La Lega Macerata fa un secondo passo in vista delle elezioni del 2020. Il commissario in pectore Paolo Arrigoni ha convocato un’assemblea per mercoledì 11 settembre alle 19 alla Domus San Giuliano, uscendo così dal silenzio delle ultime settimane. Il motto è racchiuso nell’hashtag #maiconilpd. Sarà un’assemblea allargata, oltre che ai militanti, anche ai sostenitori. Il primo passo della Lega a Macerata era stato compiuto lo scorso 25 luglio con un’assemblea che ha sancito l’ingresso del consigliere comunale Andrea Marhciori (leggi l’articolo).
«È il segnale – si legge in una nota – che la Lega è tutt’altro che restìa ad aprirsi alla collaborazione e al sostegno dei cittadini di buona volontà che vogliono realmente lavorare ad un profondo cambiamento nella politica del territorio». All’ordine del giorno, “democrazia, rispetto del voto e delle regole”. «Oltre a dare gli ultimi ritocchi – prosegue la nota della Lega – ad iniziative tematiche come la gazebata del 21 e 22 settembre, il tradizionale raduno di Pontida (il 15 settembre saranno tre i bus in partenza dalla sola provincia di Macerata), la manifestazione programmata per il 19 ottobre a Roma, si getteranno le basi della campagna per la doppia tornata elettorale comunale e regionale del 2020.Il tutto con un occhio alla formazione attraverso l’avvio dell’Accademia Federale Lega Marche 2019/2020, già sold out e non solo perché si sono iscritti gli oltre 100 amministratori che le recenti elezioni comunali hanno portato in dote al Carroccio made in Marche».
«La Lega sta dimostrando in ogni occasione di essere realmente dalla parte dei cittadini e di fuggire la politica delle rendite di posizione che ha condizionato pesantemente l’amministrazione del territorio – dichiara Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche e commissario della Lega Macerata – La cronaca quotidiana certifica il fallimento di un Pd maceratese e regionale interessato più ad “appaltare” che a “costruire benessere” per la città e la regione: basta guardare lo scempio che è stato fatto della sanità pubblica da Ceriscioli o il crescendo imbarazzante di passi falsi dell’amministrazione Carancini. La Lega non si arrocca, piuttosto si apre ad ogni contributo purché costruttivo e cominceremo già da questa assemblea in cui costituiremo i gruppi di lavoro per affrontare in maniera tematica le criticità locali e dare loro risposte immediate ed adeguate».
I tesserati della Lega a scuola: arrivano anche nelle Marche i corsi dell’accademia federale
Infatti la prossima alleanza
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Purtuttavia sembra che Almirante e Berlinguer si stimassero pur stando su fronti opposti. Altri uomini, altre tempre.
Se crolla La Lega Salvini, alla Lega non resta altro che tornare oltre il Po Pavese. Dico così perché mi piace dargli un po di romanticismo immaginandomi brume in cui innamorati si lasciano, scrittori si suicidano per una delusione d’amore e operai tra una bestemmia e una parolaccia si recano al lavoro in bicicletta. Certo spiace vedere un uomo che fino a qualche decina di giorni fa era un fiume sempre in piena adesso è un 45 giri incantato al secondo giro. Ritornatevene al nord ” Terrun ” che del celtico non credo che avete tanto.
Micucci, l’Oltrepò pavese in realtà sta a sud del Po, scusa la iacobinata…
Era ora che la Lega di Salvini si muovesse un po’ di più nel nostro territorio, con l’obiettivo di porre basi politiche, allargando ad elementi nuovi e senza eccessivi richiami alla “purezza” politica. Guardate che fine hanno fatto i 5 Stelle, che dopo aver lanciato “vaffa” a tutti, cominciano a prenderseli loro i “vaffa” in faccia per il tradimento alla loro “purezza” di intenti, diventata pratica prassi di chi, se “ci ha la vocca, de conseguenza magna”. Già il sindaco PD di Macerata ha fatto avances ai grillini, che magari non sono come le vergini dai candidi manti, ma la bocca ce l’hanno pure loro…
Ecco, cari amici del Lega di Salvini, non guardate all’opportunismo di chi vuole iscriversi, ma al loro senso di lealtà verso i lavoratori, i pensionati e i giovani. E, naturalmente, agli obiettivi politici, che possono pure avere mutamenti, ma mai con un voltafaccia globale, come lo stanno dimostrando a livello governativo il PD, Leu e i 5 Stelle.
Per Pavoni. Errore foriero di conseguenze modeste. Occorre stare invece molto attenti quando, mentre stiamo sul marciapiede della stazione FS, ci viene suggerito di allontanarci da (andare OLTRE) la linea gialla (Il “Po” delle ferrovie), perché due sono i modi per farlo, uno dei quali ferale.
Ma anche gigino e mojito si stimavano poi uno ha detto all’altro che era poco alcolico ed è finito tutto.
Voltafaccia globale ???
Allora avevano ragione i milanesi che dicevano che l’Italia finiva al Naviglio.
Iacopini sempre foriero di stupidità chiaramente dette tra un commento pronto a scattare appena arriva una qualsiasi notizia e l’assoluto diritto di non crederti in dovere di tacere quando non sai nemmeno tu a che cosa servono certi tuoi commenti con cui ha sicuramente toccato il fondo con quel ” in nomen omen”. E’pure dici di aver studiato otto anni il latino. Solo la grammatica credo. Se avessi letto anche i testi saresti stato meno noioso per non usare altri termini che magari potrebbero essere anche troppo per te. Proprio immeritati per mancanza di materia grigia su cui allocarli.