Dopo il caso scatenato dall’omelia anti aborto di don Andrea Leonesi, vicario della Diocesi di Macerata che durante la predica all’Immacolata del 27 ottobre ha anche paragonato l’interruzione di gravidanza alla pedofilia, non ritenendola più grave, interviene il vescovo Nazzareno Marconi. Le parole di Leonesi sono diventate un caso nazionale. A segnalare il contenuto dell’omelia è stata Sinistra Italiana Macerata (leggi l’articolo).
Monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata
«Carissimi fratelli, perché per me sono fratelli tutti – dice il vescovo Marconi – Io sono contro l’aborto, che non ritengo né un diritto né una conquista di civiltà, ma un fallimento sociale quando porta a considerare una vita umana come “un problema”. Ogni vita umana è invece una ricchezza per tutti, anche se può essere una sfida alla società, perché accogliere alcune vite richiede grande impegno da parte di tutti. Sono orgoglioso, quando vedo alcune persone stupende che oggi sono vive anche per l’impegno mio e di tanti altri, mobilitati nell’affrontare problemi economici, psicologici o di relazione che stavano spingendo le loro madri verso l’aborto. Con il linguaggio provocatorio del pensiero e della riflessione, tipico di una omelia, don Andrea ha messo in guardia da una mentalità oggi imperante che: ci fa guardare giustamente al dramma della pedofilia come ad una battaglia che tutti ci deve vedere coinvolti, ma non ci mobilita allo stesso modo per garantire a ogni donna il diritto a non abortire. Se l’aborto è l’unica scelta concretamente lasciata anche a una sola donna, perché tutta la società non ha fatto di tutto e di più per aiutarla, questa non è civiltà, ma barbarie. Questo soprattutto vale per chi si dichiara cristiano, anzi laico impegnato, come i giovani della Fuci a cui si rivolgeva don Andrea.
Don Andrea Leonesi
Io sono per la famiglia e se possibile propongo a tutti la famiglia cristiana, che con un bel paradosso letterario san Paolo nella lettera agli Efesini descrive come una perenne gara nella mutua sottomissione. Il brano di Efesini, che descrive la bellezza della vita cristiana come vita di gioia e comunione rispetto alla vita dei pagani, obnubilati dal vizio e dalla voglia di dominare sugli altri, svela che il segreto di questa vita bella è proprio nel non voler dominare gli uni sugli altri, anzi nel sottomettersi nell’amore: “siate sottomessi gli uni agli altri” (Ef 5,21). E continua: le mogli sottomesse ai mariti come la Chiesa lo è a Cristo ed i mariti alle mogli, come Cristo che si è sottomesso alle esigenze di un amore infinito per la Chiesa. Consiglierei a certi critici la correttezza scientifica di criticare un atto linguistico com’è un’omelia, ben diversa da un comizio, conoscendo bene il genere letterario e i testi biblici ed ecclesiali a cui si fa riferimento. Chi era in chiesa, culturalmente ben preparato come lo sono i giovani della FUCI, ha ben capito le parole di don Andrea e non ha presentato nessuna critica. Già che ci sono, incoraggerei anche certi commentatori a studiare meglio il Medioevo. Oggi nessun docente universitario competente userebbe più la metafora del Medioevo come “epoca di oscurantismo” tipica di certa letteratura polemica del ’700. Non siamo più nel XVIII secolo».
(redazione CM)
Uno dei grandi mali della chiesa è non ammettere mai un errore.
Tacere sarebbe stato molto meglio!!!
Mi sembra che pur di difendere l'indifendibile ci si arrampica sugli specchi ma di brutto, brutto brutto!
Vergogna
forse avrebbe fatto meglio a tacere, domandatevi come mai i fedeli vi abbandonino in numero sempre maggiore. è per persone come voi che la Chiesa sta morendo. l'unica speranza è nel Santo Padre Francesco I, decisamente più avanguardista e meno oscurantista di voi.
