di Laura Boccanera
Degrado, sporcizia e sterpaglie che con l’aumentare delle temperature aumentano a vista d’occhio. Dal centro alla periferia di Civitanova è un cahiers de doléances. Lamentele arrivano da via Torino, pieno centro, via che costeggia la ferrovia. A rendere note le problematiche di questa zona è Stefano Silenzi, residente in via Torino, che illustra una situazione ai limiti del degrado igienico e sanitario. La zona, soprattutto di notte, ma anche di giorno, è frequentata da tossicodipendenti e non è raro inciampare in siringhe e materiale utilizzato per assumere stupefacente, tra via Firenze, via Venezia e via Torino. Ma anche la situazione dei rifiuti non è da meno con sacchi abbandonati e relativi miasmi. «Dopo molteplici segnalazioni al Comune e alle autorità competenti con successiva raccolta firme protocollata al Comune, nessuno si adopera per risolvere il problema – spiega il residente – l’area sopra descritta è sprovvista di telecamere comunali a garantire la sicurezza dei residenti. La cosa che preoccupa di più è l’intensificarsi di ritrovamenti nell’ultimo periodo. Ogni giorno, si trovano sempre più siringhe a terra abbandonate. La zona è abitata da famiglie con bambini che si ritrovano a giocare nel lastrico comunale di via Venezia». Ma dal centro alla periferia, altri problemi, questa volta legati alla gestione delle aree verdi trasformate in giungla urbana: la prima è in prossimità del parco di via Adua dove le piante di more hanno rami così lunghi che col fogliame arrivano a terra, a sfiorare le teste di chi cammina lì sotto e il vialetto è foderato di more che rendono difficile e poco agevole l’accesso alle abitazioni. Guai simili anche in via Oroboni, a Santa Maria Apparente, dove i rovi e le sterpaglie che costeggiano la strada residenziale arrivano alla carreggiata e nascondono animali ed insetti. Costretti a convivere con i miasmi di urina che si mescolano all’odore delle fritture e delle grigliate di pesce alcuni balneari della zona sud del lungomare Piermanni. Dopo la fiera del mare di domenica, ad oggi mercoledì, i bagni chimici sono ancora stanziati sul marciapiedi e uno dei due ha rilasciato liquame maleodorante.
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CivitaBRONX
Via Verga due legislature per segnalare e chiedere: nessuna risposta e le buche sono più profonde.
civitasvolta@gmail.com
civitanoi2015@gmail.com
CI RISIAMO! NOI DELLE ZONE RURALI SIAMO COME I DESAPARECIDOS. QUELLI DI PRIMA PERIFERIA SCOPRONO OGGI COSA SIGNIFICHI AVERE AMMINISTRATORI INADEGUATI. INADEGUATI AL COMPITO CHE NON SANNO ASSOLVERE. E NOI ASSOLVIAMO ALLA TARI/IMU E A LTRO. OPPURE SONO FURBI!
Semplicemente menefreghisti e più attenti a riqualificare cementando 30.000 metri. Beh che questo modo di vedere sia un po’ emblematico ti viene in mente così come è abbastanza strano che bisogna fare la coda all’ufficio protocollo per ogni lamentela non ascoltata. Bandiera blu non è solo mare, questo non lo dico io ma i presupposti per ottenerla che guardano anche la parte terrestre e se c’era pure quella verde sicuramente non sarebbe mancata al palmares cittadino.
I bagni chimici non dovrebbero essere un simbolo del degrado ma, al contrario, un simbolo di civiltà. Ma va a capire i giornalisti.
Diciamolo ….i cittadini?
di una sporchizia inaudita….ho assistito in pieno centro….nelle vie del borgo shangai persone
che pulivano i pavimenti della loro abitazione e buttavano il tutto in strada.
Solo una cosa può far cambiare
certi atteggiamenti …vigili che
girano ad ogni comportamento
che va a sporcare il suolo pubblico multe salate….imparano subito..
bisogna mettere le mani in tasca
l’ unico modo per avere i risultati.
Capodarca, se i vigili non passano, nessuno pulisce, nessuno sfalcia l’erba, nessuno raccoglie le siringhe, il lungomare puzza, la colpa non è solo dei cittadini zozzoni ma anche dall’incuria che c’è in comune. Se al degrado si chiede la carta d’identità, alla voce residenza, c’è scritto Civitanova Marche. E chi deve pensarci allora, il sindaco di Monte San Frappé o quello di Marina Tirami la Palla? Civitanova è sempre stato un paese sporco mal curato con punte in rialzo che quando governano certe persone come negli ultimi sette anni si notano e soprattutto si sentono.