Romano Carancini
Romano Carancini, sindaco di Macerata, interviene con cifre e date dopo un primo commento di stamattina sulla sua possibile espulsione dal Pd (leggi l’articolo). Alla base la decisione (ancora non ufficiale e che il sindaco ribadisce non essergli arrivata), della commissione di Garanzia provinciale, chiamata a valutare se Carancini debba o meno delle quote mancanti al partito. Di seguito l’intervento integrale del sindaco:
«Dalla mia rielezione del 2015 ad oggi ho versato al Pd comunale l’esatto somma di 8.881,00 € nel rispetto delle norme che prescrivono, per gli eletti, il versamento del 10% sul netto di quanto percepito in ragione della funzione di Sindaco. Ho rispettato le regole finanziarie e soprattutto il partito a cui appartengo da sempre, fin dal 2000 come consigliere comunale e successivamente da sindaco. Aggiungo che talvolta mi sono anche fatto carico di contributi volontari e spese per iniziative del Pd senza chiederne la restituzione. L’oggetto del contrasto tra me e il Pd è la somma di 2.692,00 €. L’entità della somma suddetta deriva dal fatto che nel 10% del compenso netto percepito e versato al Pd ho tenuto conto – credo legittimamente – del costo della polizza assicurativa di 1.100,00 € circa che ogni anno pago personalmente in relazione alla mia funzione di amministratore pubblico. Su questa vicenda sono stato ascoltato dalla Commissione di Garanzia Provinciale del Pd il 26 marzo scorso in occasione della quale ho illustrato le mie ragioni e sentendomi rispondere che le argomentazioni erano serie ed avevano un fondamento nella incertezza delle disposizioni, in ogni caso senza prendere alcuna decisione e riservandosi di comunicarmela. A questo momento non vi è stata nei miei confronti alcuna comunicazione ufficiale. Questi i fatti che riguardano la vicenda tra me ed il Pd. D’altro canto invece stamattina un organo di stampa locale ha diffuso la notizia dell’avvenuto mia espulsione e del mancato versamento dei contributi al Pd senza preventivamente avere la basilare accortezza e professionalità di interpellarmi per ricevere una completa versione dei fatti. È evidente l’enorme discredito che la divulgazione delle false notizie mi hanno procurato dal punto di vista personale, familiare, professionale e, da ultimo, anche politico. Naturalmente, su questo profilo della vicenda, mi riservo ogni azione legale nei confronti di chi ha profondamente offeso e danneggiato la mia persona. Sotto il profilo politico, qualora questa decisione fosse già stata assunta – e ribadisco a questo momento nulla so – è evidente l’attacco di un pezzo di dirigenza del Pd comunale e provinciale nei miei confronti, manifestatosi anche in altre occasioni pure formalmente. I nomi e i cognomi? Sono scritti in alcuni atti di questa vicenda. Per fortuna il Pd non è di quei pochi che, dai posti di comando, sparano fuoco amico e non si fanno scrupoli del rispetto della persona e delle conseguenze che vanno ben oltre la politica. Voglio dire grazie ai molti che in queste ore hanno voluto manifestarmi la solidarietà rispetto ad una vicenda sconcertante».
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Ma quale Pilato, questa in codice è “l’operazione Giuda”. Romà, il leghista fa lo spiritoso ma ho conteggiato il valore che avrebbero oggi i famosi 30 denari frutto del tradimento. E il risultato guarda caso è proprio di 2692 euri più 4 centesimi per essere precisi. A me non sembra una coincidenza. E guardati dai parenti anche se qui non c’entrano niente ma un altro modo di dire non lo conosco.
…mah..hanno licenziato il capitano della nave prima del naufragio; strano..o forse no!! gv
I nodi vengono al pettine. Si cerca all’ultima ora la discontinuità del PD con il sindaco Carancini e la sua politica del degrado della città. Forse la situazione può arrivare anche ad una vera e propria sfiducia in Consiglio Comunale magari fra qualche mese. Ormai il re è nudo e non trova più chi possa sostenere un probabile perdente nelle prossime elezioni sia comunali che regionali. La stessa maggioranza si defila per rimanere ancorata al carro del PD nelle prossime elezioni.
Siamo forse all’atto finale per Carancini della sua stella politica. Forse potrà cercare nuove collocazioni politiche con Pizzaratti, come ha già fatto la Monteverde sua fedelissima compagna di viaggio. Siamo comunque davanti ad una possibile fine ingloriosa, trascinato in questo dal suo ego e mancata riconoscenza verso chi lo ha aiutato politicamente. Lo stesso Narciso Ricotta, accreditato dal PD su un possibile cambio di passo, non mi pare più disponibile a sostenere il sindaco, anche per le passate divergenze e per opportunità politica.
E’ di tutta evidenza che ci troviamo ad assistere al clou del profondo dibattito politico che ruota attorno alla natura di sinistra di questo PD.Da recanatese vivo esperienze analoghe.Come vecchio socialista che sogna una nuova sinistra unitaria gioisco a fronte di tanta intensità di dibattito!
Carancini ha sempre trattato a pesci in faccia, con supponenza e costante arroganza, sia il PD maceratese che il gruppo consiliare del PD, comportandosi come se nessuno potesse avanzare nè critiche nè osservazioni nei suoi confronti.
Questo atteggiamento ha creato costantemente notevoli malumori all’interno del partito, per lungo tempo sopiti da quella sorta di omertà politica di cui il PD ha sempre dato mostra, sin dai tempi della cosiddetta sinistra del mattone che spadroneggiava in città e nel partito all’epoca delle giunte Meschini. Per il cosiddetto “bene del partito” si negava pure l’evidenza.
Questo per dire il grande Roman non poteva aspettarsi dal suo partito nulla di diverso, adesso che si avvia malinconicamente e malamente verso la fine del suo secondo mandato e, nonostante il malgoverno sino ad oggi posto in essere, avanza addirittura pretese per una candidatura regionale, ambita da sin troppe persone.
Ma, a mio avviso, quello che è successo è niente in confronto a quello che verrà fuori da un esame attento della opaca vicenda della transazione con la Fontescodella Piscine s.p.a..
Romano ci sono, ho scoperto tutto. L’operazione Pilato che nasconde quella vera, l’operazione Giuda, non è niente in confronto. Romano per l’amor che vuoi non andare per la Pasqua in vacanza in medioriente anzi va a Sefro o a Montefortino o all’Infernaccio e nasconditi per un paio di settimane. Non dire a nessuno dove sei. Niente telefonino sennò se ti beccano vorranno fare tutti i selfie con te.Dietro c’è qualcosa di più tremendo fino a pochi minuti fa impensabile, poi ho capito tutto guardando il calendario. Sai quando non ho più niente da fare io leggo di tutto pure i depliants pubblicitari dei supermercati. E leggendo il calendario ho fatto una terribile scoperta: è tempo di colombe. Scappa, subito, senza indugi, non fare neanche la valigia, ti coprirai con la prima tonaca che trovi, non prendere neanche il cappello, te lo farai con i rametti del primo roseto che incontri. E’ facilissimo basta intrecciarli. Prendi solo un po’ di legna ma non prendere l’auto, scalzo per non lasciare impronte portala a braccio e se pesa troppo appoggiala alla spalla. Se fosse, troppo pesante, chiedi aiuto a qualcuno vedrai che troverai chi la porterà per te. Comunque sei ancora lì? Ah, ma allora sei di coccio, ti vuoi proprio prendere un’altra ” passione”?