Genitle Vescovo, lei risiede in Italia, abbiamo delle leggi che - piaccia o non piaccia - esistono e non sono soggette all'umore di chicchessia. Peraltro vestirsi con un gonnellone non le dà il diritto di giudicare scelte che sono solo e soltanto di chi le compie. Visto che lei non può procreare, essendo uomo, sarebbe contro natura. Non siamo a favore della famiglia cristiana naturale? Infine, la sottomissione. E' mutua? Nella prima lettera a Timoteo, lo stesso San Paolo che lei cita: "La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia".
Ma come mai persone importanti e soprattutto influenti, con cultura ed intelligenza indiscutibilmente elevata, non riescono a capire quando è il momento più giusto per tacere “saggiamente”.....
Parlare di Medioevo è più che appropriato, infatti pare di essere tornati all'epoca dei vescovi-conti.
Faccia e dica quel che vuole purché non intralci lo Stato laico. Fa benissimo a parlare di quel che deve fare un buon cattolico, ma non può e non deve impicciarsi della legge italiana, della politica.
Solidarietà e preghiera alla diocesi di Macerata.
Ma se ancora stanno discutendo se la donna è uguale all'uomo e Bergoglio non riesce a far passare la proposta di consentire alle donne di diventare diacone...
Si poteva risparmiare la difesa....sono due cose orribili...e non paragonabili....riflettete prima di parlare...e riguardo la pedofilia..vorrei ricordare che nel Vangelo c è scritto: chi scandalizza un bambino meglio per lui una pietra al collo e buttarsi in mare"....forse a qualcuno non è chiaro
L'assurdo ed azzardato paragone non toglie significato a tutto il resto del discorso che, diciamolo chiaramente, è quello che vi fa veramente innervosire perché è un colpo sulla coscienza
Pure peggio, quindi quella del vice è opinione diffusa, condivisa e difesa anche dai suoi superiori. Incoraggiante
ragazzi guai a mettersi contro il pensiero dominante, l'aborto non può essere criticato in Italia, chi lo fa è insultato a sangue, denigrato, deriso. I democratici un tanto al chilo
Per fortuna non corro il pericolo di sentire simili idiozie! Dovreste andare tutti ad aiutare e a fare la carità Non vi dovete permettere di giudicare ciò che non potete minimamente conoscere Vergogna
Le prediche diAndrea sono cosi addirittura qualche settimana fa'a messa ci ha rimproverato xche'secondo lui dovremmo andare a messa tutti i giorni e non solo le Domeniche e le feste ricordate e poi la Domenica dopo dice ma io scherzavo ecco cme' non e'vero che scherzava
per favore dite al vescovo e al suo vice che l'italia è uno stato laico e non teocratico. le scelte in democrazia le fa le fa il popolo nelle urne con libero arbitrio e con la propria coscienza.
L'aborto è regolato da legge dello stato. Dichiarare che la pedofilia (reato gravissimo per lo Stato) è meno grave dell'aborto dovrebbe essere passibile di denuncia.
La legge 194 e' parte integrante dell'ordinamento della Repubblica Italiana. E come tale deve essere applicata e non discussa da un organo, una rappresentanza che nulla a che vedere con l'ordinamento giuridico di uno Stato indipendente.
Lei vescovo dovrebbe rimproverare il suo vicario come fa un padre con un figlio cosi non da buon esempio
Neanche nei peggiori film horror...altro che medievo qui siamo all'età della pietra.
Poi me chiedono perché non faccio fare la comunione a mia figlia
Un bel tacer non fu mai scritto.
Nessun accenno sul paragone con la pedofilia... quindi la pensa allo stesso modo ?
Eccone un altro! Povera macerata!
Non dimentichiamo che in nome della croce hanno sterminati interi popoli. I più grandi guerrafondai della storia sono proprio stati loro. Evidentemente gli è rimasto nel DNA quello di dominare, ora non lo possono fare con la forza e allora lo fanno con le parole. Niente di nuovo.
