di Gianluca Ginella
Imprenditore si spara un colpo di pistola al petto, grave Enrico Calamante, di Appignano, 50 anni. Questa mattina aveva appuntamento con un funzionario incaricato dall’ufficio vendite giudiziarie della Regione, in una grande villa ora disabitata dove fino a qualche anno fa il 50enne viveva con la moglie. L’uomo è stato portato all’ospedale di Torrette, ad Ancona, con l’eliambulanza. Le sue condizioni sarebbero stabili.
Tutto è successo intorno alle 8,30 di questa mattina. L’imprenditore – noto in provincia per le due società di famiglia, Sielpa e Calamante, colossi dei settori cave ed edilizia, entrambe fallite – è arrivato ad Appignano a bordo della sua Jeep e, aperto il cancello della villa (nella casa ha vissuto fino a qualche anno fa, prima della crisi delle imprese di famiglia), è entrato e ha posteggiato nel cortile. Un cortile invaso oggi da erbacce e dove le piante incolte la fanno da padrone ma che comunque non nascondono la bellezza del luogo. In quella grande villa l’imprenditore si doveva incontrare con il funzionario dell’istituto vendite della Regione, che su delega della Corte d’appello di Ancona doveva fare una valutazione dell’immobile in vista di una successiva acquisizione. Invece, sceso dall’auto, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Macerata, intervenuti sul posto, il 50enne ha preso una pistola, una Beretta calibro 9, che aveva portato con sé (e che detiene regolarmente) e si è sparato un colpo al petto. A trovare il corpo è stato il funzionario. L’imprenditore era riverso a terra vicino alla sua auto. Immediati i soccorsi da parte del 118. Sul posto è arrivata anche l’eliambulanza che ha caricato il ferito per poi portarlo all’ospedale di Ancona per le cure del caso. Le condizioni di Calamante sono gravi ma sarebbero stabili.
(Ultimo aggiornamento alle 14,50)
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Che tristezza, invece di pensare a chi potrebbe trovare lavoro lì abbandoniamo per occuparci di nullafacenti. Sono indignato.
condivido in pieno ciò che ha scritto Tombesi. La crisi dell’edilizia è voluta dai poteri finanziari e facilitata dalla nostra politica con tasse continue nella casa. Hanno fatto di tutto per indirizzare i nostri risparmi verso i vari e numerosi fondi finanziari, bancari ecc. e non verso gli immobili e questa è la causa di tanti fallimenti nell’edilizia.
Istigazione al suicido da parte dello stato. Se lo fa un comune cittadino viene condannato, loro (i chiacchieroni) se la cavano sempre. È normalee ?? Sicuramente si per (i chiacchieroni).