Un ringraziamento particolare il procuratore Giovanni Giorgio lo ha dedicato, per l’operazione Daraga che ha portato oggi a 24 misure cautelari, all’appuntato Maurizio Iannone dei carabinieri, che per tanti anni ha lavorato alla pg della procura occupandosi delle più importanti indagini.
Per citarne qualcuna: l’omicidio di Pamela Mastropietro, quello di Pietro Sarchiè, il duplice omicidio di Montelupone, le indagini sulla strage di Luca Traini, quella sulle assicurazioni false con oltre 100 indagati, l’indagine Nuovi Orizzonti, condotta in insieme ai carabinieri del Ros (che gli è valsa un encomio). Tra le più recenti anche quella del pozzo dell’orrore di Porto Recanati (quando vennero trovati i resti di Cameyi Mosammet). Un super investigatore, sempre in prima linea, è andato in pensione ieri, in procura è entrato nel 2000, mentre nell’Arma si è arruolato nel 1984. «Consentitemi un ringraziamento particolare all’appuntato Maurizio Iannone – ha detto oggi il procuratore Giovanni Giorgio –. È andato in pensione ma ha ritenuto di rimanere al fianco dei colleghi in questa operazione. È stato mio fedelissimo collaboratore per sette anni. Non posso dimenticare quello che ha fatto insieme a me e per me» ha detto Giorgio. I colleghi hanno anche regalato una pergamena, con una dedica speciale: «A Maurizio Iannone, cuor di leone. Vicecapo sempre chiamato perché da tutti rispettato». Una figura importante negli uffici della procura, un carabiniere che è stato sempre al fianco delle vittime dei casi che stava seguendo, cercando di sostenerle e facendosi sempre trovare in caso di bisogno. Ha sempre mostrato grande umanità quanto decisione nell’affrontare le indagini. Tale che, nonostante sia andato in pensione, non ha voluto lasciare soli i colleghi nel concludere una delle più importanti operazioni che ci sono state in provincia.
(Gian. Gin.)
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Auguri Maurizio per una felice pensione