno e il medioevo ha scritto molto di più Simonetta Torresi di cui tutti tacciono colpevolmente. È ora di dire la verità e aprire il vaso di Pandora.
Riposa in pace grande Salesiano.
Il Mondo Universitario, Macerata dovrà riprendere le Tue storiche teorie.
Don Carnevale era un sacerdote e un prof che ricordo con estremo piacere durante gli anni al liceo. Sempre sorridente, aveva una cultura che esprimeva con acume e mai con arroganza. Ti incuriosiva con la sua ironia. Riposa in pace caro prof.
In un momento come questo è fuori luogo la presa in giro di Simonetta Torresi da parte di Giuliano Meschini, con la seguente affermazione: “Su Carlo Magno e il medioevo ha scritto molto di più Simonetta Torresi di cui tutti tacciono colpevolmente. È ora di dire la verità e aprire il vaso di Pandora.”.
La verità su Carlo Magno la conosciamo e conosciamo chi per primo ha fatto le affermazioni che l’Aquisgrana di Carlo Magno era qui nel Piceno.
Simonetta Torresi ha contestato lo storico Alessandro Barbero, affermando che egli sbaglia su Carlo Magno e ne porta le prove. Adesso aspettiamo (inutilmente) che il prof. Barbero contesti Simonetta Torresi.
Un saluto non solo allo storico coraggioso ma anche all’amico don Giovanni.
Diversi anni fa a Morrovalle, dopo una conferenza, fui la prima ad avvicinarmi al professore per la firma sul libro che aveva presentato. Mi chiese il nome e tra sé si chiese Che cosa scrivo? Con stima? E si rispose Se è venuta fin qui ad ascoltarmi sì con stima
Che brutta notizia ! Se n’e’ andato un grande Sacerdote Salesiano, Impossibile dimenticarlo.Possa riposare in pace
Una grande figura, uno studioso di grande spessore. Ringrazio di cuore il pittore della luce interiore, in arte Giorgio Rapanelli, per avermi avvicinato agli studi di questa grande persona e coinvolto in un importante progetto artistico legato proprio a Carlo Magno e agli studi del prof. Carnevale. Il suo lavoro non andrà perso.
Pur ribadendo che la tesi di un’Aquisgrana picena è del tutto inconsistente sia dal punto di vista storico che documentale, mi dispiace sinceramente. Indubbiamente, ci ha lasciati un uomo e un sacerdote che rimarrà nel cuore e nei ricordi dei tanti che lo hanno conosciuto ed apprezzato. Che la terra gli sia lieve. RIP.