Il questore Antonio Pignataro
“Servo di Matteo Salvini”, “Piantala”. Sono queste le ennesime scritte offensive contro il questore Antonio Pignataro comparse a Macerata. Le ultime di una lunga serie, iniziata poco dopo l’arrivo del massimo dirigente della polizia nel capoluogo e l’avvio della sua guerra senza quartiere allo spaccio e ai reati in genere. Il Comune ha provveduto oggi a rimuovere tutte le scritte minacciose ed ingiuriose nei confronti del questore, così come sono state cancellata decine di scritte che offendevano le istituzioni e le forze dell’ordine in genere comparse su diversi edifici del centro. «La lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti – commenta il questore Pignataro – verrà ulteriormente rafforzata per tutelare tanti ragazzi che entrano nel tunnel della droga con conseguenze spesso disastrose e letali e con indicibili sofferenze e tribolazioni all’interno delle loro famiglie. Pertanto le frasi ingiuriose e minacciose nei confronti della mia persona e dell’istituzione che rappresento, saranno uno stimolo ulteriore a svolgere con ancor più determinazione il compito che siamo chiamati ad assolvere a tutela di tutti i cittadini, soprattutto di quelli appartenenti alle cosiddette fasce deboli. La morte giorni fa per overdose di un tossicodipendente e il ferimento di due poliziotti durante una operazione antidroga di ieri, sono un chiaro monito a non abbassare la guardia e rappresentano un’ulteriore spinta a proseguire nell’azione di prevenzione e contrasto per garantire giustizia, legalità e sicurezza a ogni cittadino».
Alcune delle scritte comparse in passato a Macerata
Centro storico invaso da scritte contro Pignataro: «Nessun passo indietro»
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Grazie per il suo impegno. Far rispettare la legge è appannaggio di tutto lo schieramento politico e non di una parte solamente.
Il problema non è solo la droga ma, soprattutto – se non esclusivamente – in relazione ai giovani, l’abuso dell’alcol (basta pensare alla ‘movida’). Contro l’alcol, che è una piaga quasi certamente più diffusa della droga, non c’è la stessa riprovazione sociale che esiste nei confronti della droga.
Vincenzo De Luca, governatore della Campania, e la movida:
https://www.liberoquotidiano.it/news/spettacoli/televisione/22939682/striscia-notizia-vincenzo-de-luca-movida-vodka-50-centesimi-distillata-fogne-italiane.html .
Dato che le scritte contro Pignataro sono iniziate da quando è arrivato a Macerata e sono proseguite ininterrottamente, la Questura ha scoperto chi sono gli autori, o presume che siano gli spacciatori ed i delinquenti in genere? A sentire il Questore – che le prende come un incentivo a intensificare la lotta contro di loro – sembrerebbe di si. Ma vi pare plausibile che questo tipo di malfattori cerchino un “consenso popolare” con le scritte sui muri, o le utilizzino per intimorire un Questore?!
Siccome le scritte, comunque, costituiscono una attivita’ illegale e delittuosa anche se non proviene da spacciatori e delinquenti abituali appare doveroso, da parte della Questura, indagare su altri possibili autori che continueranno, indisturbati, ad insultare il Questore.
Da Francesco Battistoni, commissario regionale di Forza Italia riceviamo: “Esprimo la mia solidarietà e quella del movimento politico di Forza Italia al Questore di Macerata per le vili offese apparse sui muri di Macerata e di altri Comuni della provincia. Frasi oltraggiose che sicuramente non incuteranno timore ad Antonio Pignataro, ma che al contrario sono la dimostrazione che la questura sta svolgendo un eccellente lavoro contro la criminalità organizzata e lo spaccio su tutto il territorio. Sono convinto che i fatti accaduti non avranno come ripercussione quella di un abbassamento della guardia, ma daranno un ulteriore impulso nella tutela della legalità e della giustizia”.
Massima solidarietà al Questore Pignataro che mai è stato asservito ad alcuno schieramento politico.
I vaneggianti insulti a lui vilmente indirizzati sono solo la dimostrazione dell’esistenza di persone mentalmente disturbate, che non hanno seguito alcuno.
Nicola lalla – Segretario Generale Provinciale Coisp Macerata
Attività intimidatoria e offensiva del tutto inutile. Non c’è dubbio, infatti, che Antonio Pignataro andrà avanti tranquillo per la sua strada di contrasto al traffico e allo spaccio di droga e contro ogni forma di illegalità.
Come le alte volte massima solidarietà al Questore per queste forme vigliacche (e stupide) di intimidazione.
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@ Aldo Iacobini
Se lo Stato “incassa” (alcool e sigarette) non sono piaghe sociali ma fonti di reddito.
Dove lo Stato “non incassa” (droghe, prostituzione) non da troppi fastidi (facile da capire: ogni monopolista coltiva i suoi 2 orticelli senza rompere troppo le uova all’altro).
Sul gioco d’azzardo sembrebbe esserci una joint venture tra i 2 monopolisti.
Ecco perché nulla cambia..
La solidarietà e un onesto Servitore dello Stato non bastano.La droga dilaga e la ndrangheta ringrazia.Bisogna fermare i capitali,gli spacciatori si sostituiscono con facilità.
LA QUESTURA DI MACERATA, sta svolgendo un eccellente lavoro. I trafficanti di stupefacenti insistono con le minacce al Questore Pignataro. I maceratesi, tutta la provincia è stretta attorno a questo grande servitore dello Stato. “Spacciatore scrivi sui muri e scappi scegli la minaccia dei vigliacchi fatti vedere in faccia e dicci di chi sei servo”. Ivano Tacconi consigliere comunale Macerata