Mario Morgoni
«L’ amministrazione comunale di Potenza Picena dimostra una straordinaria vocazione culturale capace ogni volta di stupire». E’ ironico Mario Morgoni, deputato dem, nel commentare l’iniziativa proposta dal Comune della sua città in programma sabato alle 10 all’auditorium Scarfiotti: “Cento anni dall’impresa di Fiume”. «Dopo aver “convinto “ le Farmacie Comunali ad impegnare una parte dei propri utili per l’ acquisto di un quadro del valore di 12.500 euro – continua Morgoni – arriva ora questa iniziativa attesa con grande ansia da tutta la comunità. Certo, proprio a ridosso di una cena celebrativa della marcia su Roma organizzata nella nostra regione dal partito che governa Potenza Picena (Fratelli d’Italia, ndr), quando nel nostro Paese una testimone della barbarie dei campi di concentramento come Liliana Segre vive sotto scorta e subisce insulti quotidiani feroci e volgari, e proprio nel momento in cui in tutto il territorio nazionale fioriscono preoccupanti rigurgiti di ideologia fascista violenta e intollerante, appare quanto meno singolare promuovere un incontro pubblico per dibattere di una carnevalata che ha costituito uno degli eventi che hanno preparato venti anni di dittatura sfociati in una guerra portatrice di lutti, miseria e rovine al popolo italiano». Per Morgoni, poi c’è anche l’aggravante di aver invitato i ragazzi delle scuole. «Ai quali – aggiunge – dovrebbero essere offerti ben altri momenti formativi per far maturare una piena coscienza civica coerente con la storia e i valori di un paese democratico. E’ evidentemente necessario rammentare ancora una volta ai nostri amministratori che non sono stati eletti per coltivare le proprie passioni politiche o per accarezzare gli istinti del proprio elettorato, ma per affrontare e risolvere i problemi di tutta la comunità. E sarebbe ora che cominciassero concretamente a svolgere questa funzione dove stanno dimostrando di lasciare ampiamente a desiderare».
Il volantino dell’evento
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l’on Morgoni invece di parlare di fascismo, dia risposte sul terremoto visto che è al governo.
probabilmente non si è accorto che la ricostruzione è ferma.
Caro Renna , io sono un parlamentare e non un rappresentante del governo . Sto lavorando con impegno sulla questione ricostruzione e infatti lunedì mattina ero nell’ aula della Camera per discutere il decreto sisma centro Italia a differenza dei rappresentanti del tuo partito.
Lunedì per quanto dicono che sia inutile andarci Morgoni stava in Parlamento.
le bugie hanno le gambe corte onorevole, Trancassini a differenza sua la battaglia la sta portando avanti con 200 emendamenti ed era presente Lunedì.
Le ricordo che Trancassini è di Fratelli d’Italia e lo rivendico con orgoglio.
Al governo c’è lei e il PD e dovete darci risposte, dopo tre anni le chiacchiere stanno a zero.
Paolo Renna, parlo dei tuoi rappresentanti del territorio , Trancassini è laziale.
Micucci, che ha sempre inesorabilmente condannato i politici fannulloni adesso dice che il lunedì e’ inutile stare in parlamento . Comicità allo stato puro .
Morgoni non lo dico io, lo dice la Terzoni. Dipendesse da me quelle porte le sprangherei e prima di far entrare qualcuno lo sottoporrei prima ad analisi cliniche poi psicologiche così non farebbe confusione come stai facendo tu e poi sotto posizione alla macchina della verità sulle effettive intenzioni che hanno spinto ad intraprendere la carriera politica in Parlamento dopo in Senato prima insomma alla rovescia . In comune non mi interessa vista di solito la bassa qualità e dei rappresentanti e della politica ivi espressa poi tu che sei stato sindaco di PPP dovresti saperlo . Hai un senso poco pratico della comicità infatti per ridere o sorridere bisogna che ci sia un motivo.
Ah Morgoni, poi questa dei politici fannulloni non vedo proprio che me ne puo fregare. Caso contrario quelli inutili che non servono a niente e che partecipano da tre anni, prima come senatore, poi un break e adesso un ritorno in scarso stile, prerogativa classica del personaggio in questione.
Il signor Micucci , dopo la
sentenza del giudice che lo ha condannato per le espressioni usate nei miei confronti non dovrebbe avere molto da ridere .
