Badge elettronico nei cantieri, anche il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi aderisce al progetto. Si tratta di un sistema che consente la connessione tra le banche dati delle casse edili che gestiscono i dati sulle presenze nei cantieri con quella dell’Ufficio speciale per la ricostruzione e degli Uffici dell’Anticorruzione del ministero dell’Interno e che permetterà di rendere sempre più trasparente l’attività dei cantieri. Il prefetto di Macerata, Flavio Ferdani, ha avviato costanti contatti con enti e istituzioni e il progetto ha già registrato altre adesioni dopo quelle già manifestate dal presidente della Provincia, dal vescovo di Camerino, dal dirigente della Cassa edile delle Marche, dal rappresentante legale di Mic srl, dall’Università di Camerino e dal sindaco di Castelsantangelo. Ora parteciperanno anche l’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) di Macerata (5 cantieri) a il vescovo di Macerata (un cantiere). Secondo la Prefettura si stanno facendo ulteriori passi in avanti per la legalità, la sicurezza e la salute nei cantieri che saranno interessati dalla ricostruzione. Un progetto, quello del badge elettronico, che si pone quale obiettivo ambizioso quello della prevenzione nei cantieri di possibili infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, ma anche di assicurare il rispetto delle regole contrattuali, retributive e contributive e che sia garantita, in questo particolare momento storico interessato dalla pandemia, l’osservanza della normativa anti-Covid.
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