Anche qui si difende l'indifendibile. Senza parole
Mi fanno schifo ...di certo non rappresentano Dio
Questi soggetti allontano le persone da Cristo, fortunatamente il Papa è diverso.
Ma come mai persone importanti e soprattutto influenti, con cultura ed intelligenza indiscutibilmente elevata, non riescono a capire quando è il momento più giusto per tacere saggiamente.....
L'aborto riguarda le donne e noi uomini non dovremmo mettere il becco su questo argomento, se abbiamo un minimo di educazione. Poi se uno si mette pure a dare consigli o ordini sul corpo della donna allora commette una violenza. Complimenti a tutta la diocesi, forza medioevo !!!
Condivido in pieno le parole del Vescovo. Questa omelia ci mette in guardia da una Chiesa che sta facendo marcia indietro a tutta velocità. Dopo le grandi aperture del 900, la riconquista di credibilità e il suo riavvicinamento ai veri ultimi della Terra, una parte deviata e un po troppo immischiata con gli affari terreni sta picconando i recenti sviluppi. Io spero siano in buona fede e che sia solo una diversa interpretazione del messaggio di Cristo ma questi in confronto fanno sembrare Pio IX un Punkabbestia.
Certo che se dovessero nascere bambini che un domani dovessero pensare determinate cose della propria madre, é meglio che nn nascano! Complimenti x la sharia!
Bravo mons. MARCONI CHE difende il parroco.
Monsignore a quanto lo mette al grammo l'oppio dei popoli?
Ma con che faccia lo difendi???? Ma andatevene via.
Ma che cavolo dice quessi... poi si lamentano che la gente non va in chiesa
L'aborto è una decisione molto complicata da prendere per una donna o una coppia. Chi per necessità è costretta a ricorrerci è giusto che lo faccia, chi lo ritiene inopportuno non lo faccia. Attenzione, non faccio questo discorso perché sono pro aborto, faccio questo discorso perché sono per la libertà di scelta. Sono scelte personali, basta giudicare gli altri. E paragonare una scelta così difficile e dolorosa alla più becera e infame delle violenze carnali è di una gravità assoluta. Vi dovreste vergognare.
Invece di tacere e chiedere scusa per tutti i crimini che hanno commesso nel corso dei millenni continuano a fare fiato alle loro .... E non dico altro per educazione
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Da un lettore, Nazareno Morresi di Macerata, riceviamo una mail:
Scrivo in riferimento alla ormai famosa predica di don Andrea Leonesi.
Perché buttarla sullo scandalizzato, come molti media stanno facendo? Diciamo continuamente che la nostra è una società democratica, che bisogna essere tolleranti, che ognuno ha diritto a esprimere le proprie idee, poi, come in questo caso, se una persona esprime un’idea contraria al politicamente corretto, ci si straccia le vesti.
Rendiamoci conto che finora nessuno è autorizzato a stilare un elenco di argomenti su cui si possa discutere : per il fatto che l ‘aborto sia permesso da una legge, nessuno può giudicarlo come il peggiore dei delitti? C’è forse una graduatoria ufficiale dei delitti? Ognuno avrà il diritto di considerare più grave quello o quell’altro. O no? Proprio perché si tratta di un problema importante vale la pena discuterne seriamente.
Stiamo attenti, perché così si perde la libertà, se si decide a priori di cosa si possa dibattere e come.
Grazie per l’attenzione.
non riesco, pur cerdando di sforzarmi, a comprendere il nesso che intercorre tra aborto e pedofilia.
Mi si spieghi gentilmente perchè sono state accostate proprio queste due azioni.
È quanto mai anacronistico il domandarsi quale sia meglio o peggio!!!!!
Sarebbe interessante conoscere l’opinione del vescovo sulla pedofilia a questo punto… in modo chiaro! anziché fare spallucce!
Il vescovo ha discettato di aborto, ma non ha speso parole su pedofilia. Siamo noi che non abbiamo capito il senso delle parole?