Per quanto mi riguarda , ho il piacere di non godere della sua fiducia ma in compenso sono gratificato da quella dei tanti che mi hanno espresso in più occasioni il loro consenso dandomi la possibilità di ricoprire funzioni pubbliche prestigiose e dei tantissimi che , pur non avendomi riservato il loro voto dimostrano stima e rispetto nei miei confronti.
Siccome non faccio la sardina ma nemmeno il pesce in barile, penso che la destra politica farebbe meglio ad evitare nostalgismi e liturgismi di parte. Potrebbe sorprendere, dimostrando nelle iniziative culturali istituzionali dove governa, quell’apertura, quella curiosità, quell’anticonformismo, quel desiderio di dialogo e contaminazione assenti nelle amministrazioni di sinistra (tranne eccezioni). I fatti di Fiume non sono “una carnevalata”, come invece dice l’on. Morgoni; e ci sarebbe pure molto da discutere su quanto quella “carnevalata” abbia davvero “costituito uno degli eventi che hanno preparato venti anni di dittatura”, come sostiene sempre Morgoni; o non sia stata piuttosto, dentro il trionfo tragico del nazionalismo dopo la prima guerra, una prova d’artista violenta e poetica, con dentro intellettuali e fior di delinquenti, un’opera visionaria e contraddittoria di pensiero e di istinti, con tanto di costituzione, un esempio impolitico di ciò che il fascismo non sarebbe mai potuto essere.
Morgoni forse te la esprimono per telegramma non certo qui su CM che se andiamo a cercare sai quante ne troviamo di attestati di stima. Volevi forse scrivere da ridire e non da ridere che qui l’unico ad aver dimostrato buon umore sei stato tu nel precedente summa? Perché in questo caso non ce ne sarebbe di certo bisogno. I giudici hanno dato il loro verdetto come io avevo dato il mio. Se io non avrei molto da ridere, tu vai tranquillo che riderai a denti molto stretti.
…e pensare che avevamo pure il comunismo a portata di mano e non siamo stati nemmeno capaci di approfittarne…perlomeno completamente…eh!? gv
Tutti dovremmo studiare di più, Morgoni. Alla nostra età studiare è il senso della vita, rallenta l’inevitabile rinco.glionimento senile.
Ogni occasione di studio della storia è utile e necessaria.
”In anni più recenti sono stati messi in luce anche gli aspetti anarco-libertari della Reggenza, la cui costituzione – approntata dal socialista rivoluzionario Alceste de Ambris (legionario fiumano con D’Annunzio) e chiamata Carta del Carnaro – presentò dei tratti particolarmente innovativi e avanzati per l’epoca, come la definizione dello Stato dannunziano come democrazia diretta che prevedeva il decentramento dei poteri, la parità dei diritti senza distinzione di sesso, razza, lingua, classe o religione, il diritto al lavoro correttamente retribuito, la pensione di vecchiaia per tutti, l’habeas corpus, il risarcimento dei danni per abuso di potere, il suffragio universale, l’istruzione gratuita, la libertà d’espressione e di stampa, il riconoscimento del divorzio e l’abolizione dell’esercito in tempo di pace.
Lo stesso Lenin sostenne la Reggenza dannunziana, e come riferì Nicola Bombacci, contestando l’inattività dei socialisti italiani definì polemicamente D’Annunzio come l’unica persona in grado di portare avanti la rivoluzione in Italia. L’appoggio leninista venne ricambiato: la Reggenza del Carnaro fu infatti la prima autorità governativa al mondo a riconoscere l’Unione Sovietica.”
Morgoni, spesso lei nelle sue analisi fa ricordare, ovviamente a chi l’ha studiata o la studia, la logica del “Tu quoque”. Ne conviene?
I verdetti in Italia li emanano i giudici e non dei patetici buontemponi .
Devo poi dire che non in tutti i casi lo studio e’ un efficace antidoto al decadimento senile
Poi non dica che non l’avevo avvertita…
Per Morgoni. Attaccandosi alla par condicio e ignorando il “Tu quoque” chiunque potrebbe rimandare indietro, specularmente, l’epiteto (indice di capacità dialettica, dialogica e speculativa non illimitata – d’altronde chi ha fatto il classico non ha fatto i limiti) di buontempone.
Iacobini, io non pretendo di emettere verdetti , quindi l’ epiteto di buontempone deve restituirlo al legittimo proprietario.
Se invece di parlare di buontemponi si parlasse di istrioni la classe sarebbe un’altra!
Charles Aznavour, Io sono un istrione:
https://www.youtube.com/watch?v=kd1lDiA9lfY