Baldassarri guarda oltre la quarantena:
«Pronto a tornare in pista,
ma prima un giro in moto a Civitanova»

DA CASA - Il 23enne pilota si allena nella sua abitazione di Montecosaro e passa il tempo con Emma, la nuova cagnolina di famiglia. Per sopperire alla mancanza della sua Kalex, gioca alla MotoGp online insieme agli amici. Sulla stagione in corso non si sbilancia, ma freme: «L'idea della Dorna è quella di portare a termine la stagione con almeno una decina di gare, finendo il campionato anche a dicembre e se necessario anche a porte chiuse. Meglio di niente, ci si può accontentare»

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Baldassarri si allena nella sua casa di Montecosaro

 

di Michele Carbonari

«Appena esco di casa prendo la moto da cross e vado a sgasare in qualche pista, perché se prendo quella da strada rischio di essere pericoloso. Bisogna andarci rilassati. Poi, per prima cosa, andrò a fare una bel giretto al mare, a Civitanova». È il desiderio di Lorenzo Baldassarri, campione del motociclismo, ligio al dovere e in questi giorni chiuso in casa dal lockdown. Nella sua Montecosaro, anche il Balda si è riadattato e sta mettendo alla prova se stesso: «Io purtroppo sono una persona che non riesce a star ferma, quindi mi sono organizzato allestendo una palestra tra le mura domestiche. Mi alleno con la speranza che il prossimo mese si riprenda. Cerco di ragionare in questo modo perché altrimenti mi abbatto e non mi viene voglia di fare niente. Nel frattempo mia madre ha preso una cagnolina, Emma, che è tremenda. È difficile tenerla a bada ma almeno mi tiene operativo, ogni mattina alle 7 mi sveglia». È questa la routine quotidiana del portacolori del team di Sito Pons, impegnato nel mondiale di Moto 2, nel quale ha collezionato 12 podi in carriera. Uno, l’ultimo in ordine di tempo, l’8 marzo nel primo e unico Gran Premio disputato nel 2020, in Qatar, a Losail: un ottimo secondo posto in rimonta (leggi l’articolo).

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La gioia condivisa insieme al team dopo il podio a Losail

«Abbiamo fatto un grande avvio di campionato, di fuoco. I vari cambiamenti fatti si sono verificati positivi. Ho lasciato l’Academy di Valentino Rossi e ho preso un appartamento a Rimini dove curo l’aspetto atletico, mentre per gli allenamenti in moto mi aggrego ai due piloti della Ducati ufficiale Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, al collaudatore dell’Aprilia Lorenzo Savadori e al centauro Superbike Michael Ruben Rinaldi – afferma il 23enne nato a San Severino -. È un peccato che il mondiale si sia interrotto. Mi sentivo bene. Sarebbe stata una stagione tosta, con più gare extraeuropee rispetto al passato. Avevo buone sensazioni, credo che potevamo stare davanti e giocarci il campionato. Mi ero anche adattato alla nuova gomma anteriore, che in parte ha condizionato la seconda parte del 2019». Ancora molte incertezze invece attanagliano il futuro del moto mondiale. «Speriamo che il mese prossimo si torni in pista, per il momento mi sento in video chiamata con i ragazzi del team e con il preparatore che mi da le indicazioni a distanza. L’idea della Dorna è quella di portare a termine la stagione con almeno una decina di gare, specialmente quelle europee. Finendo il campionato anche a dicembre e se necessario anche a porte chiuse. Meglio di niente, ci si può accontentare».

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La verticale di Baldassarri durante gli allenamenti

Baldattack, però, ancora non si sente pronto a sfidare virtualmente gli altri centauri della Moto 2, a differenza di quelli della MotoGp che hanno dato vita ad alcune “Virtual Race”. «Non sono preparato per competere alla playstation con i colleghi piloti, quindi non spingo per fare gare virtuali come fanno gli altri della classe regina. Meglio correre dal vivo. E proprio perché mi manca troppo la moto mi diverto con il gioco online della MotoGp insieme agli amici di Montecosaro, assomiglia molto alla realtà. In più, ho una sfida aperta con un mio cugino piccolo, che va forte e mi manda i tempi con le foto…e io cerco di batterlo». Ovviamente non può mancare l’appello ai suoi tifosi e ai tanti sportivi maceratesi: «Raccomando ancora a tutti di rispettare le regole. È veramente importante. Più stiamo a casa e più riusciremo a contenere il virus, con il quale dovremo imparare a convivere. Anche io non vedo l’ora di uscire ma vi invito a tenere duro. E una volta dato il via alla ripartenza dovremo muoverci per gradi, step by step. Come nelle corse: dobbiamo proseguire per gradi, altrimenti bruciamo le tappe».

 

 

 

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