«Produce magliette con marchi falsi»,
un 55enne nei guai:
la Juve si costituisce parte civile

IN AULA - L'uomo, residente a Porto Recanati, è accusato di aver fabbricato nel suo laboratorio a Treia, e venduto online, gadget e abbigliamento con i loghi di varie società di calcio, case automobilistiche e motociclistiche

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Il tribunale di Macerata

 

La Juventus si è costituita parte civile nel processo che vede Valerio Valeri, 55enne nato a Macerata e residente a Porto Recanati, accusato di aver prodotto gadget e magliette con loghi e marchi falsi di società calcistiche, da quella bianconera all’Inter, dal Milan al Real Madrid, ma anche di scuderie motociclistiche e automobilistiche quali Ducati, Lancia e Yamaha. Oggetti e abbigliamento sportivo venduti online e prodotti nel suo laboratorio a Treia. A giugno 2016 i finanzieri di Venezia hanno controllato il locale trovando la merce, ma non la certificazione che attestasse il nulla osta delle società alla produzione del materiale. Accertato che le società non avevano mai autorizzato Valeri, per lui è scattata l’accusa di contraffazione aggravata. Ieri per il 55enne, difeso dall’avvocato Mauro Chiarotti, si è tenuta la prima udienza al tribunale di Macerata, pm Stefano Lanari. In aula si è costituita parte civile la Juventus Spa, che ha chiesto un risarcimento per il danno causato tramite l’avvocato Giuseppe Zanalda di Torino, delegato dall’avvocato Fabio Tucci, legale rappresentante della società. Il processo è stato rinviato dal giudice Federico Simonelli a gennaio 2021, verranno sentiti primi testimoni dell’accusa.



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