Ma quale vergogna ? Aborto come abitudinario mezzo anticoncezionale…postumo.Una vita comunque soppressa. Non a casa a ” stracciarsi le vesti ” per le parole – colte e dirette – di Don Leonesi , è proprio quella sinistra estrema che in nome della ” liberta’ di scelta ” ha liberato costumi ed abitudini. Sesso comunque , tanto se capita il fattaccio , si puo’ abortire…..prevenire no ? Profilattico no ? Pillola anticoncezionale no ? Diaframma no ? Bravo Don Leonesi. E grandissimo Vescovo.
La vita di un essere vivente, di un essere umano, nel grembo di una donna, non è di proprietà della donna che lo tiene in grembo, ma è di proprietà dell’essere vivente stesso e di nessun altro, come la vita della donna che lo tiene in grembo non era di proprietà della donna (che poi ne è divenuta la madre) che la teneva in grembo. La donna che tiene in grembo un essere umano ha il dovere di metterlo al mondo, a meno che non sopraggiungano cause di forza maggiore per le quali è costretta a rinunciare, dopo di ché, quando il neonato vene alla luce, ha doveri e diritti su di esso, a meno che non voglia rinunciare ed il piccolo viene dato in affido ad un’altra famiglia. Non si può avere il diritto di “proprietà” su di una vita, su di un essere umano, il diritto di farlo venire al mondo o eliminarlo con la pratica dell’aborto, questo le convinte abortiste dovrebbero metterselo bene in testa. Dopo, se la legge lo permette, una volta avvenuta la nascita, facciano la loro scelta, il bimbo è nato e la sua vita appartiene sempre a lui, e altri se ne prenderanno cura se la mamma non lo vuole, sino a che non sarà in grado di vivere da solo, ma le cosiddette femministe, tanto impegnate nei diritti, lascino perdere “l’utero è mio e lo gestisco io” ed altri slogan ad effetto, poiché, anche se è vero che l’utero è della donna che lo ha, ovviamente, la vita che può portare nel grembo no, quella non appartiene a nessuno se non all’essere vivente stesso, il diritto di vivere è solo suo. gv p.s.: quanti pollici versi, ora, di chi si crede padrona di un essere vivente!?
Il vescovo sa bene che molti fedeli abbandonano la chiesa perché troppi sacerdoti, senza entrare nei dettagli, predicano bene ma razzolano male.
solo la Donna, solo lei ha voce in capitolo sull’argomento aborto, solo lei conosce la realtà, fatti e non parole.
Vorrei notare che ci troviamo nel territorio dello Stato Italiano, dove esiste un Parlamento che ha il compito di legiferare. L’aborto è regolato dalla legge 194 risalente al 22 maggio 1978. La donna ha il diritto di interrompere volontariamente una gravidanza quindi è una sua scelta, puo’ abortire come non abortire!!!!!. La invito a leggere bene la legge perché è molto bene articolata. La scelta negli Stati democratici viene cosi esercitata, per maggioranza e nel Parlamento senza alcuna sottomissione ad autorità estere e religiose. Puo’ essere discussa, modificata ma sempre in Parlamento tramite i rappresentanti che vengono (anche qui) democraticamente eletti. La pedofilia è un terribile reato da condannare nel piu’ severo dei modi. Che questo reato sia stato commesso nell’ambito di ambienti religiosi è particolarmente grave. E’ un fatto significativo l’abolizione del segreto pontificio sulla pedofilia da parte di Papa Francesco, nel 2019 !!!! Dopo migliaia di casi di denunce provenienti da tutto il mondo!!! I due temi non sono confrontabili perché’ nel primo caso si tratta di un diritto, per la donna, di fare o non fare mentre il secondo è un reato da condannare e punire.
Dobbiamo amare l’essere umano, ma odiare il male ed il peccato. L’aborto è un omicidio un peccato grave che ci separa da Dio. Questa è la verità della Fede Cattolica. Non ci sono né sé e né ma. Chi è Cattolico è contro l’aborto. Questo è quello che dice il Catechismo della Chiesa Cattolica, compendio della Fede.
Caro vescovo, le consiglierei una maggiore correttezza scientifica. La lettera agli efesini al capitolo 5,21 raccomanda la sottomissione reciproca tra fratelli. Nei rapporti tra moglie e marito la sottomissione non è per niente reciproca…
”Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; 23 il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. 24 E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.
25 E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla parola, 27 al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. 28 Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. 29 Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, 30 poiché siamo membra del suo corpo. 31 Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. 32 Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! 33 Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito.”.
Non è la legge che può stabilire in assoluto cosa sia giusto o sbagliato; la discriminazione degli ebrei, la schiavitù e l’apartheid erano “legali” come ora è legale l’aborto, ma ciò non significa che si debba accettare tale legge. Lo Stato punisce chi commette un omicidio: non vedo perchè ci si debba scandalizzare se uno afferma che abortire a 90 giorni equivale a commettere un omicidio. Andate a vedere qualche video su internet di cosa succede al feto quando si abortisce e poi mi direte se non è giunto il momento di “aggiornare” una legge vecchia di parecchi decenni.
Credo che l’analisi di Andrea Salvucci sia la piu’ pregnante in assoluto. Ed a chi si scaglia contro il vescovo invocando il contrappasso dei preti pedofili per giustificare un’omicidio legalizzato dimostra faziosita’ e carenza di rispetto verso il pensiero altrui. Le leggi si rispettano finche’ sono in vigore ma ogni cittadino conserva la liberta’ di criticarle esprimendo in tutta liberta’ il proprio pensiero che non contiene offese , dileggi , ingiurie. Una vita che cresce non è di nessuno fuorche’ dell’essere che la porta in se’. Punto. Il quale , nel caso di specie , non puo’ difendersi ne’ reagire. Punto.Poi ognuno la puo’ pensare come vuole ed il Vecovo – pastore dei cattolici – puo’ liberamente esprimere il proprio pensiero.Punto.
Emorragia di fedeli dalla chiesa, chissà perché ??
Da quanto ricordo Andrea Leonesi non è mai stato(nemmeno da giovane) un grande oratore in pubblico e si vede piuttosto chiaramente che, nell’omelia, si è andato incartando da solo, tanto che (lui per primo) si è accorto benissimo che stava scivolando su un terreno minato e ha cercato di venirne fuori bofonchiando qualcosa: uno più abile con le parole ne sarebbe uscito molto meglio.
.
Certo l’accostamento fatto è infelice, tremendamente infelice, e comprendo che, da molte parti, in molti siano sobbalzati dalla sedia, primo fra tutti il vescovo che è stato costretto ad intervenire
.
Ma il vescovo Marconi, al contrario di Leonesi, è avvezzo a parlare in pubblico, sa benissimo quali parole usare e come usarle, cosa dire e cosa lasciar intendere, cosa puntulizzare e cosa glissare, cosa meglio sorvolare e cosa meglio ingigantire, ecc. ecc. ecc. ecc….
Ed è altrettanto bravo e capace nello scrivere, come si evince da quanto sopra riportato da Cronache.
.
Quindi la “difesa di ufficio” del vescovo non può glissare sulla pedofilia ma [[[il richiamarla come una (giusta) battaglia che ci deve vedere tutti coinvolti]]] sapientemente la usa come trampolino di lancio per puntualizzare la contrarietà all’interruzione volontaria di gravidanza.
.
Non a caso della pedofilia ne parla per tre righe, mentre sull’interruzione volontaria di gravidanza fa un’omelia (scritta) piuttosto lunga.
.
.
@Roberto Cardinali ha perfettamente centrato il problema, nulla altro da aggiungere
.
@Alberto Feliziani “Profilattico no ? Pillola anticoncezionale no ? Diaframma no ?”
Sarebbe appunto da chiedere perchè la chiesa cattolica apostolica romana NON combatta l’interruzione di gravidanza, usata come anticoncezionale, con le proposte che lei avanza..
A me sembra semplicemente che la “questione” non esista. La libera Chiesa nel libero Stato, tema noto a tutti, taglia e recide la questione. A mio avviso un sacerdote, dall’altare, “esprime” il “suo” ( della Chiesa) pensiero e da questo non prescinde. Come è giusto che sia. Non si può obbligare il sacerdote a riferirsi alle leggi dello Stato. Noi, da laici, non possiamo “criticare” il Sacerdote, poiché, da laici, e senza un pre-giudizi religiosi, dobbiamo essere tolleranti e rispettosi. Il sacerdote dice la “sua” ed è libero. Come gli altri dicono la “loro”. Non cambia nulla.
È assurdo, in Italia i dati sull’aborto sono in calo. Anche io e molte altre persone siamo contrari all’aborto, ma non c’entra nulla il paragone con la pedofilia:assurdo metterli sullo stesso piano. Questo è un periodo triste triste, dove mancano Maestri che indichino la strada e invece siamo sempre ad osservare personalità che mettono sbarre. Assurdo, mi ero ripromesso di commentare il meno possibile, ma questo è troppo.
La questione esiste, Garufi, esiste. Loro sono i pastori, i maestri, i giudici del bene e del male, i detentori del sapere, gli uomini d’onore di D.io e noi i peccatori, gli ignoranti sprovveduti, gli sce.mi degli scempi… poi don Leonesi parla burino non per civetteria di teatrante ma per suoi limiti evidenti, quell’altro si inventa una famiglia del Mulino Bianco nella lettera agli Efesini che non esiste per niente… D.io mio, come siamo caduti in basso…
Sono letteralmente schifato dalla lettura di taluni interventi che anziche’ affrontare il problema ” aborto ” , colpiscono la Chiesa addirittura pretendendo scuse “…per tutti i crimini che hanno commesso nel corso dei millenni ” ( L’Inquisizione ? Le Crociate ? ) . Non permetteremo piu’ a nessuno di intaccare e demolire la Chiesa di Roma. E sull’aborto possono strillare quanto vogliono : è e resta un assassinio legalizzato usato , per di piu’ , come mezzo contraccettivo. Omicidio orrendo perpetrato verso chi non puo’ difendersi. Muratevi la bocca ! E tacete Voi , rispettando il pensiero altrui.
Alberto feliziani lei da come scrive fa’ parte delle truppe cammellate ecumeniche???
il signor nazzareno morresi lo conosciamo come molto molto vicino alle questioni ecclesiali..l’aborto mi ripugna ma esiste ed e’ stato votato sta’ alla coscienza di ognuno di noi ma la pedofilia mi fa’ pensare alla lapidazione e quando sono poi i sacerdoti a metterla in atto sulle pecorelle del proprio gregge mi prudono le mani e non solo..
Il prete quando parla dal pulpito può certamente dire la sua su un piano religioso. Non può certamente usare il pulpito per esprimere una sua valutazione politica poiché lo farebbe da una posizione dominante non essendo possibile a nessuno delle persone presenti contestare le sue tesi nel corso della cerimonia religiosa che sta officiando.
Lui invece ha espresso una valutazione POLITICA nel momento che ha citato l’operato di una Nazione diversa dall’Italia. La Polonia operi pure come meglio crede ma certamente non può essere usata come termine di paragone per lo svolgersi della vita sociale e civile del nostro Paese. L’Italia ha legiferato in tema di aborto sulla base di principi LAICI sui quali, è bene ricordarlo, si fonda la sua Costituzione. L’Italia non può prendere a fondamento della sua esistenza principi religiosi appartenenti ad uno qualsiasi dei credo religiosi esistenti nel suo territorio. Lo Stato laico è tenuto ad operare rispettando i principi sui quali ciascuno di noi – credenti, atei, agnostici, ecc. – è libero di vivere la sua esistenza. Lo Stato laico mai potrà adottare il principio che: peccato uguale reato. Diversamente saremmo di fronte ad una dittatura teocratica.
