di Andrea Braconi
Smartphone, tablet, pc e soprattutto radio accese il 15 pomeriggio e 17 mattina per i due convegni, anzi, “virtual meeting” organizzati dal dottor Renato Bisonni, primario di Oncologia del “Murri” di Fermo, grazie alla collaborazione dei colleghi Macarri per la Gastroenterologia, Guerriero per la Chirurgia e Scartozzi per la Ginecologia.
«All’inizio avevamo un altro scopo ma il Covid l’ha fatto cambiare – spiega Bisonni – perché un conto è fare un convegno in presenza e diffondere un messaggio molto tecnico, un altro è farne uno sempre con gli stessi elementi ma più diffusivo e rivolto anche alla popolazione, esattamente come faremo nelle due giornate grazie allo streaming sui social network condivisi anche dalle testate di Cronache Maceratesi, Cronache Fermane e Cronache Picene e grazie alla diretta di Radio Fermo 1».
Renato Bisonni
Cosa andrete a mettere in campo?
«Prima di tutto sono convegni che dimostrano come la multidisciplinarità, i tanti pareri delle persone che si occupano per aspetti diversi della stessa cosa, siano un arricchimento. Questo è possibile attualmente anche nell’ospedale di Fermo, dove abbiamo tanti pareri del gastroenterologo, radiologo, chirurgo e ginecologo: ognuno mette la propria expertise parlando sempre di un tumore. In questo caso il giorno 15 per i tumori dell’apparato gastroenterico ed il giorno 17 per i tumori ginecologici. Le figure del ‘Murri’ ragioneranno insieme e oltre a questo abbiamo la fortuna di poter avere con noi colleghi tra i maggiori esperti regionali e nazionali: tra tutti, ma non perché gli altri siano da meno, avremo in collegamento da Roma il professor Scambia, uno dei massimi esperti mondiali di tumore dell’ovaio».
Giampiero Macarri
Anche le altre figure che si collegheranno godono di grande esperienza nel proprio campo.
«Per questo sono molto contento di poter essere riuscito ad organizzare questi due eventi e spero che la popolazione ed i professionisti che si collegheranno avranno un beneficio da queste discussioni».
Andando oltre le costrizioni legate alla diffusione del Covid, quanto è importante sviluppare queste attività di carattere formativo? Negli ultimi anni nel Fermano l’attività convegnistica di carattere socio-sanitario è aumentata in maniera esponenziale.
«È cambiato proprio l’aspetto della medicina: prima si era molto autoreferenziali, c’era un atteggiamento oggi non più consono quando invece è importante la condivisione dei casi. Noi abbiamo costantemente un approccio multidisciplinare con i nostri colleghi, addirittura il gruppo di gastroenterologia si riunisce tutti i giovedì, parlando di tutti i casi e quindi facendo formazione continua. Ma se andiamo anche a sentire pareri di altre persone che stanno in altri territori e portano la loro esperienza, questo fa sì che tutto il gruppo e tutto l’ospedale, compresi i pazienti, ne abbiano beneficio».
Silvio Guerriero
Perché, quindi, è importante farne sempre di più di questi convegni?
«Vedo pazienti che sono andati a curarsi fuori dalla regione o dal territorio fermano, quando invece avrebbero potuto farlo serenamente e con gli stessi risultati dentro il nostro ospedale, senza nessuna variazione. Quindi, la capacità che c’è in questo momento di diffondere le informazioni, di confrontarsi continuamente, di mettere al centro il paziente e non più l’operatore, fa sì che lo stesso paziente diventi centrale e quello che riusciamo a fare a Fermo lo fanno a Roma, a Milano, a Stoccolma, etc. Purtroppo, esiste ancora questa necessità di andare un po’ più verso nord e non capisco il perché. In realtà, quello che si vuole ribadire in questi convegni è che il paziente sta fermo mentre sono gli esperti che si muovono, che si consultano, che si chiamano, si informano, si danno le giuste indicazioni, c’è un continuo aumento dell’esperienza e questi convegni fanno parte di quella che chiamiamo formazione continua».
Alberto Maria Scartozzi
Cosa dovrà fare il cittadino per seguire questi eventi?
«Ho voluto coinvolgere i media per seguire la diretta sia via web, anche tramite oncologiamarche.it, sia via social che via radio, della quale in questi ultimi mesi ho riapprezzato la capacità comunicativa nei confronti della popolazione fermana. Così, ho voluto fare questa operazione per raggiungere il più alto numero possibile di persone».
Per seguire la diretta radio nel territorio fermano-maceratese sulle frequenze FM di Radio FM1 sintonizzarsi:
Per seguire la diretta sulle pagine Facebook del network di Cronache cliccare qui:
(Articolo promoredazionale)
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Bella iniziativa complimenti!
Un grazie al dottor Macarri, persona di grande ascolto per i pazienti.