La direttrice dell’Accademia di Belle arti di Macerata, Rossella Ghezzi, e il presidente Vando Scheggia
Manca poco al termine dei lavori della nuova illuminazione di piazza della Libertà di Macerata che rappresenta il lungo lavoro d’ideazione e progettazione svolto dall’Accademia di Belle arti nell’ambito della Light Design Strategy per il Comune, un progetto che dal 2018 ha visto l’abbracciare una nuova cultura della luce. Dopo l’area di piazza Nazario Sauro, dello Sferisterio, di Porta Picena (Porta Mercato) e il rinnovo dell’illuminazione stradale di corso Cairoli, sarà piazza della Libertà (la data sarà comunicata a breve) a proseguire il percorso di valorizzazione, di efficientamento energetico e riqualificazione del paesaggio urbano. Un percorso che, sempre in convenzione con il Comune di Macerata, seguiterà ancora, con grande soddisfazione da parte del presidente di Abamc Vando Scheggia e della direttrice Rossella Ghezzi. Perché una nuova cultura della luce? E che cos’è la Light Design Strategy? «Vivere il senso della tradizione e allo stesso tempo guardare al futuro significa, in un certo modo, essere consapevoli del presente – spiegano Scheggia e Ghezzi – Una nuova cultura della luce, applicata ai luoghi e ai monumenti che raccontano la nostra storia, comunica, rivela e valorizza la percezione del vivere contemporaneo, evidenziando, al contempo, aspetti identitari unici e insostituibili. Come Accademia di Belle arti, istituzione di alta formazione artistica dove, per definizione, la teoria sposa in simultanea il saper fare e dove tradizione e innovazione s’incontrano, la Light Design Strategy non rappresenta soltanto un riformato modello d’illuminazione ma un esempio di programmazione generale utile per la committenza, perché fornisce indicazioni strategico-progettuali per i futuri progetti esecutivi d’illuminazione artistica. Si tratta, infatti, di un vero e proprio documento che, ideato da Abamc, determina le raccomandazioni generali di tipo tecnico-funzionale e quelle espressive e comunicative, sull’immagine notturna della città. Una sorta di linea-guida che mette insieme in modo inedito esigenze pratiche e aspetti culturali, rispettando e valorizzando l’inconfondibile atmosfera di ogni singolo luogo o del loro insieme».
La torre di piazza della Libertà illuminata
La Light Design Strategy della città di Macerata, dedicata alla valorizzazione di sette specifiche zone scelte dall’amministrazione comunale, è composta di oltre 100 pagine complete di presentazione e descrizione delle fasi di analisi, concept e strategia di progetto, oltre che corredata da tavole di design, appendici necessarie alla sua corretta lettura. Per il primo progetto (Sferisterio) sono state prodotte e consegnate: 20 tavole di progetto e 4 tavole tecniche per una complessiva relazione di oltre 300 pagine. Per il secondo (piazza della Libertà): 31 tavole di progetto, 6 di pianificazione tecnica per un totale di circa 140 pagine di relazione. Il team di lavoro della Light Design Strategy cui si devono i progetti esecutivi è composto da: Francesca Cecarini – docente di Light design (progettista e light designer con mansioni di capo progetto e coordinatore del lavoro di progettazione), Mascia Ignazi – docente di Interior design (progettista e light designer), Maria Elena Savoretti – docente di Modellistica per il lighting (assistente al progetto), Rossano Girotti – docente di applicazioni digitali per l’Arte (assistente al progetto), Sara Cerquetti (studentessa del corso di Light Design) e Antonio Lelii (studente del corso di Light Design).
Prima di accendere le luci urgente la manutenzione delle persiane del teatro e le tapparelle del palazzo della prefettura che sono in uno stato indecente
Invece de spende i soldi per so stupeto aggiustate le strade che fanno pena come via Mattei che è da vergogna
come sperperare soldi
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La luce abbagliante serve anche a nascondere l’incuria degli stabili, una volta li si illuminava di fronte per valorizzare la loro bellezza oggi si mettono le luci su di loro in modo che chi osserva vede solo luce ,e’ come addobbare un albero di natale oramai secco per l’incuria e osservandolo al buio con tutte le luci esclamare “che bello”!
…Il tempo è breve. Guarda! Gondor ha acceso i suoi fuochi e invoca aiuto.
La guerra è scoppiata. Vedo fuoco su Amon Dîn e fiamme ad Eilenach; e lì ad occidente vedo Nardol, Erelas, Min Rimmon, Calenhad e l’Halifirien alle frontiere di Rohan…
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È cominciata la guerra dell’anello.
”le luci non devono mai spegnersi,
la musica deve continuare,
tutte le convenzioni cospirano
perché questa fortezza assuma in sé
l’arredamento di casa;
affinché non si veda dove siamo,
perduti in un bosco di fantasmi,
bambini paurosi della notte,
che non sono mai stati allegri o buoni.”
Perchè il secondo progetto (Piazza della Libertà) non è stato ancora pubblicato sul sito istituzionale del Comune come avvenuto per il primo progetto (Sferisterio)?