Il prete in questione esprima pure le sue idee a proposito di aborto e pedofilia ma lo faccia al di fuori di cerimonie religiose, magari in un dibattito dove ciò che dice può essere accolto o contestato.
CONFUSIONE
Ho visto il video e vorrei stare sul punto che più ha creato scandalo; ovvero questa sorta di confronto tra il peccato di aborto e quello di pedofilia. Ed in effetti è un confronto che non si capisce perchè sia stato repentinamente tirato in ballo con un espressione sbrigativa che certo non aiuta a capire. La posizione della Chiesa sull’aborto è risaputa, basta leggere il Catechismo della Chiesa Cattolica; l’aborto in quanto soppressione di una vita è un omicidio. Ciò rappresenta la posizione della Chiesa da sempre e fin quì non cè alcuna novità.
” E’ più grave l’aborto o un atto di pedofilia? ” Che senso avrebbe tale domanda? Un atto singolo in sè (e comunque dipende da che atto) potrebbe esser meno grave dell’aborto, ma considando per intero il fenomeno della pedofilia anch’esssa diventa un omicidio quando perpetrata su creature innocenti come i bambini. Un omicidio morale dalle conseguenze devastanti per tutta la vita. Non rari sono i suicidi delle vittime di pedofilia. Dunque perchè tirare in ballo improvvisamente la pedofilia con una espressione furtiva? Quale è il senso di questa specie di confronto? Si voleva alludere a quelche cosa di preciso? Fatto recente? Basta spiegare allora. Nell’Omelia in questione come si vede dal video si stava parlando dell’aborto,della recente legge in Polonia, e si stava esprimendo conseguentemente la posizione della Chiesa che peraltro conosciamo da sempre. Viene espresso implicitamente un plauso al Governo Polacco per questa legge al quale come cattolico mi associo; e fin quì tutto chiaro. Che c’entrava tirare in ballo improvvisamente in quel frangente la pedofilia? Da dove è nata l’esigenza di evocarla in quel contesto visto che si stava parlando d’altro? Si tratta in tutta evidenza di un argomento anch’esso molto serio, tuttavia diverso e distinto. Sarebbe certamente bene trattarlo ma secondo un minimo di criterio. Un tale argomento non può certamente esser liquidato con una espressione furtiva inserita dentro un altro discorso, si configurerebbe facilmente come un modo equivoco per affrontare tale problema. Lo si tratti allora compiutamente. Anche nei riguardi della pedofilia la posizione di Santa Madre Chiesa è risaputa, sinteticamente espressa nel Catechismo della Chiesa Cattolica di Giovanni Paolo II.
Certi commenti sono vomitevoli e ripugnanti. Non capisco perché vengono chiamati commenti! Bene ha fatto il vescovo a ricordare che l’aborto non è una conquista di civiltà e proprio certi commenti di lettrici stupiscono per quanto sono volgari.
Noto un leggero cambiamento rispetto all’ecumenismo e agli interventi pre-elettorali (ad esempio quando invitò tutti i candidati e tutti accorsero), accoglienti e “neutrali”, del Vescovo, rispetto a questo intervento, in difesa, “doverosa” (anche no) e d’ufficio, di un suo sottoposto; intervento seppur velato di artifizi retorici e da leggere tra le sottili righe (a differenza del vicario, il nostro si muove alla perfezione tra ermeneutica e ars oratoria).
Mi ricorda il passaggio dalla “neutralità assoluta” alla “neutralità attiva ed operante” di mussoliniana memoria, alla vigilia dell’intervento nella grande guerra. Allora il futuro uomo della provvidenza fu espulso dal partito (e, col senno di poi, fu un errore)…stavolta non succederà (la chiesa è materna, si spera), però un piccolo dislocamento… P.S. si scherza eh! quindi cari leoni, non ruggite sui tasti.