Marco Mari
Il tolentinate Marco Mari, presidente Gbc Italia, è stato nominato esperto a supporto del commissario Giovanni Legnini per progetti di ricostruzione sostenibili. In particolare Mari affiancherà il commissario nell’elaborazione delle strategie e delle misure intese a definire protocolli energetico ambientali e processi di certificazione dell’edilizia sostenibile, anche di edifici storici, in ambito privato e pubblico, criteri di rendicontazione in ambito pubblico e sistemi di reporting per l’edilizia, processi di economia circolare e relativi sistemi di tracciabilità e verifica della filiera di rifiuti e macerie. Mari potrà, inoltre, essere incaricato di altre attività funzionali alle misure di rilancio e sviluppo eco sostenibile nell’ambito della ricostruzione pubblica e privata delle aree del cratere, nella programmazione ed attuazione delle misure afferenti la sostenibilità.
Giuseppe Pezzanesi
Il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha espresso tutta la sua personale soddisfazione per la nomina di Marco Mari, «conoscendo – ha detto – la professionalità e le competenze dell’ingegner Mari, che tra l’altro conosce bene il nostro territorio, sono sicuro che potremo contare su un esperto che ci sarà molto utile nel programmare gli interventi di ricostruzione, tenendo conto di tutti i temi inerenti la sostenibilità, applicando i protocolli energetico-ambientali. A lui auguriamo buon lavoro, nell’attesa di incontrarlo per discutere su una ricostruzione che tenga conto anche dei temi ambientali e dell’ecosostenibilità».
Per Mari sarà «un impegno sfidante – ha detto il professionista -, in un periodo storico in cui il concetto di ricostruzione esula dai soli aspetti edili e immobiliari ma assume valori sociali ed etici, coniugando necessità e desiderio di riscatto di una intera comunità. Ricostruire, oggi, ha a che fare con il rigenerare l’ambiente costruito, rispondendo alle istanze delle persone e dell’ambiente. Le strategie promosse anche dalla Comunità rappresentata dalla nostra associazione, oltre che dal network mondiale cui aderiamo con orgoglio, oggi ci vengono riconosciute. Abbiamo un’ampia scelta di buone pratiche e di strumenti che possono permetterci di riprogettare edifici, territori e comunità, rendicontando il valore prodotto e, in tal senso, i protocolli energetico-ambientali, anche in abbinamento ai Criteri ambientali minimi per l’edilizia del ministero dell’Ambiente e della transizione ecologica, possono essere una importante cassetta degli attrezzi da applicare proprio nelle aree interne del nostro Paese».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati